Louis Kahn a Dacca (Bangladesh) PDF

Title Louis Kahn a Dacca (Bangladesh)
Author Eleonora Lombardi
Course Storia dell'architettura contemporanea
Institution Politecnico di Milano
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Summary

Ricerca su Louis Kahn e il progetto per l'assemblea nazionale a Dacca ...


Description

L O U I S

I .

K A H N

N a t iona l P a rlia ment Building, D a cca , Ba ngla desh

Accademia di Belle Arti di Brera A.A 2020/2021 Storia dell’architettura e dell’urbanistica Prof. Maria Gabriella Lo Ricco Eleonora Lombardi

INDICE

3

Biografia

5

I viaggi

11

Parliament of Bangladesh capital of Dacca

19

Poetica dello spessore

21

Volume, spazio, materiali e luce

23

La forma

25

Monumentalità: gli scritti

27

La struttura come creatrice di luce

35

Bibliografia

BIOGRAFIA L O U I S

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K A H N

“ Amo gli inizi. Gli inizi mi riempiono di meraviglia. Io credo che sia l’inizio a garantire il proseguim ento.”

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Per altri architetti si può parlare di ricerca ma nella sua opera l’attività teorica, didattica e professionale si fondono in un risultato unitario. Se non avesse fatto l’architetto avrebbe voluto scrivere favole perché è dalla fantasia degli uomini che nascono l’aeroplano, la locomotiva e tutti quegli strumenti creati dalla mente umana. Ribaltò le teorie del movimento moderno nonostante operasse in quel periodo anche e nella sua opera infatti non è più la orma che segue la funzione, ma il contrario – la forma diventa lo specchio dell’ordine. Louis Kahn è stato un architetto estone naturalizzato statunitense di origini ebraiche, si traferì nel 1900 da un isola del mar baltico a Philadelphia negli Stati Uniti. Conseguì la laurea in architettura e iniziò a lavorare presso lo studio di John Molitor per il quale curò il progetto del piano regolatore di Philadelphia.

I VIAGGI LOUIS I. KAHN

Una chiave di lettura significativa per studiare le architetture di Louis Kahn, sono i suoi viaggi: come una sorta di bagaglio capace di raccogliere l’eredità dell’antica tradizione costruttiva a spessore. Nel 1930 intraprese un viaggio in europa di cui sono conservati molti dei suoi schizzi e disegni che lo aiutarono nell’elaborare un proprio linguaggio architettonico – i volumi architettonici delle piramidi, le colonne greche (ecc… ) sono per lui grande fonte di ispirazione – tornano negli stati uniti si dedica ad eleborare una sintesi tra traduzione classica e modernità – ricercando l’archetipo (l’intima essenza della forma) – i volumi dei suoi edifici diventano sempre più solidi poiché influenzati dalla monumentalità ma alleggeriti dalla luce, un elemento fondamentale nelle sue opere in cotrapposizione con la compatezza della materia. Il fascino delle rovine nel quale trova l’essenzialità di forme create dall’uomo e abbandonate a loro stesse - rapporto tra la sua opera e le grandi opere del passato.

Fig. 1: Louis Kahn, Veduta dal portic o del Tempio di Minerva, Assisi, Italia, 1928, grafite e matita su carta, 20x13,3 c m, Collection of Sue Ann Kahn, da Louis Kahn. The pow er of architecture, catalogo della mostra, Vitra Design Museum , 2012, p.72.

Fig. 2: Louis Kahn, Atrio di Sant’Ambrogio, Milano, Italia, 1929, matita su c arta, 53.3x38,4 c m, Collec tion of Sue Ann Kahn, da Drawn from the source. The travel sketches of Louis Kahn, a c ura di Eugene J. Johnson e Mic hael J. Lewis, The MIT Press, Cambridge 1996, p. 39.

“ Mi sto rendendo definitivamente conto che l'architettura dell'Italia resterà la fonte d'ispirazione per i lavori futuri… Bisogna comprendere come l'architettura dell'Italia si rapporti a quanto sappiamo del costruire e dei bisogni. “

La struttura in cemento – caratteristica – sempre basata su figure geometriche pure come cerchio, triangolo, quadrato (...)

LOUIS KAHN NATIONAL PARLIAMENT OF BANGLADESH

LOUIS KAHN NATIONAL PARLIAMENT OF BANGLADESH

La progettazione dell’Assemblea legislativa di Dacca, nel Bangladesh, viene affidata a Kahn nel 1962. L’assemblea di Dacca nasce come simbolo della unione ideale e politica; giunge a completamento nelle sue parti essenziali per rappresentare l’autonomia della nuova nazione del Bangladesh. Crea un rapporto tra l’architettura e l’istituzione del luogo. (1971 - La guerra di liberazione del Bangladesh) Accanto al luogo di incontro degli uomini compare necessariamente il luogo dell’incontro con la propria visione spirituale.

Progetta due grandi complessi: - Edificio assemblea legislativa e della corte suprema, dove si creano e difendono le leggi - Edifici che comprendono le istituzioni che ruotano intorno al potere legislativo.

POETICA DELLO SPESSORE IL M URO COM E CON TE N ITORE

Edificio dell’Assemblea Nazionale 1962-1973 c a Dacc a, Bangladesh Domus 548 / Luglio 1975 page details.

La tendenza al lavoro dello spessore del margine dell’edificio, attraverso la tecnica del raddoppiamento del muro, si esprime con pienezza nell’edificio realizzato per la capitale nazionale del Bangladesh a Dakka. Il dispositivo secondo cui la parete viene raddoppiata, al fine di ottenere un muro internamente cavo con la possibilità di due profili distinti, interno ed esterno, rappresenta una delle idee fondamentali dell’opera di Kahn e si associa, nel suo pensiero, al concetto di rovina. Funzione - luce

VOLUME, SPAZIO, MATERIALI E LUCE L O U I S

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K A H N

Volume. Ciò che più caratterizza l’architettura di Kahn sono i suoi volumi imponenti e nitidi, perfettamente geometrici fino ad apparire astratti. I solidi muri esterni creano un complesso chiuso. Le poche aperture sono enormi tagli circolari o triangolari. Materiali. Nelle mani di Kahn il mattone ha ricevuto una nuova vita: abbinato al cemento armato, ha dato all’edificio un’immagine che unisce tradizione e modernità costruttiva. Spazio. I volumi sono intersecati dallo spazio. L’ingresso al palazzo è segnato dalla grande fessura verticale al centro del complesso di edifici. Luce. I blocchi nitidi creano ombre nette che mettono in evidenza la geometria dei volumi.

Schemi geometric o-c omposivi dell’edificio del Parlamento in pianta.

LA FORMA LOUIS I. KAHN

E’ evidente quindi che la monumentalità delle architetture di Kahn fatta di massa, muro e materia fosse quanto di più distante dagli allora attuali canoni del Movimento Moderno fatto di leggerezza, vetro... Quello che era lo slogan principale dell’International Style ossia “ la forma segue la funzione” viene da Kahn sovvertito: è la funzione che si adegua alla forma, perché la forma ha come primo ruolo quello di comunicare un ordine ed un equilibrio che vanno al di là di ciò che vi si svolge all’interno.

MONUMENTALITA’: GLI SCRITTI L O U I S

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K A H N

In architettura la monumetalità si può definire come una qualità, una qualità spirituale che manifesta quanto vi è in eterno in una struttura. E’ la qualità che percepiamo nel Partenone, il simbolo della civilizzazione iniziata in grecia. Il viaggio a Roma amplia la sua visione dell’Architettura rimettendola in dubbio, sviluppando un nuovo approccio monumentale che caratterizzerà non solo il suo stile ma anche la sua immagine agli occhi della società.

LA STRUTTURA COME CREATRICE DI LUCE L

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“ La struttura è creatrice di luce. Un edificio quadrato va costruito come un quadrato e la sua luce deve mostrare un quadrato(...) figure che devono trovare la propria giustificazione da ciò che le costruisce internamente, ovvero dalla geometria(...).”

Quindi, la prima parte della prima citazione ci dice che la luce naturale è essenziale e che rivela lo spazio: senza luce naturale non c’è spazio. Poi Kahn ci dice che lo spazio è definito dalla luce e dalla struttura e che occorre distinguere tra gli spazi principali (che lui chiama “ serviti” ) e quelli secondari (che chiama “ serventi” ) e che gli spazi principali non possono essere parti di altri più grandi altrimenti perdono la loro forza ed il loro significato. Si tratta del principio di costruzione “ per stanze” , additiva, del tutto simile al principio dell’architettura romana.

Afferma addirittura che la “ struttura è creatrice di luce” . Kahn, in modo poetico ma anche concreto, afferma che “ lo spazio è luce” e così crea una completa sovrapposizione e uguaglianza tra queste due entità: non esiste spazio senza la luce e quindi è quest’ultima che rivela il primo: una luce “ sbagliata” non rivela in modo corretto lo spazio, lo deforma e se è in grado di deformarlo significa che non esiste la dovuta identità.

PANTHEON: lo spettacolo di luc e nel giorno

Kahn in “ Silenzio e luce” scrive: “ Negli interni ciò che è meraviglioso è l’atmosfera che la luce conferisce allo spazio (… ) La struttura crea la luce (… ) Decidere per una stanza quadrata significa scegliere la luce: ogni forma ha una luce(...) Ma oggi gli architetti, nel progettare gli spazi, hanno dimenticato la loro fede nella luce naturale, abituati dalla facilità con cui un dito tocca un interruttore, si accontentano della luce immobile e dimenticano le infinite doti della luce naturale” . Kahn infatti iniziava a progettare un edificio interrogandolo. “ Che cosa vuoi essere?” , gli chiedeva metaforicamente. Questo è ciò che il grande maestro statunitense chiamava Ordine, ovvero la ricerca dell’essenza ultima, vera e intima del progetto.

BIBLIOGRAFIA L O U I S

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Accademia di Belle Arti di Brera A.A 2020/2021 Storia dell’architettura e dell’urbanistica Prof. Maria Gabriella Lo Ricco Eleonora Lombardi...


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