Machiavelli discorsi sopra la prima deca di tito livio PDF

Title Machiavelli discorsi sopra la prima deca di tito livio
Author Morgana Niccoli
Course Storia della filosofia politica
Institution Università degli Studi di Firenze
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Niccolò Machiavelli:

Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio. LIBRO PRIMO.

1

- QUALI STATI UNIVERSALMENTE 1 PRINCIPII Dl QUALUNQUE CITTÀ, E QUALE FUSSE QUELLO Dl ROMA. Ogni città è stata edificata o da chi vi era già presente (paesi staccati che, per difesa, hanno avuto la necessità di unirsi) o da persone esterne venute ad edificare la città, ossia i forestieri (i quali scelgono il luogo e fanno delle leggi).

2

- Dl QUANTE SPEZIE SONO LE REPUBLICHE, E Dl QUALE FU LA REPUBBLICA ROMANA Alcune città sono nate lontane da ogni servitù (si sono governate subito da sole), e da li sono nate o le repubbliche o i principati. Dopo non molto tempo dalla creazione, sono state date delle leggi; ma non tutte le città hanno avuto un capo pnldente ad ordinarla (dunque si è ordinata da sola) ed alcune, addirittura, non hanno avuto un ordine istituzionale stabile. Le città che non hanno un'istituzione perfetta, grazie ad avvenimenti esterni, possono diventare perfette. Esistono tre tipi di repubbliche positive, che possono sfociare (facilmente) in tre degenerazioni nocive:

• • •

Principato (o regno), che può sfociare nella Tirannide;

• • •

inizialmente si hanno bestie disperse;

Ottimati (o aristocrazia), che può sfociare nello stato di pochi;

Popolare (o democrazia), che può sfociare nella licenziosità. Le variazioni accadono per caso. Si ha quello che è definito"ciclo polibiano":

• • • • • •

moltiplicandosi, le bestie si radunano per comodità, ed il più forte comanda; nasce la conoscenza, vengono fatte delle leggi per l'ordine e non comanda più il più forte, ma il più prudente e giusto; il principe viene fatto per successione, e non più per elezione; nel principe nasce il sentimento di superare i predecessori in magnificenza, attirando a sé l'odio del popolo, facendo nascere la tirannide; nascono le congiure contro il principe, e la moltitudine si arma contro di esso; scacciato il principe ed avendo in mente la tirannide, il popolo decide di governarsi da solo; • una volta succeduto di generazione, il popolo scorda i danni della tirannide e, per ambizione, crea un governo di pochi, creando a loro volta una condizione simile alla tirannia; il popolo si arma contro i pochi scacciandoli, e non volendo mandare al comando né i pochi né uno solo, si affida ad uno stato popolare, senza che vi sia alcuna autorità; succeduto di generazione, Io stato popolare diventa uno stato di licenza (di sfrenatezza), in cui ciascuno vive a suo modo, non preoccupandosi di commettere ingiustizie;

per sfuggire a questa situazione, si ritorna ad un principato e da quello, di grado in grado, si ritornerà alla licenza. Nessuna repubblica dura cosi a lungo da passare molte volte per questo ciclo. II popolo più saggio, scelse una repubblica ideale in cui sono presenti tutti e tre gli elementi contemporaneamente: Principato, Ottimati e Governo popolare.

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3

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- DOVE PIÙ SICURAMENTE SI PONGA LA GUARDIA DELLA LIBERTÀ, O NEL POPOLO O NE' GRANDI; E QUALI HANNO MAGGIORE CAGIONE Dl TUMULTARE, O CHI VUOLE ACQUISTARE O CHI VUOLE MANTENERE. In una repubblica è stato necessario istituire un potere di controllo a guardia della libertà del popolo. Mentre i grandi desidererebbero dommare, il popolo desidera soltanto non essere oppresso; potendo desiderare meno, rispetto i grandi, di usurpare la libertà, il popolo ne ha più cura (non potendola occupare loro, non permettono che la si occupi). I grandi, possedendo molto, possono causare maggiori cambiamenti politici; inoltre, i loro comportamenti scorretti ed ambiziosi portano coloro che non possiedono a vendicarsi contro di loro per poter a loro volta possedere, ed usarlo meglio. 4 Machiavelli onora le guerre interne tra popolo e plebei soprattutto perché hanno portato il popolo a portare avanti le proprie ambizione e un esempio è sono venuti fuori i tribuni della plebe che sono da lodare. 5 Per machiavelli la repubblica di Roma ha fatto bene a mettere la libertà n mano ai plebei , infatti poi è diventata un impero mentre ad esempio sparta o venezia che è in mano ai noboli sono rimaste piccole. 6 Roma , non sarebbe ma diventata grande con un senato piccolo, pochi abitanti e soldanti ma questo porta tumulti , quindi Roma non avrebbe mai potuto impostare un stato pacifico senza tumulti

7 - QUANTO IN UNA REPUBLICA SIANO NECESSARIE LE ACCUSE A MANTENERLA IN LIBERTADE. In una città non c'è libertà più grande che poter muovere accuse liberamente contro chiunque, in caso questi andassero contro lo stato libero. Le accuse hanno due utili conseguenze: ogni cittadino, per paura di essere accusato, non tenta cosa contro lo stato (tentandolo, viene oppresso); ogni cittadino può sfogare i propri malumori che, se non ci fossero queste vie legali, sfogherebbe in modo dannoso per lo stato. Se a un cittadino viene fatto un torto, non ci sarebbe alcun danno per la repubblica, in quanto egli potrebbe sfogarsi senza forza propria e senza aiuti, ma con l'esecuzione da parte di forze ed ordini predisposti dallo stato.

8 - QUANTO LE ACCUSE SONO UTILI ALLE REPUBLICHE, TANTO SONO PERNIZIOSE LE CALUNNIE. Per reprimere le calunnie, bisogna pumre gravemente chi vi faccia ricorso. E utile quindi aprire organi predisposti a esaminare le accuse, poiché tanto le accuse sono utili quanto le calunnie dannose. Non avendo bisogno le calunnie di alcuna prova, chiunque può essere calunniato; ma non può essere accusato, in quanto servirebbero prove e riscontri che mostrino la veridicità dell'accusa.

9 - COME EGLI È NECESSARIO ESSERE SOLO A VOLERE ORDINARE UNA REPUBLICA Dl NUOVO, O AL TUTTO FUOR DEGLI ANTICHI SUOI ORDINI RIFORMARLA. Non succede mai che una repubblica o un principato sia ordinato bene dal principio o che non sia riformato da uno solo se questi volesse riformarlo dal principio (fuori dagli ordini antichi). Per ordinare una repubblica bisogna essere solo. La violenza va scusata a chi la usa per riordinare, e non a quelli che la usano per rovinare (come Romolo che uccise il fratello non per sua ambizione, e lo dimostrò fondando un Senato che lo consigliasse). Bisogna inoltre stare attenti che l'erede di chi ha preso l'autorità non usi ciò che è stato acquistato virtuosamente con ambizione (essendo gli uomini più propensi al male che al bene).

10 - QUANTO SONO LAUDABILI 1 FONDATORI D'UNA REPUBLICA O D'UNO REGNO, TANTO QUELLI D'UNA TIRANNIDE SONO VITUPERABILI. Molto laudabili sono, in ordine, coloro che: hanno fondato le religioni, le repubbliche o i regni; hanno ampliato i loro territori e qualsiasi altra qualità per esercitare arti ed esercizi. Infami e

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detestabili sono invece coloro che distmggono le religioni, disperdono i regni, sono nemici delle virtù e, in qualunque modo, rechino danno all'umanità, volgendosi alla tirannide. Essi incorrono in infamia, pericolo ed inquietudine, fuggendo da gloria, onore, fama, quiete e tranquillità d'animo. 11 Machiavelli porta esempi su come sia stato fondamentale avere una religione in uno sttao , ad esempio esalta numa pompilio perché aveva ispirato le prime istituzioni 12 - Dl QUANTA IMPORTANZA SIA TENERE CONTO DELLA RELIGIONE, E COME LA ITALIA, PER ESSERNE MANCATA MEDIANTE LA CHIESA ROMANA, È ROVINATA. I principi che vogliono mantenere i principati o le repubbliche, devono soprattutto mantenere incorrotte le cerimonie della loro religione. Fatto ciò, sarà facile mantenere la loro repubblica religiosa, e di conseguenza buona ed unita. Ogm cosa inoltre, deve nascere in favore della religione, e tener conto del giudizio che essa avrebbe (se una cosa sia favorevole o falsa). 13 I romani usarono la religione per convincere spesso il popolo ad esempio dissero che gli dei erano arrabbiati con l’organizzazione dell’impero e allora ridussero i numeri dei tribuni oppure quando per paura degli dei accettarono il console e non i tributi 14 Usavano la religione con prudenza ma quando gli serviva la usavano per punire 15esempio dei Sanniti che usarono gli dei per far giurare i soldati nonostante il disastro imminente… LA RELIGIONE CONTA 16 - UNO POPOLO, USO A VIVERE SOTTO UNO PRINCIPE, SE PER QUALCHE ACCIDENTE DIVENTA LIBERO, CON DIFFICULTÀ MANTIENE LA LIBERTÀ. Se un popolo vissuto sempre sotto un principe acquista per qualche avvenimento la libertà, difficilmente la mantiene. Quel popolo è come un animale selvatico cresciuto in cattività: una volta liberato, non sapendosela cavare da solo, diventa preda del primo che capita. Non sapendo più difendersi né conoscendo principi, ritornano spesso schiavi, e molte volte anche peggio di prima. Un popolo completamente corrotto non può più vivere libero, nemmeno per poco tempo. Coloro che traevano vantaggi dalla tirannide del principe diventano nemici, in quanto non potendo più godere dei vantaggi, cercano di reinstaurare la tirannide. Per risolvere queste controversie, il metodo migliore è quello di uccidere i partigiani del vecchio regime. Chi prende il potere non curandosi di coloro che sono nemici di quest'ordine nuovo, non dura a lungo. Colui che ha pochi nemici, può tranquillizzarsi; colui che ha per nemici molti, ha da preoccuparsi; quanta più crudeltà usa, tanto più perde Io stato. Dunque, il miglior rimedio è avere amico il popolo. Per farlo, bisogna capire cosa esso vuole, e cioè: vendicarsi contro coloro che li fanno servi (ad esempio Clearco, divenuto re per merito dei grandi e contro il popolo, il quale uccise i grandi per avere il favore del popolo, e saziare la sua sete di vendetta); riavere la loro libertà (per due motivi: libertà per poter comandare, soddisfatta con onori o eliminando questa piccola frangia, o libertà per vivere sicuri, soddisfatta facendo leggi ed ordini, con conseguente accontentamento per la sicurezza del popolo). 17 - UNO POPOLO CORROTTO, VENUTO IN LIBERTÀ, SI PUÒ CON DIFFICULTÀ GRANDISSIMA MANTENERE LIBERO. Una città corrotta che vive sotto un principe non potrà mai essere libera, nemmeno per mezzo di avvenimenti gravi o violenti. Dove non c'è corruzione, tumulti e disordini non nuocono; dove c'è corruzione, le leggi non portano vantaggi a meno che non ci sia qualcuno che le faccia rispettare perfettamente, finché la con-uzione svanisca (ma è raro, in quanto la con-uzione sparirebbe fintanto che sia vivo colui che fa rispettare l'ordine; una volta morto egli, si ritorna alla condizione precedente). 18 - IN CHE MODO NELLE CITTÀ CORROTTE SI POTESSE MANTENERE UNO STATO LIBERO, ESSENDOVI; O, NON V1 ESSENDO, ORDINARVELO.

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In una città corrotta si può mantenere la libertà soltanto se essa sia già presente. In una città troppo corrotta non esistono leggi né ordini che possano frenare tanta corruzione; e se anche dovessero cambiare le leggi, non cambierebbero gli ordini, i quali sono saldi e corromperebbero le nuove leggi. Riordinare una città al vivere politico presuppone un uomo buono, così come diventare prmcipe tramite violenza presuppone un uomo cattivo: soltanto rarissime volte accade che uno buono voglia diventare principe per vie cattive, e che uno diventato principe attraverso vie cattive, voglia poi operare bene. Nelle città corrotte è difficile mantenere una repubblica o crearne una nuova: bisognerebbe creare uno stato del re in modo che se non fossero le leggi a frenare gli insolenti, lo siano dai potenti. 19 - DOPO UNO ECCELLENTE PRINCIPE SI PUÒ MANTENERE UNO PRINCIPE DEBOLE; MA, DOPO UNO DEBOLE, NON SI PUÒ CON UN ALTRO DEBOLE MANTENERE ALCUNO REGNO. Un principe, con meno virtù del suo predecessore, può mantenere uno stato godendo delle fatiche di chi lo ha preceduto; ma se a questo succede uno di pari virtù (e non di virtù come il primo), il regno è destinato alla rovina. Ma se due principi di grandi virtù si susseguono, allora si vedranno cose grandiose. 20 gli altri imperi divennero grandi per le successioni che ci furono

21 - QUANTO BIASIMO MERITI QUEL PRINCIPE E QUELLA REPUBLICA CHE MANCA D'ARMI PROPRIE. Coloro che non hanno soldati propri per difendersi ed attaccare devono vergognarsi. Se ci sono solo uomini e non soldati, è per colpa del principe. 22 ? 23 - CHE NON SI DEBBE METTERE A PERICOLO TUTTA LA FORTUNA E NON TUTTE LE FORZEE, PER QUESTO, SPESSO GUARDARE 1 PASSI È DANNOSO. Non è saggio rischiare tutta la fortuna e non tutte le forze. Chi infatti, affidò la virtù in pochi uomini rischiando tutta la fortuna, non avendo potenza venne sconfitto. Può succedere soprattutto a coloro che, attendendo il nemico, decidono di difendere località forti e valichi di montagna; ciò è rischioso, a meno che non si possano schierare tutte le proprie forze. Nelle località di montagna, non ci si può accampare a lungo né portare molti uomini; il nemico transita soltanto, non si ferma, e non si può aspettarlo con un esercito numeroso, non potendo sostare e non sapendo quando il nemico passerà. 24 - LE REPUBLICHE BENE ORDINATE COSTITUISCONO PREMII E PENE A' LORO CITTADINI, NÉ COMPENSONO MAI L'UNO CON L'ALTRO. Nessuna repubblica ordinata cancella i demeriti dei suoi cittadim con i suoi meriti. 25 - CHE VUOLE RIFORMARE UNO STATO ANTICATOIN UNA CITTÀ LIBERA, RITENGA ALMENO L'OMBRA DE' MODI ANTICHI. Colui che vuole riformare l'ordinamento di uno stato e mantenerlo, deve comunque mantenere parte di ciò che c'era in precedenza, cosi che il popolo non creda di aver cambiato completamente ordine. 26 - UNO PRINCIPE NUOVO, IN UNA CITTÀ O PROVINCIA PRESA DA LUI, DEBBE FARE OGNI COSA NUOVA. Un principe nuovo, per tenere il suo principato, è saggio che faccia tutto nuovo: nuove città, nuovi organi, nuove autorità, nuovi uomini. 27 - SANNO RARISSIME VOLTE GLI UOMINI O AL TUTTO CATTIVI O AL TUTTO BUONI. 28 I romani furono più grati al loro popolo perché avevano meno da temere

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29 - QUALE SIA PIÙ INGRATO, O UNO POPOLO O UNO PRINCIPE. L'ingratitudine nasce o dall'avanzia o dal sospetto. S un prmcipe manda in una spedizione un capitano che vmce la battaglia e ne acquista gloria e non lo premia (come vorrebbe il popolo) a causa della sua avarizia, si tira dietro un'ingratitudine eterna; ma se non lo premia per sospetto, allora merita qualche scusa, in quanto quella vittoria piena cosi roboante non può fargli piacere. Dunque il principe eliminerà o screditerà il capitano, mostrando che la vittoria è arrivata per fortuna o per codardia dei nemici, non per sua gloria. Il popolo utilizza l'ingratitudine non per avarizia, e per sospetto meno dei principi, avendo meno da sospettare. 30 - QUALI MODI DEBBA USARE UNO PRINCIPE O UNA REPUBLICA PER FUGGIRE QUESTO VIZIO DELLA INGRATITUDINE; E QUALI QUEL CAPITANO O QUEL CITTADINO PER NON ESSERE OPPRESSO DA QUELLA. Per evitare che sorga il sospetto, il principe dovrà egli stesso prendere parte alle spedizioni, poiché se dovessero vincere, la gloria è tutta loro (mentre se non vi è, la gloria è altrui ed è più quello che perdono che quello che acquistano, diventando ingrati ed ingiusti). Non potendo sfuggire all'ingratitudine, i capitani devono o lasciare subito l'esercito o assuma con decisione l'atteggiamento opposto; il punto è che gli uomini, non essendo del tutto buoni né del tutto malvagi, non prendono una decisione e vengono eliminati. 31? 32 - UNA REPUBLICA O UNO PRINCIPE NON DEBBE DIFFERIRE A BENEFICARE GLI

UOMINI NELLE SUE NECESSITADI.

33 - QUANDO UNO INCONVENIENTE È CRESCIUTO O IN UNO STATO O CONTRO A UNO

STATO, È PIÙ SALUTIFERO PARTITO TEMPOREGGIARLO CHE URTARLO. Quando un inconveniente cresce, in una repubblica o contro essa, cosi tanto da far paura, è meglio temporeggiare che tentare di estinguerlo; coloro che tentano di estinguerlo, non fanno che accrescerlo più velocemente. Per gli uomini è più facile favorire un Inconvemente dal principio che accorgersi che esso è tale; dunque è meglio temporeggiare e lasciare che questi inconvenienti si rivelino e si conoscano, piuttosto che contrastarli con violenza; con il tempo, gli inconvenienti o si spengono da soli o, con il tempo, dimmuiscono. 34 Per machiavelli le dittature temporanee di roma sono utili perché uqnaod il popolo non riesce a gestire la propria libertà , inoltre il fatto che erano temporanee impedivano che prendessero troppo potere 35 esempio che invece il decemvirato ha solo nuociuto , uno perché era un organo di nobili fatti per delle leggi del popolo e poi erchè ci fu l’accusa contro Virginia 36 - NON DEBBANO 1 CITTADINI, CHE HANNO AVUTI 1 MAGGIORI ONORI, SDEGNARSI DE' MINORI. 37 La legge agraria è stata causa di complotti , senato consulti , tra mario , gracchi è stata una di quelle leggi che ha creato scandali per machivelli perché una formula di ridistribuzione di terre non era quella più giusta per il popolo romano , era una cosa contraria all’antica organizzazione 38 - LE REPUBLICHE DEBOLI SONO MALE RISOLUTE E NON SI SANNO DILIBERARE; E SE LE PIGLIANO MAI ALCUN PARTITO, NASCE PIÙ DA NECESSITÀ CHE DA ELEZIONE. 39 Spesso in città diverse può succedere stessi cataclismi , ad esempio venne presa Firenze , e poco dopo venne presa anche Arezzo , oppure le malattie sono spesso cicliche

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40 - LA CREAZIONE DEL DECEMVIRATO IN ROMA, E QUELLO CHE IN ESSA È DA NOTARE: DOVE SI CONSIDERA, INTRA MOLTE ALTRE COSE, COME SI PUÒ O SALVARE, PER SIMILE ACCIDENTE, O OPPRESSARE UNA REPUBLICA. Il popolo ha il desiderio di non essere oppresso, i nobili quello di comandare; quando questi non si accordano per una legge sulla libertà, subito nasce la tirannide. Il popolo darà reputazione ad uno solo, il quale punterà a spegnere la nobiltà con il favore del popolo; ma dopo averlo fatto, opprimerà il popolo il quale, riconosciutosi come servo, non potrà più liberarsi. Cosi hanno fatto coloro che hanno fondato una tirannide in una repubblica. I tiranni che hanno come amico il popolo e nemica la nobiltà, si conservando meglio rispetto a chi ha nemico il popolo e amica la nobiltà, in quanto sostenuto da forze maggiori, che gli consentono di mantenere le forze interne. In caso contrario, il tiranno dovrà cercare aiuti esterni, ossia guardie del corpo, l'aiuto dei potenti e armare chi Io difenda. 41 - SALTARE DALLA UMILTÀ ALLA SUPERBIA, DALLA PIATÀ ALLA CRUDELTÀ, SANZA 1 DEBITI MEZZI, È COSA IMPRUDENTE E INUTILE. Per mantenere una tirannide non bisogna saltare troppo presto da una qualità all'altra; mutare natura troppo velocemente (da umano a superbo, da facile a difficile, ecc..) porta presto a far conoscere ad ogni uomo la fallacia dell'animo del tiranno. 42 - QUANTO GLI uoMIN1 FACILMENTE SI POSSONO CORROMPERE. Gli uomini possono cominciare ad essere amici della tirannide cambio della poca utilità che ne comporta, mutando la propria buona natura in pessima. 43 - QUELLI CHE COMBATTONO PER LA PROPRIA GLORIA SONO BUONI E FEDELI SOLDATI. Gli uomini che combattono per la gloria e per la patria sono migliori di mercenari ,...


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