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Title Macroeconomia
Course Macroeconomia
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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MACROECONOMIA LEZIONE 1: LE SFIDE DELLA MACROECONOMIA

Il contesto globale della macroeconomia. Le economie operano in un mondo iper-interconnesso caratterizzato da incertezza, ambiguità, volatilità, e quindi ostacoli ed opportunità che se sono comprese possono essere colte. Per capire tutto ciò possiamo fare riferimento alle mappe interattive che sono presentate sul sito del World Economic forum 2018 tenutosi a Davos, e la complessità delle stesse mappe già di per sé è un indizio della complessità dei fenomeni e di quanto sono interconnessi e di quanto sia necessario comprenderli in maniera tempestiva. Facciamo riferimento per esempio agli sviluppi della Quarta Rivoluzione Industriale con riferimento al FINTEC e quindi essenzialmente al settore finanziario, in particolare con riferimento alle cryptovalute. Accade questo: che le banche centrali e gli Stati solo di recente si sono resi conto del fenomeno. Il fenomeno cryptovaluta consiste quindi in un fenomeno di aggressione sostanzialmente del bedask delle banche centrali e quindi genera competizione rispetto alla contendibilità del guadagno netto delle banche centrali. La politica monetaria relativa alla emissione di bitcoin è una politica monetaria che non può essere controllata da una banca centrale perché è realizzata in maniera distribuita attraverso la tecnologia blockchain. Quindi diversi nodi di questa tecnologia sono tutti coinvolti in una politica monetaria che è stata già stabilita a priori sia nell’entità complessiva di bitcoin che verranno emessi, nella scadenza di emissione ultima dei bitcoin e nelle dosi di emissione degli stessi. Perciò soltanto l’unanimità dell'accordo dei diversi nodi della tecnologia blockchain potrebbe determinare una variazione della politica monetaria. Ora è particolare che le banche centrali e Stati solo di recente si siano resi conto del fenomeno, cioè solo di recente si sono resi conto che i bitcoin sono stati tesaurizzati da coloro che hanno messo in campo questa cryptovaluta e quindi adesso si affrettano a tendare di evitare di perdere l'affare. Il macroeconomista quindi fa questo: si rende conto in maniera tempestiva delle novità che sono in campo, in modo da suggerire gli interventi più opportuni (persino banche centrali e Stati molto spesso sono poco tempestivi). Un altro aspetto della complessità riguarda la Geopolitica e la Geoeconomia; ad esempio quindi i rapporti tra gli Stati sia di natura politica sia di natura economico finanziaria. Se per esempio facciamo riferimento al caso del Mezzogiorno di Italia che esporta prevalentemente verso l'economia cinese e verso l'economia russa, chiaramente se nel contesto geopolitico vengono stabilite delle sanzioni nei confronti della Russia chiaramente potrebbe ottenere quale risultato? Una contrazione del

proprio saldo della bilancia commerciale (LA DIFFERENZA TRA LE IMPORTAZIONI E LE ESPORTAZIONI DI UN PAESE. SE LE IMPORTAZIONI SONO MAGGIORI DELLE ESPORTAZIONI AVREMO UN SALDO NEGATIVO E SI PARLA DI DEFICIT O DISAVANZO DELLA BILANCIA COMMERCIALE) Se non si tiene conto delle novità della nuova Via della seta cinese, un'economia come quella del Mezzogiorno non può agire in maniera tempestiva a dotare i propri porti del giusto pescaggio per accogliere le navi che saranno coinvolte nel progetto cinese. Inoltre altre novità potrebbero riguardare in riferimento a questo progetto nuove istituzione finanziarie perché appunto per finanziare questo progetto sono nate la nuova Banca di sviluppo dei BRICS che sono Brasile, Russia, India, Cina e SudAfrica e l' Asian infrastructure investment bank (Banca asiatica di investimento per le infrastrutture) in cui anche l'Italia partecipa con una quota che andrà a finanziare il progetto. E quindi partecipare Ad una nuova istituzione finanziaria consentirebbe all’Italia di partecipare agli investimenti e quindi di trarne vantaggio come Stato. Con riferimento poi agli sviluppi dell'economia cinese che è l'unica in questo momento in crescita possiamo fare riferimento alle novità relative alla sua valuta e cioè lo “yuan renminbi" (si legge iuen), che di recente è stata accolta dal fondo monetario internazionale nel paniere delle valute internazionali, quindi si prospetta da questo punto di vista una situazione di competizione tra la valuta cinese, dollaro, yen e così via quale valuta di riserva internazionale. Ed infatti di recente è sorto anche il mercato dei derivati dei features sul petro-yuan che è nato perché la Russia e la Cina si sono messe d'accordo per lo scambio delle risorse gas e petrolio nella valuta cinese. Questa è un'assoluta novità in quanto il dollaro rimane una valuta di riserva interazione finché le risorse energetiche sono scambiate in dollari. Ma se le risorse energetiche cominciano ad essere scambiate in altre valute il predominio del dollaro comincia a scricchiolare e qui di a dover essere sostenuto anche militarmente. Altre novità riguardano ad esempio novità dell’incertezza legata all’adozione degli Stati ad unioni fiscali ed economiche. Possiamo infatti fare riferimento da questo punto di vista alla novità rappresentata dalla BREXIT e quindi dall'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. Inoltre possiamo fare anche riferimento all'incertezza sulla sopravvivenza dell'unione monetaria (MONETA UNICA PER GLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA), alla situazione grave dello stato greco, ai nuovi sviluppi della politica italiana (in merito alla quale si sta discutendo sull’opportunità di rimanere nell’Unione monetaria.) Quindi il contesto internazionale evolve rapidamente dal punto di vista della tecnologia, della finanza, della geopolitica e della geoeconomia, dello sviluppo di paesi come la Cina, l'India il Sud-africa ecc.. pertanto il lavoro del macroeconomista consiste nel tenersi sempre aggiornato per cogliere gli attimi quando è opportuno.

La macroeconomia affronta il contesto globale considerando tra loro interconnesse tutte le fonti di incertezza Tipi di fonti di incertezza: •

i rapidi sviluppi tecnologici della quarta rivoluzione industriale. La tecnologia Blockchain, il futuro del sistema finanziario e le cryptovalute (BITCOIN) ed i problemi di cybersecurity e gestione dei big-data e la smart city



la GeoEconomia svolge un ruolo fondamentale nel plasmare l'ordine internazionale. L’uso di strumenti economici e finanziari da parte degli stati al fine di promuovere gli obiettivi politici può implicare l'uso di nuove forme di cooperazione e commercio internazionale (es. partnership in OBOR cioè la nuova via della seta one belt one road). Accordi commerciali (TTIP, CETA, TPP), sanzioni (v. quelle contro la Russia), regolamentazione dei prezzi delle materie prime, aiuti internazionali per raggiungere obiettivi strategici. Può anche implicare l'uso della potenza militare e della politica diplomatica, in un mondo in cui gli equilibri di potere tra i pesi massimi regionali tradizionali, tra economie consolidate ed emergenti sono in divenire



sconvolgimenti politici (es. BREXIT)

La macroeconomia affronta il contesto globale considerando tra loro interconnesse tutte le fonti di incertezza /2 •

nuove istituzioni finanziarie (es. la Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS)



nuove valute internazionali (es. lo yuan nel paniere del FMI ed il petroyuan)



nuovi strumenti finanziari (future cinesi sul petrolio denominati in yuan, nuovi Sovereign bond-backed Securities)



sempre più gravi negligenze dei sistemi di distribuzione del reddito globale in tema di tassazione, politica monetaria, regolamentazione della concorrenza che richiederanno una più attenta governance internazionale



incertezza normativa (Unione Bancaria dell’Eurozona; webtax)

La «Blockchain» ed il «Bitcoin» La blockchain è una struttura dati condivisa e immutabile. È definita come un registro digitale le cui voci sono raggruppate in blocchi, concatenati in ordine cronologico e la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia. ìLa politica monetaria del protocollo BITCOIN è IMMUTABILE È definita da un protocollo gestito da un elevato numero di nodi di una rete decentrata, «Blockchain decentralised ledger (libro mastro decentralizzato)», ed è quindi fuori dal controllo di qualunque autorità. I partecipanti hanno tutti l’incentivo a mantenere invariata la politica monetaria del protocollo per mantenere il valore di BITCOIN. L’offerta di BITCOIN è limitata a 21 MILIONI DI BITCOIN Le variazioni dell’offerta di BITCOIN sono deterministicamente stabilite dall’algoritmo che governa l’incremento dello stock di BITCOIN in ogni istante fino al limite ultimo dell’offerta, che avverrà nel 2140, cioè è determinato il tasso al quale i «minatori» di BITCOIN possono aggiungere transazioni alla Blockchain.

La «Blockchain» ed il «Bitcoin»/2 Modificare la politica monetaria RICHIEDEREBBE IL CONSENSO UNANIME di tutti i nodi coinvolti che, però, hanno interesse a mantenerla invariata per preservare il valore del BITCOIN. La limitatezza dell’offerta produce intrinsecamente un fenomeno deflattivo concomitante ma elevata è la volatilità del valore di mercato del BITCOIN il ché ha dato luogo alla nascita di contratti futures sul BITCOIN al Chicago Board Option Exchange (Cboe). Eyl and Sirer 2013, tuttavia, sostengono che non sia necessaria l’unanimità e che solo l’onestà di almeno i 3/4 dei minatori di BITCOIN renda impossibile qualsiasi tipo di attacco da parte dei restanti che eventualmente dovessero disonestamente colludere avendo l’incentivo a spartirsi i guadagni dal «Selfish-Mine». Il gruppo di collusi crescerebbe fino a rendere centralizzato il sistema BITCOIN la cui forza sta, però, proprio nell’essere decentralizzato.

Il Bitcoin BITCOIN è l’equivalente digitale dell’oro; come l’oro è un’ottima RISERVA DI VALORE ma, a differenza dello stesso, non può essere confiscato. Essendo però un’attività digitale, rispetto all’oro, presenta notevoli vantaggi in termini di costi e tempi di estrazione (mining) e di transazione: •

il costo delle transazioni è basso e richiede pochi minuti



non è necessario il trasferimento fisico come per i lingotti e non può essere confiscato



le transazioni in BITCOIN SONO DEL TUTTO TRACCIABILI

Il Bitcoin/2 Un sistema monetario BITCOIN STANDARD, con la piena convertibilità delle valute dei paesi aderenti in BITCOIN, non sopravvivrebbe a lungo. [WP della Bank of Canada, A Bitcoin Standard: Lessons form the Gold Standard di Warren E. Weber] I paesi coinvolti perderebbero, infatti, l’autonomia della politica monetaria sia in termini di fissazione dei tassi d’interesse sia con riferimento alla politica di lender of last resort in caso di crisi di liquidità delle banche. La crisi del sistema sarebbe anche più rapida di quella del GOLD Standard a causa dei bassissimi costi di transazione che porterebbero ad un unico tasso d’interesse comune ed a rapporti di cambio 1:1 tra le valute coinvolte. D’altro canto, in assenza di convertibilità, non è garantito che il BITCOIN verrà accettato per sempre negli scambi, anche se in realtà basta che un singolo Stato lo accetti per il pagamento delle tasse o come corrispettivo per la vendita di titoli di Stato.

Una nuova potenza globale: la Cina In occasione della cerimonia tenutasi nel giugno 2014, per il sessantesimo anniversario della loro formulazione, il presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato la piena validità dei “Cinque principi della coesistenza pacifica” alla base della politica estera cinese, per una strategia di mutuo beneficio (win-win strategy), per un percorso di sviluppo pacifico e per un ordine internazionale più equo e giusto: 1. reciproco rispetto per l’integrità e la sovranità internazionale 2. non aggressione 3. non interferenza negli affari interni 4. eguaglianza e mutuo beneficio 5. coesistenza pacifica Xi Jinping, Carry Forward the Five Principles of Peaceful Coexistence to Build a Better World Through Win-Win Cooperation, Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, 28 giugno 2014 Diego Angelo Bertozzi, La Belt and Road Initiative. La Nuova Via della Seta e la Cina Globale, Imprimatur 2018

La Cina: una nuova potenza improntata al socialismo con caratteristiche cinesi Nel maggio 2015, il Consiglio di Stato (il governo cinese) ha svelato il suo “Made in China 2025”, un piano nazionale per promuovere lo sviluppo del settore manifatturiero. Il piano – riferisce Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale della Repubblica popolare cinese– “rappresenta il primo piano d’azione decennale che mira a trasformare la Cina da un gigante manifatturiero a una potenza manifatturiera“. “Made in China 2025” – continua – individua come prioritari nove compiti: migliorare l’innovazione nel settore manifatturiero; integrare l’industria e l’information technology (IT); rafforzare la base industriale; promuovere i marchi

(brand) cinesi; rafforzare la green economy; promuovere avanzamenti decisivi in dieci settori chiave; portare avanti la ristrutturazione del settore manifatturiero; promuovere una manifattura orientata ai servizi e internazionalizzare la manifattura. La Cina si concentra su una traiettoria di sviluppo inclusiva e più sostenibile attraverso un modello di crescita "normale nuovo" guidato dal consumo oltre che dagli investimenti. Gli aumenti salariali e la pressione competitiva stanno cambiando la seconda economia più grande del mondo, da un produttore a basso costo a uno sviluppatore ad alto valore aggiunto di prodotti e servizi all'avanguardia. Negli ultimi 5 anni l’economia cinese è cresciuta in media del 7,1% con un aumento di 65milioni di posti di lavoro e uno stabile rapporto deficit/PIL...


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