Mandibola ATM e Muscoli Masticatori PDF

Title Mandibola ATM e Muscoli Masticatori
Author Memy Miao
Course Anatomia 
Institution Università degli Studi di Bari Aldo Moro
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Summary

FONTE VIDEO DIDATTICI AGORA' SCIENZE BIOMEDICHE...


Description

MANDIBOLAE’ un osso mobile, ha una forma a ferro di cavallo. Possiamo distinguere un corpo che è rappresentato appunto dal ‘’ferro di cavallo’’ e 2 rami. Originariamente la mandibola è formata da 2 ossi che successivamente si fondono e formano una struttura unica. Un residuo di tale fusione è la così detta SINFISI MENTALE che è una leggera depressione nella zona centrale del mento e che nei suoi bordi presenta dei tubercoli (il mento a culo insomma). La faccia esterna del corpo è abbastanza liscia se non per la presenza di tuberosità dovute alla presenza delle radici dentali e presenta un forame detto FORAME MENTALE dove andranno ad inserirsi i nervi che innerveranno i muscoli della regione. La FACCIA INFERIORE è piuttosto smussata e si presenta a forma di ferro di cavallo. La FACCIA INTERNA presenta, a livello della giunzione del mento, una spina interna: la SPINA MENTALE con cui faranno inserzione alcuni muscoli. Al di sotto di questa ci sarà una spina più piccola: la SPINA MENTALE INFERIORE. Lungo tutto il corpo saranno presenti dei fori, accanto alle fossette saranno presenti i così detti FORI MENTALI INTERNI. Nella prima parte della zona laterale della faccia interna del corpo si osserva la FOSSETTA SUBLINGUALE, nella quale è alloggiata la ghiandola omonima. Subito al di sotto di questa si osserva una fossa un po’ più grande la FOSSA SOTTOMANDIBOLARE nella quale è alloggiata la ghiandola omonima. La struttura che le divide si chiama LINEA MILOIOIDEA deve il suo nome al muscolo che origina da questo punto che andrà a formare la BASE o PAVIMENTO DELLA CAVITA’ ORALE. Man mano che si va verso la parte terminale del corpo avremo una tuberosità chiamata TUBEROBITA’ PTERIGOIDEA che offrirà origine ai MUSCOLI PTERIGOIDEI. La FACCIA SUPERIORE DEL CORPO Presenta il PROCESSO ALVEOLARE DELLA MANDIBOLA si tratta di una serie di fori all’interno dei quali alloggiano i denti e formano delle articolazioni dette GONFOSI. RAMO DELLA MANDIBOLA Esternamente si presenta piuttosto liscio è presente solo una piccola linea, la LINEA OBLIQUA che lo divide dal corpo. La parte angolare prende il nome di ANGOLO DELLA MANDIBOLA. Sulla faccia esterna del ramo è presente una grande tuberosità detta TUBEROSITA’ MASSETERINA che servirà per l’alloggiamento e l’inserzione del muscolo Massetere. Osserviamo poi un processo detto PROCESSO CORONOIDEO, ha una forma piramidale pronunciata, questo offrirà l’inserzione al muscolo masticatorio Temporale. Posteriormente al ramo osserviamo una struttura ellissoidale chiamata CONDILO, attraverso la quale si formerà l’ATM. Tra le 2 è presente un’incisura. FACCIA INTERNA DEL RAMO DELLA MANDIBOLA Che possiamo considerare la porzione al di sopra della LINEA MILOIOIDEA osserviamo la LINGULA DELLA MANDIBOLA che delimita l’apertura di un foro, IL FORAME MANDIBOLARE, attraverso il quale passa il NERVO MANDIBOLARE che fornirà innervazione agli ALVEOLI DENTALI, quindi il nervo mandibolare attraverserà il foro per entrare nell’osso mandibolare, il quale fornirà rami per tutti gli alveoli infine fuoriuscendo con una piccola dipendenza nel FORO MENTALE ANTERIORE. La faccia interna del ramo della mandibola è piuttosto concava e presenta solamente una piccola cresta detta CRESTA TEMPORALE sulla quale si agganceranno alcuni muscoli masticatori.

ARTICOLAZIONE TEMPORO MANDIBOLARE Rappresenta l’unica articolazione mobile del cranio, questa si forma tra l’OSSO TEMPORALE ed il CONDILO DELLA MANDIBOLA. Principalmente si tratta di un ARTICOLAZIONE CONDILO ARTROSI (uno dei sei tipi di articolazioni mobili, con una superficie articolare lievemente concava e l’altra convessa; può compiere tutti i movimenti eccetto quello di rotazione), il condilo della mandibola fa da condilo e la CAVITA’ CONDILOIDEA è costituita dalla FOSSA MANDIBOLARE presente all’interno dell’OSSO TEMPORALE. I due capi ossei non vengono in contatto fra di loro perfettamente: Il condilo non è orientato sul piano sagittale ma sul piano frontale (seconda immagine). Dal momento che la CAVITA’ CONDILOIDEA non si adatta perfettamente alla struttura dell’articolazione, vi è interposto fra i due capi ossei un lembo: il DISCO ARTICOLARE o LABBRO GLENOIDEO la cui funzione è quella di rendere più profonda la cavità e di favorire lo slittamento fra i due capi ossei. Questa articolazione consente un MOVIMENTO ROTATORIO e consente anche un minimo MOVIMENTO SUL PIANO FRONTALE (vedi centro della masticazione) questo è un eredità da parte degli erbivori, quindi il sistema di masticazione è un ibrido fra erbivori e carnivori. N.B. ARTICOLAZIONI Un' articolazione è una struttura anatomica che mantiene in contiguità due o più superfici ossee, interconnesse tramite i tessuti connettivi. A seconda della loro differente mobilità, cioè della loro escursione, le articolazioni possono essere di tipo: • MOBILE definite anche "diartrosi", sono quelle deputate al movimento. Sono formate da un complesso meccanismo che ne permette, appunto, la mobilità: sono considerate tali, ad esempio, le articolazioni del ginocchio e del gomito. • SEMIMOBILE(fra le vertebre) o • FISSO (ossa del cranio). Si dividono in: • SINARTROSI: questi sono dispositivi giunzionali tra due capi ossei continui. (che includono le anfiartrosi, separate in altre classificazioni). Possono essere suddivise in tre sottocategorie rispetto al tessuto connettivo che si interpone tra gli stessi capi ossei in SINFIBROSI (tessuto fibroso) (esempio particolare: sinfisi pubica), SINCONDROSI(tessuto cartilagineo ialino) e SINOSTOSI (mera unione dei capi ossei, esempio: ossa del cranio individuo adulto). • DIARTROSI (come quelle a sfera, condilo, troclea, trocoide, a sella ecc.) questi sono dispositivi giunzionali tra due capi ossei contigui. Questo tipo di articolazione permette un certo grado di mobilità alle ossa affrontate. Nelle diartrosi i capi ossei sono rivestiti da cartilagine ialina la quale svolge una funzione motoria di compressibilità ed elasticità. La cartilagine consta di tre strati di collagene. Vedi in immagine i 5 tipi. Manca 6 che è ARTROIDE:Le due superfici articolari sono pianeggianti e consentono solo movimenti di scivolamento dei due capi articolari, (non consentono movimenti angolari) un esempio sono quelle tra i processi articolari delle vertebre. Poiché la capsula di un'articolazione a superfici piane è sempre tesa, il movimento concesso è limitato (traslazione o scivolamento) ma multidirezionale (uniassiale)

FISSITA’ATM CAPSULA ARTICOLARE (prima immagine a sx) Questa presenta uno STRATO SINOVIALE ed uno STRATO FIBROSO. La faccia interna della capsula è rivestita da una membrana sinoviale costituita da cellule endoteliali che permette il nutrimento e la lubrificazione dei componenti articolari. Le fibre della capsula che si inseriscono sul disco articolare servono a stabilizzare il condilo. Lo strato fibroso si innesta sul COLLO DEL CONDILO DELLA MANDIBOLA, sul temporale il suo innesto è più complesso: comprende tutto il perimetro della FOSSA MANDIBOLARE attaccandosi anche sul PROCESSO ZIGOMATICO dell’osso temporale e sulla faccia inferiore va a rivestire buona parte della piramide temporale fin quasi al FORO CAROTICO (vedi immagine 2). La faccia più esterna della CAPSULA ARTICOLARE si ispessisce e prende quasi il distacco dalla capsula normale diventando una struttura a sè: LEGAMENTO LATERALE o LEGAMENTO TEMPORO MANDIBOLARE LATERALE (alla DX immagine 1) questo legamento è un ispessimento di una porzione della capsula la cui funzione è quella di rafforzare la giunzione fra le due ossa. Esistono altri legamenti in questa articolazione che sono interni e sotto la mandibola: LEGAMENTO SFENO MANDIBOLARE Origina dalla SPINA DELLA GRANDE ALA dell’OSSO SFENOIDE per andarsi ad inserire e biforcandosi a livello della FOSSA MILOIOIDEA (vedi 3 immagine) LEGAMENTO STILOMANDIBOLARE Origina dal PROCESSO STILOIDEO DEL PROCESSO TEMPORALE per inserirsi sulla faccia posteriore dell’ANGOLO DELLA MANDIBOLA (stessa immagine quello sottile) LEGAMENTO PTERIGOMANDIBOLARE (3 immagine) E’ una FASCIA APONEUROTICA che origina dalla lamina esterna del PROCESSO PTERIGOIDEO laterale e si porta sulla faccia interna dell’ANGOLO DELLA MANDIBOLA. Questi 3 legamenti hanno la finzione di mantenere la mandibola ferma all’interno dell’articolazione.

MUSCOLI MASTICATORI Sono 4 muscoli MUSCOLO TEMPORALE Occupa tutta la FOSSA TEMPORALE origina dalla LINEA TEMPORALE SUPERIORE si chiude a triangolo con tutti i suoi fasci andandosi ad inserire sul PROCESSO CORONOIDEO DEL RAMO DELLA MANDIBOLA. Questo muscolo con la sua azione solleva e porta indietro la mandibola permettendo quindi la masticazione. MUSCOLO MASSETERE E’composto: la PARTE SUPERFICIALE origina dai 2/3 anteriori dell’OSSO ZIGOMATICO per portarsi sulla faccia esterna della parte posteriore del corpo della mandibola. La PARTE PROFONDA origina dal 2/3 posteriori dell’osso zigomatico e dal PROCESSO ZIGOMATICO DEL TEMPORALE, decorre posteriormente rispetto la parte superficiale e più profondamente, va ad inserirsi nell’angolo della faccia esterna della mandibola. Con la sua azione solleva la mandibola. MUSCOLI PTERIGOIDEI PTERIGOIDEO LATERALE Origina con 2 capi ed ha un'unica inserzione. Il CAPO SUPERIORE origina dalla faccia esterna della GRANDE ALA DELLO SFENOIDE. Il CAPO INFERIORE origina dalla faccia esterna della LAMINA QUADRANGOLARE PTERIGOIDEA i due capi decorrono per andare ad unirsi a livello del CONDILO DELLA MANDIBOLA e della CAPSULA ARTICOLARE dell’ATM. La sua funzione in contrazione è quella di spostare la mandibola nell’altra direzione permettendo quindi un movimento sul piano laterale e la abbassa lievemente. PTERIGOIDEO MEDIALE O INTERNO origina dal PROCESSO PTERIGOIDEO MEDIALE, dal PROCESSO PIRAMIDALE DEL PALATINO e dalla FOSSA PTERIGOIDEA è una vasta lamina quadrilatera che va ad inserirsi sulla faccia interna dell’ANGOLO DELLA MANDIBOLA. Con la sua azione solleva la mandibola e la sposta nel verso opposto.

APPARATO STOMATOGNATICO Comprende tutte le strutture ossee, articolari, muscolari, vascolari e nervose che partecipano alle seguenti funzioni fisiologiche: MASTICAZIONE, DEGLUTIZIONE, FONAZIONE, SBADIGLIO, SORRISO, RESPIRAZIONE (Complementare alle vie aeree superiori). Dunque si riferisce a: ATM, MUSCOLI CHE AGISCONO SULL’ATM (masticatori, sovra e sotto ioidei), ARCATE GENGIVO DENTALI, LINGUA, PALATO, FARINGE. MOVIMENTI ATM I movimenti dei condili sono di rotazione attorno ad un asse nei 3 piani dello spazio: PIANO VERTICALE/PIANO SAGITTALE In entrambi i piani il movimento è asimmetrico: quindi avremo un condilo lavorante ed uno bilanciante. Quello che compie il movimento sull’asse sagittale o verticale è lavorante, l’altro sarà bilanciante. PIANO ORIZZONTALE Il movimento dei condili è simmetrico. MOVIMENTI DELLA MANDIBOLA Sono: ABBASSAMENTO/ELEVAZIONE/PROTUSIONE/RETRUSIONE/LATERALITA’ Le ATM umane sommano le caratteristiche dinamico-morfo-funzionali delle specie carnivore ed erbivore. Gli animali carnivori hanno un'articolazione a cerniera preposta ai movimenti di apertura e chiusura, cioè ad azioni di forza esclusivamente verticale. Negli erbivori, al contrario, sono sviluppati principalmente i movimenti di lateralità. Le ATM umane in particolare, presentano una dinamica funzionale che è la risultante dei movimenti di apertura a cerniera, di protrusione-retrusione e di lateralità destra-sinistra, nonché del movimento di circonduzione, risultante dalla loro somma e combinazione. SCHEMA DI POSSELT Descrive i movimenti nel piano sagittale: apertura e chiusura abituale (abbassamento, elevazione, protrusione, retrusione) • R = posizione di riposo con le arcate separate (2-4mm spazio tra i denti) • 1- OC posizione di massima intercuspidazione • 2- RC relazione centrica (1-1,5mm indietro rispetto ad OC) • 3- dalla posizione 2 a 3 abbassamento post mdb prodotto dalla rotazione condilare intorno all’asse bicondilare o trasversale • 4- max ap, da 3 a 4 abbassamento post mdb per la traslazione condilare in basso e in avanti 4-R-1- traiettoria di chiusura abituale • 5- max protrusione, ritorno verso la posizione di chiusura 6,7posizione intermedia tra la 1 e la posizione di occlusione limite anterosup MOVIMENTI DI LATERALITA’ (Movimento di Bennet/Angolo di Bennet) Abbiamo un condilo lavorante e condilo bilanciante. I movimenti di lateralità della mandibola sono sempre accompagnati da abbassamento/protrusione o elevazione/retrusione. Muscoli coinvolti: pterigoideo interno capo inferiore, pterigoideo esterno, digastrico. MUSCOLI COINVOLTI MASTICATORI Massetere, Temporale, Pterigoideo interno, Pterigoideo esterno Principalmente elevazione, retrusione, lateralità SOPRAIOIDEI: Sono coinvolti in tutti i movimenti della mandibola SOTTOIOIDEI: Stabilizzano l’osso ioide e consentono l’azione dei muscoli sopraioidei - collegano l’osso ioide a tronco e arto superiore. Muscoli sopra- e sottoioidei: collegano l’ATM a tronco e arto superiore. SISTEMA CRANIO-CERVICO-IODO-MANDIBOLARE Cranio, colonna cervicale e mandibola formano un'unità funzionale inscindibile correlata dal punto di vista biomeccanico con il CIGOLO SCAPOLARE grazie all’interposizone dell’osso ioide. Asimmetrie funzionali dei muscoli che muovono la mandibola possono ripercuotersi sull’intera catena posturale e viceversa creando disfunzioni cranio cervico mandibolari (DCCM)....


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