Muscoli dell\'arto superiore PDF

Title Muscoli dell\'arto superiore
Course Anatomia umana
Institution Università di Pisa
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Summary

schema muscoli arto superiore...


Description

Muscoli della spalla: tutti tranne il deltoide con i loro tendini formano la cuffia dei rotatori. MUSCOLO M. deltoide

M. sottoscapolare

ORIGINE Parte clavicolare: margine anteriore del terzo lat. della clavicola. Parte acromiale: margine lat. e superficie sup. dell’acromion. Parte scapolare: labbro inferiore della cresta della spina della scapola. 2/3 mediali della fossa sottoscapolare.

INSERZIONE Tutte e tre le parti: tuberosità deltoidea sulla faccia lat. della diafisi omerale.

FUNZIONE Abduzione della spalla fino a 90° in seguito a contrazione dell’intero muscolo; con punto fisso sull’omero, sollevamento del tronco, come nell’arrampicamento.

DESCRIZIONE Voluminoso e di forma triangolare (base in alto  clavicola). Ricopre la parete laterale dell’articolazione glenomerale.

Tubercolo min. dell’omero; parte ant. della capsula dell’articolazione della spalla. Faccetta sup. del tubercolo maggiore dell’omero.

Rotazione interna della spalla.

Ha forma triangolare e parte dalla faccia costale della scapola.

Abduzione della spalla.

Forma piramidale, parte dalla faccia post. della scapola. Con un tendine aderisce alla capsula dell’articolazione glenomerale  stabilità e rafforzamento capsula. Forma triangolare. Dopo l’origine continua con un tendine che si inserisce sotto l’acromion e dietro l’articolazione glenomerale. Forma cilindrica  tendine aderisce alla faccia post. della capsula dell’articolazione glenomerale. Allungato e appiattito. Tra margine inf. del piccolo rotondo, margine sup. del grande rotondo e omero c’è il triangolo dei muscoli rotondi  diviso dal capo lungo del tricipite brachiale nei triangoli omerotricipitale (lat.) e triangolo omotricipitale med.).

M. sopraspinato

2/3 med. della fossa sopraspinata.

M. infraspinato o sottospinato

2/3 med. della fossa infraspinata.

Faccetta med. del tubercolo maggiore dell’omero.

Rotazione esterna della spalla.

M. piccolo rotondo

2/3 sup. della faccia lat. della superficie dorsale della scapola, vicino al margine lat. della scapola.

Faccetta inf. del tubercolo maggiore dell’omero.

Rotazione esterna della spalla.

M. grande rotondo

Superficie post. dell’angolo inf. della scapola + area dei muscoli rotondi (zona rugosa tra fossa infraspinata e margine lat.).

Cresta del tubercolo minore (labbro med. del solco intertubercolare dell’omero).

Estensione e rotazione interna della spalla.

Muscoli del braccio: suddivisi in muscoli anteriori (occupano la componente anteriore del braccio  compartimento dei muscoli flessori) e muscoli posteriori (compartimento posteriore del braccio  compartimento muscoli estensori). Muscoli anteriori: MUSCOLO M. bicipite brachiale

ORIGINE Capo breve: apice del processo coracoideo della scapola. Capo lungo: tubercolo sopraglenoideo della scapola.

INSERZIONE Entrambi i capi: tuberosità del radio e fascia antibrachiale (attraverso aponeurosi bicipitale, un tendine).

FUNZIONE Flessione, abduzione, adduzione e rotazione della spalla; flessione e supinazione del gomito.

Processo coracoideo della scapola, medialmente al capo breve del m. bicipite brachiale. Metà distale delle facce anteromediale e anterolaterale dell’omero. Muscoli posteriori del braccio:

Terzo medio della faccia anteromediale dell’omero.

Flessione e adduzione della spalla.

Tuberosità dell’ulna.

Flessione del gomito.

Largo e appiattito.

MUSCOLO M. tricipite brachiale

INSERZIONE Tutti e tre i capi: apice, faccia post. e margini dell’olecrano; alcune fibre proseguono distalmente fondendosi con la fascia antibrachiale.

FUNZIONE Estensione e adduzione della spalla; estensione del gomito.

DESCRIZIONE Formato da tre capi diversi. Il capo mediale inferiormente, può considerarsi in continuità con il m. anconeo che potrebbe essere considerato il quarto capo del muscolo tricipite brachiale  assumerebbe caratteristiche di un muscolo quadricipite.

Faccia posteriore dell’olecrano.

Estensione del gomito.

Triangolare, appiattito, non molto voluminoso.

M. coracobrachiale (posto profondamente e medialmente al capo breve del m. bicipite brachiale) M. brachiale (posto profondamente al m. bicipite brachiale)

M. anconeo (in continuità con la parte inferolaterale del capo mediale del muscolo tricipite brachiale)

ORIGINE Capo lungo: tubercolo infraglenoideo della scapola. Capo laterale: faccia post. dell’omero tra il solco del n. radiale e l’inserzione del m. piccolo rotondo; setto intermuscolare laterale del braccio. Capo mediale: faccia post. dell’omero sotto il solco del nervo radiale, tra la troclea dell’omero e l’inserzione del m. piccolo rotondo; setti intermuscolari med. e lat del braccio Parte posteriore dell’epicondilo laterale dell’omero e legamento collaterale radiale dell’articolazione del gomito.

DESCRIZIONE Formato da due capi  lo dice il nome. Si uniscono nel tendine terminale a metà del braccio. Dal lato med. il tendine stacca una lamina, aponeurosi bicipitale, che si fonde con la fascia antibrachiale.

Muscoli dell’avambraccio: sono rivestiti dalla fascia antibrachiale che invia dei setti che suddividono i muscoli in gruppi. Ho une compartimenti  muscoli anteriori e muscoli posteriori a cui si aggiungono i muscoli laterali. Generalmente i muscoli dell’avambraccio si tendinizzano fra il terzo medio e quello inferiore per cui nella parte distale di questo segmento sono in genere presenti solo lunghi e robusti tendini e non ventri carnosi. Muscoli anteriori dell’avambraccio: 8 muscoli disposti in strati sovrapposti (in ciascuno strato si descrive in seno lateromediale  da lato radiale a quello ulnare). Primo strato  strato più superficiale MUSCOLO M. pronatore rotondo

ORIGINE Capo omerale: faccia ant. epicondilo med. dell’omero. Capo ulnare: faccia med. processo coronoideo dell’ulna. Origine comune dei mm. flessori dell’epicondilo med. dell’omero + fascia antibrachiale.

INSERZIONE Entrambi i capi: parte media faccia lat. del radio.

FUNZIONE Pronazione del gomito.

DESCRIZIONE Bicipite, è il più laterale dello strato superficiale

Superficie volare della base del secondo osso metacarpale (ins. tramite tendine)

Medialmente al muscolo pronatore rotondo.

M. palmare lungo

Epicondilo med. omero e fascia antibrachiale (origine comune muscoli flessori).

Continua con l’aponeurosi palmare (considerata l’inserzione).

Flessione del polso e abduzione (radiale) della mano  contributo pronazione del gomito. Flessione del carpo e ancoraggio della fascia e della cute della palma della mano.

M. flessore ulnare del carpo

Capo omerale: origine comune dei mm. flessori dall’epicondilo med. dell’omero. Capo ulnare: margine med. dell’olecrano e 2/3 sup. margine post. ulna.

Entrambi i capi: osso pisiforme  vincolato tramite leg. a osso uncinato e base del quinto osso metacarpale.

ORIGINE Capo omeroulnare: epicondilo med. dell’omero e dalla faccia med. del processo coronoideo dell’ulna. Capo radiale: parte prossimale della faccia ant. del corpo del radio.

INSERZIONE A metà dell’avambraccio il m. si divide in 4 ventri che continuano ciascuno in un tendine. Questi, dopo essere passati nel canale del carpo, in prossimità delle falangi prossimali si dividono in 2 linguette che si inseriscono nelle parti lat. della superficie ant. delle falangi medie di secondo, terzo, quarto e quinto dito.

M. flessore radiale del carpo

Flessione del polso e abduzione della mano.

Tra m. flessore radiale del carpo e m. flessore ulnare  può talora mancare. A metà avambraccio si tendinizza. Muscolo bicipite. Si tendinizza circa nel terzo medio dell’avambraccio  tendine decorre nel tunnel carpale

Secondo strato  MUSCOLO M. flessore superficiale delle dita

FUNZIONE Flessione delle falangi prossimali e medie delle dita.

DESCRIZIONE Muscolo largo.

Terzo strato  MUSCOLO M. flessore lungo del pollice

ORIGINE 2/3 prossimali Superficie ant. del radio e tuberosità del radio; superficie ant. della metà lat. della membrana interossea.

INSERZIONE Faccia volare (palmare) della base della falange distale del pollice.

M. flessore profondo delle dita

2/3 superiori delle facce ant. e med. dell’ulna; membrana intraossea e dal margine intraosseo del radio (inf. tuberosità del radio).

A metà dell’avambraccio il muscolo si divide in 4 ventri che continuano ciascuno in un tendine. Questi, dopo essere passati nel canale del carpo e avere attraverso lo sdoppiamento dei tendini del m. flessore sup. delle dite, si inseriscono alla faccia volare delle basi delle falangi distali di secondo, terzo, quarto e quinto dito.

FUNZIONE Flessione del primo osso metacarpale e delle falangi prossimale e distale del pollice (con contributo alla flessione e abduzione radiale del polso). Flessione interfalangea delle dita (soprattutto delle falangi distali).

DESCRIZIONE Il tendine del muscolo flessore lungo del pollice attraversa il canale del carpo

Medialmente al m. flessore lungo del pollice.

Quarto strato  MUSCOLO M. pronatore quadrato

ORIGINE Fascia ant. e margine ant. del corpo dell’ulna nel suo quarto distale.

INSERZIONE Faccia ant. e margine ant. del corpo del radio nel quarto distale.

FUNZIONE Pronazione dell’avambraccio.

DESCRIZIONE Muscolo appiattito di forma quadrangolare. Più profondo dei muscoli anteriori aderente al piano osseo radioulnare nella parte distale.

Muscoli laterali dell’avambraccio: parte laterale del compartimento posteriore dell’avambraccio. MUSCOLO M. brachioradiale

ORIGINE Epicondilo lat. dell’omero.

M. estensore radiale lungo del carpo

Epicondilo lat. dell’omero (sotto brachioradiale) + terzo inferiore cresta sopracondilare lat. dell’omero. Tendinizza a livello del terzo medio. Epicondilo lat. omero, fascia antibrachiale e capsula dell’articolazione del gomito.

M. estensore radiale breve del carpo

INSERZIONE Tendinizza nel terzo medio e si inserisce sul processo stiloideo del radio. Faccia dorsale della base del secondo osso metacarpale.

Tendinizza nel terzo mediale del radio e si inserisce sulla faccia dorsale della base del terzo osso metacarpale.

FUNZIONE Flessione del gomito.

Estensione e abduzione radiale della mano (contributo flessione del gomito).

Estensione e abduzione radiale della mano (contributo flessione del gomito).

DESCRIZIONE Dall’omero all’estremità distale del radio  ha un decorso lievemente a spirale Dorsalmente al muscolo brachioradiale.

Tendine parallelo al tendine del m. estensore radiale lungo.

Muscoli posteriori dell’avambraccio: 8 muscoli in due piani sovrapposti. Hanno tutti origine, almeno in parte dall’epicondilo laterale dell’omero. Strato superficiale  MUSCOLO M. estensore delle dita

ORIGINE Faccia posteriore dell’epicondilo laterale dell’omero, dalla fascia antibrachiale e dal legamento collaterale radiale dell’articolazione del gomito.

M. estensore del mignolo

Faccia post. dell’epicondilo lat. dell’omero e dalla fascia antibrachiale.

M. estensore ulnare del carpo

Epicondilo laterale dell’omero, dalla fascia antibrachiale, dal leg. collaterale radiale dell’articolazione e dal margine post. del corpo dell’ulna.

INSERZIONE Faccia dorsale delle ossa metacarpali  raggiunta la falange prossimale delle ultime quattro dita i tendini si dividono in tre linguette: quella media si inserisce sulla faccia dorsale della base della falange media, le linguette lat. e med. si riuniscono per inserirsi alla base della falange distale di secondo, terzo, quarto e quinto dito. Espansione digitale dorsale, si unisce al tendine del muscolo estensore delle dita a livello dell’osso metacarpale e si inserisce sulle falangi media e distale del quinto dito. Faccia med. della base del quinto osso metacarpale.

FUNZIONE Estensione e abduzione delle dita (con contributo all’estensione e adduzione del polso).

DESCRIZIONE Il ventre discendendo si tendinizza tra il terzo medio e il terzo distale in quattro tendini

Estensione del mignolo (con contributo all’estensione e adduzione del polso).

Medialmente al muscolo estensore delle dita. Tendinizza nel terzo medio dell’avambraccio.

Estensione e adduzione (abduzione ulnare) della mano.

Più mediale tra i muscoli post. dello strato superficiale  tendinizza nel terzo medio dell’avambraccio

Strato profondo  MUSCOLO M. supinatore

ORIGINE Epicondilo lat. omero, leg. collaterale radiale articolazione gomito, leg. anulare radio e faccia post. corpo dell’ulna. Facce posteriori dei corpi dell’ulna e del radio + membrana interossea dell’avambraccio.

INSERZIONE Ins. su facce ant. e lat. del corpo del radio.

FUNZIONE Supinazione del gomito.

DESCRIZIONE Fasci circondano a spirale la parte superiore del radio.

Superficie laterale della base del primo osso metacarpale.

Incrocia i tendini dei mm. estensore radiale lungo ed estensore radiale breve del carpo.

M. estensore breve del pollice

Faccia post. del corpo del radio e membrana intraossea

Faccia dorsale della base della falange prossimale del pollice.

Abduzione radiale del primo osso metacarpale (con contributo alla supinazione del gomito e alla flessione e abduzione radiale del polso). Estensione e adduzione della falange prossimale del pollice.

M. estensore lungo del pollice

Terzo medio della faccia post. del corpo dell’ulna e dalla membrana interossea. Faccia posteriore del corpo dell’ulna e dalla membrana interossea, continua con un tendine

Base della falange distale del pollice.

M. abduttore lungo del pollice

M. estensore dell’indice.

Raggiunta l’articolazione metacarpo falangea dell’indice si inserisce al secondo dito unendosi con il tendine per l’indice del muscolo estensore delle dita.

Estensione del pollice (con contributo all’estensione del polso). Estensione dell’indice (con contributo all’estensione del polso).

Medialmente al muscolo abduttore lungo del pollice. Circonda la diafisi del radio. Posto tra mm. estensore breve del pollice ed estensore dell’indice....


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