Max Weber PDF

Title Max Weber
Author Anonymous User
Course Sociologia dei processi culturali
Institution Università di Bologna
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Appunti Weber...


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Max Weber sociologia dei valori -> accusato di nichilismo da Leo Strauss. Superamento del positivismo. Passaggio dal fatto sociale all’azione sociale. La sociologia di Durkheim ha i suoi limiti maggiori nel positivismo -> la sua concezione del fatto sociale come puro fatto (esteriore, generale, coercitivo se non ricorrevano queste tre caratteristiche non si può parlare di sociologia). Per Max Weber il positivismo rifiuta una distinzione metodologica tra scienze dello spirito e della natura. Per il positivismo doveva adottare procedimenti delle altre scienze. Tra scienze della natura e dello spirito si devono utilizzare metodologie diverse. Scienze nomotetiche (scienze della natura -> indagano tramite l’osservazione empirica per formulare leggi universali), scienze ideografiche (per i neokantiani erano le scienze sociali, per descrivere eventi particolari ed irripetibili). Weber perfezionerà questa distinzione, per lui è solo un punto di partenza. Ha come obiettivo di elaborare un metodo specifico delle scienze storico-sociali è un metodo che deve immaginare la possibilità di una generalizzazione delle scienze. La sociologia può pervenire a delle generalizzazioni. Storia e sociologia possono collaborare -> storia votata all’analisi dello specifico, la sociologia esamina lo specifico ed è in grado di pervenire a delle generalizzazioni. Max Weber integra l’elemento specifico con quello generalizzante. La sociologia deve elaborare schemi concettuali che ci aiutano a comprendere la storia. Weber afferma la consapevolezza di un pluriverso di valori. Ci aiuta a rifiutare le forme dell’egocentrismo, ma può portare ad una concezione di valori relativista. Egli è consapevole di una lotta drammatica che vede all’intero della storia un insieme di valori inconciliabili. Non è possibile la conciliazione di universi diversi, ma solamente lotta. Per Weber non esiste un’idea di trascendenza che ci consenta di trovare un punto di conciliazione -> il pluralismo dei valori può portare solamente ad un “politeismo dei valori” (relativismo scettico?). -L’etica protestante e lo studio del capitalismo -L’oggettività conoscitiva della scienza sociale e della politica sociale -Su alcune categorie della sociologia comprendente -La scienza come professione (vocazione) -La politica come professione (vocazione) 4 ambiti di ricerca -> Storia,, metodologia e filosofia, sociologia della religione, sociologia generale

La sociologia non può limitarsi ad una descrizione esteriore del fatto sociale ma deve analizzarli in profondità. -> procedimento ermeneutico\interpretativo -> sociologia comprendente\dell’azione sociale. L’azione sociale implica la tensione verso un fine. L’azione è vista come processo attraverso il quale l’individuo attribuisce un senso alla propria a ..(?). Metodo del tipo ideale -> è uno schema, metodo di ricerca, che unifica in un soo tipo o modello molti fenomeni singoli. Weber ha descritto 4 tipi di azioni -> Azione razionale rispetto a un fine (azione strumentale) -> il soggetto concepisce chiaramente un fine e dispone i mezzi per conseguirlo. Per Weber quest’azione tende ad enfatizzare l’importanza dei mezzi rispetto ai fini stessi. Azione razionale in rapporto a un valore -> il soggetto agisce razionalmente assumendosi ogni rischio al solo scopo di non deviare da una certa costellazione di valori. (il pacifista -> i mezzi sono subordinati al fine della pace, egli è disposto a tutto) Azione effettiva -> non dipende da uno scopo o una costellazione di valori, ma dalla reazione emotiva del soggetto in situazione. Azione tradizionale -> dettata dalle abitudini, diventate come una seconda natura. Tra questi 4 tipi di azioni, i processi di “disincantamento del mondo”, modernizzazione tendono ad accentuare l’azione strumentale, l’azione in cui i mezzi hanno più importanza dei fini. Weber coglie una tendenza in atto, l’idea di un mondo di mezzi senza fini. Teoria della scienza -> come deve agire lo scienziato. Deve agire in modo razionale. Il valore di fondo del suo agire è la ricerca della verità. Il caso dello scienziato è il caso in cui convivono I tratti della verità scientifica sono -> oggettività (ricerca che ha una condizione fondamentale, l’astensione dai giudizi di valore). Lo scienziato quando si occupa della società entra in contatto con una realtà di valori diversi, lo scienziato non deve essere coinvolto dalla lotta dei valori e non deve giudicare i valori stessi. Vocazione politica e scientifica convivono. Nella misura in cui lo scienziato guarda la realtà egli incontra valori diversi, questo lo deve descrivere -> rapporto al valore. Gli scienziati fondano la loro descrizione della realtà a partire dai valori che incontrano. Per lo scienziato nulla è assurdo, ha davanti a sé una realtà che deve descrivere anche se è una realtà che ci infastidisce ed inquieta, e non si deve giudicare -> astensione dal giudizio -> descrizione oggettiva.

Incompiutezza -> ricostruzione della realtà non sarà mai assoluta e sempre provvisoria -> la realtà è estremamente complessa ed è impossibile riuscire a descriverla in ogni suo particolare. Va contro i positivisti e le scienze fisiche. Scienze politiche (scienza oggettiva che perviene a delle generalizzazioni attraverso la metodologia del tipo ideale). Elemento probabilistico. Caratteristiche scienze storico-sociali 1. La razionalità è parte integrante, sono scienze comprendenti (ermeneutiche\interpretative). 2. Scienze della natura mediato da concetti matematici. 3. Comportamento umano intrinseca intelligibilità. 4. I fenomeni devono essere studiati nella loro singolarità. 5. L’ambito di indagine è il corso storico, ma anche la società. Ogni soggetto e azione non + un fatto sociale, ma è espressione di un agire intenzionale che a volte implica tentativo e sforzo di studiare e descrivere l’interiorità. Giudizio e rapporto ai valori. Il punto di partenza generale -> la cultura è una “sezione infinita dell’infinità priva di senso del divenire del mondo, a cui è attribuito senso e significato dal punto di vista dell’uomo”. (Il professore fa una riflessione su Scheler che non hai capito -> chiedi). Come scienziato bisogna astenersi dai giudizi di valore, che sono personali e soggettivi. (rapporto ai valori boh) Indagine storico causale. Concetto di causalità positivista, quasi determinista. Lo utilizza in termini probabilistici. (ex. Relazione causale tra sistemi politici che tendono al dispotismo e una certa concezione dell’economi -> interventismo statale. Ipotesi accettabile, ma non si può mai escludere in assoluto che questa tendenza posso un giorno essere smentita da un nuovo regime economico). La metodologia del tipo ideale (tipo ideale è ipotetico, modello concettuale) -> per pervenire a cercare relazioni causali della realtà storico sociale -> metodologia del tipo ideale (parte della prova). La causalità deve ricorrere all’uso di tipi ideali, deve elaborare dei tipi, modelli per studiare l’oggetto stesso della propria scienza. Causalità storica cerca di studiare eventi individuali, di ricostruirne la sequenza causale che da un fenomeno porta ad un altro studia l’irripetibilità di un fenomeno. Quella di tipo sociologico è la verifica della ripetitività di un fenomeno e della sua

prevedibilità. -> (ex capitalismo -> ha come sua caratteristica di fondo l’organizzazione razionale del lavoro. Ogni volta che un sistema economico sviluppa questo, ha un sistema orientato in questo sistema. Una volta elaborato il tipo ideale si ha uno strumento concettuale astratto, ha astratto caratteristiche da un sistema e le ha legate insieme e vengono usate per studiare diverse società per capire quanto queste società sono evolute in tipo capitalistico). Per creare un tipo ideale, si parte dal materiale empirico e si effettua un’astrazione -> dal fatto che la realtà va sempre confrontato e commisurato con l’idealtipo, la realtà è il banco di prova finale per la tenuta di un certo idealtipo. -> incompiutezza della scienza -> i tipi ideali sono sempre perfettibili (non raggiungerò mai un’idea perfetta di capitalismo perché l’uomo cambia, crea, muta). Esempi di tipi ideali -> individualità storiche (capitalismo) o entità più astratte (burocrazia, non storico, ma istituzioni politiche. Elaborato spiegando l’evoluzione delle istituzioni politiche) 23/10/2020 Weber e la sociologia della religione La grande domanda che attraversa le opere di Weber è “In quale misura le concezioni religiose hanno influenzato il comportamento economico delle società”. L’altra è “Perché in occidente e solo qui si sviluppa il capitalismo”. L’intenzione di Weber non è ribaltare la tesi di Marx sul rapporto tra società e religione. Weber non vuole introdurre un monocausalismo di tipo spirituale. Sono ugualmente possibili queste due interpretazioni della storia, ma tutte e due servono per comprendere fasi differenti della storia stessa. Weber rifiuta questa idea, la sua intuizione è quella di aver introdotto una ideologia più ampia che ci consente di comprendere meglio la storia e la sua evoluzione. Rifiuta ogni tipo di riduzionismo, spiritualistico e materialistico. Weber è convinto che si possa parlare di un’autonomia di un fatto religioso -> non sono sempre riduzione di qualcos’altro. La religione non si può spiegare a partire dalla società, ma ci sono dei fattori della religione che hanno origine autonoma. Weber voleva studiare il rapporto tra economia e religione non solo in occidente, ma in tutte le grandi confessioni religiose. Il punto di partenza è “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”. Qual è la domanda fondamentale qui? “Per quale concatenazione di circostante proprio qui in occidente e soltanto qui si sono prodotti dei fenomeni culturali i quali, si sono trovati in una direttrice di sviluppo, di significato e di validità universali?”. Cioè, perché il

sistema capitalistico si è radicato in occidente e anche al di fuori. Funzionario specializzato, fulcro centrale del processo di razionalizzazione della vita pubblica e della burocrazia ed economia. Com’è nata l’idea di una vocazione specifica alla quale è chiamato l’individuo all’interno della società moderna. L’elemento specifico del capitalismo occidentale non è lo spirito di acquisizione, ma è il processo di razionalizzazione (concatenazione di eventi, sviluppo scientifico, invenzioni in campo economico...). Weber comprende che laddove si è sviluppato il modo più intenso e forte di un processo capitalistico, in quelle zone vi è una prevalenza di una variante del protestantesimo che è il calvinismo -> non è l’unica causa, questo fa parte del processo di razionalizzazione. Solo con il calvinismo il guadagno diventa una finalità morale ed una vocazione religiosa. Ascetismo mondano -> non rifiuta più il mondo ma resta nel mondo, ma tutto quello che viene costruito e prodotto, non diventa oggetto di godimento -> per il calvinista non è l’accumulazione il godimento. Il calvinismo è un movimento religioso che appartiene alla seconda generazione del protestantesimo. Caratterizzato dall’idea di una predestinazione (elezione divina) -> la salvezza dell’uomo non dipende dalle sue azioni. Questa dottrina non produce fatalismo, ma al contrario produce lo spirito del capitalismo -> alta coscienza della propria operosità ed impegno civile ed economico. Il cattolicesimo ha posto degli intermediari tra gli uomini e Dio che assicurano al fedele di conoscere la volontà di Dio. Per il calvinista vi è una assoluta trascendenza di Dio -> rifiuto dei valori terreni. Il calvinista trova nel processo mondano la propria salvezza -> successo economico per ritrovare la propria conferma di elezione davanti Dio. Guadagno di denaro abbinato allo scansamento dei piaceri terreni. Per Marx se non si fosse acquisito illimitatamente capitale, non si sarebbe potuto sviluppare il capitalismo. Razionalismo economico -> rompe con l’etica del cattolicesimo sia con quella del luteranesimo. La religiosità del puritano è quella che rifiuta una visione ritualistica e misticistica -> disincantamento del mondo religioso. L’ascesi intramondana diventa lo spirito del capitalismo (presente all’inizio), lo spirito dopo perderà la componente religiosa e diventerà qualcosa di puramente meccanico. Mentre il puritano volle essere un professionista, noi dobbiamo esserlo. L’uomo moderno vive in una gabbia d’acciaio. Il capitalismo è un ingranaggio che impone a tutti lo stesso stile di vita -> fondamento meccanico dello spirito. Il destino della ragione -> un processo di razionalizzazione è un processo che tende a prioritizzare i mezzi rispetto ai fini -> produce una gabbia d’acciaio, un ambiente grigio di livellamento e produce l’uomo massa. Parlerà di uno specialista senza intelligenza, gaudente senza cuore (uomo disumanizzato, alienato, svuotato ed

incapace di pensare di grandi ideali). Razionalità impersonale, l’uomo è in un mondo di mezzi senza più fini, nessuna riflessione filosofica, teologica, sul senso del mondo. L’avanzare di questa razionalità ha un’ombra che lo accompagna, cioè una razionalità strumentale che minaccia la libertà dell’uomo. Sociologia della crisi e filosofo esistenzialista. Weber è stato l’uomo che ha percepito più i problemi che le soluzioni. (Passaggio di P. Rossi non sul manuale nelle slide). Aspetti della sociologia di Max Weber (lui è un realista) Vedi le slide....


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