Osteitti O Pesci Ossei lezione 11-03 PDF

Title Osteitti O Pesci Ossei lezione 11-03
Author Giusy Barrasso
Course Anatomia comparata
Institution Università Politecnica delle Marche
Pages 3
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Summary

spero possano essere utili per un ripasso sui pesci cartilaginei e sui pesci ossei, mancano solo i Teleostei che aggiungerò prossimamente...


Description

OSTEITTI O PESCI OSSEI: grande successo evolutivo; Endoscheletro comincia ad ossificare alcune ossa del Dermascheletro vengono inglobate nell’endoscheletro: una parte del dermascheletro va a formare ossa del cranio e del cinto pettorale e altre parti andranno a formare delle scaglie; branchie coperte dall’opercolo osseo (osso dermico) (ossa dermiche: si formano direttamente come ossa; ossa di sostituzione: si formano da cartilagine che poi ossifica); vescica gassosa: estroflessione del canale alimentare che può diventare polmoni o vescicola natatoria (organo idrostatico che regola la profondità del nuoto); nelle pinne troviamo una componente sottile membranosa, sostenuta da raggi ossei, chiamai LEPIDOTRICHI. Specie ovipare, fecondazione esterna, sviluppo indiretto con larve che subiscono metamorfosi; molto fecondi; sono eterotermi. Nei pesci cartilaginei componenti craniche: CONDOCRANIO e SPLANCNOCRANIO; componenti arco orale: cartilagine di Meckel e palatoquadrata; componenti cintura pettorale: scapola e coracoide cartilaginea NEI PESCI OSSEI le corazze dermiche (dermatoscheletro) sono coinvolte nella formazione dell’endoscheletro a livello del cranio e cintura pettorale  componenti craniche: CONDOCRANIO, SPLANCNOCRANIO e si aggiunge una terza componente: DERMATOCRANIO o CRANIO DERMICO, che va a rivestire le componenti più profonde e antiche del cranio. Componenti arco orale: rimane dell’antico arco orale solo la zona articolare (zona di connessione tra cartilagine palatoquadrata e di Meckel) che ossifica a livello prossimale formando superiormente il QUADRATO e a livello della mandibola l’ARTICOLARE. Componenti cintura pettorale: troviamo ancora SCAPOLA e CORACOIDE che formano l’articolazione con la pinna pettorale, ma da cartilagini diventano OSSA DI SOSTITUZIONE (infatti il nostro omero che deriva dalla rielaborazione della pinna pettorale si va ad articolare con la scapola). Ritroviamo, inoltre, tante ossa dermiche per collegare saldamente cranio e colonna vertebrale (vantaggio idrodinamico per la locomozione in acqua). Il Dermatoscheletro dà origine anche a scaglie: osso lamellare, osso spugnoso e uno strato superficiale di dentina, un’organizzazione uguale a quelle delle corazze dermiche ma più sottile. I PESCI OSSEI SI DISTINGUONO SULLA BASE DELLA STRUTTURA DELLE PINNE PARI: 1) ACTINOPTERIGI (pesci con pinne raggiate): i LEPIDOTRICHI sostengono la parte flessibile della pinna. La vescica gassosa origina le VESCICHE NATATORIE, organi idrostatici. Hanno una circolazione semplice, come tutti i vertebrati primitivamente acquatici. Hanno inoltre cavità nasali, o narici esterne, che non comunicano con la faringe: servono a immettere nelle cavità nasali, dove c’è l’epitelio olfattivo, l’acqua contenete gli odori (funzione puramente olfattiva). 2) SARCOPTERIGI (pesci con pinne carnose): pinne sostenute da uno scheletro molto sviluppato. Le vesciche gassose originano i POLMONI. Da loro si evolveranno i vertebrati terrestri (arti e polmoni). Insieme ai polmoni primitivi si evolve la circolazione doppia. MODELLO DI CIRCOLAZIONE SEMPLICE (ACTINOPTERIGI): il sangue refluo di ritorno dalla circolazione sistemica carico di CO2 passa una sola volta attraverso il cuore, che è formato da UN SOLO ATRIO E UN SOLO VENTRICOLO. Il sangue refluo attraversa prima l’atrio, poi il ventricolo e attraverso l’aorta ventrale (grosso vaso arterioso) il sangue viene spinto nella circolazione delle branchie. Le branchie sono attraversate da capillari sanguigni: qui la CO2 viene ceduta all’acqua e l’O2 dall’acqua passa al sangue che scorre nei capillari delle branchie. A questo punto il sangue ossigenato imbocca la circolazione generale (sistemica) e poi ritorna al cuore. MODELLO DI CIRCOLAZIONE DOPPIA (SARCOPTERIGI): con la nascita dei polmoni si evolve il piccolo circolo o circolazione polmonare, diversa dalla sistemica. Circolazione sistemica: porta il sangue a tutto l’organismo; circolazione polmonare: stabilisce un collegamento vascolare tra cuore e polmoni come organi per la respirazione aerea. Il cuore HA DUE ATRI E DUE VENTRICOLI e comincia a suddividersi in: 1)

PARTE DESTRA riceve sangue refluo deossigenato dalle vene e lo manda ai polmoni affinchè venga ossigenato;

2)

PARTE SINISTRA smista il sangue che si è ossigenato a livello dei polmoni a tutto il corpo. Dai polmoni il sangue torna a livello cardiaco (atro sinistro), imbocca il ventricolo corrispondente da cui parte l’aorta che porta il sangue alla circolazione sistemica.

GLI ACTINOPTERIGI SI SUDDIVIDONO IN TRE GRUPPI TASSONOMICI: 1. CONDROSTEII (storione): gruppo più primitivo con scheletro prevalentemente di cartilagine; coda asimmetrica eterocerca, con parte superiore più sviluppata di quella inferiore: la colonna vertebrale entra nel lobo dorsale della pinna. Rostro molto sviluppato in posizione piuttosto ventrale. Il corpo presenta scaglie ossee molto grosse. Hanno lo spiracolo, fessura branchiale rimpicciolita per far entrare l’acqua nella faringe (caratteristica arcaica). Hanno ciclo vitale anadromo: si riproducono nelle acque interne e poi tornano in mare per nutrirsi; sono iteropari: non muoio dopo la riproduzione. 2. OLOSTEI (pesce caimano): scheletro interno completamente ossificato con vertebre complete olocentriche; coda omocerca simmetrica. 3. TELEOSTEI: ampiamente diversificati, comparsi nel Cretaceo del Mesozoico; scaglie elasmoidi: estremo assottigliamento delle corazze dermiche dove rimane solo lo strato sottile lamellare profondo; dalle vesciche gassose si origina una VESCICA NATATORIA; le pinne sono sottili, flessibili e sostenute da lepidotrichi; coda omocerca che deriva da quella eterocerca perché vediamo che la colonna vertebrale si piega verso il lobo dorsale come nella coda primitiva eterocerca; scheletro ossificato; vertebre complete olocentriche; cranio cinetico: due ossa dermiche che formano la mascella superiore (MASCELLARE E PREMASCELLARE) sono articolate in modo flessibile da avere un muso che si può estroflettere (MUSO TELESCOPICO), che favorisce la predazione. L’epidermide dei teleostei è stratificata: troviamo delle cellule particolari (cellule clavate) che all’interno contengono vacuoli in cui si trovano ferormoni, con una funzione di comunicazione  sostanza allarmistica che quando sono attaccati permette ai pesci di muoversi in gruppo in modo sincrono. La vescica natatoria deriva da un’estroflessione del canale digerente, ha una parete sottilissima e può essere riempita e svuotata di gas: serve per mantenere costante la densità dell’animale, in equilibrio con quella dell’acqua (assetto neutro in acqua). IN BASE ALLA STRUTTURA DELLA VESCICA NATATORIA TELEOSTEI DIVISI IN: -

-

FISOSTOMI: hanno la vescica natatoria in collegamento con il canale alimentare attraverso un condotto, chiamato DOTTO PNEUMATICO: man mano che il pesce risale verso la superficie, ad esempio, deve svuotare la vescica natatoria ed immette ossigeno nell’intestino attraverso il DOTTO PNEUMATICO. Alcuni ordini di fisostomi sono: ANGUILLIFORMI (catadrome: si riproducono in mare dopo essere migrate nelle acque interne di fiumi e laghi) che molto importante economicamente; CIPRINIFORMI (carpa), SILURIFORMI (siluro del danubio); SALMONIFORMI (trote, salmoni del pacifico). FISOCLISTI: non hanno il dotto pneumatico; il controllo del contenuto di gas all’interno della vescica natatoria è svolto da GHIANDOLA DEL GAS: produce gas e lo immette all’interno della vescica quando il pesce va in profondità e da CORPO OVALE: sottrae il gas dalla vescica quando il pesce risale verso la superficie. Un ordine di Fisoclisti: PERCOFORMI (spigola, orata, tonno): parte anteriore della pinna dorsale sostenuta da raggi ossei molto lunghi e di consistenza quasi pungente.

I SARCOPTERIGI SI DIVIDONO IN TRE ORDINI: 1. CELACANTI: pinna caudale trificerca, costituita da 3 lobi. 2. DIPNOI: per molti aspetti sono una via di mezzo tra pesci ed anfibi: sono pesci polmonati, vivono in ambienti di acqua dolce e periodicamente vanno incontro a disseccamento: quando l’acqua cala e si impoverisce di ossigeno respirano ossigeno atmosferico attraverso polmoni primitivi oppure, quando il corso d’acqua in cui vivono va completamente a secco, vanno incontro ad una fase estiva di latenza: il metabolismo rallenta, entrano nel fango dove resta un po’ di umidità respirando con i polmoni. Di solito producono ammoniaca ma in queste fasi estive producono urea, che ha grossi vantaggi per risparmiare l’acqua. 3. COANATI (nome da coane: narici comunicanti con la cavità orale): sister group dei TETRAPODI: PASSAGGIO DAI SARCOPTERIGI AI PRIMI TETRAPODI, AVVENUTO NELL’ARCO DI 20 MILIONI DI ANNI, E’ UN ESEMPIO DI MACROEVOLUZIONE. Presentano caratteristiche che presagiscono il passaggio ai vertebrati terrestri: ALLUNGAMENTO DELL’OMERO, PEZZO BASALE DELLA PINNA; gradualmente VIENE PERSO IL COLLEGAMENTO TRA CRANIO E COLONNA VERTEBRALE; SI PERDONO LE OSSA OPERCOLARI, PROTETTIVE DELLE BRANCHIE: i polmoni diventano sempre più importanti per la respirazione; PINNA PETTORALE ASSUME ASPETTO DI ZAMPA; SI ALLUNGA IL MUSO; NARICI COMUNICANTI CON LA CAVITA’ ORALE (COANE); PINNE LOBATE MONOBASICHE: pterigioforo basale unico, omologo all’omero e al femore), riconosciamo anche nella pinna radio, ulna (mancano metacarpo e le falangi); hanno denti labirintodonti: lo smalto entra nella dentina formando una sorta di labirinto. GENI RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE DELLA PINNA E DELL’ARTO: HOX-11 E HOX-13, sono gli stessi geni che cambiano dominio di espressione, che nell’arto si espande per l’aggiunta di regioni enhancer: questa differenza ha permesso ai tetrapodi di produrre un arto completo anche di metacarpo e falangi....


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