riassunti storia dell\'arte moderna PDF

Title riassunti storia dell\'arte moderna
Course Storia dell'Arte Moderna
Institution Università degli Studi di Parma
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Il concorso del 1401 Il 1401 può essere considerato l'inizio di questa "rinascita", poichè in quest'anno si svolse a Firenze il concorso per la concessione dell'appalto della decorazione della porta settentrionale del Battistero di San Giovanni. Qui si svolse uno scontro di concezioni, di mentalità: i concorrenti principali furono difatti Lorenzo Ghiberti, dall'impostazione ancora tardogotica, e Filippo Brunelleschi, portavoce di una nuova concezione spaziale. Si osservino le loro formelle di bronzo, eseguite per l'occasione, raffiguranti il Sacrificio di Isacco. In quella di Ghiberti persite una concezione della composizione ancora equilibrata ed armonica, da artista tardogotico che filtra il patrimonio figurativo classico attraverso le esperienze d'Oltralpe (si pensi alle decorazioni scultoree delle grandi cattedrali francesi e si noti di conseguenza l'hanchement di Abramo), in cui lo spazio è scandito da elementi calligrafici (proprio nel senso di scrittura da sinistra a destra), e il chiaroscuro è funzionale a un'armonia da codice miniato più che da figura plastica. La formella di Brunelleschi è invece basata su presupposti del tutto diversi, cioè lo sviluppo dello spazio in profondità e non in orizzontale, e non è un caso che non abbia vinto il concorso: i giudici del concorso evidentemente non erano ancora ricettivi verso le novità (succede spesso agli artisti innovatori con i committenti), e preferirono decretare la vittoria di Ghiberti. Nella formella di Brunelleschi la composizione è tutta impostata sulla figura di Isacco, posta al centro: non poteva esserci più chiaro esempio della concezione umanistica, "l'uomo al centro di tutto". La linea del collo dell'asino e il contrasto di forze tra il braccio di Abramo e quello dell'angelo che ferma il suo gesto portano l'attenzione dell'osservatore verso Isacco, in una posa e con un'espressione che esprimono tutto il dramma della situazione che si stava per verificare. Brunelleschi ha inoltre usato come sfondo della scena non le rocce come Ghiberti, ma il cielo: in questo modo ogni figura si delinea nettamente, non fa parte di un insieme armonico ma occupa uno spazio proprio, e anche qui emerge questa centralità dell'uomo che sarà un tratto caratteristico della nuova stagione artistica.

Masaccio, Battesimo dei neofiti (Cappella Brancacci 1424-28) Nonostante questo affresco sia quello più deteriorato tra quelli della Cappella Brancacci, rappresenta la summa della scrittura pittorica masaccesca. Di quest'opera sono state apprezzate, fin dall'epoca del Vasari, le figure dei giovani nudi, per la loro resa anatomica frutto di un chiaroscuro fortemente costruttivo e per i loro atteggiamenti. Il battezzando alla destra della composizione pare difatti intirizzito dal freddo, nell'attesa del sacramento, mentre quello che sta ricevendo il battesimo è umilmente rannicchiato, mentre San Pietro, figura imponente e maestosa, gli versa l'acqua sul capo. L'anatomia dei corpi, anche del battezzando in secondo piano al centro, è resa con stesure di colori rigorosamente eseguite all'interno delle linee di contorno. Spesso sono state evocate reminiscenze della statuaria classica, ma in realtà questi personaggi sono ben lontani dall'imperturbabilità delle statue greche e romane, esprimono immediatamente (in modo non mediato da simbologie o elementi esterni) uno stato d'animo, perciò sono da considerare realistici. Masaccio è un grande pittore realista. Le figure vestite in secondo piano riprendono la circolarità compositiva visibile anche nel Tributo, e sono illuminati nei loro volti variamente atteggiati da una fonte di luce che corrisponde a quella reale della finestra. E'una luce "vera" che plasma i personaggi, sia nei dettagli anatomici, sia nelle pieghe dei panneggi. Da notare infine nello sfondo come le montagne più lontane siano rese con un pigmento più chiaro, per suggerire una maggior distanza dallla posizione dell'osservatore. Siamo ancora lontani dagli studi sulla "prospettiva dei perdimenti" di Leonardo, ma comunque vengono già suggerite delle differenze di piano tramite luce e colore....


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