Riassunto del libro \"C\'era due volte il barone Lamberto\" PDF

Title Riassunto del libro \"C\'era due volte il barone Lamberto\"
Author Alice Renzetti
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Perugia
Pages 4
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Summary

Riassunto per capitoli del libro...


Description

Relazione “C’era due volte il barone Lamberto”. Cap.1 All’inizio della storia vengono presentati i personaggi e i luoghi, anche se solo nominati e poco più;poi si arricchiscono progressivamente di particolari. I personaggi sono puramente inventati e i principali sono l’anziano barone Lamberto(94 anni) e il suo fido maggiordomo Anselmo che non si muove senza il suo ombrello cui è molto affezionato; i luoghi dove si svolge la storia,invece, cioè l’Isola di San Giulio(residenza del barone) , il Lago d’Orta e la regione circostante, sono reali. Il barone ,data la sua età, soffre di diversi disturbi che Anselmo tiene registrati in uno speciale taccuino, con le relative medicine per ogni malattia. Inoltre, durante l’inverno, il barone si trasferisce per qualche mese nella sua residenza in Egitto, ed è qui che scopre il segreto della vita eterna.

Cap.2 Un santone egiziano gli rivela un potente segreto , qui però non ancora spiegato. Dopo questa rivelazione i due si affrettano a tornare all’Isola di San Giulio, e qui il barone ingaggia tre uomini e tre donne (pagandoli profumatamente) per ripetere il suo nome a turno nella soffitta della villa, in cui ha istallato dei microfoni collegati a degli altoparlanti che si diramano in tutta la villa. Anche se nessuno di loro sa il vero scopo del loro lavoro. Ogni tanto, Anselmo o il barone accendono gli altoparlanti e ascoltano che il lavoro nelle soffitte proceda come da contratto.

Cap.3 Lentamente, il barone Lamberto ringiovanisce e un piccolo capello biondo spunta nella sua testa calva da così tanto tempo. Emozionatissimo, il barone chiama Anselmo a controllare, egli, infatti, comincia a elencare le malattie una per una e cancellandole a mano a mano. Inizia così un viaggio fantastico/astratto nel corpo del barone e si mette in luce la nuova efficienza dei suoi organi. I termini scientifici usati sono corretti ma vengono trattati come spunto per effetti fantastici e umoristici. Qui viene rivelato il segreto che il santone gli disse in Egitto, infatti, la leggenda narra che .

Cap.4 Unico erede del barone è il nipote Ottavio (figlio della sorella del barone), un giovane spendaccione che ha sperperato tutti i suoi averi nel gioco e che ora necessità di una grande somma per ripagare i suoi debiti. Per questo decide di andare a trovare il suo anziano zio, sperando di poter intascare una buona parte dell’eredità ormai prossima secondo lui. Una volta arrivato all’Isola di San Giulio, si trova però davanti a un uomo che non dimostrava non più di quarant’anni e molto sportivo e pimpante. Chiede al barone il segreto di una tale giovinezza e Anselmo gli spiega soltanto che è merito di una cura orientale, restando sul vago. Durante la notte, però, Ottavio decide di porre fine alla vita dello zio e gli taglia la gola con un coltello da cucina; dopodiché torna a dormire convinto di avere ormai l’eredità in tasca. La mattina dopo però, sorprendentemente, la gola dello zio è senza un graffio e scoppia di salute.

La notte seguente ritenta, sparandogli con una carabina automatica, ma anche qui il barone la mattina non ha alcun disturbo o ferita. Mentre Ottavio gira per la villa, senza spiegarsi cosa stesse sbagliando, sente le voci dei sei dicitori da un microfono rimasto acceso. Segue il filo fino alla soffitta e qui incontra una delle sei, Delfina, che attira la sua attenzione e gli chiede il motivo del loro lavoro, senza avere però una risposta poiché nemmeno loro ne sono a conoscenza. Ottavio decide quindi di addormentare i dicitori, avendo intuito che erano loro e il segreto della giovinezza dello zio; per questo si reca a Orta e si fa prescrivere un potente sonnifero. Quando cerca di tornare sull’isola, però, viene avvertito da una barca vicina che l’isola è stata invasa dai banditi e non fanno sbarcare nessuno. Egli viene però fatto salire, poiché parente del barone.

Cap.5 Intanto, nel piccolo paesino di Orte arriva la notizia dell’invasione della vicina isola da parte dei banditi e gli abitanti si sbizzarriscono in mille supposizioni, alcune anche umoristiche. In seguito, si vede arrivare dall’isola una piccola barca con a bordo Anselmo; una volta sceso comincia a leggere una lettera contenente le condizioni indicategli dai banditi: 1-l’isola e la villa sono militarmente occupate dalla banda dei “ventiquattro L” (elle di Lamberto.) 2-il sindaco di Orta deve convocare i direttori generali delle 24 banche del barone. 3-il barcaiolo Duilio dovrà portare le provviste all’isola. 4-se gli ordini non saranno eseguiti la città sarà bombardata. 5-non ci si può avvicinare all’isola Anselmo ritorna silenzioso all’isola e gli abitanti rimangono senza parole.

Cap.6 In questo capitolo, attraverso un flashback viene spiegato l’arrivo dei banditi sull’isola e il loro incontro col barone. Armati fino ai denti si presentano alla porta della villa e gli apre Anselmo, molto spaventato. Corre subito a chiamare il barone che si presenta dopo poco di fronte ai banditi. La banda gli spiega che il loro obiettivo è ottenere un miliardo per ciascuna delle ventiquattro banche del barone, per poi fuggire. Sottolineano anche che non hanno interesse a far loro del male e infine spediscono il povero Anselmo per leggere la lettera del capitolo precedente.

Cap.7 Comincia l’affluenza di curiosi e giornalisti da ogni angolo del mondo, il problema dell’informazione si fa sempre più pressante. Arrivano anche i ventiquattro direttori con i rispettivi segretari e la banda gli fa la loro richiesta di un miliardo ciascuno, ma iniziano i primi sospetti sul barone, in quanto fa richiesta di oggetti poco consoni per un uomo di novant’anni (esempio: pesi per allenarsi).

Cap.8 I direttori per poter dare il denaro alla banda esigono l’ordine scritto del barone; Quest’ultimo scrive però messaggi insensati prima in inglese e poi in tedesco così da non dover dare il denaro. I direttori considerano i messaggi come prese in giro e si rifiutano di dar loro l denaro. A questo punto, uno dei banditi(esperto chirurgo) taglia l’orecchio del barone e lo spedisce a Orta.

L’orecchio è però evidentemente di un uomo più giovane del barone(che tutti credono ancora abbia novant’anni). Si continua così con l’indice e l’altro orecchio, e stranamente le parti tagliate si presentavano ricresciute le mattine seguenti. I direttori, intanto, credono che le parti tagliate siano di un impostore e desiderano vedere il barone per intero.

Cap.9 Nello stesso tempo, Ottavio cerca una buona occasione per andare in soffitta, ma senza successo. Una sera però, Anselmo è occupato a giocare a scacchi con il barone e Ottavio viene incaricato di portare la cena ai sei dicitori, e ne approfitta per mettere una grande quantità di sonnifero nella zuppa. Dopodiché, torna in salotto deve incontra gli altri che si stanno andando a coricare. Il barone fa sogni funesti , dove il nipote lo uccide senza pietà, e dopo poco soffoca nel sonno. La mattina dopo, Anselmo trova il corpo ormai freddo del barone e corre disperato nelle soffitte, dove trova tutti a dormire e capisce l’inganno di Ottavio. I banditi decidono quindi di non rendere pubblica la notizia della morte del barone e richiudono Ottavio e Anselmo. Dopodiché cerca una soluzione per fuggire senza essere catturati nel vocabolario e trovano la parola pallone; a questo punto uno dei banditi si ricorda di avere sentito parlare il barone di un pallone aerostatico smontato negli scatolini della cantina e decidono di utilizzar lodi notte e scappare oltre le Alpi, ma devono montarlo.

Cap.10 Il barcaiolo Duilio viene così incaricato di comprare tutto il necessario per il pallone ma, per non destare sospetti, i banditi gli chiedono anche oggetti senza senso come un salvadanaio a forma di porcellino. Così,di notte, i banditi si alzano in volo sul pallone e sono ormai vicini al confine; ma improvvisamente un piccolo gruppo di boy scout lancia dei razzi di segnalazione per un’ esercitazione e prende in pieno il pallone, e i banditi vengono così catturati. I poliziotti arrivano così alla villa dove scoprono da Anselmo che il barone è morto, comincia la preparazione dei funerali.

Cap.11 Durante il funerale sulle sponde del lago, tutti piangono il povero barone, tranne Ottavio ormai convinto di avere l’eredità in tasca. Nella folla, tutti bisbigliano il nome del povero barone Lamberto e parlano della sua immensa bontà, così improvvisamente dalla cassa provengono dei colpi e ne esce il barone più vivo che mai. Tutto il paese è in festa per il lieto fine e Ottavio fugge lontano più che può.

Cap.12 Nelle soffitte, i sei dicitori si svegliano dal lungo sonno e scoprono che il barone è morto, ma affacciandosi dalla finestra lo vedono dritto e vispo più che mai. Si ricordano però di un uomo molto più vecchio e gli chiedono il motivo del loro lavoro. Il barone gli rivela così il suo segreto e li ringrazia per il lavoro svolto che però non sarà più necessario perché non sta invecchiando più. I dicitori per ringraziarlo gli regalano un’ultima esibizione, e ripetono il nome Lamberto molto velocemente e tante volte, quasi come una ballata. Il barone comincia così a rimpicciolirsi e diventa così un bambino di appena 13 anni, e sarà Anselmo a doversi occupare dei suoi affari.

Cap.13 Il finale del libro è aperto e non sappiamo cosa diventerà Lamberto da grande, Rodari lascia totale libertà al lettore di poter scegliere il destino dei personaggi e la possibilità di aggiungere quanti capitoli si vuole....


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