Riassunto schematico - libro \"su verità e menzogna in senso extramorale\" PDF

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FRIEDRICH NIETZSCHE – VERITÀ E MENZOGNA IN SENSO EXTRAMORALE

Concetto di verità come stratificazione solidificata di concetti, pensieri, idee, associazioni metaforiche che l’uomo ha dimenticato essere tali e prende per veri. Il suo intelletto è mezzo per la sua conservazione e a questo scopo è disposto alla menzogna, alla finzione, alla costruzione: in questo modo crea delle funzioni, delle verità presunte, per la propria sussistenza. Il linguaggio di cui l’uomo si serve è metaforico, connette ciò che è diverso per creare il substrato necessario alla propria vita. Il linguaggio esprime l’insieme di questa rete fittizzia di concetti e cose legate arbitrariamente tra loro. Non esiste pertanto una verità oggettiva intesa come riferimento evidente e unico: ogni cosa che si ritiene vera è tale dopo un processo di creazione da parte dell’uomo, che le istituisce per il proprio utilizzo e dimentica poi la loro natura convenzionale. La scienza e li linguaggio formano i concetti, che nascono dall’uguaglianza dei diversi. La diversità di tutte le cose è ciò che la sensibilità mostra ma che la ragione vuole superare per l’affermazione di sé e della vita individuale.

CONCETTI ↔ INTUIZIONI (a) UOMO RAZIONALE ↔ (b) UOMO INTUITIVO

(a) L’uomo razionale prende sul serio le costruzioni concettuali e il proprio intelletto. (b) l’uomo intuitivo gioca con il serio. Soffre di più rispetto all’uomo razionale perché sente di non possedere terreno veramente solido sotto di sé....