Semiotica analisi di un testo narrativo PDF

Title Semiotica analisi di un testo narrativo
Course Semiotica 1
Institution Università di Bologna
Pages 10
File Size 174 KB
File Type PDF
Total Downloads 15
Total Views 135

Summary

Analisi testo narrativo semiotica marmo...


Description

La superficie espressiva del testo e la cooperazione interpretativa Per un’analisi del contenuto di un testo occorre necessariamente partire dall’analisi della superficie espressiva; Analizzare un primo livello di struttura del contenuto, detto discorsivo, all’interno del quale si osserva le relazione tra l’emittente e il destinatario, vincolati da quella che chiameremo cooperazione interpretativa. ! Umberto Eco ha svolto numerosi studi sulle varie procedure interpretative richieste da un testo verbale. La prima individuabile da parte del testo è il riferimento alle circostanze della sua enunciazione e produzione. Questa ha come funzione principale quella di determinare il genere testuale cui appartiene il testo. Si assume inoltre la presenza ( o l’assenza) di un’identità tra il mondo reale e il testo dell’enunciazione. Eco definisce la sospensione del giudizio che accetta il lettore come “estensioni parentetizzate”. Infine è possibile attribuire attraverso il riferimento alle circostanze dell’enunciazione del testo, a quale universo del discorso appartenga. ! In molti testi scritti (Es. le fiabe), il produttore del testo stringe un accordo implicito con lettore, dove gli chiede di sospendere la reale connessione che potrebbe creare tra il testo ed il mondo reale; questo patto viene definito “sospensione d’incredulità”. Così il lettore potrà non curarsi della veridicità di un testo, in caso si tratti appunto di una fiaba, e lasci scorrere il racconto nonostante quelle che potremmo tranquillamente definire assurdità.! In altri universi di discorso, come ad esempio quello riguardante un testo di un quotidiano, sappiamo che tra l’emittente e il lettore è presente un diverso rapporto. L’emittente produce quello che viene definito atto illocutivo di asserzione, egli cioè si impegna circa le verità di ciò che dice, ed il ricevente conscio di questo si aspetta di leggere per l’appunto la verità. ! Il significato di un testo non è la semplice somma dei significati. Esso richiede un certo grado di cooperazione tra sé e il lettore. ! La prima operazione che un testo verbale richiede è il ricorso a una certa competenza lessicale, ovvero l’accesso alle proprie conoscenze dizionariali per la comprensione dei lessemi. Il livello di competenza lessicale è determinato dalla scelta delle parole e dalle loro combinazioni. Un testo può essere anche caratterizzato da un preciso registro letterario (ovvero quando l’autore adopera lessemi che hanno la stessa marca d’uso. Il lettore inoltre è chiamato ad adoperare la propria competenza inferenziale per raccogliere informazioni che il testo esprime implicitamente e, in questo caso, stiamo parlando di testi sia verbali che figurativi. ! I testi verbali presentano diverse espressioni i deistiche o anaforiche, per le quali è richiesto al lettore di attivare i riferimenti alle circostanze di enunciazione o al co-testo. ! Dai testi possiamo trarre inferenze in gran parte da ciò che viene definito script (sceneggiatura). Lo script è un frame dinamico, ovvero una situazione stereotipica in cui occorrono normalmente alcuni elementi o personaggi che dicono o fanno qualcosa di altamente prevedibile. Questi possono essere scripts comuni , come può essere quello di “fare la spesa al supermercato”; scripts intertestuali, scripts presi in prestito da altri testi, dati come già acquisiti dal lettore (Simpson puntate a tema). Questi ultimi pongo l’occasione per quelle che Eco definisce passeggiate inferenziali, fuoriuscite dal testo, in cui il lettore vi tornerà carico di bottini intertestuali. ! Le isotopie sono un insieme ridondante di categorie semantiche, o semi, che servono a rendere fluida la lettura di un racconto. Eco, studiandoli, si è contratto sulle semi contestuali, definite classismi, funzionali all’amalgama dei lessemi (cane abbaia). Possiamo apprendere bene di cosa parliamo portando come esempio quello di una particolare forma di enigmistica, che si serve di lessemi con più isotopie, definita crittografia mnemonica. Le isotopie sono un fenomeno semantico. ! Il topic, o l’individuazione del topic, detta topicalizzazione, è un fenomeno pragmatico e consiste appunto nell’individuare l’argomento principale di cui il testo sta trattando e, in primo luogo, ha la funzione di disciplinare la fuga degli interpretanti. E’ attraverso l’individuazione del topic che il

lettore scegli se magnificare o narcotizzare le proprietà semantiche dei lessemi in gioco, stabilendo un livello di coerenza interpretativa, detta isotopia. All’interno degli studi linguistici, la distinzione tra topic e isotopia rischia di essere trascurata e di finire sotto il termine ombrello “isotopia”, in quanto in entrambi i casi si tratta di un lavoro inferenziale metatestuale. L’obiettivo di chi svolge coscientemente un’analisi del testo è quello di esplicitare tutti gli elementi del testo che, pur rimanendo impliciti, contribuiscono al significa dello stesso. Vi sono vari tipi di isotopie, Eco si sofferma su due: isotopie frastiche a disgiunzione paradigmatica [(crittografie mnemoniche) frastiche in quanto più grandi di singoli lessemi; a disgiunzione paradigmatica perché dipendono dall’ambiguità di singole espressioni lessicali]; isotopie frastiche a disgiunzione sintagmatica (la vecchia porta la sbarra).! Le isotopie, anche in un testo relativamente breve, potranno risultare eccessive, ma lo sono necessariamente, in quanto rappresentano le ridondanze presenti nel testo stesso. Uno degli argomenti rilevanti per la semiotica strutturale e generativa è l’articolazione dei campi semantici. Le congiunzioni dei lessemi presenti all’interno di un campo semantico vengono definite a seconda di una struttura gerarchica o di opposizione (spesso): Il quadrato semiotico di Greimas pone uno schema chiaro delle opposizioni tra 2 lessemi (che possono essere in opposizione anche solo a livello paradigmatico in uno specifico testo) che si sdoppiano attraverso la negazione degli stessi (s1;s2;-s1;-s2). ! Tra i vari tipi di isotopie distinguiamo quelle astratte dette isotopie tematiche, e le più concrete dette isotopie figurative.! Analisi delle strutture semionarrative: posizione di rilievo per la distinzione tra fabula: Sequenza logica e cronologica del testo; intreccio: si manifesta con l’enunciazione stessa del testo. ! L’aspetto semionarrativo di un testo è definito come aspetto dinamico del significato; i personaggi che vi prendono parte vengono definiti in generale soggetti (esempio scena commerciale V e C), che condividono relazioni di congiunzione o disgiunzione con quelli che vengono definiti oggetti di valore. Lo stato di congiunzione o disgiunzione, espresso frasticamente rientrerebbe nella classe degli enunciati di stato, i quali soggetti vengono definiti appunto soggetti di stato. L’azione del fare, che rende possibile la congiunzione o disgiunzione caratterizza ciò che definiamo enunciati di trasformazione, all’interno dei quali agiscono i soggetti del fare. Entrambi gli enunciati compongono quelli sono gli enunciati narrativi di base. Il Soggetto e l’Oggetti compagno quelli che Greimas chiama gli atlanti di base. L’attante è colui che compie o subisce l’azione. ! L’individuazione dell strutture semionarrative equivale a l’esplicitazione dei frame attivati dai verbi “essere” e “fare”. Il frame di essere prevede un Soggetto e un Oggetto che ha importanza per il soggetto. Il frame di fare prevede uno stato iniziale e uno stato finale, attraverso una serie di passi che completano la scena prototipica, in uno schema definito Schema narrativo Canonico.

ISOTOPIE TONINO L’INVISIBILE ! Divisione inn sequenze:! 1. Scuola 1.! 2. Filobus ! 3. Pasticceria ! 4. Scuola 2.! 5. Genitori lo cercano! 6. Giardino di casa ! Raggruppamento dei lessemi ! RAPPORTI SOCIALI (UMANO) scuola, filobus, pasticceria, interrogare, maestro, dispetti, litigi, gioco, mamma, papà, compagni di classe, pagare, offrire! ISTRUZIONE: scuola, banchi, appelli, compagni di classe, maestro, interrogare, calamaio ! RELAZIONI DI PARENTELA: zia, nonno, mamma, papà ! VIAGGIO, TRASPORTI PUBBLICI: filobus, passeggeri, biglietto, fattorino, posto libero, azienda tranviaria, fermata.! COMMERCIO: pagare, pasticceria, servirsi, commessa, banco, maritozzi, caramelle! PASSIONE: preoccupato, gioia, litigi, accusare, sentirsi soffocare, dare la compa, protestare, inquieto, piangeva, paura !

ANALISI DEL TESTO “CAPPUCCETTO ROSSO”! Preambolo: costruzione dei personaggi! Mamma! Cappuccetto rosso! Nonna! Lupo ! Cacciatore ! CHI AGISCE? CHI è IL SOGGETTO DEEL FARE?! Sia Cappuccetto rosso che il lupo ( opposti nel quadrato semiotico)! DIVIDIAMO IL RACCONTO IN SEQUENZE! 1. Casa con la mamma ! 2. Incontro con il lupo nel bosco ! 3. Casa della nonna e lupo! 4. Casa della nona lupo cappuccetto ! 5. Casa della nonna lupo cacciatore ! ANALISI DEL PN DEL SOGGETTO (CAPPUCCETTO ROSSO) ! FASE 1.! MANIPOLAZIONE! La Madre (Destinante) di CR (destinatario) la investe del compito di portare a casa della nonna la torta e del vino (Oggetti di valore).! Cappuccetto rosso accettando il compito diventa l’attante soggetto.! FASE 2. ! COMPETENZA! La competenza è rappresentata dal tragitto nel bosco. Lo spostamento spaziale permette a CR di essere in grado di portare a termine il suo compito. CR è soggetto modalizzato prima secondo il sapere (sa già come arrivare a casa della nonna) e anche secondo il potere. ! UN NUOVO PN PER CAPPUCCETTO ROSSO! All’incontro con il lupo (l’anti-soggetto) a cappuccetto rosso viene proposto un nuovo pn, che è pienamente in contrasto con il suo originario, e che quindi è definibile come il suo anti-pn. Cambiando il pn cambiano anche i ruoli attanziali: il lupo diventa il destinante/mandante e cappuccetto quello di destinatario. ! ANALISI DEL PN DEL LUPO! FASE 1.! MANIPOLAZIONE 1.! Il lupo prevede nel suo pn un doppio inganno: pone come suo oggetto di valore cappuccetto rosso, ma vuol mangiare anche la nonna. Così induce cappuccino rosso ad intraprendere u antipn, poi ingannerà la donna fingendosi CR. Il secondo inganno e subordinato al primo, ed è definibile come un programma narrativo d’uso, propedeutico al divorare la bambina (obiettivo principale). ! MANIPOLAZIONE 2. !

Il lupo convince cappuccetto rosso a perdere tempo raccogliendo dei fiori per la nonna, in modo che lui ne possa guadagnare per arrivare alla casa prima di cappuccetto rosso. Il PN di cappuccetto rosso e PN D’USO per la competenza del PN del lupo ! COMPETENZA 2.! Il lupo è modalizzato secondo il sapere (dove è ala casa della nonna) e secondo il potere ( in quanto fingendosi caappuccetto rosso potrà entrare a casa indisturbato).! ESECUZIONE 2.! Il lupo si mangia la nonna.! SANZIONE 2.! Sanzione positiva.! COMPETENZA 1.! Il lupo può travestirsi da nonna ee imbrogliare cappuccetto rosso (modalizzato secondo il potere)! ESECUZIONE 1.! Il lupo mangia cappuccetto rosso (S si congiunge con OV)! MANIPOLAZIONE 3.! Il pn del cacciatore si inserisce nel pin del lupo com un pn. D’uso al fine della seconda sanzione, e potrà permettere poi la congiunzione. Tra S (Cappuccetto rosso) e il suo Ov.! La manipolazione risale a tempo addietro, in quanto sappiamo che il cacciatore cercava da tempo il lupo. ! COMPETENZA 3. ! Il cacciatore vede (e quindi è modalizzato verso il sapere) il lupo nel letto della nonna e potrebbe (al potere) di ucciderlo. Qui interviene un PN supplementare del cacciatore che decide di salvare la nonna (e inconsapevolmente cappuccetto rosso). ! ESECUZIONE 3. ! Il cacciatore libera cappuccetto rosso e la nonna dalla pancia del lupo, cosicché cappuccetto rosso può portare al termine il suo PN e realizzare la sanzione per il PN del lupo (che è appunto l’anti-soggetto).! SANZIONE 2.! Il cacciatore riempie di sassi la pancia del lupo (sanzione negativa) che si sveglia e muore. ! SANZIONE 1.! Cappuccetto rosso porta a termine il suo PN e ha tratto una morale dalla vicenda (sanzione positiva)! SANZIONE 3.! Il cacciatore scuoia il lupo e si porta via la pelliccia (sanzione positiva)!

RIPETI: • Frame di scrivere; Frame di risk;! $ • Il testo “visibile”: figurativo e plastico ! $ • Limiti dei dizionari ! $ \ • Differenza tra prototipo e lista di controllo ! $ \ • Passi cooperativi e inferenze !

• quali sono i frame attivati dalla parola “scrivere”? Come già studiato da Fillmore, il lessema “scrivere” (write) comporta un caso particolare e un ottimo esempio per la spiegazione dell’attivazione dei frame. “Scrivere”, in inglese “to write”, attiva in primo luogo i frame quali l’idea che si possa lasciare un tratto, tramite uno strumento, su di una superficie. Nella sua accezione giapponese comporta la stessa attivazione di frame, ma il tratto del prodotto del fare “scrivere” è lasciato indefinito, così alla domanda - che cosa hai “kaku”?- l’interlocutore potrebbe rispondere anche solo con il carattere, ma anche uno schizzo o uno scarabocchio. ! Andando più affondo, nella sua accezione orientale il verbo “write” viene associata ad un altro frame, detto frame linguistico, che prevede che il prodotto del suddetto atto comprenda un atto linguistico. Quindi sarebbe lecito porsi domande del tipo “what Language are you writing in?”. E così via. Continuando potremmo attivare altre frame attraverso altre domande. Ad esempio se rispondessimo alla domanda “what are you writing?” Con “a letter”, si potrebbe continuare con domande del tipo “who are you writing to?”. ! Un testo è coerente nella misura in cui le sue parti successive contribuiscono alla costruzione di una singola scena (possibilmente alquanto complessa). ! • Il testo “visibile”: figurativo e plastico Greimas (1984) propone un’analisi dei testi che si suddivide in vari livelli. ! Il primo livello è detto figurativo, e concerne come operazione cognitiva l’individuazione degli oggetti ed eventi ed il loro riconoscimento. Significato fattuale (Panofsky (1955)! Il secondo livello è detto plastico; l’operazione consiste nell’individuare tratti più insiti del testo, quali ad esempio possono essere la gestualità (in un testo verbale, conversazione) o i tratti dell pennellate di un dipinto (in un quadro). L’operazione cognitiva di questo livello si compone dell’analisi del colore, delle forme, e della loro disposizione nello spazio. Questi tratti fanno scaturire altri significati intrinsechi del testo, e compongono quello che per Panofsky è chiamato significato espressivo.! Altre caratteristiche, che si vanno ad aggiungere agli elementi di carattere plastico, quali ad esempio il comportamento abituale di una individuo che abbiamo incontrato per strada, o figure presenti in un dipinto che fanno trarre inferenze su di uno specifico periodo storico, formano il “contenuto”, oppure chiamato significato intrinseco. ! Se la prima operazione, quasi inconscia, che avviene durante la lettura del testo è la categorizzazione, possiamo parlare di “linguaggio figurativo”. Esso viene rappresentato come una griglia di lettura umana del mondo, che permette di interpretare il monna come un insieme di figure. ! 1 livello: figurativo. = Significato fattuale ! 2 livello: plastico. = Significato espressivo! (3 livello): contenuto = Significato intrinseco! • Limiti dei dizionari

Da anni ormai la semiotica si occupa di quello che potrebbe sembrare un problema marginale, ma on lo è affatto: i dizionari. Per molti studiosi della materia, quali ad esempio Charles J. Fillmore, la composizione. La struttura dei dizionari non soddisfa ciò che dovrebbe essere la ricerca del sapere legata ad una parola. Esso si limita all’etimologia e all’elenco delle occorrenze del lemma, quando invece, spostandoci sotto un’ottica di frame, potremmo notare quanto insufficiente possa apparire tale descrizione. Esso dovrebbe riuscire a creare collegamenti tra il lemma ed altri lemmi, cercando di comporre un frame che permetta a chi e vuole trarre spere, di comprendere la reale occorrenza del lemma e di come ne facciano uso i parlanti di una detta lingua. ! - Il concetto di “prototipo” è necessario e propedeutico alla comprensione del concetto di “frame”. Molti studiosi, uno tra i più importanti -Wittgnstein, credono che le persone abbiano accumulato e categorizzato dei prototipi di eventi, scene, o occorrenze di parole, Inn prototipi, finiti appunto frame. Questo sta a significare che, una volta compreso il significato di una parola, o un paradigma di un evento (come ad esempio può essere la situazione paradigmatica del saluto), ogni volta che un suddetto avrà a ch fare anche con un solo degli elementi che fanno parte di un frame da egli acquisito, sarà in grado ( più che altro automatizzato) di attivare tutti gli altri elementi presenti in quel frame, o comunque ne avrà ala disponibilità all’occorrenza, ranch nel caso Inn cui i frame possano essere riportati nel contesto di enunciazione solo in maniera parziale. A partire dagli anni 70 la psicologia sperimentale ha praticamente ribaltato la teoria classica della significazione. Essa infatti ha posto l’accento sui dubbi tra le varie categorie i limiti da definire tra esse. Esempi classici sonno la categorizzazione di “uccello”, che trai i suoi tratti distintivi ha quello di animale che: vola, depone le uova, canta. Davanti ad esempi di uccelli quali i pinguini o gli struzzi, o le galline, on si sapeva come comportarsi. La semantica alterativa a quella classica, che prevede u modello di categorizzazione a prototipi, considera il significato come una lista di componenti necessari e sufficienti per la rappresentazione dei significati. ! Fondamentale è il cambiamento dato dalla nuova teoria sull’analisi di significato, in quanto il modello a prototipi ammetto che u termine rientri in una categoria, ma differenzia l’appartenenza di un termine dalla rappresentatività che esso ha della propria categoria. ! • Semantica della comprensione: si propone di offrire una spiegazione generale sulla relazioni tra testi linguistici, il loro contesto di occorrenza e il processo e prodotti della loro interpretazione.! • Semantica della verità: si Poe come obiettivo quello di delineare le condizione per le quali testo linguistico possa considerarsi vero. !

Domande:! • isotopie e programmi narrativi (2 livello)! • Presupposizioni e implicature! • Analisi di frasi legate al frame di risk! • Differenze tra approccio semantico dizionale, enciclopedico.! • Differenza tra livello figurativo. Plastico! • Differenza tra semantica e Pragmatica !

ANALISI DEL TESTO: - IL CONTADINO ASTROLOGO - ITALO CALVINO PREAMBOLO: COSTRUZIONE DEI PERSONAGGI. Re; Gambara (S), 3 Servi.! Inizialmente sul quadro semiotico troviamo gabarra e i 3 servi agli opposti, ma si ricongiungeranno nella fase di competenza del Pn principale. ! Il TOPIC: ritrovamento dell’anello! DIVISIONE IN SEQUENZE 1) Bando del Re! 2) Gambara studia ! 3) Gambara tra in inganno i servi ! 4) Ritrovamento dell’anello! 5) Pranzo in onore di Gambara ! ISOTOPIE:! TEMPO: C’era una volta, un giorno, il giorno dopo, all’ora di pranzo.! LAVORO (CLASSE SOCIALE): Re, contadino, astrologo, servi, ricco, comandi, ,conti, marchesi, $ $ $ $ $ baroni, grandi del regno, re d’altro paese. ! ISTRUZIONE: astrologo, studiare, tavolo gran libraccio, penna, carta, calamaio, scartabellare, $ $ $ segni, scrivere, leggere. ! PASSIONE (EMOZIONI): Occhiate di sospetto, avere paura, malizioso, spaventato ! CIBARSI: Portare da mangiare, pranzo, inghiottire, pietanza, piatto di gamberi, tavola, tacchino.! ANALISI DEI PROGRAMMI NARRATIVI: PN di Gambara (PN PRINCIPALE) ! MANIPOLAZIONE: Il Re (destinante) emette un bando nel quale cerca un astrologo che ritrovi il suo anello (Ov) scomparso. Gambara, contadino con poco e nulla, accetta di diventare un astrologo (Destinatario, che diventa ora soggetto).! COMPETENZA: Gambara è già modalizzato secondo il volere; inizia a studiare a corte per moralizzassi secondo quello che dovrebbe essere il potere (diventando astrologo potrà trovare l’anello). Se non fosse che durante i suoi studi, si accorge che i 3 servi che gli portavano da mangiare, nascondevano qualcosa. ! NUOVO PN di Gambara (PN D’USO). MANIPOLAZIONE: Gambara si accorge che i 3 servi sanno qualcosa riguardo la scomparsa $ dell’anello.$ !

$

COMPETENZA: Decide di trarli in inganno, facendoli spaventare di nascosto. Si nasconde sotto il letto (modalizzato secondo il potere).!

PN dei 3 servi (ANTI-PN) MANIPOLAZIONE: I 3 servi hanno rubato l’anello del Re. Il testo non lo esplicita, ma ...


Similar Free PDFs