Title | Analisi semiotica di un testo: il mito di prometeo |
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Author | Simona Tracchia |
Course | Semiotica 1 |
Institution | Università di Bologna |
Pages | 3 |
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Analisi semiotica di un testo: il mito di prometeo. Analisi delle isotopie, con particolare attenzione agli attanti e programma narrativo. Quadrato semiotico....
ANALISI DEL TESTO “IL MITO DI PROMETEO”
ISOTOPIE
TEMPO: all’inizio dei tempi, prima, a un certo punto, quando, ogni giorno, ogni notte DIVINO: dei, titani, Zeus, immortale UMANO: uomini, Prometeo, Epimeteo, fratelli, fratello, ANIMALE: animali, aquila (unito a CORPO ANIMALE) CARATTERISTICHE: forza, velocità, grandezza CORPO ANIMALE: ali, artigli, corna, denti affilati LUOGO: mondo, monte Caucaso TRASGRESSIONE: rubò, furto STATO: esterrefatto, ben attrezzati, nudi, indifesi L’opposizione principale in questo testo è UMANO vs DIVINO, in quanto Prometeo dona agli umani il fuoco degli dei ricevendo cosi una punizione divina.
TOPIC
Di conseguenza, il topic del testo è IL DIVINO che crea gli uomini, che impartisce ordini e che punisce. Si parla del divino come causa del mondo e dell’esistenza umana.
ATTANTI
SOGGETTO: Epimeteo e Prometeo OGGETTO DI VALORE: doti per la sopravvivenza e fuoco DESTINANTE: Dei DESTINATARIO: animali e uomini
PROGRAMMA NARRATIVO
MANIPOLAZIONE: Gli dei ordinano a Prometeo ed Epimeteo di dare agli uomini e agli animali le doti per sopravvivere. (Sequenza 1) COMPETENZA: Epimeteo dà le doti agli animali, dimenticandosi degli uomini. (Sequenza 2) ESECUZIONE: Prometeo ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini. (Sequenza 3) SANZIONE: Prometeo viene punito dagli dei per il furto. (Sequenza 4) Gli dei sono modalizzati secondo il volere, in quanto vogliono che gli animali e gli uomini abitino il mondo, e sono congiunti al loro oggetto di valore (enunciato di stato). Essi sono Destintanti-mandanti, in quanto ordinano a Epimeteo (S1) e Prometeo (S2) di dare loro le doti per la sopravvivenza(Ov). S1 adempie al suo compito ma, dimenticandosi degli uomini, spinge Prometeo a rubare il fuoco (Ov) e donarlo agli uomini (enunciato del fare). Dunque si ha la disgiunzione del destinante dall’oggetto di valore e gli dei assumono il ruolo attanziale di Destinante-giudice, portando alla punizione divina del S2 (sanzione negativa). 1
DIVINO
NON UMANO
UMANO
NON DIVINO
2
3...