Simone Sacchi - Abstract PDF

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Simone Sacchi Corpi, Protesi, Estensioni ABSTRACT Prendendo come riferimento gli artisti che hanno trattato sia in parte, che a pieno, il tema dell'estensione del proprio corpo (attraverso tecnologie all'avanguardia e non), si è voluto tracciare un percorso con l'obiettivo di approfondire l'argomento. Non vi è un arco temporale definito, ma ho cercato di limitare gli artisti a quelli definibili contemporanei, o comunque collocabili verso la fine del XX secolo. Dato l’argomento, sarebbe stato un grave errore non citare e trattare uno degli artisti che maggiormente ha trattato questo tema. Questa tesi non avrà la pretesa di enunciare una teoria originale o azzardare un punto di vista personale, ma il suo obiettivo sarà quello di riportare ed utilizzare teorie filosofiche e non, ai fini di un percorso che mira a discutere degli

usi

del

corpo

utilizzando

la

tecnologia

per

essere

“di

più”.

Se l’argomento in questione riguarda gli artisti che hanno trattato questo tema e l’immortalità fisica nelle loro performance/opere, è necessario tracciare un percorso che preceda il punto focale, e che disegni nella mente del lettore, alcuni punti fondamentali sui quali la tesi si appoggerà in corso di scrittura. È dunque necessario che si dedichi il primo capitolo alle definizioni di che cosa sia la realtà e di cosa sia il virtuale. Naturalmente, non saranno definizioni trattate con leggerezza, e nemmeno derivanti da un mio pensiero originale, bensì dalle teorie del filosofo del linguaggio e della mente John Searle, e dal filosofo analitico Karl Popper. Con il primo, andremo a definire e a ragionare sulla realtà prendendo in considerazione come la società abbia delle regole che le permettano di sorreggersi per tutto questo tempo e di accomunare gli individui, attraverso le distinzioni tra fatti bruti e fatti istituzionali per poi passare ad argomenti e a fasi più complesse ma necessarie per capire in che modo avviene la costruzione di una realtà comune come quella sociale. Con il secondo, invece, andiamo a ragionare su un altro concetto, ovvero il virtuale. Riguardo a questo punto, Popper specifica che nella sua teoria nomina tre mondi, il mondo 1, il mondo 2, e il mondo 3, ma questi nomi sono stati dati senza altri scopi o per chissà quali motivi: semplicemente per dare ordine e per fare in modo che il lettore afferri le sue teorie. Questi tre mondi vanno a rappresentare cosa lui intenda per virtuale, e come potremmo di conseguenza distinguere le varie cose. Una volta capite e fatte nostre queste teorie, che saranno i capisaldi di questa tesi, il percorso continua con il secondo capitolo, che si soffermerà su una delle menti che ha dedicato il suo percorso formativo e lavorativo all’intelligenza artificiale, il transumanesimo e alla singolarità tecnologica: Raymond

Kurzweil. Con lui capiremo le sue teorie sul futuro e come sulla tecnologia, necessari per prepararci all’argomento affrontato nell’ultimo capitolo incentrato sull’artista Stelarc. Proseguendo con il terzo capitolo, andiamo a costruire un mosaico di artisti che hanno operato nella loro carriera in relazione a questo argomento, sia in senso lato, che in senso stretto, facendo riferimento anche al già citato Gino de Dominicis. Con il quarto capitolo, incentrato su Stelarc, pseudonimo di Stelios Arkadiou, approfondiremo il rapporto tecnologia-uomo. Concluderemo questo percorso con il quinto capitolo dedicato al progetto pratico: Avateering, con il quale spiegherò i dettagli tecnici del progetto e da quale lavoro di Stelarc prende spunto....