Sistema portale (internet) copia PDF

Title Sistema portale (internet) copia
Author Desire De marchi
Course Fisiologia
Institution Sapienza - Università di Roma
Pages 2
File Size 62.8 KB
File Type PDF
Total Downloads 72
Total Views 124

Summary

Download Sistema portale (internet) copia PDF


Description

Anatomia del sistema portale epatico Le vene che raccolgono il sangue refluo dalla porzione sottodiaframmatica del tubo digerente, dalla vagina, dall’ileo, e dal pancreas (vena mesenterica superiore, vena splenica e vena mesenterica inferiore) confluiscono in un tronco venoso comune, chiamato vena porta epatica. Suoi affluenti diretti sono la vena gastrica sinistra, la vena gastrica destra, le vene cistiche e la vena ombelicale (in età prenatale). La vena porta penetra nell’ilo del fegato e attraversa quest’ultimo, dividendosi in un letto capillare necessario per distribuire il sangue a tutti gli epatociti. Da qui, i secondi capillari si riuniscono nelle vene sovraepatiche e si gettano nella vena cava inferiore, diretta all’atrio destro del cuore. Il sistema portale è connesso al circolo sistemico attraverso il cosiddetto circolo collaterale della vena porta, costituito da varie anastomosi che lo collegano indirettamente alla vena cava inferiore. Questo circolo collaterale garantisce l’afflusso all’atrio destro del sangue refluo dagli organi suddetti, qualora si manifesti un rallentamento o un impedimento del circolo epatico, ad esempio come avviene nella cirrosi epatica (ipertensione portale).

Origine, decorso, e termine della vena porta La vena porta origina a livello di L1 ed L2, dietro l’istmo del pancreas, dalla confluenza della vena mesenterica superiore, e del tronco mesenterico-lienale, costituito dalla vena mesenterica inferiore e dalla vena splenica (o vena lienale), o per unione diretta delle tre vene. Si dirige obliquamente in alto e a destra, posteriormente alla porzione superiore del duodeno, al dotto coledoco e all’arteria gastroduodenale. Raggiunto l’ilo epatico si divide nei suoi rami terminali (ramo destro e ramo sinistro) dove attraverso una rete mirabile venosa di capillari si anastomizza con vasi più piccoli diretti alla vena cava inferiore: ciò è importante a causa degli impedimenti di scorrimento che si possono verificare nella vena porta per problematiche di cirrosi che impedirebbero al flusso di scorrere e talora l’evenienza si verifichi la maggior parte del sangue viene convogliato verso le anastomosi porta-cava. Dopo aver drenato i lobi epatici, terminerà confluendo nella vena cava inferiore. È importante ricordare che a livello intraepatico la rete mirabile venosa creata dai capillari portali si anastomizza con capillari originati da vene porta accessorie. A che serve il sistema portale epatico? Il sistema portale epatico è la via che permette al fegato di elaborare gli elementi assorbiti dall’intestino.!La vena porta ha infatti il compito di convogliare al fegato il sangue proveniente dalla digestione intestinale e dalla milza, per permettere l’analisi e l’elaborazione del sangue ricco degli elementi ottenuti con la digestione. Altri sistemi portali: Sistema portale ipotalamo-ipofisario Sistema portale surrenale

Sistema portale ipotalamo-ipofisario Il sistema vascolare ipotalamo-ipofisario ha un significato prettamente funzionale, e permette all'ipotalamo di controllare l'ipofisi anteriore senza un collegamento diretto di tipo neuronale: le arterie del peduncolo ipofisario formano un sistema di capillari, sui quali terminano gli assoni dei neuroni neurosecernenti dell'ipotalamo, che scaricano i propri fattori ormonali nei suddetti vasi. Dalle venule del peduncolo ipofisario, il sangue passa alle venule dell'adenoipofisi, le cui cellule ricevono i fattori appena immessi nel sangue; il sangue infine raggiunge le vene dei seni cavernosi. Più nello specifico, la ghiandola ipofisaria riceve sangue arterioso da alcuni rami superiori, e da un unico ramo inferiore della carotide interna. I rami arteriosi ipofisari superiori originano dalla porzione sopraclinoidea della carotide • interna e dalle arterie cerebrali anteriore e posteriore; si portano a formare un anello intorno al peduncolo infundibolare ipofisario, e irrorano l'eminenza mediana, la pars tuberalis adenoipofisaria, ed il peduncolo stesso. Il ramo arterioso ipofisario inferiore origina dalla porzione cavernosa della carotide • interna e irrora la pars nervosa della neuroipofisi. La pars distalis adenoipofisaria risulta perciò priva di vascolarizzazione diretta di sangue arterioso, ma è provvista di un sistema portale ipotalamo-ipofisario, che fornisce una comunicazione ormonale diretta tra l'ipotalamo soprastante e l'adenoipofisi. Nell'eminenza mediana, le arterie ipofisarie superiori si riducono a capillari fenestrati, che vanno a formare il plesso capillare primario. Da questo plesso si formano le vene portali ipofisarie, che scendono lungo la pars tuberalis e, raggiunta la pars distalis adenoipofisaria, vi costituiscono il plesso capillare secondario. Questa rete vascolare trasporta i releasing hormones (RH) prodotti dall'ipotalamo e permette all'adenoipofisi di riceverli in breve tempo, instaurando una comunicazione diretta. Il drenaggio venoso di neuroipofisi e adenoipofisi avviene perlopiù attraverso le vene ipofisarie inferiori, che si immettono nei seni durali venosi, soprattutto nel seno cavernoso, e consentono di portare in circolo gli ormoni liberati dalla ghiandola, e quindi ai rispettivi organi bersaglio. Esistono inoltre altre due possibilità di drenaggio della neuroipofisi: verso l'adenoipofisi e verso l'ipotalamo; quest'ultima via rappresenta una via diretta di regolazione a feedback negativo sull'ipotalamo, vantaggiosa in termini di tempo perché inibisce la liberazione degli RH, prima che gli ormoni ipofisari compiano l'intero percorso sistemico.

Sistema portale surrenale Le 3 arterie surrenali, arrivate alla periferia della ghiandola, si ramificano per dare origine a due ordini di arteriole: arteriole corte e lunghe. Le arteriole lunghe vanno direttamente alla midollare ed irrorano soltanto la midollare (si capillarizzano soltanto qui). Le arteriole brevi, invece, si capillarizzano una prima volta nella corticale, in particolare al confine tra zona glomerulare e fascicolata, dando origine poi a venule che scendono nella midollare e si capillarizzano una seconda volta. Vi è allora un sistema capillare-vena-capillare-vena che rappresenta un altro esempio di sistema portale....


Similar Free PDFs