Storia- Della- Corea PDF

Title Storia- Della- Corea
Course Storia della Corea
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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STORIA DELLA COREA Geografia La penisola coreana è un territorio orientale del continente euroasiatico, lungo circa 1100 km e posizionata tra il 33° e il 43° parallelo. A Nord confina con Cina e Russia, mentre è circondata a Ovest e a Sud dal Mar Giallo e a Est dal Mare Orientale. Si contano circa tremila isole, di cui le più importanti sono:  Cheju: isola vulcanica dove sono state rinvenute diverse statue antropomorfe chiamate tol harubang (anziani in pietra) costruite probabilmente intorno al X secolo sotto l'influenza della cultura Jurchen o quella mongola  Kanghwa: a breve distanza da Seoul, abitata sin dall'epoca di bronzo e considerata roccaforte sin dal periodo di Silla unificato I fiumi coreani scorrono prevalentemente verso occidente e sfociano nel Mar Giallo. I più importanti sono: • Taedong: lungo 439 km, attraversa Pyongyang ed è il fium più lungo della Corea del Nord • Han: che attraversa Seoul e la divide in Kangbuk (centro storico) e Kangnam (la parte più ricca e moderna) • Naktong: il fiume più lungo della Corea del Sud che attraversa Taegu e Pusan Il terreno montuoso occupa l'80% del territorio, i rilievi sono mediamente alti dai 200 ai 500 m. Le catene montuose che attraversano la penisola verso Sud sono Mach'ŏl-lyŏng, Nangnim e T'aebaek. I monti più importanti sono: • Chiri: venerato sin dall'antichità come monte sacro • Halla: ha determinato la formazione di Cheju • Sŏr'ak: ospita un parco molto visitato in autunno quando le foglie si tingono di rosso e giallo • Kŭmgang: vi si ammirano tra i paesaggi più belli del territorio • Paektu: è il monte più alto (2744 m) che si trova sul confine settentrionale della penisola, si dice che da questo monte sia disceso il capostipite del popolo coreano chiamato Tangun • Myohyang: ha una forma misteriosa e un'odore intenso causato dalle tuie orientali Le città più importanti sono: • Seoul: i suoi primi insediamenti risalgono al Neolitico e ha una storia millenaria. Il fiume Han la divide in due parti, quella moderna e quella antica, a sua volta divisa in villaggio settentrionale e meridionale. Il villaggio meridionale divenne molto importante durante la colonizzazione giapponese, mentre quello settentrionale ospita il Palazzo Reale. La popolazione comprende circa 25 milioni di persone, la metà dell'intera popolazione sudcoreana • P'yŏngyang: capitale della Corea del Nord, è stato uno dei primi luoghi di insediamento della penisola coreana. Ha una popolazione di 2 milioni e mezzo di persone ed è il centro politico dal momento che ospita il Palazzo degli affari politici • Kaesŏng: fondata durante il regno di Koguryo, era un'importante centro di produzione e smistameto di ginseng, che nel periodo più splendente arrivò a ospitare mezzo milione di persone. Fino alla guerra di Corea faceva parte della Corea del Sud e fu poi ceduta a quella del Nord • Kyŏngju: fu fondata durante il regno di Silla di cui fu capitale. Durante la sua massima espansione era abitata da circa 200 mila famiglie. Rappresentava l'ultima tappa continentale della Via della Seta ed era inoltre un centro molto importante per il culto e lo studio del Buddhismo

I coreani In origine per i coreani il corpo era considerato un dono sacro e immacolato ricevuto dai propri genitori, per questo ogni sua modifica era considerata una mancanza di rispetto nei confronti degli antenati. A causa della concezione confuciana secondo cui l'uomo è superiore alla donna, durante la maggior parte della storia coreana la donna verrà marginalizzata e sarà addirittura costretta a nascondersi e indossare vestiti simili a burqa. La cucina, luogo destinato tipicamente alla donna, era posta un gradino in basso rispetto al piano dove gli uomini consumavano i pasti e i luoghi della casa erano ben distinti tra di loro. Gli uomini inoltre potevano intraprendere relazioni adultere, mentre alle donne non era permesso risposarsi neppure se vedove. La donna recupera la sua posizione a partire dagli anni 20 del XX secolo, quando inizierà ad acquistare maggior competitività nella società coreana. Fino alla fine dell'800 l'atteggiamento nei confronti degli stranieri era altamente xenofobo e si cercava di allontanarli il più possibile. Tuttavia, oggi la situazione si è capovolta: in Corea del Sud ci sono più di 2 milioni e mezzo di immigrati e si è diffuso un grande interesse per i gusti e le mode straniere.

Stabilire il processo di formazione del popolo coreano è difficile, a causa della scarsa quantità di reperti umani, a causa dell'acidità del terreno e il clima umido. Il sito archeologico più antico è quello di Kŏn'unmoru a P'yŏngyang che risale a 500 mila anni fa. Probabilmente il popolo coreano non è frutto di un'evoluzione genetica interna, ma il risultato di diversi fenomeni migratori che sono iniziati nelle prime fasi dell'insediamento umano nella penisola. Ciò è confermato dal fatto che le fonti archeologiche ritrovate siano di due tipologie diverse, definite una settentrionale e l'altra meridionale, che fanno pensare a due culture distinte che vivevano all'interno dello stesso territorio. Si ipotizza che migliaia di anni fa l'Asia Orientale fosse abitata da gruppi di "paleomongoloidi" probabilmente di origine meridionale. A causa dell glaciazioni un gruppo si spostò lungo le coste della penisola coreana e del Giappone, mentre il resto rimase in Siberia orientale e cominciò ad adatattarsi con il tempo alle rigide temperature. Alcuni individui di questo secondo gruppo, i cosiddetti "neomongoloidi" cominciarono man mano a spostarsi verso il Sud, raggiungendo la Mongolia Interna e spingendosi fino al fiume Amur. Nei loro viaggi si imbatteranno spesso in "paleomongoloidi" con i quali talvolta si mescolano pacificamente e formano dei gruppi etnici misti. Sembrerebbe questo il caso della civiltà del fiume Liao, che anticipò di molti secoli quella che si sarebbe poi sviluppata attorno al Fiume Giallo, e alla quale si fanno risalire le origini più prossime del popolo coreano. Questa teoria è avvalorata dal fatto che i coreano presentano un DNA compatibile con mancesi, mongoli e giapponesi. Si stima che oggi siano circa 9 milioni i coreani che risiedono all'estero. Uno dei primi fenomeni migratori avviene nel primo '800 verso la Manciuria, a causa delle carestie e lo sfruttamento dei contadini. Il fenomeno si accentuò durante la colonizzazione giapponese, quando si formò in Giappone una comunità di circa 2 milioni di coreani chiamati zainichi, che cominciò a scomparire quando verrà permesso un parziale rimpatrio dei membri, in seguito alla sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale. Altre comunità coreane di rilievo sono quella americana, sovietica e soprattutto sinocoreana. Un nome coreano è composto generalemente da tre sillabe, di cui una è il congome. In Corea esistono 275 cognomi, ma i più diffusi sono Kim, Yi e Pak. Questo viene spiegato dal fatto che durante l'epoca classica i re erano soliti concedere ai funzionari il proprio cognome, così da integrarli nell'élite regnante. Con il passare del tempo, in molti cominciarono ad attribuirsi dei cognomi di prestigio per sopperire alle proprie origini umili. Nel tempo ciò portò ad una divisione dei cognomi in clan, che erano differenziati dalla città di origine del capostipite. Per quanto riguarda i nomi, essi sono illimitati e in origine si tendeva a scegliere quelli che contenevano caratteri di virtù o buon auspicio. Inoltre, soprattutto per i nomi dei figli maschi, era usanza trasmettere un carattere del nome del padre e cambiare l'altro. Al nome proprio possono essere aggiunti epiteti, nomi d'arte o nomignoli, inoltre dal momento che nella cultura confuciana era considerato irrispettoso rivolgersi a qualcuno con il suo nome proprio, tutt'ora i coreani si rivolgono agli altri attraverso un titolo o grado fittizio di parentela. Solitamente veniva assegnato un nome al feto con cui veniva chiamato durante il periodo di gestazione, ma a causa dell'alta mortalità infantile si aspettava quache mese prima di attribuirgli un nome ufficiale e durante questo lasso di tempo gli veniva assegnato un nome provvisorio da infante con cui veniva chiamato in casa, solitamente di cattivo gusto poichè si pensava che questo avrebbe favorito la sua crescita. A letterati, politici, artisti e personaggi importanti veniva solitamente asseganto uno pseudonimo che si ispirava solitamente a elementi biografici di quel personaggio o passi confuciani. Spesso i sovrani ricevevano un nome postumo in base alle loro imprese o condotta morale e di governo.

Informazioni generali La Corea è stata e continua ad essere un paese diviso, infatti durante il corso della sua storia il suo territorio è stato spesso diviso in più entità politiche spesso in lotta tra di loro. L'idea di unità è nata solo con l'epoca moderna, quando il paese si è trovato a fare i conti con l'impero cinese, mongolo e soprattutto il Giappone. Lo strumento più efficace per costruire una propria identità fu sicuramente la compilazione di un testo di storia. I più importanti testi di riferimento sono il Samguk Sagi e il Samguk Yusa, tuttavia entrambi sono poco affidabili e tendono a raccontare gli eventi con una trama di continuità inverosimile e artificiosa.

Inoltre, all'indomani della separazione, l'epicentro degli avvenimenti storici è stato spesso spostato all'occorenza tra Nord e Sud. La manomissione della storia è stata spesso causata dal fatto che le fonti in cinese si aprissero a diversi significati, rendendo facile quindi interpretarle e adattarle per far sì che legittimassero una determinata ideologia (come accadde durante la colonizzazione giapponese). Gli storici coreani hanno spesso cercato non solo di riprendere l'impostazione dei modelli storiografici cinesi, ma anche di emulare la tradizione storica cinese. La Cina, dal canto suo, ha per molto tempo considerato la storia coreana soltanto come un'appendice di quella dinastica cinese, sia perchè la storia coreana è iniziata in Manciuria, ma soprattutto a causa del sistema sinocentrico in base al quale la Corea era soltanto un paese tributario che doveva fare affidamento alla Cina per essere legittimata e relazionarsi con gli altri paesi dell'Asia Centrale. Tuttavia spesso durante il corso della storia l'impero cinese ha protetto la Corea sia dal punto di vista politico ed economico, pur cercando talvolta di approfittarsene. La storia coreana è incentrata a partire dalle sue origini fino al XX secolo attorno alla figura del re, monarca assoluto e responsabile di tutti gli aspetti politici, economici e culturali del suo regno. I primi sovrani erano capi sciamani che possedevano un grande potere spirituale ed erano la rappresentazione terrestre delle divinità del Cielo. Così come gli imperatori cinesi, i re coreani ricevevano un mandato celeste che legittimava il loro stato e grazie al quale ordinavano la natura e l'universo. Il re è colui che possiede tutte le terre del regno e governa su tutti i sudditi, sui quali ha il potere di vita o di morte. Per non cadere in comportamenti errati il sovrano era costretto a seguire una rigida educazione sin dall'infanzia ad opera dei letterati più illustri dell'epoca, di cui seguivano le lezioni anche una volta saliti al trono. Il sovrano era però insegnante a sua volta e doveva rappresentare un modello di vita per il suo popolo. Per evitare che abusasse del suo potere era rinchiuso in una rete di controllo che scoraggiava ogni trasgressione, ogni sua azione era trascritta negli annali e veniva giudicata prima di tutto dal Cielo che in caso di cattiva condotta gli avrebbe causato malattie o una morte tragica. Quando un mandato terminava la successione poteva avvenire in tre modi: • cessione del trono: il sovrano indicava un successore valido dal punto di vista morale e con doti eccellenti, che non era un consaguineo • successione al trono: il trono veniva affidato ad un discendente diretto o un altro consanguineo • abdicazione coatta: i sudditi stessi rinnegano il mandato a causa della cattiva condotta di governo del sovrano Il calendario tradizionale adottato in Corea era quello lunare, che prevedeva un anno di 354 giorni, ripartiti in mesi da 29 o 30 giorni, al quale si aggiungeva sette volte ogni 19 anni un mese intercalare. In quanto lunare il calendario dava molta importanza alle fasi della Luna, simbolo di fertilità. Gli anni venivano raggruppati in cicli di sessanta, questo numero deriva dalla combinazione dei dieci tronchi celesti (ripetuti sei volte) e dei dodici rami terrestri (ovvero i 12 segni zodiacali, ripetuti cinque volte). Al termine di un ciclo si ripartiva con il successivo.

Storia coreana 1. Paleolitico e Neolitico Circa 2 milioni e mezzo di anni fa, gli uomini iniziarono a migrare dall’Africa Orientale fino a giungere in Corea e Giappone, anticamente collegate da una striscia di terra. Una delle rivoluzioni più importanti fu la scoperta del fuoco, fondamentale per cucinare cibi, portando ad un accorciamento del tratto intestinale e alla crescita del cervello. L’andatura diventa eretta, comportando fianchi più stertti nelle donne che, a causa dell’ingrandimento delle teste dei neonati, spesso morivano di parto. Il Paleolitico è diviso in tre fasi:  Paleolitico anteriore (700.000-100.000 a.C)  Paleolitico medio (100.000-40.000 a.C)  Paleolitico tardo (40.000-10.000 a.C.) Gli studi sul Paleolitico coreano sono iniziati tardi a causa dell’acidità del terreno, che non ha permesso a molti resti di conservarsi, ma anche a causa del fatto che fino al 1946 il Giappone abbia negato l’esistenza di un Paleolitico coreano, così da far risultare la storia giapponese più lunga e splendente.ŏ I primi insediamenti nella penisola coreana risalgono circa a 700.000 anni fa, come testimoniano i rari ritrovamenti umani nei circa cinquanta siti sparsi per tutto il paese, tra cui i più importanti sono quelli di Kulp'o-ri e Sŏkchang-ni.

Gli utensili erano ottenuti spaccando le pietre l'una sull'altra, la popolazione viveva di raccolta, caccia e pesca e abitava all'interno di caverne o capanne seminterrate, in gruppi di circa 20 individui. Si associa l'inizio delle prime culture neolitiche alla fine dell'ultima glaciazione, intorno a 10.000 anni a.C. Al quarto millennio risale invece l'introduzione dell'agricoltura: in un primo momento vengono coltivati miglio, frumento e soia, fino a che nel primo millennio la coltivazione del riso diventa parte sostanziale dell'economia locale. Parallelamente si sviluppano le prime tradizioni vascolari, tra le quali ricordiamo la ceramica con decorazione a pettine, con strisce parallele sulla superficie che molto probabilmente non erano decorazioni ma servivano semplicemente a ridurre lo spessore del vaso per meglio cuocerlo al forno. Un’altra caratteristica importante sono i tumuli di conchiglie, al cui interno sono stati trovati altri reperti importanti. Le forme d'arte più significative del Neolitico coreano è quella delle pitture rupestri, che si sviluppano sia per gusto estetico che grazie all'affermarsi di pratiche religiose più complesse. 2. Metallurgia e Protostoria A a partire dal X secolo a.C. ha inizio la fase del bronzo, una lega costituita per lo più da rame, con piccole percentuali di stagno, piombo e zinco. Le fonti testimoniano la presenza di miniere di rame, zinco e piombo in Corea, tuttavia lo stagno è stato probabilmente importato dall'estero. Tra i manufatti realizzati in bronzo ricordiamo i pugnali bilobati, oltre che specchi e punte di freccia. Altro elemento tipico di questa fase sono le costruzioni funerarie megalitiche in pietra, conosciute come dolmen. In Corea ce ne sono più di 40.000 e uno dei siti più importanti è quello di Koch'ang. Ne esistono due tipi: quello settentrionale (formato da due pietre verticali sulle quali era posta una terza pietra piatta) e quello meridionale (in cui il masso era adagiato su piccole pietre o posto direttamente sul suolo). L'esistenza di costruzioni funerarie così complesse suggerisce la formazione di società più complesse e organizzate politicamente. Le tombe dell’epoca erano caratterizzate da una bara, normalmente in legno, e un sarcofago esterno, una camera dal tetto basso in cui venivano riposti gli oggetti del corredo funebre. In seguito al I secolo a.C la camera diventerà più alta e la struttura della tomba più complessa. Una pratica molto diffusa in questo periodo erano i sacrifici umani: quando moriva una persona di potere venivano seppelliti con lui anche schiavi, mogli e consorti. A certo punto questa pratica viene abolita e vengono poste nella tomba delle piccole statuine antropomorfe che sostituiscono le persone, Il periodo del ferro inizia intorno al IV secolo a.C. che porta ad un aumento del raccolto e della ricchezza. I corredi funebri testimoniano inoltre una grande diversificazione di oggetti e un affinamento delle tecniche di fusione e quelle agricole, che favorisce un aumento demografico. Le abitazioni hanno una forma quadrangolare e possono contenere fino a 20 individui. A partire da questo momento si arriva alle prime tappe documentate della storia coreana e ad una prima comunità, quella di Chosŏn. 3. Chosŏn antico e Tan'gun Le fonti più importanti della storia coreana sono:



Samguk Sagi: terminata nel 1145 e coprende 28 volumi, è inoltre il testo più antico pervenuto in assoluto e tratta delle origini e caduta dei Tre Regni di Silla, Kogurŏ e Paekche. L’opera è stata redatta da Kim Busik e segue il sistema delle biografie  Samguk Yusa: scritta da un monaco di nome Ir’yŏn e presenta gli avvenimenti in maniera sotto forma di aneddoti che sono talvolta inverosimili. L’opera è stata scritta nel 1281, durante l’invasione mongola, e rappresenta uno strumento di legittimazione della propria libertà e indipendenza da parte dei coreani L'inizio della storia coreana viene associato a Tan'gun, capostipite della razza coreana, il cui mito (chiamato Chosŏn antico) è raccontato all'interno del Samguk Yusa e fa riferimento alla cronologia della storia cinese. Il mito parla di come un orso e una tigre si siano chiusi in una grotta, fino a che l’orsa si trasformò in una donna con cui la dvinità ebbe un figlio: da questa unione nascerà Tan’gun, capostipite del popolo coreano. Gli storici pongono come data di fondazione il 2333 a.C per dimostrare l’esistenza di un’epoca mitica coreana che avesse lo stesso splendore di quella cinese di Yao. Nel 1993 fu scoperta la presunta tomba di Tan'gun nel Nordovest di P'yŏngyang, rendendo valida la teoria degli scienziati coreani secondo la quale il fulcro della storia coreana fosse la loro capitale. Tuttavia la tomba rispetta lo stile di Koguryŏ (è formata da un cumulo di terra che racchiude una camera sepolcrale in pietra) quindi la tomba è molto più recente di quanto si voglia far credere. Al suo interno sono state trovate 86 frammenti ossei appartenenti a un uomo e una donna. Nonostante la poca attendibilità delle fonti, il mito di Tan'gun resta comunque inconfutabile per molti coreani, ancora oggi si festeggia in Corea il 3 ottobre (il giorno in cui Tan'gun avrebbe fondato il regno di Chosŏn) la Festa dell'apertura del Cielo.

Il regno di Chosŏn rappresenta la tappa più antica della storia coreana, tuttavia è difficile ripristinare le fasi della sua evoluzione. Molti dubbi si hanno anche riguardo il regno di Puyŏ, che si trovò quasi sicuramente in conflitto sia con l’impero cinese che con il regno di Koguryŏ e inviò un attacco alla base cinese di Lelang. Si colloca probabilmente in Manciuria e ha avuto come centro di sviluppo prima Jilin e poi Nongan. Informazioni su Puyŏ si trovano principalmente nelle fonti cinesi. Viene diviso in tre periodi, corrispondenti alle tre figure di cui si parla maggiormente nelle opere storiografiche: Tan'gun, Kija e Wiman. I reperti suggeriscono che il centro politico di Chosŏn sia stata la penisola del Liaodong. Per quanto riguarda la figura di Kija, egli era un esule della dinastia Shang che non volendosi sottomettere ai Zhou, scappa nel 1122 a.C. nel territorio di Chosŏn a capo di un gruppo di 5000 funzionari e tecnichi: qui spodesta il sovrano e sale al trono. La formazione degli imperi cinesi Qin e Han causò diversi fenomeni migratori e molti fuggiaschi si spostarono nel territorio di Chosŏn. Tra questi troviamo Wiman, un profugo di origine coreana, che giunto nella capitale riesce a prendere il potere nel 194 a...


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