Storia DELL\'ARTE 4 - appunti sulla corrente dell\'Impressionismo e sui suoi massimi esponenti PDF

Title Storia DELL\'ARTE 4 - appunti sulla corrente dell\'Impressionismo e sui suoi massimi esponenti
Author edoardo rinaldi
Course Storia dell'arte
Institution Università di Pisa
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appunti sulla corrente dell'Impressionismo e sui suoi massimi esponenti ...


Description

IMPRESSIONISMO (1874-1886) Il 1874 ed il 1886 sono due date certe poiché corrispondono alla prima ed ultima mostra dei pittori impressionisti, inoltre, coincidono anche con l’inizio e la fine di questo movimento artistico. Il termine impressionismo( impressione di pittura) deriva da una definizione data dal critico d’arte Louis Leroy, con accezione fortemente negativa, in riferimento al tipo di tecnica pittorica utilizzata dagli impressionisti. Il critico parla, appunto, di una pittura che non è tale, ma è solamente un’impressione di pittura e che, quindi, questi pittori non sanno assolutamente dipingere. L’obbiettivo dell’Impressionismo è quello di cogliere gli effetti della luce sulle cose, sia naturali che artificiali. Per questo, i pittori impressionisti dipingono sempre en-plein-air, tentando di riportare quell’impressione visiva, derivante dagli effetti di luce, percepita in un determinato momento; così nella pittura impressionista entra in gioco l’importanza del fattore temporale, in quanto la luce varia in funzione del tempo. Ciascun pittore, appartenente a questo movimento, dipinge alla sua maniera, in maniera fortemente soggettiva, in quanto ognuno da una propria interpretazione dell’impressione percepita. Dovendo riportare quell’impressione avuta, la pittura deve avvenire in maniera rapida, quindi, questa pittura non va a cogliere i singoli dettagli, ma riporta l’impressione visiva, che è l’obbiettivo degli impressionisti. Dato che la percezione visiva è istantanea, viene totalmente a mancare il disegno preparatorio e la prospettiva, poiché non c’è il tempo per poterlo realizzare e per poter condurre uno studio sulla disposizione degli elementi componenti l’opera. Infatti, la pittura deve essere rapida. Inoltre, non viene utilizzata la prospettiva, poiché essa non è presente nella realtà, bensì è un elemento artificiale, che non riporterebbe la reale percezione. Quindi, nell’Impressionismo, non c’è ne volontà ne possibilità di rappresentare i dettagli, ma la cosa importante è riportare l’impressione, che è di per se un elemento complesso ed unitario. Da questa unitarietà dell’impressione viene perciò a mancare la necessità di un’opera dettagliata." DEJENER SUR L’HERBE( 1865-66, Monet, Museo Pushkin, Mosca): Si racconta di un picnic, ma non viene riportata un’azione particolare, bensì viene riportata una sensazione percepita, derivante dagli effetti della luce sul paesaggio e sulle persone." La pittura impressionista riceve certamente influenza da tre condizioni di contorno, già presenti nel contesto storico, che ne hanno permesso lo sviluppo:" 1) Studio sui colori, studio sulla luce e studio sull’ottica(come gli occhi percepiscono i colori)." 2) Studio e sviluppo della fotografia artistica." 3) Moda ed ispirazione di tutto ciò che appartiene alla cultura giapponese( Giapponismo)." FOTOGRAFIA La prima mostra impressionista si svolge nel 1864 nello studio di fotografia del fotografo Nadar." La fotografia si era già sviluppata a partire da metà 1700. " NADAR AUTORITRATTO: Nella fotografia, diversamente dalla pittura, viene fermato un istante che viene colto dall’obbiettivo, con l’impossibilità però di scegliere e non scegliere quali elementi rappresentare. Quindi, la fotografia artistica consiste nel riuscire a dare profondità (psicologica) al personaggio rappresentato attraverso luci ed ombre, che sono gli unici elementi a disposizione del fotografo per creare un’atmosfera che poi susciti determinati sentimenti nello spettatore; il fotografo deve essere in grado di creare un’atmosfera simile a quella rappresentata dai pittori e che portava, come già aveva teorizzato Michelangelo, ad un’analisi introspettiva del soggetto rappresentato." RITRATTO BAUDELAIRE: Viene scelto da Nadar un punto di vista più dal basso, viene fuori la personalità del poeta maledetto." Per rappresentare le caratteristiche di un personaggio, il fotografo fa ampio utilizzo di un gioco di di luci e di ombre, che così messe in contrasto creano degli effetti visivi che possono mettere in risalto un particolare aspetto del soggetto della fotografia, che è un’istantanea che immortala la realtà, senza possibilità di poterla alterare. La fotografia verrà anche utilizzata in abito scientifico( fotogrammi di Edward Wibridge delle zampe un cavallo durante la corsa, cogliendone il movimento). La fotografia registra quello che è contenuto all’interno dell’obbiettivo della macchina fotografica, il taglio che viene commesso dall’obbiettivo, però, non è un taglio netto, bensì è un taglio che ci da l’idea di un continuo nel paesaggio circostante. Il taglio compiuto è una condizione strettamente necessaria per la presenza dell’obbiettivo e non è una scelta del fotografo. L’unica scelta che viene compiuta dal fotografo è la scelta di che cosa immortalare

nella foto; il taglio prende il nome di taglio fotografico. Il taglio fotografico è quell’elemento che verrà ripreso e che influenzerà fortemente la pittura impressionista; poiché l’obbiettivo di questa pittura non è quello di rappresentare la realtà per quella che è, ma è quello di rappresentare la percezione visiva colta in un preciso momento dal pittore e, quindi, di immortalare la percezione, proprio come accade nella fotografia. La concentrazione del pittore è su come si mostra la realtà alla sensibilità del pittore grazie alla luce." COLORI Johannes Itten, professore alla scuola del Bauhaus, studia i colori ed arriva poi a determinare il cerchio dei colori, che prende proprio il nome di Cerchio di Itten. Nel centro di questo cerchio è presente un triangolo, dove sono contenuti i colori primari, sono chiamati in questa maniera poiché, dalla somma reciproca di questi colori, si ottengono tutti gli altri colori. Questi colori sono: il blu ciano, il giallo cadmio ed il rosso magenta. I tre colori primari, sommati a due a due, danno altri colori( giallo+blu=verde, giallo+rosso=arancione, blu+rosso=viola), questi tre sono i colori secondari. Rispettivamente, il verde è il complementare del rosso, il viola è il complementare del giallo e l’arancione è il complementare del blu. Sono chiamati complementari poiché, in ognuno di questi tre colori secondari, non è presente alcuna traccia del colore primario al quale sono opposti. Inoltre, l’unione di due colori complementari, permette reciprocamente a questi ultimi di aumentare la propria brillantezza e luminosità. Questa caratteristica dei colori, ovvero la possibilità di incrementarne la lucentezza in base a determinati accostamenti cromatici, influenzò fortemente i pittori impressionisti, in quanto nella loro pittura gli effetti di luce erano fondamentali. Nel cerchio di Itten, inoltre, vediamo la divisione in colori caldi e colori freddi. I pittori impressionisti utilizzeranno i colori secondari ma, soprattutto, utilizzeranno i colori puri, ovvero, i colori per come venivano comprati e non mischiandoli con altri colori per ottenere determinate sfumature." GIAPPONISMO A metà 1800, il Giappone esce dal suo periodo di xenofobia, che aveva portato ad una reclusione da qualsiasi relazione con i paesi stranieri, ed apre le frontiere del paese. In questa maniera, cominciano ad arrivare in Europa moltissimi elementi della cultura giapponese, diversissimi dal modo di vivere europeo, che influenzano notevolmente la cultura europea. A fianco agli oggetti di uso quotidiano, nel continente europeo arriveranno anche le stampe giapponesi, che saranno una grande fonte di ispirazione per i pittori impressionisti; questo fascino diventerà una moda e le stampe giapponesi avranno un grandissimo successo( Gauguin e Van Gogh le ammireranno molto). Queste stampe giapponesi realizzate durante il 1800 e che poi hanno raggiunto l’Europa seguivano i canoni artistici di quelle realizzate durante i secoli passati, dato che il Giappone, durante il suo periodo di reclusione, non aveva subito nessuna influenza culturale." Rappresentazioni giapponesi: Colori molto vivi e forti, assenza totale del chiaro-scuro; la forma dei soggetti viene realizzata attraverso l’impiego di un segno grafico, presenza di colore uniforme; presenza della linea di contorno. Assoluta mancanza della prospettiva; il colore viene dato attraverso la campitura( stesura) piatta del colore( il colore è uniforme in tutta la superficie senza chiaro-scuro). Forte contrasto tra i colori, che li fa subito risultare e distinguere l’uno dall’altro; non si rappresentano i soggetti nella totalità, ma solamente una porzione( per poter essere riadattato, si può definire come taglio fotografico). Sovrapposizione di oggetti per dare senso di profondità." HOKUSAI- L’ONDA: L’onda è semplificata nella sua rappresentazione, la sua forma è riempita con colori uniformi, che danno l’idea di una sfumatura di colori. E’ assente la prospettiva, ma viene comunque percepito un senso di profondità, attraverso la sovrapposizione delle immagini( simili alla sovrapposizione delle navi nel porto di classe nella chiesa di sant’Apollinare a Ravenna). Stampa giapponese del ponte: Una verrà riproposta da Van Gogh; rappresentato un ponte con dei passanti, in quella giapponese la profondità è data sovrapponendo le immagini, ci sono uomini che si stanno proteggendo dalla pioggia, Van Gogh cambia i colori per dare effetti di profondità. " HIROSHIGE-Santuario di Tenjin a Kameido: ponte arcuato con ninfee nel fiume, di grande moda, lo stesso Monet farà realizzare un ponticello alla giapponese nella sua villa, il quadro

centrale e a destra sono due quadri realizzati da Monet rappresentati con il ponte ed il laghetto della sua villa." DEGAS TUB(1886): Riprende l’ispirazione da una stampa giapponese di una donna che si immerge nella vasca da bagno." Pubblicità Liebig(1904): è una delle prime pubblicità; l’ambientazione si ispira allo stile giapponese con cortigiana e fujiama sul fondo." Touluose Lautrec: Appartiene alla cerchia dei pittori impressionisti, molto ricco ma, a causa delle sue condizioni fisiche, si dedicò esclusivamente alla vita notturna. Infatti, frequentò tutti i locali notturni parigini; realizza una grande serie di quadri ed è considerato il creatore delle locandine teatrali; nelle sue opere c’è una forte influenza giapponese( figura semplificata che porta ad una comunicazione più diretta), farà utilizzo della tecnica della campitura piana." HUTAMARU: Donna che si asciuga il sudore, linea piatta e colore uniforme." HOKUSAI-Lottatori di sumo: Questa disciplina fu un elemento di grande influenza, perchè c’è un espressione di movimenti non presenti in altre attività, inoltre, era sconosciuta alla cultura occidentale, perciò fu elemento di grande attrazione e studio per i pittori impressionisti." Un’altra caratteristica tipica delle stampe giapponesi è quello di inquadrare i soggetti con un contorno circolare o semicircolare." Claude Monet: Ritratto madame Monet con indosso kimono e ventole giapponesi di sfondo." Touluose Lautrec: Si fa ritrarre con indosso un kimono; la sua firma viene piano piano geometrizzata fino ad essere simile ad un ideogramma della lingua giapponese....


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