03 L’incontro con Nausicaa PDF

Title 03 L’incontro con Nausicaa
Author Ilaria Forte
Course Pedagogia Sperimentale
Institution Università Europea di Roma
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Epica...


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Epica- Odissea |Prof.ssa Ilaria Forte 31/03/2020

L’incontro con Nausicaa Ma quando Nausicaa e le sue ancelle stettero per tornarsene a casa, prese tra le braccia le belle vesti, sciolsero le mule dal carro, e Atena, la dea dagli occhi lucenti ebbe un altro pensiero: voleva che Odisseo si svegliasse e vedesse la leggiadra fanciulla e costei gli fosse di guida alla città dei Feaci. La principessa allora gettò la palla a una delle ancelle, ma il tiro non riuscì bene: la lanciò dentro un profondo vortice. Ed esse mandarono un grido lungo. Si svegliò Odisseo e si metteva a sedere e pensava così: “Ohimè, ancora una volta, sono giunto alla terra di quali mortali? Sono forse prepotenti selvaggi e incivili, oppure ospitali e timorati degli dei? Come di fanciulle mi giunse un grido femminile all’intorno: di ninfe fanciulle che abitano le alte cime dei monti e le sorgenti dei fiumi e i prati erbosi. (vv. 125) Certo sono vicino a gente umana che parla. Ma via, voglio andare a vedere di persona!”. Così diceva: e sbucò fuori dai cespugli il grande Odisseo. Dal fogliame strappò un bel ramo e lo usò per coprire le parti nude del corpo1. E si mosse come un leone cresciuto sui monti, sicuro della propria forza, che cammina tra il vento e la pioggia; i suoi occhi sono fuoco. Si getta tra le vacche, le pecore e le cerve selvagge; il ventre lo spinge a cercare anche greggi di animali, ad entrare anche in un recinto ben chiuso. (vv. 135) Così Odisseo stava per mescolarsi, nudo, tra le fanciulle con bei riccioli: ne aveva bisogno. Terribile apparve loro, era tutto sporco di salsedine. E fuggirono via, chi qua chi là, sulle spiagge dove più sorgevano dentro il mare. Sola restava la

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Una caratteristica di Odisseo è l’intelligenza: se le voci che ha sentito sono di ninfe o di donne, certamente non può ottenere aiuto presentandosi ad esse nudo.

Epica- Odissea |Prof.ssa Ilaria Forte 31/03/2020

figlia di Alcino: Atena le mise in cuore ardimento e tolse dalle membra la paura 2(vv.140).

(Vv. 186) Gli rispose Nausicaa dalle braccia bianche: 3“Forestiero, non hai l’aria di uomo volgare e stolto, ed è Zeus Olimpo che distribuisce agli uomini la felicità, ai buoni e ai malvagi, come vuole lui, a ciascuno. A te diede questa sorte e tu la devi ad ogni modo sopportare. Ma ora, poiché sei giunto alla città e alla nostra terra, non mancherai di vesti 4né di alcuna altra cosa, come è giusto riceva un supplice provato dalla sventura, che si presenta. Ti indicherò la città, ti dirò il nome delle genti del paese. I Feaci, sappilo, abitano la città qui e la terra, e io sono al figlia del generoso Alcinoo, e da lui dipende la forza e la potenza dei Feaci”. Disse e gridò alle ancelle dai bei riccioli: “fermatevi ancelle: dove fuggite alla vista di un uomo?”. Credete forse sia un nemico? Non esiste nessun uomo, né potrà mai esistere, che arrivi al paese delle genti feace per portare guerra: noi infatti siamo molto cari agli dei. (vv. 204) Viviamo in disparte, nel mare dove ci sono flutti infiniti, lontani, e dove nessuno degli altri mortali viene tra noi. Ma questo uomo è un misero naufrago, che è capitato qui, e dobbiamo preoccuparci per lui: gli ospiti e i poveri vengono tutti da Zeus ed è caro un dono, anche piccolo. Forza ancelle, date all’ospite da mangiare e da bere, e lavatelo nel fiume, dove c’è riparo dal vento” (vv.210).

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Il comportamento di Nausicaa è straordinario: per questo è attribuito all’intervento della dea Atena 3 L’epiteto “dalle candide braccia” è usato nel linguaggio epico molto spesso per indicare la bellezza di donne e di dee. 4 Nausicaa promette tutto ciò che Odisseo ha chiesto, in nome della legge dell’ospitalità....


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