13 Ruggini - Sintesi caratteristiche principali, realizzata da appunti PDF

Title 13 Ruggini - Sintesi caratteristiche principali, realizzata da appunti
Author Dario D'Agata
Course Entomologia applicata e patologia vegetale
Institution Università degli Studi di Catania
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Sintesi caratteristiche principali, realizzata da appunti...


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Ruggini Le ruggini sono malattie che comportano su un ospite infetto, la comparsa di ammassi di spore dal colore variabile che conferiscono un aspetto rugginoso alla pianta. Sono malattie presenti da molti anni, già i Romani celebravano feste solenni, Robigalia, per benedire le colture, soprattutto di cereali. Gli agenti causali della malattia sono Basidiomicet, parassiti obbligati che possono differenziare fino a 5 tipi di spore: teliospore, basidiospore, spermogoni, eciospore e uredospore. Ci sono specie eteroiche, cioè che completano il loro ciclo solo grazie alla colonizzazione di un ospite secondario, oltre all'ospite principale; in altri casi l'intero ciclo si svolge su una sola pianta ospite. Le specie possono essere: - macrocicliche (differenziano 5 tipi di spore) - demicicliche (3 tipi di spore, teliospore, basidiospore e eciospore) - microcicliche (2 tipi di spore, spermogoni e teliospore). Le ruggini possono infettare numerose piante coltivate (fagiolo, asparago, cotone, soia, rosa, caffè, melo, cereali, quercia e conifere; il riso è resistente a questi tipi di patogeni). In base alla diversa colorazione della sporulazione dei patogeni, vengono distinte 4 tipi di ruggini: nera, bruna, arancione e gialla. Le specie che attaccano maggiormente i cereali sono le specie del genere Puccinia, per la maggior parte eterotalliche; in passato si pensava fosse un patogeno del crespino che, invece, era solo l'ospite secondario del patogeno.

Sintomatologia I primi sintomi sono pustole polverulente che erompono attraverso la cuticola e l'epidermide; in corrispondenza delle pustole vengono differenziate le varie spore a seconda del tipo di Puccinia. -

La ruggine nera: comparsa di pustole brunastre parallele alle nervature, su entrambe le lamine fogliari, solitamente disposte in fila; proprio per questo viene spesso chiamata "ruggine lineare"; i sintomi sulle foglie compaiono inizialmente sotto forma di clorosi, successivamente le pustole assumono colore nerastro e contengono teliospore.

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La ruggine bruna: causata su grano, orzo e avena; le pustole, di colore bruno-aranciato, si localizzano sulla pagina superiore delle foglie, e contengono uredospore; le teliospore vengono differenziate in ammassi nerastri sulla pagina inferiore delle foglie; è ritenuta la più importante ruggine dei cereali, soprattutto del frumento.

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La ruggine gialla: provoca la formazione di pustole giallastre tra le nervature delle foglie che possono, a volte, situarsi vicine le une alle altre e creare striature longitudinali; a fine stagione si formano pustole nerastre nel quale vengono differenziate teliospore.

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La ruggine arancione: formazione di pustole di color arancione brillante e di dimensioni ridotte, all'interno delle quali vengono formate uredospore; ai margini delle pustole compaiono zone nerastre nelle quali vengono differenziate teliospore.

Su gli ospit secondari si formano macchie di colore giallo-rossastro, all'interno delle quali sono presenti macchioline nere; nella pagina inferiore, al di sotto delle macchie, sono presenti pustole di vario colore, che, se in quantità elevata, possono provocare deformazione della lamina fogliare.

Eziologia ed epidemiologia Il patogeno sverna sotto forma di teliospore. Le teliospore sono bicellulari, l'unione di queste due cellule forma un tubo germinativo che produce il promicelio che si divide in 4 setti, ogni setto differenzia una basidiospora. Le basidiospore non possono infettare l'ospite primario, nel quale sono state formate, ma l'ospite primario si, in cui penetrano per via diretta dalla pagina superiore. Dal micelio che si viene a formare, si differenzia uno spermogonio che dà vita a spermazi e ife recettive. Gli spermazi trasportati da insetti vettori, arrivano ad uno spermogonio di opposta polarità sessuale e fertilizza le ife recettive formando un dicarion. Dopo la dicariotizzazione del micelio si differenzia l'ecio che produce l'eciospore, perfettamente in grado di infettare l'ospite primario (al contrario delle basidiospore). Successivamente all'infezione da eciospore, si 1 di 2 Ruggini

Ruggini differenziano le strutture gli uredosori che producono uredospore (riproduzione asessuata). Una volta prodotte le uredospore, ci si avvicina alla fase di maturazione e gli uredosori fanno posto ai teliosori che producono teliospore (e ricomincia il ciclo). Uredospore e eciospore penetrano attraverso le aperture stomatiche, germinando (le uredospore richiedono presenza di acqua nei tessuti) formano un tubo germinativo, uno stiletto di penetrazione ed una vescicola sottostomatica, dalla quale si forma il micelio che forma austori. La temperatura ottimale varia da specie a specie.

Difesa Le misure agronomiche riguardano solo il ritardo della semina autunnale e l'anticipo di quella primaverile, l'utilizzo di specie resistenti, l'eliminazione dell'ospite secondario (che può evitare la ricombinazione del patogeno tramite la riproduzione sessuata). Non molto frequente è l'utilizzo di fungicidi.

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