19) Gustav Klimt - Riassunto Storia dell\'architettura contemporanea/Storia dell\'architettura e dell\'arte PDF

Title 19) Gustav Klimt - Riassunto Storia dell\'architettura contemporanea/Storia dell\'architettura e dell\'arte
Author Francesca Bruno
Course Storia dell'architettura contemporanea/Storia dell'architettura e dell'arte
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 12
File Size 1.2 MB
File Type PDF
Total Downloads 111
Total Views 146

Summary

Le sintesi sono fatte da sbobinature delle lezioni e sono state integrate con alcuni libri ...


Description

06/11/2014

Gustav Klimt Gustav Klimt fu il protagonista del grande movimento culturale che attraversò Vienna, la Secessione. Nasce in Austria a Baumgarten nel 1867. Fu il secondo di sette figli, il padre faceva l'incisore e Klimt inizialmente lavorerà con lui poi sarà indirizzato all'Accademia d'Arte, dove studierà la storia delle decorazioni ed entrerà in contatto con l'arte classica, l'arte micenea e con l'arte orientale. Klimt aveva grandi abilità nell'uso di tecniche e materiali dell'artigianato artistico.

I Fase. La prima fase artistica di Klimt va dal 1883 al 1892. Insieme al fratello Ernst Klimt e al collega Franz Matsch formerà una compagnia decorativa che tratterà di arti minori, pittura, etc. Avranno un grande successo e riceveranno commissioni anche fuori Vienna. Faranno decorazioni per i tetri come il Reichenberg, Fiume, Bucarest e Carlsbad, per il Castello reale Pelesch, per il Palazzo Sturany e per Villa Hermes. I soggetti principali dei loro lavori saranno le donne, ottime per le allegorie. -“Decorazione del Kunsthistorisches Museum” raffigurerà i cambiamenti della storia dell'arte usando la figura femminile come allegoria. Studia le posizioni delle donne, reinventa gli abiti del tempo. Ogni figura la racchiude fra due colonne e decora gli sfondi pertinenti al periodo storico che sta raffigurando. -

“L'interno del vecchio Burgtheater” dipinto da Klimt nel 1888. quest'opera raffigura gli spettatori del teatro da dietro mentre si accomodano per guardare lo spettacolo. Klimt ha un vista fotografica e riprenderà tutto il teatro.

II Fase. La seconda fase artistica di Klimt va dal 1893 al 1897, inizia con la chiusura della compagnia e così inizia la carriera pittorica di Klimt. -“Amore” realizzato nel 1895. Quest'opera riprende la cultura tradizionale, è molto attento al dettaglio ed usa molto bene il chiaroscuro. Si può definire un'opera Neoromanticista. C'è una forte verticalizzazione della scena, i corpi e i volti tendono a stare uno sopra al altro. Le bande laterali sono molto forti e le usa a scopo decorativo ed usa uno sfondo color oro. Raffigura il tema dell'amore, del bacio, dell'abbraccio che li fa distaccare dalla realtà che li circonda, ma c'è anche il tema del mistero, dell'ossessione, del tempo come metamorfosi o come il tempo che corrompe che lascia segni sul corpo, questi temi sono raffigurati dalle tre figure femminili sullo sfondo. Al centro c'è una bambina, a destra un volto femminile e a sinistra un volto anziano, segno di presagio. I volti femminili raffigurano la giovane donna in primo piano durante la fase della sua infanzia, durante la fase adulta e durante la fase dell'anzianità. - “La musica” è un dipinto del 1895. Per quest'opera si ispira all'arte micenea. Klimt raffigura una fanciulla concentrata sul suo strumento musicale. Il viso, il collo e il braccio hanno una forma realistica, tutto il resto invece è astratto. A sinistra e a destra c'è l'elemento del dubbio, dell'interrogativo, raffigurati dalle maschere greche e romane, che simboleggiavano la tragedia. A destra è raffigurata una sfinge.

III Fase. La terza fase inizia nel 1897 e termina nel 1904. In questi anni inizia il movimento artistico della Secessione della quale lui parteciperà in prima fila. Intraprende la direzione simbolista dell'Art Nouveau. - “Sangue di Pesce” è un illustrazione realizzata nel 1898 per la rivista “Ver Sacrum”. Il tema della donna è sempre presente in Klimt. In quest'opera raffigura delle donne immerse nell'acqua, libere, come delle sirene. C'è un riferimento all'arte minoica per i capelli delle donne.

- Nel 1898 realizza “Allegoria della Tragedia” dov'è presente il tema della maschera. Realizzerà anche il primo manifesto della prima mostra della Secessione

- “Nuda verità” con quest'opera Klimt celebra la verità, la nuda verità dell'arte e il ritorno all'arte vera. Sono raffigurati due fiori in primo piano ai lati della donna, che viene raffigurata nuda come allegoria alla 'nuda verità'. Dietro la donna raffigura dei fiori geometrici in alto, mentre centralmente raffigura due fiumi astratti.

- “Serpenti d'acqua” opera realizzata fra il 1904 e il 1907. Klimt fa un viaggio in Italia dove resta affascinato dall'arte classica e bizzantina. Realizza quest'opera su una pergamena di dimensioni molto piccole 50x20. Sono raffigurati due serpenti d'acqua affascinanti ed inquietanti allo stesso tempo. Raffigura il tema del desiderio, dell'inquietudine, della metamorfosi. La donna ha i capelli rossi che le davano un aspetto più seducente.

- “Serpenti d'acqua II” realizzata fra il 1904 e il 1907. In questo dipinto le figure non si abbracciano più come in quello precedente e la scena non è più in verticale ma è in orizzontale. L'inconscio studiato da Freud in quegli anni apparirà molto nelle opere di Klimt.

- Klimt viene commissionato per la realizzazione di tre opere per l'Aula magna dell'Università di Vienna nel 1898. I tre dipinti dovranno raffigurare la “Filosofia”, “Giurisprudenza” e la “Medicina”. Il dipinto sulla filosofia viene esposto alla VII mostra della Secessione dove verrà attaccata da alcuni critici e dai professori dell'Accademia. L'opera sulla giurisprudenza ottiene molto successo fra la popolazione e il Francia. L'opera raffigurante la medicina riscuote molto scalpore infatti 85 professori di Vienna chiedono all'imposizione di arrestare Klimt per pornografia e perversione. I dipinti dovevano celebrare le certezze dell'uomo, che attraverso la scienza scioglie i dubbi dell'esistenza. Klimt però raffigurerà l'opposto, la filosofia per lui manda ed induce l'uomo nel dubbio e quindi c'è il fallimento della sapienza. Nell'opera della giurisprudenza raffigura l'ingiustizia raffigurando un uomo pelle ed ossa che viene condannato ed ha le mani legate, come simbolo che lui non può fare nulla. La medicina invece non la raffigura come la porta della salvezza che sconfigge il male, la morte, ma raffigura una donna Igenia, che era la figlia del dio della medicina. La donna è fiera, bella, ma il suo corpo è preso dalle serpi del dubbio. In quest'opera raffigura il tema della morte. Klimt venne accusato di perversione e pornografia per i suoi corpi deformati, sgraziati, a un passo dalla morte, come se fossero appena stati pestati. L'arte per Klimt doveva rappresentare ciò che era brutto, sgraziato, separa l'arte dall'idea della bellezza. dddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddd

- “Giuditta I” è un dipinto ispirato a un personaggio della Bibbia. La storia ci racconta degli ebrei di una città, Betulia, che stavano perdendo la guerra contro l'esercito assiro guidato dal generale Oloferne. Giuditta era una giovane vedova molto bella che voleva salvare il suo popolo, e così le venne in mente di sedurre Oloferne con l'obbiettivo che una volta sedotto lo avrebbe ucciso. Giuditta va da Oloferne che si invaghisce di lei e la invita ad entrare nella sua tenda dove la donna lo farà bere vino a quando completamente stordito viene vinto dal sonno, a quel punto Giuditta estrae la spada e gli taglia la testa. Giuditta era il prototipo ideale della Femme Fatale, una donna che fa perdere la testa a un uomo e non solo metaforicamente. Il formato del dipinto è rettangolare e si prolunga verticalmente, questo formato serve al pittore per rappresentare la figura di Giuditta a metà, dalla test fino al busto. La testa ci colpisce immediatamente per la capigliatura molto folta, capigliatura tipica del tempo, le sopracciglia folte, per i suoi occhi socchiusi, dove si nota un leggero difetto fra la palpebra destra e la palpebra sinistra. Il naso è lungo e le labbra sono truccate di rosso come le guance. Tutto il resto del quadro diventa sempre più sfocato e sempre più astratto. Ha un collier d'oro molto alto, tempestato di pietre preziose. Il collier è realizzato con la foglia oro, mentre la testa e il busto sono dipinti. Il collier sembra staccare la testa dal corpo. Il busto di Giuditta è nudo parzialmente poiché indossa una sorta di camicetta leggerissima e trasparente. La camicetta a destra è aperta e lascia intravedere il seno, a sinistra è chiusa ma data la leggerezza della camicetta il seno si intravede ugualmente, così da essere ancora più sensuale. La mano con cui Giuditta regge la testa di Oloferne non si vede, però vediamo la mano destra poggiata sui capelli di Oloferne, questo gesto lascia immaginare che Giuditta si sia invaghita di Oloferne, quindi Klimt interpreta a modo suo l'episodio bibblico. Per lo sfondo Klimt si è ispirato a un dipinto assiro, riferimento ad Oloferne. Il dipinto grazie all'uso della pittura ad olio acquisisce una leggera tridimensionalità li dove la foglia oro appiattisce e porta il dipinto ad essere bidimensionale. Klimt per questo dipinto si occupò anche della cornice, molto particolare che disegnò lui stesso ma che fece realizzare dal fratello. È una cornice in legno coperta nella parte alta da una lamina di rame dorato lavorata a sbalzo, e viene inciso il titolo dell'opera. I cerchi che

decorano la cornice sono gli tessi che ritroviamo sulla camicetta di Giuditta. - La XIV mostra della secessione fu dedicata a “Beethoven”. Lavorarono per questa mostra diciotto artisti della Secessione che crearono opere murali. Klimt si prese per se la sala sulla 'navata' sinistra e la decorò tutto da solo. Sulla parete corta rappresentò la “Lussuria” con un uomo grasso che viene sedotto dalla donna dai capelli rossi e ciò lo porterà alla morte. Nell'ultima parete raffigura il trionfo della poesia e della luce. L'arte ci porta alla pura felicità, al puro amore e alla pura gioia. Raffigura un coro degli angeli del paradiso. “Gioia meravigliosa scintilla divina. Questo bacio a tutto il mondo”.

IV Fase. La IV fase inizia nel 1905 e termina nel 1911, questo è il periodo aureo di Klimt. - “Danae” 1907, questo è un soggetto mitologico. Gli scrittori greci e romani ci hanno tramandato la vicenda del re Acrisio che avendo saputo da un indovino che suo nipote lo avrebbe spodestato decide di rinchiudere sua figlia in una cella, la principessa Danae, in modo tale che non avrebbe potuto avere figli. Zeus però si innamora della fanciulla e per poter entrare nella prigione dov'era chiusa si trasforma in pioggia d'oro, e sotto questa forma possedette Danae. Da questo rapporto nacque un bambino di nome Perseo che uccise il nonno Acrisio prendendo il suo posto. Il personaggio è rappresentato in una posizione di tipo fetale, ha una grande massa di capelli rossi, gli occhi sono chiusi e ha le labbra leggermente aperte in segno di desiderio. Danae è raffigurata con una

gamba incredibilmente grande che domina gran parte della superficie del quadro. Danae assume una posizione un po 'sconcia' tenendo queste gambe leggermente sollevate così da permettere il rapporto con Zeus. Danae asseconda ciò che sta avvenendo, non si ribella ne esprime stupore o meraviglia di quello che sta per accadere, ma lo accetta con piacere e ciò si nota soprattutto dall'espressione del suo viso. - “Adele Bloch-Bauer I” è un dipinto del 1907. Questa donna era la moglie di un importante direttore di banca di Vienna ed era stata per dodici anni l'amante di Klimt. Alcuni studiosi pensano che lei sia la donna che Klimt raffigura nell'opera “Giuditta I” poiché in quest'opera la donna indossa lo stesso ed identico collier che indossa Giuditta. In questo quadro c'è un trionfo dell'oro, del moderno e del decoro. I modi decorativi dell'abito indossato da Adele si ispirano all'arte egizia. Ci sono tre strati d'oro, il primo è il vestito della donna, il secondo è il mantello di Adele, il terzo è lo sfondo. - “Il Bacio” dipinto fra il 1907 e il 1908. Quest'opera ha un significato estetico. Il sostegno strutturale è dato da blocchi decorativi, diversi fra di loro che si uniscono in un solo blocco, come per gli abiti. Il valore simbolico è dato dalla fitta trama di fiorellini simbolo di felicità ed è un ornamento astratto. Tutto è malinconico, il corpo dell'uomo e della donna sono fusi, la donna ha un abito con movimenti circolari, mentre l'uomo ha un abito fatto da linee rette, triangoli bianchi e neri.

-Quando Hoffmann nel 1905 progetta la residenza per la famiglia Stoclet Ha carta bianca su tutto, così decide di chiamare Klimt per la decorazione della sala da pranzo. I mosaici di Klimt saranno due e si rispecchiano l'uno nell'altro. Lo fondo è bianco, si stagnano le figure principali a destra, la donna incinta raffigura 'l'attesa' al centro fra le figure è raffigurato l'albero della vita, ispirato all'arte giapponese. “L'estrema conseguenza della mia evoluzione nell'arte dell'ornamento”. Il dipinto sull'ultima parete è tutto oro. Ci sono quattro blocchi il primo è la cornice concentrica quadrata formata da triangoli neri, bianchi e dorati, il secondo blocco è formato da segni circolari che simboleggiano la figura femminile, il terzo blocco è lo sfondo ed il quarto è quello formato da rettangoli colorati ed è sviluppato in lunghezza. È un quadro astratto formato da forme e colori anch'esse astratti. - Nel 1908 Viene inaugurata la mostra Kunstschau. Contemporaneamente a Vienna e alla sua “Secessione” in Germania si sviluppa l'“Espressionismo”. - Klimt continuerà a dipingere e fra il 1908 e il 1916 realizzerà l'opera “Vita e Morte”. La linea curva si distacca dallo sfondo creando una distanza astratta nel tempo. Klimt raggruppa in un unico blocco tutti i personaggi. Con questo dipinto Vincerà a Roma il primo premio.

- “Giuditta II” fu realizzata nel 1909. Giuditta questa volta è raffigurata in altezza ed è posta a trequarti protesa verso una direzione. La donna ha in mano la testa di Oloferne. Il viso è concentrato su ciò che fa ed esclude lo spettatore. A differenza dell'opera “Giuditta I” qui è tutto concentrato non c'è nulla di sfumato. Klimt partecipa alla IX Biennale di Venezia.

V Fase.

La quinta fase inizia nel 1912 e termina nel 1918. Nel 1913 visita Parigi e resta molto colpito dall'Impressionismo e dal Postimpressionismo. Questi saranno gli ultimi sette anni della sua vita. Quest'ultima fase è caratterizzata dallo stile 'fiorito' e sarà di nuovo il presidente di un'associazione di artisti la Bund Osterreichischer Kunstlers. Cambia il suo modo di rappresentare la donna mentre prima raffigurava il tema del tempo che passa, il tema dell'azione, il tema delle incognite della vita ora invece la donna ha un significato completamente diverso. - “Adele Block Bauer II” è un dipinto del 1913. Il cappello ostacola la visione del volto della donna e lo distacca dallo sfondo. Le linee curve degli abiti mettono in risalto le forme della donna.

- “Baronessa Elisabeth Bachofen” opera realizzata nel 1914. Isola il corpo della donna dallo sfondo circondandolo con una massa compatta che si unisce con lo sfondo stesso. Questa massa è il mantello della donna ed è pieno di decorazioni e perciò entra in contrasto con l'abito semplice e privo di decorazioni della donna.

- “Ritratto di Friederike Maria Beer” del 1916. Prima di realizzare quest'opera andò a Parigi a vedere una mostra dove conobbe le opere di Matisse e la sua carica violentissima di colore. Per la realizzazione di quest'opera si ispira proprio a Matisse e fa annegare la figura nello sfondo, carico di colore, di massa e di forme. Il quello stesso periodo c'è la moda del Giappone.

- Klimt nella sua vita ha amato molto le donne, la vita stessa, l'amicizia e nella fase finale della sua vita e della sua carriera si ricongiunge con se stesso. Dipinge così “Il melo”, dove realizza uno sfondo che si avvicina alla realtà raffigurando in lontananza altri meli gracili. La sua natura è tormentata. “I ragazzi non mi capiscono più. Se ne vanno. Si, non so neppure se mi accettano ancora. È un po presto perché mi succeda ciò che è sorte comune degli artisti. La gioventù nel suo impeto vorrà sempre distruggere il passato. Ma non per questo gliene voglio.”.

- Klimt passa dall'ornamento e dal Simbolismo pagano all'evidenziazione della dimensione psicologia della donna moderna. Fra il 1917 e il 1918 realizza il “Ritratto di Johanna Staude”. Qui scompare l'uso dell'oro e compare l'arancione come colore di sfondo. Vienna sta morendo e sta per diventare la piccola capitale di una piccola repubblica. Non è più tempo di luccichii e splendori ma l'artista si chiude in se stesso.

- “La culla” dipinto del 1918, l'ultimo anno della sua vita, muore Vienna e muore Klimt. Il dipinto ha una confezione piramidale che da al quadro dinamismo. Sulla punta della piramide si intravede la testolina del bambino sommersa da colori, stoffe che creano la coperta. Questo dipinto è un'allegoria che si può fare di tutto per seppellire il futuro con i colori del passato, ma prima o poi il futuro si vedrà....


Similar Free PDFs