Riassunto STORIA DELL\'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA PDF

Title Riassunto STORIA DELL\'ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
Author Giada Farina
Course Storia dell'architettura contemporanea
Institution Politecnico di Torino
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Riassunto con integrazione tra libro e corso....


Description

NEOCLASSICISMO in Italia e Torino 1750 - 1800 Neo: ripresa di qualcosa già presente, classico: periodo che comprende arte greca e romana. Viene ripresa l’arte greca e romana, principalmente il tempio con i suoi elementi principali quali la tripartizione, la simmetria, il fronte principale, il timpano, i triglifi, gli architravi e i capitelli. Per quanto riguarda l’Italia, nella seconda parte del ‘600 nascono le accademie per volere del Re che voleva attorno a sé persone competenti che lo aiutassero a creare edifici e leggi. Nasce un gruppo di architetti e letterati che si pongono domande su come fare le cose: iniziano a studiare Vitruvio e fanno viaggi per informarsi e studiare le rovine romane. Il tempio viene ripreso nelle sue linee ma creato qualcosa di originale, possiamo notare alcuni esempi:  Villa Albani, tempietto diruto, Roma, Carlo Marchionni (1763) → il “tempietto diruto” è un finto tempio antico ricostruito nuovo.  Palazzo Ducale, Genova, Simone Cantoni (1777)  Teatro La Scala, Milano, Giuseppe Piermarini (1778)  Villa Reale, Milano, Giuseppe Piermarini e Leopoldo Pollak (1790)  Chiesa della Gran Madre di Dio, TORINO, Ferdinando Bonsignore (1830)  Piazza Vittorio Veneto, TORINO  Palazzina Baricalla, TORINO, Carlo Sada (1852) → finto bugnato  Chiesa di San Massimo, TORINO, Carlo Sada (1853)  Casa Antonelli, TORINO, (1846) N.B. Forme classiche usate anche come monumenti civili e ad uso civile (NOVITÀ) NEOCLASSICISMO in Europa e Stati Uniti Il museo nasce alla fine del ‘700 – inizio ‘800 da civili che mettono opere come sculture e quadri nelle proprie abitazioni. Iniziano ad essere private aperte al pubblico poi diventano strutture pubbliche. I grandi musei nascono dopo le conquiste di Napoleone. Alcuni esempi:  Walhalla, Monaco. (1830) → riprende il Partenone.  Borsa di San Pietroburgo. (1810) → edificio civile fatto come un tempio  Bank of England, Gandy, Soane. (1694) → realizzata solo in parte ma in progetto l’idea era quella di dare vita ad una struttura somigliante ad un parco archeologico riscoperto.  Piccadilly Circus, Londra. (1819) → forme classiche per una parte di città.  Pantheon, Parigi. (1789) → reinterpretazione del Pantheon romano, usato come luogo di sepoltura di personaggi illustri Le rivoluzioni occidentali (Americana 1779-1783, Francese 1789) hanno dato il via alla trasformazione progressiva dei paesi, compresa anche l’architettura, i suoi usi e significati. I principi dell’illuminismo elaborati da personaggi come Montesquieu, Voltaire e Rousseau divengono pensieri comuni: uguaglianza tra gli uomini, tolleranza religiosa, contratto sociale, rifiuto del dispotismo e delle visioni metafisiche. La conseguenza è la cosiddetta rivoluzione della comunità degli intellettuali e degli artisti. La pubblicazione dell’Encyclopédie a Parigi dall’editore Le Breton affidata a Denis Diderot e Jean-Baptiste Le Rond d’Alambert (anni 1745 – 1772) rappresenta la visione del mondo che andrà caratterizzando l’epoca contemporanea e tutte le

sue espressioni (primo testo scientifico). → la parte di architettura viene descritta da Francois Blondel e viene messa alla pari di tutte le altre forme d’arte. Blondel fa trasparire che un architetto non è nulla senza la comunità che lo forma e lo sostiene (prima accademia fondata da Luigi XIV nel 1671: l’Académie Royale d’Architecture → ospitata al Louvre, si studiavano e si mettevano a confronto gli antichi trattati e veniva studiato il mondo classico. I giovani architetti continuano e specializzano i loro studi all’Accademia di Francia a Roma dove possono avvicinarsi al meglio al mondo romano. Nel 1743 Blondel fonda una scuola alternativa dove imposta un vero e proprio sistema organizzato da corsi. All’accademia vengono chiamati anche alcuni padri del neoclassicismo come Julien David Leroy primo architetto francese ad aver viaggiato in Grecia e autore di Le Ruines des plus beaux monuments de la Grece (raccolta di accurate incisioni che ritraggono le ricostruzioni delle architetture dei tempi antichi e l’interpretazione da parte dell’architetto. Leroy trova spunto nei complessi antichi per un’architettura del suo tempo). Pensiero sull’architettura greca: sostiene che la qualità formale sia legata alla qualità dello sviluppo della società nella quale viene elaborata. Nascono così due direzioni intraprese tra gli architetti: una più accademica che tende a utilizzare parti decorative provenienti dall’antichità greco-romana, l’altra che tenta di essere più originale, ispirata comunque alla classicità ma nuova. Dopo la morte di Blondel, diventa professore accademico Etienne-Louis Boullée. Boullée si dedica per la sua intera vita all’architettura e va alla ricerca di modelli astratti. Con le sue creazioni evoca emozioni “sublimi” del terrore e della quiete attraverso la grandiosità delle sue concezioni. Boullée era ossessionato dalla capacità della luce di evocare la presenza del divino.  Cenotafio di Newton (1784), sfera in muratura (150 m di diametro) progettata per Isaac Newton, in cui di notte era sospeso un fuoco a rappresentare il sole, mentre di giorno questo veniva spento per svelare l’illusione del firmamento prodotto dalla luce diurna attraverso i muri perforati della sfera. RIMANE SULLA CARTA  Ampliamento biblioteca nazionale (1781), riferimento alle stanze vaticane di Raffaello. Era un luogo di cultura ed educazione del popolo. → sorta di Pantheon allungato (idea civile).  Teatro dell’opera (1781), pensato con il Pantheon a pianta circolare e scalinata frontale. Doppia cupola per avere una copertura più imponente.  Chieda della Madleine (1785), chiesa a croce greca con scalinata enorme e dimensioni colossali.  Museo (1783), edificio con pianta centrale, quattro ingressi in corrispondenza dei punti cardinali segnati da colonne traiane e circondato da porticati di colonne libere a forma semicircolare e culminante in una gigantesca calotta semisferica in cui si innestano 4 volte a botte che coprono le navate. N.B. Fino ad ora l’edificio più imponente era quello del re, lui innova ripensando la grandezza anche agli edifici civili e pubblici. N.B. Nei suoi disegni utilizza molto la luce (presa dal barocco). N.B. Forme semplici e abbandono delle decorazioni. All’Acàdemie si affianca l’Ecole Polytecnique dove l’insegnamento dell’architettura è tutto gestito da Jean-Nicolas-Louis-Durand (allievo di Boullée). Cerca di fondere una metodologia costruttiva universale grazie al quale si

potessero creare strutture economiche e appropriate mediante la permutazione modulare di piante-tipo predeterminate e la variazione degli alzati. → l’unico obbiettivo dell’architettura deve essere l’UTILITÀ. Napoleone potenzia oltre che la scuola politecnica anche il corpo dei Ponts et Chaussées dove si formano ingegneri civili che progetteranno, sempre con l’obbiettivo dell’utilità, uffici, depositi, luoghi di lavoro, ecc. fino ad arrivare alle nuove città napoleoniche. Tre vertici del sapere: Architetti-ingegneri della scuola politecnica, architetti accademici e ingegneri della scuola Ponts et Chaussées. Gli accademici vengono mandati a Roma per specializzarsi e qui, oltre che studiare l’antico, hanno la possibilità di confrontarsi con grandi maestri come Johann J. Winckelmann, Giovanni Battista Piranesi → hanno due idee contrastanti: il primo, come Leroy, è promulgatore dell’arte greca come origine del “vero stile”; il secondo afferma non solo che gli Etruschi avevano anticipato i Greci, ma che, assieme ai Romani loro successori, avevano innalzato l’architettura ad un ulteriore livello di raffinatezza. A Parigi e a Roma le accademie iniziano a diffondersi toccando così tutte le sfumature del mondo classico. Claude-Nicolas Ledoux (allievo di Bondel)  Prigioni di Aix En Provence (), progetto pensato con finestre minuscole e struttura imponente in modo tale da incutere timore alle persone. NON REALIZZATA  “Città ideale” di Chaux, Ledoux diviene responsabile delle saline di Lorena e Franca Contea per incarico della Ferme Générale (organismo regio che sovraintendeva la produzione industriale). Le Saline Reali di Chaux erano un nuovo sito produttivo e residenziale per la raffinazione del sale pensato come il primo nucleo pensato come una sorta di “città ideale”. Pone attenzione all’organizzazione del lavoro e alla qualità della vita degli addetti. → Progetto realizzato: pianta semicircolare (ricorda il percorso dell’astro solare, quindi simbolo della monarchia). L’impianto entra in funzione nel giro di pochi anni e continua, anche se meno, dopo la Rivoluzione. Ledoux viene imprigionato e quando viene rilasciato prosegue su carta il suo progetto → progetta la fabbrica del sale, pensa di raddoppiare l’insediamento produttivo e attorno ad esso dovrebbero sorgere degli ulteriori edifici. Progetta gli edifici in base a cosa devono contenere: le case degli operai in maniera molto semplice, lo stabile per il sale simile ai capannoni agricoli rivestiti in pietra bugnata, l’edificio del direttore con un tetto basse, un timpano e un colonnato classico. Jean-Nicolas Durand, durante l’era napoleonica si volevano grandi strutture a basso costo. IDEA di UTILITÀ → piante a modulo quadrato o rettangolare da poter unire. Riprende forme classiche indipendentemente da quale edificio bisogna costruire, usa sempre lo stesso modulo e lo adatta semplicemente. ECCLETTISMO INIZIO ‘800 – FINE ‘800 Eclettico, dal greco, significa “atto a scegliere”, gli artisti tendono a prendere dal passato, trasformarlo per creare cose nuove. Ripresa del gotico, romanico e classico → diventa quindi neogotico, neoromanico e neoclassico. Chiese → neogotico e neoromanico. Banca → neoclassico.

Periodo caratterizzato dalla nascita di nuove esigenze quindi nuove strutture (come stazioni ferroviarie, padiglioni per le esposizioni, alberghi, case di gioco, serre, ecc.) Nuovi materiali: ferro (molto usato per i ponti), vetro (usato già dai fenici ma mai in lastre e come copertura), ghisa (molto resistente e forte ma poco flessibile). La struttura non doveva solo stare in piedi ma anche essere decorata (decorazione presa dal passato). N.B. L’uso dell’acciaio permette di fare sezioni più strette. Alcuni esempi:  Chiesa / Biblioteca di Saint Geneviève, Parigi. (1789) Costruita come chiesa con strutture in ghisa coperto da lastre in vetro. Dopo lo scoppio della rivoluzione viene trasformata in edificio civile per i francesi e successivamente diventa una biblioteca.  Crystal Palace, Londra. (1851) Progettato da Paxton, un progettista di serre che sfrutta le grandi lastre di vetro e ferro. La struttura ad impianto basilicale di altezza crescente a 5 navate, attraversata da un transetto con copertura a botte è risolta con elementi modulari. Colonne in ghisa sovrapposte, travi reticolari in acciaio, centine in legno e serramenti ancora in acciaio. Rivestito interamente in lastre di vetro. Lo spazio interno è reso fluido perché non ha pareti divisorie e quindi retto solamente da sottili sequenze di colonne su cui poggiano le balconate della galleria e copertura. Pugin → “mostro di vetro”, Eccelesiologist → “esempio di ingegneria lontano anni luce dall’architettura”, Ruskin → “la più grande serra mai costruita”. N.B. Avviene un’industrializzazione del cantiere edilizio ed inizia ad esserci più organizzazione.  Torre Eiffel, Parigi. (1887) Realizzata con comparti in metallo legati tra loro con chiodi a caldo. Cerchio alla base ripreso dalla classicità ma non si appoggia su un arco → sfida tutte le regole di quel tempo.  Opera, Parigi. (1875) tipico esempio con simmetria, tripartizione, coronamento. C’è comunque un misto di stili tra archi, colonne e statue. → rappresenta la ricchezza e un luogo dove si possono trovare persone ricche. Uso di finto marmo e finto oro per cercare di stupire ma con economia.  Grand Hotel, Scarborough. (1867) molto sontuoso per ricchi perché i primi che potevano permettersi di viaggiare lo erano. Stazioni:  Stazione King’s Cross, Londra. (1852)  Gare du Nord, Parigi. (1846)  Stazione di St. Pancras, Londra. (1868) → da fuori sembra una cattedrale gotica, l’interno è molto moderno con utilizzo di volte in lastre in vetro. Gallerie:  Galleria Vittorio Emanuele II, Milano. (1865)  Galleria Mazzini, Genova. (1880)  Galleria Umberto I, Napoli. (1891) Altri esempi in Italia:  Cupola S. Gaudenzio, Novara. (1887) di Alessandro Antonelli. In stile eclettico: ha preso alcuni elementi della classicità e li ha assemblati → così anche la Cattedrale di Novara  Castello Sforzesco, Milano. (1890) restauro di Luca Beltrami in stile eclettico.

N.B. Il barocco viene ripreso moltissimo a TORINO.  Mole Antonelliana, TORINO. (1863) di Alessandro Antonelli. In stile gotico (volte a ogiva e guglie) ma con molti elementi classici (volte, colonne, basamento). Nata come sinagoga ma la comunità ebraica abbandona la committenza.  Nuova sede del Parlamento, TORINO. (1864) è la parte posteriore di Palazzo Carignano → richiama elementi classici come la tripartizione e la simmetria ma ha molti elementi che richiamano il barocco.  Stazione Porta Nuova, TORINO (1861) ha dei riferimenti al gotico. La facciata è simil pietra ma in realtà è in acciaio. Il coronamento è gotico (come palazzo Madama). L’arco ricorda una grande volta vetrata che è andata distrutta dai bombardamenti della guerra. SCUOLA DI CHICAGO FINE ‘800 Nasce una nuova tecnica costruttiva chiamata “Balloon frame”: scheletro fatto listelli in legno legati da chiodi fatti a macchina. Lo scheletro può assumere molte forme ed essere rivestito in modi differenti. Hanno un grande problema: bruciano. → Incendio negli anni ’70 e ’80 dell’800. Struttura urbanistica molto semplice come i Romani. → Lotti formati dall’incrocio delle strade quindi per ottimizzare gli spazi si cercava di svilupparsi in altezza. Questo implica fondazioni stabili (a Chicago si utilizzavano le “fondazioni a zattera” con rotaie dei treni messe a griglia perché non esisteva ancora il c.a.). La muratura viene assottigliata man mano che si sale → toglieva però molto spazio per questo si iniziano a costruire i pilastri in ghisa. Orizzontamenti in acciaio. Novità: ascensore, posta pneumatica. Problema: portare gli impianti in altro, richiamare la tradizione → Finestra Chicago: finestre tripartite, uso di Bowindow, risaltano lo spigolo per mascherare l’altezza che non era tradizionale. Alcuni esempi:  Auditorium Building, Chicago. (1889) sorta di teatro con cucina nei piani alti per evitare che i fumi interferiscano con altri ambienti. È moderno negli impianti: impianto di areazione forzata e aria condizionata. Dall’esterno sembra un palazzo rinascimentale con richiami alla classicità.  Chicago Tribune, Chicago. (1847) stile neogotico, sembra la cattedrale di Notre Dame allungata. Si cerca di rappresentare “l’architettura americana”. ARTS AND CRAFT TRA ‘800 E ‘900 È un movimento per le arti e l’artigianato: prima gli artigiani facevano le loro cose come opere d’arte, con l’avvento dell’industrializzazione gli artisti iniziano a scomparire quindi si inizia a mettere insieme ARTE e INDUSTRIA. Nascono diversi pensieri:  Nazareni, gruppo di pittori tedeschi, con Johann Friedrich Overbeck e Franz Pforr. Movimento improntato su spirito medioevale → affascinati da opere del ‘400 italiano (fino a Raffaello Sanzio).  Movimento purista italiano, trova nel ‘300 gli unici modelli della lingua italiana.  Confraternita Preraffaelita, nata in Inghilterra da 7 artisti quali Dante Gabriele Rossetti. L’Italia e Dante Alighieri vengono presi come modello (Campo dei miracoli a Pisa). Viene effettuata una rivalutazione degli artisti italiani del ‘400. Si opponevano alla pittura dell’800 perché ritenuta superficiale.

John Ruskin, ha un ritorno alla visione di natura prima di Raffaello. Nel 1868 diventa il primo Slade Professor of Fine Art all’Università di Oxford. Nel 1853 pubblica “The Stones of Venice” dove dedica un intero capitolo al ruolo dell’artigianato in relazione al lavoro artistico → per la prima volta Ruskin si pronuncia contro la “divisione del lavoro” industriale e la “degradazione dell’operaio a macchina”. Qui confronta l’artigianato tradizionale con il lavoro meccanico della produzione di massa. Nel 1851 Ruskin aderisce ai preraffaeliti. William Morris, è un artista che inizia a domandarsi sul destino dell’arte: nella sua riflessione su arte-industria dice che “l’industria non fa l’arte”. Nel 1861 fonda la “Morris, Marshall, Faulkner & Co” che produce oggetti di arte applicata come la carta da parati TRELIS. Nel 1859 Philip Webb costruisce alla famiglia Morris la Red House a Londra. Il nome deriva dalle facciate in mattoni rossi. Webb la progetta attraverso un pensiero funzionale rispettando i metodi costruttivi locali e fu contrario ad ogni uso eccessivo dell’ornamento. Era un’abitazione che si distaccava dalla classicità ma si avvicinava al medioevo e ad alcuni aspetti innovativi: non esisteva una facciata principale, la pianta è irregolare e non simmetrica, non c’è tripartizione, le finestre sono asimmetriche e di dimensioni diverse basate sulla propria funzionalità. L’arredo e l’interno sono progettati interamente da Morris. Proprio qui Morris inizia a disegnare le sue carte da parati ispirandosi al giardino della casa con fiori variopinti e pergolati con roseti (TRELIS). Nel 1875 la società fu sciolta e rifondata come “Morris & Co” e ampliò i campi in cui operare. N.B. Nel 1875, su Regent Street, a Londra, nasce il primo negozio di mobili chiamato Liberty. Nel 1877 fonda un salone di esposizione a Londra come sbocco commerciale principale. Nel 1886 inizia ad informarsi di economia e politica leggendo Karl Marx e si iscrive alla Federazione Socialdemocratica diretta da Engels. Nel 1891 scrive “News from Nowhere” dove dimostra la sua visione utopica di città: un paese in cui lo stato si è estinto e in cui scompare la distinzione tra città e campagna, una città senza denaro e proprietà, senza crimini, prigioni, in cui ogni persona è livera di scegliere il lavoro e lavorare. → Nel 1879 nasce la prima idea della città-giardino di Howard come forma di insediamento: le dimensioni ottimali sono di 32.000 abitanti circondata da una corona verde che la isola. Ogni città doveva essere collocata nella regione e collegato ad un centro più importante tramite una ferrovia. La ferrovia taglia la città in due parti uguali: la zona commerciale non è coperta, l’industria è mescolata alle aree residenziali in maniera opportuna. Mackmurdo, nel 1882 fonda la “Century Guild” formata da artisti che si occupavano della progettazione e produzione di oggetti per la casa. Lavora sia come grafico che come progettista di carte da parati e di mobili. Ashbee, nel 1887 fonda la “Guild of Handicraft” formata da artisti con lo scopo di dare un impiego e addestramento agli operai londinesi che altrimenti sarebbero disoccupati. Ashbee si definisce un socialista costruttivo dicendo che il problema è l’utilizzo non corretto della macchina. → indica che c’è un legame tra il movimento Arts and Craft e la città-giardino. Voysey, allievo di Mackmurdo. Deriva il suo stile da Webb sull’uso di materiale autoctono e metodi tradizionali. Senso della misura quasi eccessivo: decoro o i tessuti o le carte da parati, mai entrambi.

Fine: con l’avvento della I° G.M. il movimento inglese Arts and Craft cessa di esistere. CITTÀ INDUSTRIALE FINE ‘700 Tra fine ‘700 e inizio ‘800 in Inghilterra, Germania, Francia ed alcune nazioni dell’Europa, il processo di industrializzazione inizia a cambiare le città. Con l’avvento delle industrie le campagne vengono abbandonate e nei prati iniziano a sorgere detriti di scavo e macerie. Le industrie nascevano nelle vicinanze di fiumi o bacini d’acqua in quanto fonte principale di energia. L’edificio industriale prevalente è quello dei filatoi a torre. Nei quartieri operai il pauperismo (fenomeno economico e sociale caratterizzato da parti di popolazione in condizioni di miseria dovuta a mancanze di capitale, guerra, carestia o calamità naturale) e sovraffollamento in abitazioni in condizioni malsane diventano tra i problemi principali. Copertura a shed prima fatte in legno poi in ghisa, usata nei capannoni industriali con la quale si riesce a dare illuminazione diurna più uniformemente. La pittura mette in luce molti aspetti critici di questo periodo, molti pittori per la prima volta dipingono la vita degli...


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