19 Triangolo Einthoven PDF

Title 19 Triangolo Einthoven
Course Fisiologia Umana I
Institution Università degli Studi di Sassari
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appunti lezione di fisiologia...


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FISIOLOGIA IL TRIANGOLO DI EINTHOVEN E LE DERIVAZIONI STANDARD Le derivazioni elettrocardiografiche sono 12. Vi sono derivazioni bipolari e derivazioni unipolari: • Le derivazioni bipolari prevedono l'utilizzo di due elettrodi ambedue attivi: il positivo e il negativo. • Le derivazioni unipolari prevedono un unico elettrodo attivo che è chiamato elettrodo esplorante e che rappresenta il polo positivo dell'apparecchio che registrerà l'attività elettrica del cuore rispetto a un potenziale di riferimento vicino allo zero (non si capisce bene se dica così). Le derivazioni possono essere classificate anche in centrali o periferiche: • quelle periferiche sono le derivazioni agli arti, • quelle centrali sono le precordiali. Le bipolari agli arti sono definite derivazioni standard o derivazioni di Einthoven. Si tratta di porre degli elettrodi per fare delle registrazioni bipolari. • La prima derivazione è chiamata I (prima) derivazione o D1: si pone l'elettrodo negativo al braccio destro, mentre il braccio sinistro è positivo e si ottiene un tracciato elettrocardiografico che sarà definito I derivazione. • La II derivazione (o D2) è caratterizzata da braccio destro negativo e gamba sinistra positiva. • La III derivazione (o D3) è caratterizzata da braccio sinistro negativo, gamba sinistra positiva. Per memorizzare: • il braccio destro è sempre negativo • la gamba sinistra è sempre positiva • il braccio sinistro è positivo in I derivazione e negativo in III derivazione. Questo è il cosiddetto triangolo di Einthoven. Si usa quando si fanno le derivazioni bipolari agli arti: la I, la II e la III derivazione. Presi tre punti equidistanti si ottiene un triangolo equilatero. Al centro di questo triangolo equilatero c'è una forza elettromotrice puntiforme che dà origine a una grandezza vettoriale. Questa grandezza vettoriale, proiettata sui lati di un triangolo equilatero, dà origine alle grandezze scalari che sono le grandezze che si registrano con l'elettrocardiogramma. Quindi, questo vettore, cioè questa freccia che parte dal centro e che 

ha una certa intensità, una certa direzione e un certo verso, rappresenta il risultato di tutti i dipoli che costituiscono il processo di attivazione dei ventricoli e quindi è quello responsabile del cosiddetto complesso QRS. La risultante dei tre vettori del complesso QRS è il vettore che abbiamo nel triangolo. Questo vettore è definito asse elettrico medio del cuore che può essere indicato come QRS medio che praticamente rappresenta la risultante di tutti i vettori e con tutte le direzioni seguite durante il proseguimento del fronte di eccitazione; tale risultante la possiamo rappresentare come un unico vettore che ha una intensità, una direzione e un verso e questo vettore è rivolto dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra e leggermente verso in avanti. Questo vettore è detto asse elettrico medio del cuore cioè mediamente la tendenza di tutti i vettori è quella di prendere quella direzione. L'asse elettrico coincide con l'asse anatomico del cuore cioè dove c'è più muscolatura ovviamente vi saranno vettori più importanti che faranno orientare il vettore risultante verso sinistra. Basta considerare che il ventricolo di sinistra ha uno spessore 3-4 volte superiore al ventricolo di destra. Il vettore è rivolto dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra (come lo vedete qua indicato). Einthoven diceva che se noi conosciamo questa grandezza vettoriale e facciamo la proiezione del vettore sui lati del triangolo, stacchiamo dei segmenti che sono proporzionali alla risultante del valore del QRS medio. Cosa vuol dire? Se noi con la registrazione delle derivazioni in I, II e in III siamo in grado di misurare l'ampiezza del QRS, lo trasferiamo a livello del lato di riferimento del triangolo. Quindi per esempio noi abbiamo la I derivazione: Q non è misurabile, R sì (+5), S non è rilevato. +5-0=+5 mm. Poi prendiamo l'esempio della II derivazione: R è +16, l'onda Q è -1 e S non è misurabile. Quindi +16-1=+15 mm. Poi prendiamo la III derivazione: Q vale -1, R +11 e S non è misurabile. Quindi abbiamo un valore +10 mm. Cioè del complesso QRS prendiamo i valori algebrici, poi si fa la somma dei positivi con i negativi e si esprime il risultato in mm. Noi sappiamo cosa significano questi mm perché avevamo fatto la taratura. 1 mm di ampiezza = 0,1 mV. Allora prendiamo questi valori che abbiamo ottenuto e li riportiamo nel lato della derivazione. Per esempio, questo è I derivazione (braccio destro negativo, braccio sinistro positivo). Il valore è +5 quindi da 0, che è il punto di mezzo del lato del triangolo, andiamo verso destra e prendiamo 5mm. La via di mezzo del lato rappresenta la via di mezzo tra il positivo e il negativo quindi è come se fosse un dipolo (che è una carica positiva preceduta da una carica negativa separate da un punto che vale 0). Se andiamo verso il positivo raggiungiamo il massimo del valore. Quindi noi se abbiamo +5 dobbiamo andare da 0 verso il positivo. Se avessimo avuto -5 saremmo dovuti andare a sinistra verso il meno. Quindi poi mettiamo i valori della II derivazione, quindi +16 e andiamo dalla linea di mezzo del lato verso i valori sempre più positivi. E così per quanto riguarda la III derivazione. Queste proiezioni si incontrano in un punto che, collegato con il centro, dà l'intensità del vettore risultante cioè il vettore del QRS medio o asse elettrico del cuore. Cioè abbiamo fatto il ragionamento inverso di Einthoven. Egli partiva da un vettore per avere le grandezze scalari, noi partiamo dalle grandezze scalari per trovare una grandezza vettoriale che è l'asse elettrico del cuore che si misura in gradi.

L'orientamento si misura in gradi rispetto ad un angolo giro che passa per il centro del piano. 

L'asse elettrico del cuore coincide con l'asse anatomico quindi si avrà un cuore più verticalizzato in soggetti longilinei che avranno quindi un cuore detto “a goccia”, mentre potremmo avere degli assi elettrici più orizzontalizzati in elementi robusti, bassi, tracagnotti che hanno un cuore più orizzontalizzato. Quindi c'è una variabilità dovuta soprattutto agli aspetti anatomici che sono i responsabili del fatto che i vettori risultanti per ogni attivazione sono diretti verso il punto dove c'è più muscolatura e quindi l'asse elettrico del cuore è diretto da destra verso sinistra e dall'alto verso il basso. (Il prof interrompe la lezione e va via per il troppo chiasso)....


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