42031-a.a.10-11 mat 10 linguistica di base D semantica PDF

Title 42031-a.a.10-11 mat 10 linguistica di base D semantica
Author Francesca Caporali
Course Linguistica generale
Institution Università di Pisa
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Semantica...


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LINGUISTICA GENERALE, Linguistica di base D, a.a 2010/11, Ada Valentini

Mat.10

Semantica A. Caratteri generali (1) Semantica: si occupa del significato. Le unità di analisi della semantica sono i lessemi, ossia le parole studiate dal punto di vista del significato. L’insieme dei lessemi di una lingua costituisce il suo lessico. La semantica si occupa anche del significato di altre unità, come ad es. le unità polirematiche, dette anche lessicalizzazioni, (ad es. foglio rosa, luna di miele, il fai da te, costituita da un gruppo di parole che si comporta come una parola sola, indipendentemente dalla sua struttura interna e il cui significato non è dato semplicemente dalle somma dei significati delle parole che lo costituiscono) o le frasi. (2) Concezione referenziale o concettuale del significato: “un concetto, un’immagine mentale, un’idea, processo o operazione mentale, corrispondente a qualcosa che esiste al di fuori della lingua” (Berruto 2006: 95), definito nel sistema dal suo valore. (3) Il triangolo semiotico

significato

segno

significante

referente

Ricorda i casi in cui è evidente che la relazione tra i significati e la realtà esterna è mediata e indiretta. Confronta il significato di ingl. wood e it. legno e bosco e il significato di ingl. fingers e toes e it. dita. (4) Diversi tipi di significato: a. significato denotativo: è quello oggettivo, referenziale; è “inteso in senso oggettivo, di ciò che il segno descrive e rappresenta; corrisponde al valore di identificazione di un elemento della realtà esterna” (Berruto 2006: 96) b. significato connotativo: è non oggettivo, ma socialmente condiviso; è il significato “indotto, soggettivo, connesso alle sensazioni suscitate da un segno e alle associazioni a cui dà luogo” (Berruto 2006: 96) es.: gatto ha come s. denotativo “felino domestico di piccole dimensioni ecc.” gatto ha come s. connotativo “animale grazioso, furbo, pigro, indipendente ecc.” (5) a. il significato linguistico è la somma del significato denotativo e connotativo b. il significato sociale è il significato in termini di dimensione sociale, in relazione ai rapporti tra i parlanti ess. Buongiorno! (a) “auguro una buona giornata” (b) “riconosco la persona che sto salutando e instauro un’atmosfera cooperativa di possibile interazione”; Tu, entra! (a) “pronome di seconda persona singolare” (b) “allocutivo di confidenza e solidarietà”; 1

Lei, entri pure!

(a) “pronome di seconda persona singolare” (b) “allocutivo di rispetto e deferenza”

(6) a. hanno significato lessicale gli elementi che si riferiscono a oggetti, entità o concetti della realtà extralinguistica, b. hanno significato grammaticale gli elementi che esprimono rapporti interni al sistema o alla struttura dei segni ess. buono, mangiare, gatto hanno significato lessicale di, il, benché hanno significato grammaticale (7) a. Intensione: insieme delle proprietà che costituiscono il concetto designato da un termine b. Estensione: insieme degli individui a cui il termine si può applicare cane ‘mammifero domestico dei canidi’ (DISC) terrier ‘razza di cani segugi, di piccola taglia, dotati di grande robustezza’ (DISC) Bergamo nome (proprio) [toponimo]: referente unico, designa un individuo e non una classe, ha solo estensione e non intensione. È possibile avere conoscenze enciclopediche sui luoghi designati con certi toponimi o sulle persone designate con certi antroponimi, ma non è possibile dire da che cosa sia costituito il significato dei rispettivi nomi propri; non è possibile farne una parafrasi. B.

Rapporti tra i lessemi

(8) I lessemi risultano legati l'un l'altro nel sistema linguistico secondo più dimensioni: a. per significato e significante insieme (famiglie di parole; classi di derivati con stesso affisso; cfr. 9); b. per solo significante (polisemia; omonimia; cfr. 10)); c. per solo significato (sinonimia, iponimia, antonimia, inversione, complementarità, solidarietà lessicale, campo semantico; cfr. 11). (9) rapporti basati insieme sul significato e sul significante: a. famiglie di parole: si ha quando un insieme di lessemi è imparentato nel significato e (/perché) imparentato nel significante Ess. it. bestia, bestiame, bestiale, bestiario, bestialità; latte, latteria, allattare, lattosio, allattamento, latteo, slattare, lattaio ing. ability, disabled, disability, enable, inability, unable, enablement b. classi di derivati con lo stesso affisso: Ess. it. -imento: rifornimento, avvenimento, conseguimento, sfinimento, ottenimento ecc.; -eria,: gelateria, pizzeria, spaghetteria (1983), panineria (1983), sorbetteria (1983), hamburgheria (1986), frullateria (1990), polenteria, focacceria, budineria ecc.; -ile: porcile, canile, ovile, caprile; ess. ing –hood: brotherhood, childhood, motherhood, monkshood, widowhood, (10) rapporti basati sul solo significante: a. polisemia: si ha tra lessemi con lo stesso significante, ma con diversi significati imparentati o derivabili tra loro; ad un identico significante corrispondono più significati diversi Es. galera “nave a remi” e “prigione”; b. omonimia: si ha tra lessemi con lo stesso significante, ma con diversi significati, non imparentati o derivabili tra loro Es.: cavo “vuoto” vs. cavo “corda che si adopera sulle navi”. Gli omografi (un caso collaterale rispetto agli omonimi) sono lessemi diversi scritti in modo identico. 2

Ess.: ancora /ankora/ vs. ancora /ankora/; pesca / peska/ ‘atto del pescare’ vs. /pska/ ‘frutto’ (11) rapporti basati sul solo significato: a. sinonimia: si ha tra lessemi diversi aventi lo stesso significato (es.: tra/fra, devo/debbo, viso/volto/faccia). La sinonimia totale si ha raramente; si ha sinonimia parziale quando i due lessemi hanno connotazioni diverse (come succede in gatto/micio), oppure appartengono a varietà diverse (come succede in rinite/raffreddore ) e non sono interscambiabili in ogni contesto (viso/faccia tonda/paffuta, ma faccia/*viso/*volto di bronzo). I geosinonimi sono sinonimi legati a varietà regionali diverse (es.: bergamasco cornetti / it. fagiolini) b. iponimia: si ha tra lessemi il significato di uno dei quali è incluso nel significato dell'altro Ess.: sogliola è iponimo di pesce; pesce è iperonimo o sovraordinato o arcilessema di sogliola libreria, cassettone, credenza [iponimi] vs. mobile [iperonimo] Serie iponimica: ‘cinquecento’ - utilitaria - automobile - veicolo; sogliola - pesce - animale c. solidarietà semantica: si ha quando un lessema ha un rapporto preferenziale con un altro lessema, ossia cooccorre preferenzialmente con esso Ess.: baio o imbizzarrito con cavallo; paffuto con bambino, guance, ma non con libro (relazione sull'asse sintagmatico!) d. antonimia: si ha tra lessemi dal significato contrario, che designano i poli opposti di una scala Ess.: bello/brutto, alto/basso; buono/cattivo; giovane/vecchio; d. inversione: si ha tra lessemi che esprimono la stessa relazione semantica vista da due opposte direzioni Ess: comprare/vendere; (essere) padre (di)/(essere) figlio (di); (essere) marito (di)/(essere) moglie (di); (essere) iponimo (di)/(essere) iperonimo (di); td. vermieten “dare in affitto”/mieten “prendere in affitto” f. complementarità: si ha quando un lessema è la negazione dell'altro Ess.:vivo/morto, maschio/femmina; vivo/morto; parlare/tacere g. campo semantico: è costituito da un insieme di lessemi con lo stesso iperonimo Ess.: rosso, verde, giallo, bianco, nero ecc. C. Analisi componenziale del significato in tratti o componenti semantici o semi, così chiamata perché basata sull’idea che il significato possa essere analizzato scomponendolo in unità più piccole o componenti o tratti semantici: (12) Il campo semantico della parentela

padre madre figlio figlia nonno nonna nipote

/MASCHIO/ + – + – + – ±

/DISCENDENTE/ + + +

/I GRADO/ + + + + – – –

(13) Tratti semantici e struttura gerarchica: l’esempio del verbo ‘uccidere’ uccidere = {[CAUSARE] [(DIVENTARE) (NON VIVO)]} 3

D. Il concetto di prototipo (14) Il concetto di prototipo è stato sviluppato nella teoria dei prototipi di Eleanor Rosch ed è stato mutuato da essa in semantica. La teoria dei prototipi è una teoria della categorizzazione, cioè si occupa dei processi con cui si formano le categorie alla base dell’attività cognitiva umana. Alcuni assunti centrali della teoria dei prototipi: a. alcune categorie hanno confini vaghi e imprecisi e alcuni loro membri sono caratterizzati da un’appartenenza incerta alla categoria b. le categorie sono internamente strutturate nel senso che vi sono membri centrali per la categoria e membri perifici La nozione di prototipo applicata in semantica è stata interpretata come un costrutto mentale, astratto, costituito da un insieme di proprietà tipiche: ad es. il significato di uccello è una "immagine-modello ideale, con cui confrontare tutti i membri di una classe o categoria", è il "concetto più tipico di volatile, rappresentato da quello che per i parlanti di una certa cultura e società è l'immagine mentale immediata più corrispondente al concetto di ‘uccello’, “quella a cui si pensa se non vengono fornite ulteriori indicazioni per l'identificazione" (Berruto 2006:106). Il prototipo ‘uccello’ è dunque "l'uccello più tipico per una certa cultura e ne possiede tutti i caratteri o tratti costitutivi". Tali tratti costituiscono un insieme di criteri più o meno importanti per definire una categoria, in altre parole non sono tutti necessari e di uguale importanza per tutti i membri della categoria. Il prototipo rappresenta il punto focale di una categoria, mentre gli altri membri della categoria (per es. ‘struzzo’ o ‘pinguino’) rappresentano la periferia. I tratti centrali del prototipo sono posseduti da tutti i membri della classe o categoria, mentre gli altri non saranno più posseduti dai membri più periferici. Es. nel prototipo di “tazza” i tratti centrali sono /fatta per bere liquidi caldi/ e /di dimensioni abbastanza piccole da poter essere portata alla bocca con una mano/, mentre /con un manico/ e /con un piattino/ non sono tratti basilari.

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