Amleto - riassunto dettagliato dell\'opera PDF

Title Amleto - riassunto dettagliato dell\'opera
Author Alice Ran
Course letteratura inglese
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

riassunto dettagliato dell'opera...


Description

Rissunti Amleto Introduzione: Opera complessa. Per Goethe, Amleto era un uomo costretto ad affrontare una realtà da eroe senza averne la stoffa. Per molti romantici era un simbolo del loro universale dolore e della loro aspirazione all’infinito. Per gli artisti del novecento l’emblema della moderna nevrosi e alienazione. Una tragedia moderna perché ha uno stretto rapporto con la situazione attuale che la rende universale. Scritta tra il 1599 e il 1600, legata quindi al travaglio di quegli anni, cosi come tutte le opere di Shakespeare ne diviene veicolo. Non c’è un intreccio secondario, l’attenzione è tutta rivolta verso Amleto anche quando lui non c’è. Amleto ha una prodigiosa consapevolezza, gli altri personaggi vedono soltanto una parte della vita, ossia la visione di Amleto. Ad Amleto è affidata la domanda del Giulio Cesare che si poneva Bruto, se fosse giusto o meno agire. Qui però si amplia tale domanda: qual è il bene e quale il male, cos’è la vita e cosa la morte… Tutto Amleto è una grande domanda. Opera come immagine dell’uomo moderno. Amleto della domanda è soggetto e oggetto. Non a caso con una domanda l’opera si apre ed essa risuona per tutta l’opera. L’uomo moderno, in questo caso rappresentato da Amleto, dubita perché si pone domande sulla vita. C’è una strenua ricerca intellettuale di cui prova esemplare è il suo linguaggio. Il mondo è diviso tra parole che sono solo vacui suoni e parole che sono cose, parole che sono apparenza e parole che sono verità, superando le illusioni del linguaggio convenzionale. In Amleto c’è tutto: vicende personali e dello Stato, famiglia e Danimarca intera, il mondo e qualsiasi strato sociale. III atto, seconda scena: il teatro nel teatro, ci sono tutti sul palcoscenico, c’è la vita nel suo presente e nel suo passato. Alle domande non ci sono risposte, il dubbio come condizione permanente, qui sta la modernità di Amleto.

ATTO PRIMO La prima scena si svolge ad Elsinore nel castello di Danimarca. Bernardo e Marcello le sentinelle sono di guardia e chiedono ad Orazio di stare con loro durante il turno, poiché egli non crede all’apparizione dello spettro (che le guardie hanno visto la notte precedente). Lo spettro appare ed Orazio constata con stupore che è identico al Re morto. Le sentinelle pensano che sia un cattivo presagio, segno dell’imminente invasione delle truppe di Norvegia guidate dal Principe Fortebraccio, il quale vuole vendicare il padre (Fortebraccio il Vecchio) e riprendere le terre da lui perse insieme alla vita, in una battaglia contro il Re defunto. Lo spettro riappare, ma poi il gallo canta, è mattina e quando è sul punto di parlare scompare di nuovo. I tre decidono di avvisare Amleto. La seconda scena avviene nella sala del trono. Parla il Re Claudio, fratello del Re defunto quindi zio di Amleto, che ne ha sposato la madre appena rimasta vedova. Egli annuncia che ha deciso di chiedere al vecchio Re di Norvegia, zio del giovane Fortebraccio di non permettere al nipote alcuna mossa contro di loro e invia perciò due membri della corte a trattare con il Re. Poi concede a Laerte, figlio di Polonio consigliere del Re, di tornare in Francia, poiché era giunto in Danimarca solo per assistere all’incoronazione ormai avvenuta. Infine chiede ad Amleto perché è così malinconico. Qui ci sono dei versi importantissimi, la Regina parlando della vita e della morte dice ad Amleto che tutto deve morire ed in riferimento alla morte e a tali avvenimenti Amleto risponde di non

conoscere la parola “sembra”,questo è il riassunto del suo problema e della filosofia dell’opera, distinguere la verità dall’apparenza. Poi la Regina gli chiede di rimanere con loro e non tornare a Wittemberg e soprattutto di non mostrare più quella tristezza. Amleto promette di fare del suo meglio. Ma in un successivo e breve monologo appare sconcertato per i fatti accaduti e per le richieste della madre. Sopraggiungono Orazio e le sentinelle che riferiscono ad Amleto dello spettro. Egli decide di montare la guardia insieme a loro la notte stessa per parlare con lo spettro e si interroga sul perché di tale apparizione. Anche la terza scena è ambientata nel castello. Laerte prima di partire parla con la sorella Ofelia e le consiglia di non cedere alle lusinghe di Amleto, poiché potrebbero essere solo un capriccio. Ma soprattutto egli è un principe e quindi non è libero di sposare chi vuole. Arriva Polonio che dà consigli di vita al figlio e poi lo invita a sbrigarsi a partire. Rimasto solo con Ofelia anche Polonio le dice di stare alla larga da Amleto. La quarta scena si svolge sugli spalti del castello dove Amleto, Orazio e le guardie aspettano lo spettro, mentre sentono i festeggiamenti del Re Claudio e Amleto commenta che i Danesi. Lo spettro appare e Amleto lo invita a parlare e il fantasma gli fa cenno di seguirlo. Amleto lo segue nonostante i consigli dei compagni a fare attenzione perché potrebbe essere una trappola. Anche la quinta scena avviene negli spalti del castello. Lo spettro confessa di essere il fantasma del padre e gli chiede di vendicarlo per l’assassinio avvenuto ad opera dello zio che gli ha versato del veleno nelle orecchie. Gli dice anche di non fare del male alla madre. Scompare. Amleto davanti alle guardie e Orazio finge indifferenza poi fa giurare loro per tre volte di non rivelare nulla riguardo l’apparizione. Amleto insiste di far finta di niente e di non sapere niente neanche quando lui assumerà comportamenti da pazzo. ATTO SECONDO La prima scena si svolge nel castello. Polonio sospettoso che il figlio Laerte conduca una vita poco virtuosa a Parigi invita Rinaldo suo servo a partire per la Francia per spiarlo e chiedere di lui a chi lo conosce. In seguito lo stesso Polonio parla con la figlia Ofelia, preoccupata per i comportamenti insoliti di Amleto, i due pensando che sia per colpa dei continui rifiuti ricevuti da Ofelia (sotto consiglio del padre e del fratello) decidono di andarlo a riferire al Re. La seconda scena si svolge nella sala del trono dove il Re e la Regina chiedono a due amici di infanzia di Amleto, Guildernstern e Rosencrantz, di stargli vicino e cercare di farlo svagare. Sopraggiungono poi Polonio e Ofelia. Polonio annuncia l’arrivo degli ambasciatori di ritorno dalla Norvegia: il Re di Norvegia ha convinto il nipote Fortebraccio ad invadere la Polonia piuttosto che la Danimarca, quindi passerà presso le terre del Re Claudio ma con la promessa che verrà in pace. Polonio poi si mette a spiegare al Re che secondo lui l’umore di Amleto è dovuto all’amore per Ofelia. Il Re non sembra convintissimo così Polonio suggerisce di spiare Amleto, mettendosi dietro ad un arazzo, mentre egli parla con Ofelia. Amleto incontra poi i due amici, Rosencrantz e Guildernstern e viene a scoprire da loro, dopo una serie di domande che sono stati mandati a chiamare dal Re per tenerlo sotto osservazione. La conversazione si sposta poi sull’arrivo di una compagnia di attori e sul fatto che i principali ruoli sono sempre più affidati a giovinetti (allusioni storiche reali dell’epoca elisabettiana). Gli attori vengono accolti da Amleto ed essi recitano alcuni versi sulla morte di Priamo a Troia e dal lutto portato dalla moglie Ecuba. La compagnia di attori poi viene congedata ed esce con Polonio, rimane con Amleto solo il primo attore a cui egli chiede di recitare il giorno dopo l’Assassinio di Gonzago. Rimasto solo si getta in un monologo in cui spiega il suo piano, si meraviglia del potere evocativo del teatro, si maledice per la sua inerzia ed è pieno di dubbi.

ATTO TERZO La prima scena avviene nella sala del trono, il Re e la Regina chiedono a Guildernstern e Rosancrantz notizie sul comportamento di Amleto, ma loro affermano che il giovane non vuole rivelare i motivi della propria follia. Poi la Regina invita Ofelia a comportarsi gentilmente con Amleto appena egli arriverà, Polonia dice alla figlia di far finta di leggere un libro passeggiando mentre lui e il Re si nasconderanno per aspettare l’arrivo di Amleto e spiarne i comportamenti. Arriva Amleto pronunciando il famoso monologo “essere o non essere” poi nega i sentimenti verso la fanciulla e le consiglia di andare a chiudersi in convento piuttosto che sposarsi. Il Re capisce che il problema che affligge Amleto non è l’amore e inizia a temere che egli serbi dei rancori che causeranno dei problemi. Decide di inviarlo in Inghilterra. Polonio dal canto suo decide di fare un ultimo tentativo facendolo parlare con la madre Gertrude. Nella seconda scena siamo nel castello, dove Amleto dopo aver dato le ultime istruzioni agli attori incarica il fidato Orazio di osservare le reazioni del Re durante lo spettacolo. Amleto china il capo sul grembo di Ofelia e si mette ad assistere al riassunto mimato dell’azione, prima dello spettacolo vero e proprio. Seguito poi da alcune parole indirizzate al pubblico, da parte di un attore chiamato Prologo. Lo spettacolo comincia mettendo al centro temi come il tradimento, l’incesto e l’assassinio. Quando Luciano versa il veleno nell’orecchio del Re, Claudio si alza e lascia la sala. Amleto è sicuro di aver ottenuto la prova che cercava. Il Re invia poi i due amici di Amleto e Polonio a chiamarlo e comunicargli l’intenzione della madre di avere un colloquio con lui. La terza scena si svolge nella sala del trono dove il Re comunica a Guildernstern e Rosencrantz di prepararsi a partire per l’Inghilterra con Amleto, poi giunge Polonio il quale informa il Re che sta andando a spiare il colloquio tra la Regina e Amleto, si nasconderà dietro un arazzo. Il Re rimasto solo si inginocchia ed inizia a pregare sperando nel perdono divino per il gesto compiuto. Entra Amleto che vedendo il Re raccolto in preghiera per un attimo pensa di ucciderlo, ma poi si frena perché in questo modo finirebbe in Paradiso. La quarta scena avviene presumibilmente nella stanza della Regina. Amleto si reca da lei per parlarle ed ella spaventata dall’atteggiamento severo del figlio grida aiuto. Polonio preoccupato si muove e Amleto pensando ad un topo infilza la spada nell’arazzo. Lo uccide. Poi rimprovera alla madre la sua condotta indegna e priva di virtù. Appare allora lo spettro, che può vedere solo Amleto, il quale rinnova al figlio la richiesta di vendicarlo ma senza provocare ulteriore dolore alla madre. In un primo momento chiede alla madre di non giacere più con lo zio, poi cambia opinione e le dice di assecondare il Re e raccontargli l’accaduto. Infine esce trascinandosi via il corpo di Polonio. ATTO QUARTO Siamo sempre nel castello dove la Regina corre ad informare il Re dell’accaduto, allora Claudio sempre più preoccupato ribadisce il fatto che è giunto il momento che Amleto venga spedito in Inghilterra e chiede a Rosencrantz e Guilderstern di andare a prendere il corpo di Polonio e portarlo nella cappella. Nella seconda scena (sempre nel castello) Ros. E Guil. Chiedono ad Amleto di rivelare loro dov’è il corpo di Polonio, ma Amleto si rifiuta di rispondere, accetta poi di essere accompagnato dal Re per parlarci. La terza scena (sala del trono) il Re on due uomini al seguito ragiona sul fatto che Amleto sia inspiegabilmente amato dalla folla e quindi questa imminente partenza deve sembrare generata da un bisogno di riflessione, non si deve venire a sapere nulla dell’uccisione di Polonio né della pazzia di Amleto. Il Re manda poi le guardie a cercare nuovamente il cadavere di Polonio e viene lasciato da solo con Amleto, al quale ribadisce che deve partire immediatamente. Rimasto solo, il Re rivela che farà assassinare Amleto appena egli giungerà in Inghilterra. Nella quarta scena siamo nei pressi del castello, dove Fortebraccio come previsto giunge con il suo esercito in pace. Manda un capitano a chiedere al Re Claudio una scorta per marciare attraverso il suo regno e recarsi così in Polonia. Amleto incontra il capitano che gli racconta dell’impresa in corso: molti uomini moriranno per difendere un fazzoletto di terra di nessun valore,

Fortebraccio dal canto suo lo fa per vendicare l’onore di suo padre, Amleto non può evitare di fare un confronto con ciò che sta accadendo e rimproverarsi per la propria inerzia. La quinta scena si svolge all’interno del castello dove la Regina viene esortata da Orazio a parlare con la povera Ofelia, che dopo la morte del padre e il rifiuto di Amleto è in preda alla follia. Arriva poi Laerte tornato in segreto dalla Francia e appresa la notizia del padre vuole vendicarlo. Laerte incontra poi la sorella e vedendola in quelle condizioni si infuria ancora di più, pretendendo almeno dei funerali di Stato per il padre. L’ambientazione non cambia nella sesta scena. Orazio riceve una lettera da parte di Amleto, partito per l’Inghilterra. Egli riferisce che la sua nave, in viaggio da soli due giorni è stata attaccata da una nave pirata, hanno combattuto ed egli è stato fatto prigioniero. E’ sopravvissuto poiché ha promesso ai pirati di farli incontrare con il Re. Chiede infine ad Orazio di raggiungerlo, poiché queste persone lo condurranno da lui. Nella settima scena il Re nella sala del Trono parla con Laerte confidandogli che la colpa della morte del padre e della pazzia della sorella è causa di Amleto, e che non ha potuto uccidere il nipote per due ragioni: l’affetto che lo lega a lui e soprattutto il fatto che Amleto sia ben voluto dal popolo. Nel frattempo entra un messaggero con le lettere da parte di Amleto per il Re, il giovane informa lo zio che è tornato in patria e chiede di poterlo incontrare l’indomani. Il Re rassicura Laerte sul fatto che potrà vendicarsi, ma di agire con prudenza di modo che il piano di ucciderlo e quindi vendicarsi vada a buon fine. Giunge poi la Regina avvisando che Ofelia è morta annegata, poiché in preda alla pazzia si era messa a fare ghirlande e cantare canzoni vicino ad un salice in riva al fiume, ed è caduta in acqua morendo. Dalla descrizione della Regina sembra quasi che Ofelia sia morta inconsapevolmente, in realtà come si evince anche dal dialogo dei due becchini dell’atto successivo, Ofelia si è suicidata. ATTO QUINTO Siamo nel cimitero dove due becchini scavano la fossa per la sepoltura di Ofelia, e nel frattempo discutono sul fatto che il Re ha stabilito di darle sepoltura cristiana pur essendosi suicidata, solo perché è una gentildonna. Arrivano Amleto e Orazio, che si mettono ad osservare dei teschi vicino alle varie fosse e Amleto ragiona quasi ironizzando sul senso della vita e della morte. Tra questi teschi ci sono anche quello di Ofelia e quello di Yorik il buffone di corte che Amleto conosce bene poiché ci giocava da piccolo. Arriva poi il corteo funebre, Laerte si cala nella fossa per abbracciare un’ultima volta la sorella. A quel punto Amleto, nascosto sino a quel momento si fa avanti e i due iniziano a combattere; Amleto dichiara il suo amore per Ofelia. Orazio li separa e fa allontanare Amleto. La seconda scena si svolge invece al castello dove Amleto confida ad Orazio che durante la partenza per l’Inghilterra, trovò le lettere del Re Claudio, destinate al Re d’Inghilterra, nella quale si chiedeva di uccidere Amleto decapitandolo, poiché era un pericolo. Egli trafugò le lettere modificandole, così alla fine della battaglia in mare (con i pirati), quando Rosencrantz e Guildernstern arrivarono in Inghilterra furono decapitati al posto di Amleto. Subito dopo arriva un cortigiano che chiede ad Amleto se intende accettare l’invito a duello di Laerte, o preferisce aspettare e rimandare la battaglia. Amleto riferisce di essere pronto e così il duello inizia, dopo essersi scusati a vicenda e stretti la mano in segno di rispetto. Il Re prepara una coppa di vino avvelenata per Amleto, con la scusa di brindare durante il combattimento, ma la Regina beve per sbaglio dalla coppa. Durante il combattimento poi, si scambiano le spade, quella di Laerte è avvelenata e così entrambi vengono feriti dall’arma intrisa di veleno. La Regina si sente male e cade a terra, il Re vedendo Amleto preoccupato prova a giustificare la situazione dicendo che ella si è sentita male nel vedere il figlio sanguinante. La Regina però urla che non è vero e che la coppa è avvelenata, dopo aver pronunciato queste parole muore. Alla fine Laerte ferito confessa che ad Amleto che l’inganno è stato architettato dal Re. Amleto costringe il Re a bere dalla coppa avvelenata, dopo averlo ferito con la spada anch’essa avvelenata,uccidendolo. Ancora una volta Laerte chiede perdono ad Amleto e muore.

Orazio vedendo anche Amleto morente, vuole suicidarsi con il veleno rimasto, ma Amleto lo implora di rimanere in vita per raccontare la sua storia agli altri e a Fortebraccio in ritorno dalla Polonia, che lo stesso Amleto vuole che diventi erede al trono di Danimarca. Prima giungono gli ambasciatori i quali informano dell’avvenuta esecuzione di Rosencrantz e Guildernstern poi entra Fortebraccio il quale apprendendo l’accaduto da Orazio ordina che vengano rese le onoranze funebri ad Amleto....


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