LO Scimmiotto, riassunto dettagliato PDF

Title LO Scimmiotto, riassunto dettagliato
Author Federica Giacometti
Course Lingua E Cultura Cinese
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Summary

riassunto dettagliato del libro "viaggio in occidente" o "lo scimmiotto" di Wu Cheng'en...


Description

LO SCIMMIOTTO WU CHENG’EN

Autore Wu Cheng’en (吴承恩 1504 – 1582) è stato uno scrittore cinese della dinastia Ming. Nato a Huai'an, nella attuale provincia di Jiangsu, figlio di un mercante che gli diede un'educazione confuciana, e lo fece studiare all'Università Imperiale di Nanchino (predecessore dell'attuale Università di Nanchino) per più di 10 anni. Sembra che abbia lavorato come tutore di un principe, e che abbia tentato più volte l'esame di stato come funzionario, con scarsi risultati; solo in tarda età gli sarebbe stato assegnato un incarico secondario, e dopo poco sarebbe stato accusato di corruzione, il che lo avrebbe spinto ad abbandonare la carriera pubblica, anche una volta dimostrata la sua innocenza. È considerato l'autore di Il viaggio in Occidente (1590), uno dei quattro grandi romanzi classici della letteratura classica cinese, ma l'attribuzione è molto discussa, soprattutto considerando il valore delle altre sue opere; è vero che lo scrittore dimostrò un certo gusto per il grottesco e il fantasioso, ma è anche vero che se non fosse per quello che è considerato il suo capolavoro sarebbe classificato come un autore secondario. Il romanzo fu pubblicato anonimo (poiché l’autore scelse la lingua vernacolare invece del cinese classico per la stesura dell’opera) e un'attribuzione sicura è pressoché impossibile. Periodo storico Ultima dinastia cinese di etnia han (1368-1644). Fu fondata da Zhu Yuanzhang (Hongwu, regno 1368-98), un condottiero affermatosi nel Sud, che approfittò della decadenza della dinastia mongola degli Yuan. Ebbe una fase iniziale di accentramento istituzionale, con il ritorno al «sistema degli esami», segnata dall’espansione dell’economia commerciale e monetaria e dal consolidamento dell’autorità territoriale nell’Asia centrale e del nord, escludendo il N del Gobi e il Xinjiang. I M. promossero spedizioni marittime che giunsero fino all’India e all’Africa. Ebbe capitale prima a Nanchino e poi (1421) a Pechino. Anche per ragioni interne alla corte, come l’eccessivo potere degli eunuchi, seguì una fase di ripiego accompagnata da rovesci militari sui confini dell’Asia interna, disordini e malessere sociale, e da difficoltà internazionali come l’invasione giapponese della Corea alla fine del Cinquecento. La dinastia finì quando i mancesi presero Pechino, dopo che l’ultimo imperatore M. si era suicidato e la città era stata conquistata dal ribelle Li Zicheng. Riassunto Scimmiotto nasce da un uovo di pietra. Diventa re delle sue scimmie. Frequenta una scuola-convitto per diventare immortale. Crea scompigli fra i draghi subacquei, fra i giudici infernali e dentro il paradiso taoista. Con grande fatica, un enorme spiegamento di forze celesti riesce a impadronirsi di lui. Viene condannato a morte, ma non c’è verso di eseguire la condanna. Il redivivo mette a soqquadro il paradiso taoista. Per ridurlo alla ragione, deve intervenire il Buddha in persona. CAPITOLO 1 Pan Gu (spezzò l’immensa nuvola primordiale, cicli dell’universo 129 600 anni divisi in 12 momenti di 10 800 anni (rami terrestri Topo, Bue, Tigre, Lepre, Drago, Serpente, Cavallo, Ariete, Scimmia, Gallo, Cane e Porco) rappresentano anche le 12 parti della giornata. Shao Yong: nell’inverno/tenebre/cuore immobile/cielo freddo del topo si muove lo Yang ancora prima che nascono creature. à il cielo mette le radici. A metà movimento del Topo (cioè dopo 5400 anni) si apre il cielo. L’azzurro ricompare con le 4 figure del firmamento (sole, luna, astri, stelle). IL CIELO SI APRE NEL SEGNO DEL TOPO Con l'anno del bue la Terra comincia a solidificarsi, le cose prendono consistenza. A metà dello stesso anno si formano le 5 forme: acqua, fuoco, terra, metallo e legno

La TERRA SI FORMA SOTTO IL SEGNO DEL BUE Nascono gli esseri e le cose. Scende il soffio del cielo e sale il soffio della Terra, dalla loro unione nascono le 10 000 cose. Il cielo puro e la terra fervente si uniscono. Si creano lo Yin (Notte-Nero) e lo Yang (Bianco-Giorno). Nascono uomini, bestie e uccelli L’UOMO NASCE NELL’ANNO DELLA TIGRE. Su iniziativa di Pan Gu, i 3 augusti ordinarono il mondo, i 5 imperatori stabilirono le regole delle relazioni sociali. L’Universo viene diviso in 4 grandi continenti Est, Ovest, Sud e Nord. L’inizio del Libro comincia a Est. Nel paese di Aolai, (le cui dimensioni corrispondono ai gradi dell’eclittica, alle divisioni del calendario, alle nove case e agli otto trigrammi) in riva all’oceano c’è il Monte di Fiori e Frutti, un’isola bellissima, pilastro del cielo, abitata da animali leggendari e da immortali, asse immutabile della Terra per diecimila Kalpa (Kalpa, nell’induismo, è un’era di 4 miliardi di anni= un giorno di Brahma // Uruboro – serpente che si mangia la coda: ciclicità del tempo). L’isola è impregnata dalla limpidezza celeste e dal rigoglio terrestre. Finì per essere penetrata da un pensiero. Si ritrovò incinta e si spaccò partorendo un Uovo di Pietra, si trasformò in Scimmia (concepita dal Cielo e dalla Terra). L’imperatore di Giada (Taoismo) nel Palazzo della Stella Polare inviò immortali e ministri. Si pensa che la scimmia bevendo acqua e mangiando è come una luce che si spegnerà subito. Le scimmie si lavano in un torrente e decidono di voler arrivare alla sorgente, eleggeranno Re la scimmia che avrà il coraggio di buttarsi e andare alla sorgente. La scimmia di pietra si butta nel torrente, arriva alla sorgente e scopre un paradiso in cui vuole portare a vivere tutte le scimmie. Torna dalle altre scimmie, che lo eleggono re. In seguito, tutte le scimmie seguono Scimmiotto e si trasferiscono a vivere alla sorgente, che viene chiamata da loro: “Terra Benedetta, paradiso cavernoso”. Le scimmie vanno a viverci. Scimmiotto decide di farsi chiamare “Bel Re Scimmia”, e regna per quattro secoli in felicità senza pari. Un giorno ad un banchetto si mise a piangere, colto improvvisamente dal pensiero della caducità. Le scimmie, così, comprendono di non essere immortali e si mettono tutte a piangere, disperate. Solo 3 FIGURE SU 5 sono IMMORTALI: Buddha, Immortali e Santi. Vivono sulle montagne e nelle grotte e si sottraggono al cielo della trasmigrazione. Il Bel Re Scimmia decide di cercare il segreto per restare giovane. Va a sud ma trova solo gente che non si accontenta della vita. Va a occidente e incontra un boscaiolo, bravo figlio, povero ma pieno di pietà filiale. Infine, va sul monte della Terrazza degli Dei, il cui patriarca è Subhuti, mastro della legge e illuminato. Scimmiotto decide di voler imparare a diventare immortale, e diventa suo discepolo, prendendo il nome di Sun. Scimmiotto non si accontenta e vuole anche un soprannome: vi sono 12 soprannomi per discepoli, a lui viene assegnato il decimo: “Consapevole di vacuità”, WuKong → SunWukong 孙悟空. CAPITOLO 2 Per vari anni il BEL RE SCIMMIOTTO lavorò presso l’immortale e venne da lui educato, e, ad un certo punto, l'immortale convoca tutti i discepoli, durante cui fa un sermone sul Dao. L’immortale spiega tutto ciò che potrebbe insegnare ai discepoli, ma a Scimmiotto non interessa nulla, lui vuole diventare immortale. Viene bacchettato tre volte dall’immortale, che Scimmiotto interpreta come segno che era pronto per la terza veglia notturna in cui l'immortale gli avrebbe trasmesso il Dao superiore. L’anima di scimmiotto conosce la Perfetta Felicità. Durante questa parte del capitolo non si capisce se è scimmiotto che si immagina i segnali del maestro, o se quest'ultimo vuole davvero far capire a Scimmiotto che è pronto per diventare immortale. Così, Scimmiotto, bussa alla porta del maestro durante la notte, convinto che diventerà

immortale. Anche il maestro stesso è sorpreso che Scimmiotto abbia colto i sottili segnali che gli ha mandato. In seguito, gli spiega che per essere immortale deve sopravvivere alle 3 calamità: il Fuoco Interiore, il Folgore del Cielo e il Vento interno, che colpiscono le 5 viscere, le 4 membra e i 6 organi, uscendo dalle 9 aperture. L’immortale non vuole insegnare a Scimmiotto come fronteggiarle, nonostante abbia "la testa tonda rivolta al cielo e i piedi quadrati rivolti alla terra" come tutti gli altri esseri. Scimmiotto impara da solo le 72 trasformazioni e a salire sulle nuvole. A causa del suo sapere è costretto ad andarsene perché altri avrebbero voluto imparare i segreti del Dao. Ritorna al Monte dei Fiori e Frutti. Aveva lasciato la sua casa con un corpo pesante, ora ritorna con un corpo leggero (grazie al Dao). Nel frattempo, moltissimi anni erano passati, e il Re Diavolo del Caos aveva minacciato le scimmie, cacciando le scimmie dalla loro grotta e stabilendosi lui stesso al suo interno. Scimmiotto, avendo imparato le 72 trasformazioni, si batte con il diavolo e vince, ristabilendosi nella grotta con tutti i suoi sudditi scimmia, estremamente contenti di rivederlo. CAPITOLO 3 Scimmiotto si allena nelle arti marziali, e, con la violenza, ruba tutte le armi che trova e controlla della montagna, ottenendo rispetto da parte di animali e demoni. Visita il Re Drago del Mare Orientale per ottenere un’arma divina. Dopo aver litigato e lottato con esso perchè le armi che gli aveva mostrato non erano di suo gradimento, lo obbliga a mostrargli un'arma molto potente e unica di cui aveva sentito parlare durante il viaggio. Così, il re drago gli dona Bastone, arma pesantissima e potentissima, che era stata usata per misurare la Via Lattea. I Re Draghi dei 4 Mari su richiesta di scimmiotto gli danno il giusto equipaggiamento ma fanno una querela al cielo contro scimmiotto. Una notte mentre era ubriaco per i festeggiamenti viene rapito e portato nel “Mondo delle Ombre” del Re Yama, giudice degli Inferi. Lì, scopre di essere in uno dei due registri: "Anima 1350 – scimmia di pietra prodotta dal cielo, morte naturale prevista a 342 anni". Infuriato, Scimmiotto batte i demoni e il Re YAma, prende un pennello e cancella tutti i nomi delle scimmie e il suo dal registro. Scimmiotto si sveglia, scoprendo che si trattava di un sogno. Il Dio Del Cielo, Grande Compassionevole Imperatore di Giada, Re del Firmamento, dopo l’istanza del Re Drago e l’istanza del Re Yama del Mondo degli Inferi, manda generali per catturare “l’immortale perverso”. Il Dio del Pianeta Venere suggerisce di convocare il Re Scimmia per registrarlo e affidargli qualche incarico per controllarlo. Scimmiotto va nel cielo. CAPITOLO 4 Scimmiotto prova diversi incarichi: il posto di ispettore della scuderia non lo soddisfa, e nemmeno tutti gli altri… Un giorno in cielo corrisponde a un anno sulla terra, perciò, anche questa volta, scimmiotto resta lontano dal suo regno delle scimmie per moltissimi anni. Il Gran Re di Giada gli conferisce il titolo di equipuzio (gestore della stalla centrale). Scimmiotto, adirato, scopre che l’incarico è l’ultimo della scala e se ne ritorna sul monte dei Fiori e Frutti. I Diavoli gli consigliano di ritornare al cielo con una veste gialle e farsi nominare “GRANDE SANTO UGUALE AL CIELO”. L’imperatore di Giada conferisce a LI Jing e a Nata, due fidati cavalieri, l’incarico di catturarlo. A causa di tutti gli insegnamenti ricevuti dal maestro e del Bastone, Scimmiotto è imbattibile, e i cavalieri non fanno altro che ritornare al cielo chiedendo di farlo subito Grande Santo uguale al Cielo. Il Re di Giada lo fa Grande Santo uguale al cielo (più alto livello mandarinale) “Scritto il nome nel libro della vita, mai più potrà cadere nell’oblio”.

CAPITOLO 5 LIBRO IN CUI IL GRANDE SANTO DISTURBA LA FESTA DELLE PESCHE, RUBA L’ELISIR E SI RIBELLA AL CIELO, COSTRINGENDO GLI DèI A PERSEGUIRLO. Il Grande Santo Uguale al Cielo oziava. L’imperatore di giada gli aveva affidato l’occupazione del Frutteto delle Pesche dell’Immortalità. Nel gazebo, di nascosto, mangiava ogni giorno delle pesche, senza sapere che erano pesche dell'immortalità. La Regina Madre ordina la preparazione della “Festa delle Pesche sullo Stagno di Diaspro”. Nel frattempo, Scimmiotto, ha usato una delle trasformazioni per rimpicciolirsi e dormiva sull’unica pesca matura rimasta. Le fanciulle incaricate dalla Regina Madre di cogliere le pesche raccolsero anche quella su cui dormiva. Scimmiotto si ritrova, anche se non invitato, alla festa, dove mangia il cibo e si ubriaca. Cerca di svignarsela ma arriva al 33° cielo, quello di Laozi, nel paradiso di chi ha abbandonato ogni risentimento. Laozi era in giardino e predicava il Tao con Buddha. Scimmiotto ruba il cinabro (una bevanda, tesoro dell’Immortalità di Laozi) e le zucche di Laozi. Ritorna al Monte fa bere l’ambrosia alle scimmie. Scimmiotto si era abituato al cibo degli immortali, e non è più soddisfatto di quello della montagna dei fiori e dei frutti. Nel Cielo, nel frattempo, Laozi, la Regina Madre e tutti gli altri vanno a lamentarsi dal Re di Giada, che invia l’esercito celeste contro scimmiotto per catturarlo. Scimmiotto vince ancora una volta, e, così fra i prigionieri non c’era nessuna scimmia, ma solo demoni. CAPITOLO 6 LIBRO IN CUI GUANYIN SI RECA AL BANCHETTO PER INFORMARSI DEGLI INCIDENTI ED ERLANG, IL PICCOLO SANTO, RIESCE A SOTTOMETTERE IL GRANDE. La Bodhisattava Kuan-yi, la Grande Misericordiosa, onora l'invito della Regina del cielo e arriva al festino, ma rimane sconvolta nel vedere che le sale della festa sono tutte sottosopra e devastate. La regina la informa che da giorni non ha notizie del suo esercito mandato a catturare scimmiotto, così, la Bodhisattava, manda il suo discepolo Huy-yen alla montagna dei fiori e dei frutti, per capire cosa sta succedendo. Huy-yen trova i soldati che accerchiano la grotta, impedendo la fuga alle scimmie. I soldati vedono huy-yen e lui si fa convincere ad aiutarli a sconfiggere Scimmiotto. Fu uno scontro magnifico, ma, huy-yen si rese conto dell'invincibilità di scimmiotto, e scappò dal campo di battaglia. Tornato nel cielo, racconta l'accaduto, e Kuan-yin propone una divinità che, secondo lui, non avrà problemi a catturare Scimmiotto, il mago Erh-lang, nipote dell'imperatore del cielo, che vive alla foce del fiume delle Libazioni insieme ai fratelli e a divinità dendrocefale che hanno poteri magici immensi. Erh-lang viene mandato a chiamare, e accetta. La sua strategia è mantenere lo sbarramento dei soldati serrato, lottando in aria contro scimmiotto. Nel caso in cui questo tentasse di scappare, Vaisravana deve usare uno specchio riflettidiavoli per tenerlo d'occhio. La lotta tra Scimmiotto e er-lang fu magnifica, lottano corpo a corpo più di 300 volte, senza che le sorti si decidessero. Entrambi usano i loro poteri magici per trasformarsi. Vista la trasformazione di Eerlang (una figura gigantesca alta più di 30mila metri, fa scappare i generali di scimmiotto, che decide di darsi alla fuga, sparendo dalla vista di erlang. Una volta ritrovato Scimmiotto trasformato in ottarda (figura più infima della terra), si rimette a lottare con lui, per poi perderlo di nuovo nella fuga. Scimmiotto prende le sembianze di Er lang e va al suo Fiume delle Libazioni, dove lo scambiano per il vero Erlang. Poi arriva anche il vero erlang, creando confusione tra i presenti. Continuano la lotta e scimmiotto viene rispedito alla sua montagna, dove i fratelli di erlang lo aspettano e lo circondano.

Laozi, accorso, prende il suo laccio magico, il Laccio di Diamante. Così riescono a legare scimmiotto e, per impedirgli di trasformarsi, gli dividono lo sterno con un coltello. Viene poi portato nel luogo dell'esecuzione, in Cielo. CAPITOLO 7 LIBRO IN CUI IL GRANDE SANTO RESISTE AL FORNO DEGLI OTTO TRIGRAMMI, E L’INQUIETO SI CALMA SOTTO IL PESO DEL MONTE DEI CINQUE ELEMENTI. Il Re di Giada non riuscendo a contrastare Scimmiotto chiede aiuto al Signore del Paradiso Occidentale ossia Buddha. Buddha incontra Scimmiotto e fanno una scommessa. Se Scimmiotto riuscirà a sorpassare il palmo di Buddha Tathagata con un balzo, Buddha chiamerà nel suo Paradiso il Re di Giada, lasciando il Paradiso Orientale a Scimmiotto. Se non ci riuscirà sarà destinato a rimanere in Terra. Scimmiotto salta e arriva a uno dei cinque pilastri rosa che sorreggono il cielo, dove finisce il mondo. Trasforma uno dei suoi peli in un pennello e ci scrive sopra “il grande Saggio, l’Eguale del Cielo è arrivato qua”, e ci piscia sopra. Ritorna da Buddha, in un suo dito vi era scritto qualcosa e puzzava di piscio. Quel pilastro era uno dito di Buddha. Buddha trasformò così le cinque dita nei Cinque Elementi che diventarono una Montagna, (WuXing Shan) che si chiuse addosso a Scimmiotto imprigionandolo-. Ananda e Kasyapa, gli aiutanti di Buddha, impressero il sigillo a lettere dorate "OM MANI PADME HUM", subito la montagna mette le radici e congiunge le sue commessure, diventando impenetrabile e impossibile da evadere per scimmiotto. Buddha, preso da misericordia, mette un guardiano a vegliare la montagna, dicendogli di dagli da mangiare una pillola di ferro quando ha fame e fargli bere verderame se ha sete. CAPITOLO 8 Buddha aveva notato che uno dei popoli dei 4 Continenti, quello meridionale (Cina) era sanguinario e attaccabrighe. Dice che la conoscenza delle Vere Scritture avrebbe potuto aiutarli. Buddha ne aveva 3 Panieri: nel primo c’erano i Vinaya, che parlano del Cielo, nel secondo i Sastra, che parlano della Terra, nell’ultimo i Sutra, che salvano i Dannati. Tutte queste scritture erano divise in trentacinque parti, scritte su 15 144 pergamene. Serviva un credente che non avrebbe frainteso la parola delle Scritture. La Bodhisattava Guanyin si incarica di cercarlo, con il suo discepolo Huiyen. La Bodhisattva Guanyin in viaggio trova 3 Mostri: Sabbioso, Porcellino e Scimmiotto che sconta la pena all’interno della montagna creata da Buddha. Tutti e tre erano stati nel Paradiso e puniti per diverse colpe in Terra dal Re di Giada. Guanyin li libererà se aiuteranno colui che ricercherà le Sacre Scritture. Si organizza il viaggio in Occidente Nel suo monastero del Colpo di Tuono in India (il paradiso occidentale), il Buddha delibera di far giungere in Cina («regno del lucro e della concupiscenza») le sacre scritture che dovranno redimerla. Fa ricercare un pio pellegrino che si assoggetti alla dura prova del viaggio attraverso un’avventurosa e fantastica Asia Centrale, per giungere fino a lui e riportare le scritture nel proprio paese. Si predispongono il percorso e gli accompagnatori: Scimmiotto, Porcellino, Sabbioso e il cavallo-drago. La novella del drago, dell’indovino e del viaggio infernale dell’imperatore cinese narra come quest’ultimo venga indotto a commissionare lo stesso viaggio, con lo stesso scopo, alla persona giusta: il monaco Tripitaka. CAPITOLO 9

La Bodhisattva Kuan-Yin e il suo protettore Hui-Yen arrivano a Chang’an dove si trova l’imperatore Tai Zong dei Tang. Il Primo ministro Wei Cheng propone a Tai Zong di indire i primi esami della nuova dinastia dato che il periodo era di pace e prosperità. Intramezzo: Storia di Chen O che arriva a Chang’an, supera gli esami imperali, sposa Wench'iao figlia del Ministro Yin Kaishan, che se ne stava seduta in una torre ornata di festoni, con una palla ricamata in mano; sarebbe diventato suo marito l'uomo sul quale cadeva la palla, quando lei si sarebbe decisa a buttarla giù. Il corteo in onore di Chen O passa davanti ala torre e la ragazza fa cadere la palla, che arriva proprio addosso a lui. Viene nominato governatore di Chiangchou dall'imperatore, così parte con la sposa. Durante il viaggio fa conocere la moglie alla madre, che si ammala improvvisamente mentre si trovano nella Locanda delle Diecimila Fioriture; il giorno dopo arriva alla locanda un uomo che vende una carpa dorata, ma, guardandola, Chen O si accorge che gli occhi del pesce tremolano in modo strano. L'uomo dice di aver preso il pesce nel fiume Hung. Chen O vuole che il pesce venga ributtato vivo nel fiume. Prima di ripartire per il viaggo, Chen O fissa una camera per la madre e riparte con la moglie. Arrivato al fiume Hung, trova due navalestri, Li e Liu. I due confabulano, uccidono i servi e Chen O, buttandoli poi nel fiume, Liu gli ruba la moglie e regna a Chiangchou al posto del vero Chen O. I cadaveri vengono trascinati tutti dalla corrente, eccetto quello di Chen O, che cade sul fondo del fiume, dove viene visto da un servo del Re Drago, che lo riconosce come l'uomo che lo aveva salvato ributtandolo nel fiume. Il Re, allora, manda uno Yaksha a riprendere l'anima di Chen O al Tempio Municipale di Hung-chou, offrendogli un posto al suo fianco, come funz...


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