AMY FOSTER – JOSEPH CONRAD PDF

Title AMY FOSTER – JOSEPH CONRAD
Course Letteratura inglese
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Riassunto Amy foster esame di Letteratura inglese...


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AMY FOSTER – JOSEPH CONRAD Oltre i confini: Joseph Conrad e l'avventura dell'emigrazione Amy Foster viene descritto come "a dismal story", una storia tetra, incentrata su un'idea di fondo: l'essenziale differenza delle razze. Il tema era legato a vicende personali, maturate da Conrad durante i vent'anni nella marina britannica quando, viaggiando attraverso numerosi paesi dell'Asia, dell'Africa, dell'Australia e dell'India, aveva osservato con i suoi occhi la diversità etnica e culturale in una varietà di forme e prospettive e, tornando indietro nel tempo, al giovane che dalla Polonia sotto il dominio della Russia zarista in cui era cresciuto si era trasferito in Francia e poi in Inghilterra cercando di comprendere la società europea così diversa dalla sua. In effetti, la storia di Yankoo Goorall, un montanaro dei Carpazi che resta vittima di un naufragio sulle coste dell'Inghilterra sud-orientale mentre sta cercando di raggiungere l'America, è quella di Conrad e di ogni emigrato in ogni tempo e luogo. Due elementi rendono particolare la sua esperienza: il fatto di essere giunto in una nazione che non è quella verso cui era diretto e l'isolamento estremo a cui è sottoposto. Non ci sono altri immigrati a cui appoggiarsi per condividere la sua solitudine insieme con la cultura e la lingua d'origine. Tra gente ostile e chiusa, trova consolazione e amore soltanto in Amy Foster, la donna che lo salverà offrendogli un pezzo di pane per poi abbandonarlo qualche tempo dopo. Il libro è ispirato ad un anneddoto che gli venne raccontato dall'amico Ford Maddox Ford riguardante un naufrago tedesco, unico sopravvisuto e poi trovato morto in un porcile. Conrad ne riprese la trama riscrivendola completamente e introducendo il personaggio di Amy Foster, ispirao alla sua domestica. Il centro narrativo ed emotivo dell'ultima grande scena del racconto è ispirato ad un fatto realmente accaduto: nel 1896, durante la lunadi miele, lo scrittore fu colto dalla febbre e iniziò a farneticare in polacco, terrorizzando sua moglie. E nella scena finale di Amy Foster, Yanko Goorall, nel delirio della febbre, si rivolge a sua moglie in una lingua che la donna non comprende, pregandola con un'insistenza che agli occhi di lei risulta prepotente e aggressiva, tanto da spaventarla e farl fuggire per sempre. Sul versante tematico, la storia presenta alcuni tipici motivi conradiani: l'isolamento causato da una impossibile integrazione, l'esilio, il complesso rapporto con la lingua, tracciando una linea ideale sospesa a metà tra biografia e rappresentazione narrativa. Sono numerosi i riferimenti biografici per questo Conrad apportò una serie di modifiche al manoscritto. Emergono tre fasi che vanno dalla stesura iniziale concentrata sull'aneddoto di Ford a una prima serie di cambiamenti in cui Conrad introduce sentimenti personali di solitudine e smarrimento, fino ad arrivare alle ultime modifiche al manoscritto originale che mirano a coinvolgere il lettore in prima persona, rendendolo partecipe di quegli impulsi di comprensione e tolleranza che mancano alla comunità che accoglie l'esule. Ne consegue che il modo in cui gli avvenimenti sono presentati stabilisce, insieme al valore letterario dell'opera, anche quello etico, generando una forte reazione emotiva nei confronti del personaggio e di tutte le sue passioni. Il racconto si apre con l'immagine del villaggio di Colebrook, un piccolo paese sulla costa orientale del Regno Unito, descritto da una voce narrante, il frame narrator, che ci introduce anche la figura del dottor Kennedy, medico di camagna, il quale sarà il narratore principale, con una serie di lunghi flashback, delle avventure del naufrago Yanko Goorall, miracolosamente rigettato vivo dal mare sulla spiaggia del paese durante una burrasca. Le due voci si alternano, così, nella narrazione e nel commento delle vicende che hanno creato scompiglio nella piccola comunità. Un giorno, durante l'usuale giro di visite dei pazienti del dottor Kennedy, i due amici intravedono una donna intenta a stendere una coperta davanti alla sua abitazione; è Amy Foster, una giovane che ha fatto parlare di sè per aver sposato uno straniero giunto percaso al paese in una notte di tempesta. Quando successivamente si narrerà la storia di quest'uomo, la figura del naufrago ci apparirà associata alla figura del reietto, dello straniero; egli possiede certamente bellezza ed eleganza ma

appare, allo stesso tempo, una sorta di animale catturato in una rete, "un pazzo vagabondo", ovvero l'incarnazione dell'alterità in tutte le sue declinazioni. Le reazioni provocate dal suo arrivo in paese ricalcano gli stereotipi dei più comuni atteggiamenti nei confronti dell'altro: paura, rifiuto e ostilità. Dopo aver girovagato per le strade del paese, si nasconde nel podere del signor Smith, un contadino del posto, che, tornato dal mercato, lo rinchiude nella legnaia per farlo esaminare il mattino seguente dal dottor Kennedy. L'unica che gli mostra subito comprensione è Amy Foster, la ragazza apatica e scialba che lavora a servizio presso la fattoria di Smith e che di nascosto porta a Goorall un pezzo di pane, primo gesto di umanità che l'uomo sperimenta. Da quel momento egli smette di essere l'animale in rete e comincia il percorso dell'esule, l'emigrante in cerca di aiuto e con il desiderio di integrarsi. La sua vita sembra cambiare: si innamora di Amy Foster e la sposa, hanno un figlio e vanno a vivere in un piccolo cottage. Pur rappresentando un cambiamento di posizione sociale, questi eventi non sono in grado di abbattere le barriere culturali ed eliminare l'isolamento individuale. Anche l'atteggiamento della moglie, dopo quellodegli altri abitanti del paese, cambia: la donna è infastidita dal fatto che Yankoo insegni al figlio la sua lingua, il polacco, e gli trasmetta le sue tradizioni. A causa della depressione e della solitudine, l'uomo si ammala gravemente. Un giorno, dopo una visita, Kennedy lo lascia solo con la moglie la quale scappa terrorizzata dai deliri in polacco dell'uomo, lasciandolo a una morte disperata. L'autore ci mostra così che anche la strada dell'integrazione attraverso l'amore è impercorribile e il limite della comunicazione, che è anche un limite culturale e sociale, sancirà la sua condizione come eterno straniero. L'esule L'esperienza dell'esilio personale spinge Conrad a rimarcare le differenze tra Yankoo e Amy, concentrandosi sulla figura dello straniero in perenne sofferenza e annientato dalla solitudine in una società che non lo comprende, che rispecchia le caratteristiche intrinseche dell'opera conradiana. Figlio di esiliati, Conrad visse l'esilio come parte imprescindibile della sua esistenza, imposto dalla famiglia e dal destino politico della sua nazione. Fin da piccolo, seguì i genitori nei loro continui spostamenti e ciò diede forma ai suoi pensieri, alla sua professione letteraria e alle sue scelte linguistiche. A parte rare eccezioni, egli non scrisse mai della sua nazione d'origine, non adoperò la lingua madre, e Yanko Goorall è uno dei pochissimi protagonisti polacchi dei suoi racconti. Nella sua figura si riconosce l'esperienza di Conrad ma, soprattutto, la visione comune non solo dell'"altro", ma dello stesso animo umano, una condizione in cui isolamento ed emarginazione portano all'annullamento morale e infine alla morte. Il tema dell'esilio e il senso di non appartenenza sono gli elementi cruciali attorno ai quali ruota l'esistenza di Goorall. Attirato dal desiderio di raggiungere l'America, Yanko si ritrova in un mondo estraneo in cui non riconosce nulla di familiare. Profondamente ferito dall'indifferenza e dalla durezza che lo circondano, non trova consolazione neanche in Dio, pur continuando a pregarlo ogni sera. Proprio la preghiera è un modo di affermare la propria identità anche se si sente totalmente escluso dall'affetto degli uomini e dall'amore di Dio. Amy e lo straniero che venne dal mare L'amore che Yanko nutre per Amy Foster sembra essere la sua unica ancora di salvezza; con lei, infatti, condivide la condizione di isolamento, in quanto Amy è emarginata dagli stessi abitanti del suo villaggio poichè poco attraente e non dotata di particolare intelligenza. Solo attraverso lo straniero, la donna semplice e impacciata riesce a mostrare la sua principale qualità, un animo sensibile e generoso e l'amore che provaper lo straniero, come osserva il dottor Kennedy, la risveglia dal torpore mentale ed emotivo che aveva caratterizzato la sua esistenza. L'innamoramento nasce dal sentimento di pietà, di compassione che Amy estende indifferentemente ad ogni essere del

mondo umano e animale. A questo si aggiunge l'attrazione fisica per lo straniero che dà forma a un altro tipo di passione, capace di estraniarla dalla volontà della sua famiglia e dal parere di tutti gli abitanti del villaggio e coivolgerla in maniera incondizionata. Questo suo attegiamento ha dei limiti che ci appaiono evidenti nell'episodio in cui non riesce a salvare il pappagallo della signora Smith dal gatto così come non riuscirà a gestire la sofferenza del marito abbandonandolo. Come afferma il dottor Kennedy, Amy non è in grado di gesire situazioni di pericolo. Amy Foster è un grande personaggio grazie alla sua capacità istintiva e totalmente inconsapevole di provare curiosità, compassione e attrazione per il diverso da sè. A frenarla e renderla incapace di accogliere l'altro nella sua vita in maniera definitiva è la paura, il timore di una diversità che è anche la sua quando si confronta con la comunità. Parole di una lingua soprannaturale Il principale fallimento di Yanko Goorall è nella comunicazione. Quando il naufrago giunge a Colebrook, parla una lingua strana e indecifrabile che spaventa chiunque. Anche dopo aver imparato l'inglese, deve confrontarsi con due idiomi, nessuno dei quali sembra assolvere il compito di stabilire un contatto con chi gli è di fronte: la sua lingua madre non è riconosciuta e il suo strano inglese è percepito come diverso, non familiare. La doppia natura delle sue espressioni verbali, il tentativo di interagire in inglese e l'uso del polacco in momenti di intima solitudine o per rivolgersi a Dio, sembra confluire in un unico destino, quello dell'incomprensione, del rifiuto e dell'oblio, come accade nelle ultime scene dove, colto dalla febbre, inizia a mormorare parole incomprensibili, finchè non fa scappare la moglie terrorizzata. L'ultima parola che pronuncia "Merciful"(Misericordioso), pronunciata in punto di morte, non si sa se indirizzata a Dio o agli esseri umani, non riesce a modificare il suo stato di marginalità e conferma l'impossibilità della lingua di alleggerire l'isolamento e la malinconia dell'esilio. Emigrazione e superamento dei confini Tra i temi trattati da Amy Foster, quello dell'emigrazione fa riemergere complicazioni e dubbi, ricalcando problematiche antiche e irrisolte. Buona parte della narrativa conradiana si concentra sulla descrizione dell'avventura coloniale, dell'occupazione e del possesso di terre straniere in cui colonizzatori scaltri e spesso crudeli non mancano di sfruttare la loro condizione di presunta superiorità e di sacrificare vite umane per questioni commerciali e di dominio dei territori. In Amy Foster è messa in scena invece "l'avventura dell'emigrazione". Il dramma prende forma nella figura di un singolo personaggio che lotta per emergere da una vita disperata e affronta la possibilità di cambiarla. Il viaggio di Yanko Goorall prima del naufragio racconta per immagini le attese, gli inganni, il freddo, le sofferenze e la paura: difficile non accostarlo ai viaggi di emigrazione clendestina dei nostri giorni. Così il racconto di Conrad supera le frontiere del suo tempo e i confini del ristretto spazio della cittadina del Kent per vivere oltre il proprio momento storico. In questa dimensione si situa la storia intima e personale dell'immigrato che si trova ad affrontare la chiusura e la mancanza di umanità del mondo occidentale nei confronti dell'altro, anche quando l'altro non proviene dalle ex colonie o dai paesi arretrati, ma è un uomo bianco che giunge da luoghi non troppo lontani. Se alcuni tratti della figura dell'autore emergono nel confronto con l'esule Goorall, altre figure nel racconto evocano altre inclinazioni caratteriali ugualmente vicine allo scrittore: è il caso dei due narratori, Kennedy e l'anonimo frame narrator. Anche se inglesi, sono entrambi dei cosmopoliti e sono stati cambiati dai viaggi che hanno fatto in terre lontane. Poi c'è il signor Swaffer, l'uomo che accoglie Goorall a lavorare nel suo podere, attratto da tutto ciò che è stravagante ed esotico e si avvicina al naufrago con l'interesse dell'antropologo, curioso di comprenderne la provenienza e la razza.

Attraverso personaggi come Kennedy e Amy Foster, l'autore ci mostra che, contrapposto al dramma dell'emigrazione c'è la possibilità di un sentimento di solidarietà e accoglienza tra gli esseri umani. La scrittura acquista il ruolo di mostrare, descrivere, trasmettere e farci ocmprendere. L'AUTORE E L'OPERA Joseph Conrad nacque il 3 dicembre 1857 in Polonia. Suo padre era un poeta e attivista politico per questo tutta la famiglia fu deportata in Russia nel 1861. Date le condizioni estreme, la madre morì di tubercolosi. Il giovane Conrad e il padre si trasferiscono a Cracovia e poco dopo anche il padre muore.L'autore viene affidato alle cure di uno zio materno per perfezionare la propria educazione: studia privatamente data la salute cagionevole e ha un tutore che lo accompagna in viaggio per l'Europa nel 1873. Nel 1874 si trasferisce a Marsiglia per entrare nella marina mercantile francese come ufficiale. Inizia la sua carriera, che durerà vent'anni, lo porterà a viaggiare per tutto il mondo, a proseguire la propria carriera su navi britanniche ottenendo nel 1886 sia la cittadinanza britannica che il brevetto di capitano di lungo corso. Inzia a pensare di scrivere romanzi basati sulle sue esperienze in mare e dal 1895 inizia a pubblicare romanzi. Stringe legami con scrittori e intellettuali tra cui H.G.Wells e Henry James. Sposa nel 1896 Jessie George. Tra il 1905 e il 1920, nonostante la pubblicazione di romanzi e racconti, si sposta numerose volte cambiando abitazione e soffre di un grave esaurimento nervoso dovuto ai persistenti problemi economici. Il 1912 è l'anno della fama e del successo finanziario, sia in Europa che in America.. Muore per un attacco di cuore il 3 agosto 1924, all'età di 66 anni. TRAMA Il racconto, scritto da Conrad nel 1901, è stato pubblicato nel dicembre dello stesso anno in tre puntate, sulla rivista The Illustrated London News, ristampato nel 1903 nella raccolta Typhoon and Other Stories. I temi centrali della storia, il problema dell'integrazione e dell'isolamento, la barriera comunicativa tra diverse etnie e la paura verso lo straniero, erano ben noti a Conrad, che li visse di persona come immigrato dalla Polonia nella stessa zona dell'Inghilterra in cui è ambientato il romanzo. Il racconto si sarebbe dovuto intitolare, secondo le prime intenzioni di Conrad, A Husband (letteralmente, "un marito") oppure A Castaway (letteralmente, "un naufrago") ma volendo vendere l'opera a una rivista popolare, pensò che focalizzare l'attenzione dei lettori sulla protagonista femminile sarebbe stata la scelta migliore. Il romanzo inizia con una breve descrizione da parte del narratore impersonale del dottor Kennedy e della sua routine di medico di campagna. Proprio il racconto di una giornata tipica ci introduce al personaggio di Amy Foster in un tempo successivo agli avvenimenti che saranno raccontati. Una breve descrizione del suo aspetto fisico, il racconto di averla incontrata a servizio presso gli Smith lasciano trasparire gli accenti dell'animo che la spingeranno a fare le sue scelte future: immaginazione e compassione la spingeranno a cercare la propria anima gemella in uno straniero,come apprenderemo di lì a poco dallo stesso Kennedy. Un povero emigrante, che dopo giorni di viaggio in treno si era imbarcato ad Amburgo diretto verso l'America, con soltanto i vestiti che aveva addosso, un fagotto e il bastone, dopo essere stato "reclutato" da tre uomini vestiti per bene, che si spacciavano per agenti dell'emigrazione e che dietro pagamento di un'ingente somma di denaro, poichè forte e giovane, lo ritennero adatto ad andare a far fortuna nel nuovo mondo. Naufraga al largo delle coste dell'Inghilterra e gli abitanti dei villaggi vicini, inizialmente ignari dell'affondamento, e quindi della possibilità che alcuni sopravvissuti possano essere giunti a riva, lo considerano un pericoloso vagabondo e un pazzo. Non parla inglese e la sua lingua madre suona strana alle orecchie dei locali, spaventandoli a tal punto da indurli a emarginarlo senza offrirgli alcun aiuto. Arrivato alla tenuta degli Smith, viene richiuso nella legnaia poichè giudicato "pazzo". Solo diversi giorni dopo il mare restituirà i corpi degli altri

passeggeri della nave e suoi giornali si leggerà della truffa perpretrata da sedicenti agenti dell'emigrazione ai danni di alcuni contadini slavi, ricostruendo in parte ciò che era accaduto allo straniero. Nel frattempo, l'unica a mostrargli un po' di compassione è Amy Foster, che gli porta di nascosto un pezzo di pane. Nonostante le difficoltà incontrate, "Yanko Goorall", questo il nome dello straniero, trova rifugio e lavoro da un eccentrico anziano del luogo, il signor Swaffer. Si scopre ben presto che se ne intendeva di agricoltura ma veniva comunque trattato con distacco. Fu un episodio a farlo accettare: salva da annegamento in un abbeveratoio per gli animali la nipote più piccola del signor Swaffer e da allora è accettato a tavola e pagato per il suo lavoro. Yanko impara un po' di inglese e riesce a spiegare che il suo nome, Yanko, significa "piccolo Giovanni" e che era un montanaro proveniente dalla zona orientale dei Carpazi, imbarcatosi sulla nave Herzogin Sophia-Dorothea che aveva fatto naufragio. Yanko si innamora di Amy Foster, la domestica che gli ha mostrato una certa gentilezza; i due, incuranti della disapprovazione della comunità, si sposano. La coppia vive in un cottage dato a Yanko da Swaffer, riconoscente al forestiero per aver salvato la vita alla nipote. Yanko e Amy hanno un figlio che la donna chiama Johnny. Amy tuttavia, una donna semplice e influenzabile, è turbata dal comportamento di Yanko, in particolare dal suo tentativo di insegnare al figlio a pregare con lui nella sua lingua che la donna reputa inquietante. Diversi mesi dopo Yanko, a causa di un inverno troppo rigido e di una piccola forma di depressione che lo aveva indebolito, si ammala gravemente e, febbricitante, inizia a delirare parlando ancora una volta nella sua lingua. Il dottor Kennedy lo visita, gli da delle prescrizioni e raccomanda la moglie di averne cura poichè doveva terminare il giro dei malati. Ma Amy, spaventata dai vaneggiamenti del marito, fugge da casa portando con sé il piccolo. La mattina dopo Yanko viene trovato moribondo dallo stesso Kennedy. Si scoprirà poi che le parole incoprensibili proferite da Yanko, altro non erano che una richiesta d'acqua per la moglie. Dopo aver pronunciato la parola "Misericordioso", morirà. Amy Foster sembra aver cancellato dalla memoria Yanko anche se suo figlio, al quale si rivolge con tenerezza materna, ha gli stessi occhi neri e lo stesso sguardo perso di suo padre....


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