Andreas Krieger, storia del doping PDF

Title Andreas Krieger, storia del doping
Author Irene Costa
Course Scienze motorie
Institution Liceo (Italia)
Pages 2
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Summary

Biografia dell'atleta Andreas Krieger in riferimento soprattutto alla sua esperienza con il doping e gli effetti che questi hanno avuto su di egli ...


Description

Irene Costa

Andreas Krieger Nome alla nascita: Heidi Krieger Nome attuale: Andreas Krieger 20 luglio 1966, Berlino Pesista e discobolo

PREMI

RECORD PESO 21,10 m DISCO 61,98 m

ORO ARGENTO BRONZO

3 2 1

“Il doping mi ha reso uomo”

È cresciuta nella ex Germania Est. Per lo stato del tempo, il pubblico era più importante del privato mentre il successo sportivo era un modo per dimostrare che la politica della Germania Est era la migliore. L’infanzia di Heidi era uguale a quella degli altri bambini; a 10 anni cominciò a fare atletica leggera trovandola stimolante e interessante. Nel 1979, a 14 anni, fu selezionata per andare in una scuola specializzata nello sport dove si sentiva un’estranea, ma non in campo: lì era accettata, soprattutto quando le sue prestazioni miglioravano. Lo sport la faceva sentire bene. Il successo degli atleti era così importante per la società e per gli allenatori, che non si accontentavano di allenamenti e vitamine; infatti a 16 anni le somministrarono delle pastiglie blu non confezionate che volevano essere un aiuto nei suoi confronti. Era ignara di cosa fossero. I progressi non erano una sorpresa per gli allenatori, erano programmati, sviluppati dallo stato e noti come “piano statale numero 1425”. Presto ne accusò gli effetti: da un peso di 70kg arrivò a 105kg di pura massa muscolare. Il suo sogno era quello di diventare la prima donna a lanciare un peso oltre i 20 metri, e ci riuscì. https://www.youtube.com/watch?v=SCU5Jre70hw Finita la sua carriera sportiva a 26 anni, le conseguenze del doping si risentivano fortemente: i muscoli si indurivano e si atrofizzavano, i dolori divennero insopportabili e cominciò a rifiutare anche il proprio corpo da donna tentando il suicidio. Si sentì meglio con se stessa solo dopo l’intervento per il cambio di sesso. Ora, infatti, si fa chiamare Andreas. Era comunque convinta di aver vinto i campionati da atleta pulito, ma nel 2000, quando cominciarono i processi contro i dirigenti sportivi tedeschi e il loro programma di allenamento, venne fatta luce anche sulla sua situazione.

"Quando ogni mattina mi guardo lo specchio rivedo l'immagine di ciò che mi hanno fatto, e di chi ero. Una volta ho detto che hanno ucciso Heidi, ed è esattamente ciò che è successo: il mio corpo e la mia vita sono cambiati e io sono dovuto diventare un'altra persona" 21/08/2009

La somministrazione di doping ormonale durante il periodo della crescita influenzò la sua identità di genere. Krieger assunse 2.590 milligrammi di steroidi (Oral-Turinabol, steroide anabolizzante) solo nell’anno 1986 con un taso nell’organismo di 17 a 1, superiore di quello di Ben Johnson. Da quel momento in poi non ebbe più contatto con la sua famiglia ma venne accettato da quella di sua moglie1. Oggi è un volontario che collabora ai processi del doping portando e diffondendo anche la sua esperienza in modo da poter dare una svolta al mondo sportivo. Per lui il problema del doping riguarda anche la società e di ciò che questa si aspetta di vedere (scontri puliti ma nuovi record) che finisce per essere, nella maggior parte dei casi, una contraddizione.

1 Ute Krause, campionessa di stile libero, anch’ella dopata, ha sofferto di bulimia a tal punto da pensare di porre fine alla sua vita (“Un giorno, con le pillole in mano e buttando giù vodka”) proprio come il marito....


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