Apparato Respiratorio pdf PDF

Title Apparato Respiratorio pdf
Course Anatomia umana
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Materiale di preparazione all'esame di Anatomia Umana...


Description

APPARATO RESPIRATORIO È composto da un insieme di organi cavi: le vie aeree e da organi parenchimatosi cioè i polmoni. VIE AEREE

(superiori e inferiori) sono canali che portano l’aria dell’ambiente ai polmoni e sono composte da: ◦ Naso (e seni paranasali); ◦ Faringe; ◦ Laringe; ◦ Trachea; ◦ Bronchi.

POLMONI

Sonogli orgnani nei quali avvengono gli scambi gassosi tra aria e sangue ( il sangue deve cedere CO2 e assumere O2. A tal proposito quindi, anatomicamente e funzionalmente, l’apparato respiratorio ed apparato cardiocascolare sono in stretto rapporto.

FUNZIONI

1. Fornire O2 al sangue ed eliminare CO2. 2. Permettere la fonazione (nella laringe sono presenti le corde vocali). 3. Provvede al senso dell’olfatto (nella lamina cribrosa dell’osso etmoide ci sono molte terminazioni nervose che provengono dal bulbo olfattorio). 4. Controlla il pH del sangue. 5. Ruolo importane nella sintesi di Angiotensina II (vasocostrittore) 6. Ruolo nel controllo della pressione all’interno della gabbia toracica ( accanto al sistema circolatorio abbiamo un sistema linfatic, il quale non ha un sistema di pompa e quindi per far scorrere la linfa sfrutta il movimento dei muscoli e l’espanzione/rilascio dei polmoni).

NASO

Ha una forma di piramide ed è posto nella parte mediana della faccia. È composto da naso estrno e dai seni paranasali. Il naso esterno è un rilievo impari e mediano posto tra le guance, la fronte e il labbro superiore. Ha una radice ossea e un dorso cartilagineo che presenta 2 cartilagini laterali e 2 cartilagini alari. all’interno della cavita nasale, divisa sagittalmente dal setto, vi sono 3 tonache (turbinati) per lato. L’ aria passando attraverso questi turbinati ruota e crea dei vortici ripulendosi.

ISTOLOGIA

Le cavità nasali sono rivestite da mucosa respiratoria che è molto vascolarizzata con vasi grandi che decorrono molto vicino all’ epitelio di rivestimento. Questo vuol dire che il sangue arriva molto vicino al passaggio dell’aria (circa 37°), quindi l’aria si riscalda. Inoltre l’epitelio pluristratificato presenta cellule ciliate e cellule calciformi mucipare; quindi il muco prodotto si porta al di sopra delle ciglia e riesce ad intrappolare la polvere atmosferica e la elimina all’esterno. Le cavità nasali comunicano con l’esterno tramite due orifizi posti sulle cartilagini alari, dette narici, e poi comunicano con la faringe tramite le coane. I seni paranasali sono cavità scavate nelle ossa che circondano le cavità nasali e collegano le cavità nasali con queste ossa. Ogni seno paranasale sbocca in un diverso meato. ◦ SENI FRONTALI → meato medio ◦SENI SFENOIDALI → nella volta della fossa nasale ◦SENI ETMOIDALI → nel meato superiore e medio ◦SENI MASCELLARI → meato medio Nel meato inferiore non sbocca nessun seno.

FARINGE

La faringe appartiene sia all’apparato respiratorio (in quanto è interposta tra le cavita nasali e la laringe) e sia all’apparato digerente ( in quanto è interposta tra l’istmo delle fauci e l’esofago). Essa è divisa in 3 porzioni: ◦Rinofaringe; ◦Orofaringe; ◦Laringofaringe. La Rinofaringe è il segmento connesso funzionalmente solo all’apparato respiratorio. La Rinofaringe si estende alla base cranica e comunica anteriormente, tramite le coane, con le cavità nasali ed è rivestita da mucosa respiratoria.

LARINGE

Oltre a consentire il passaggio dell’aria, svolge funzioni nella riproduzione dei suoni. È un organo impari e mediano, posto nel collo. Ha forma di piramide tronca con base in alto e apice in basso. Le facce antero-laterali sono in rapporto con la tiroide. La faccia posteriore è in stretto rapporto con laringofaringe ed esofago. La faccia posteriore è incompleta. Si trova all’altezza di C4 e c6 e lateralmente al margine posteriore scorre il fascio vasculonervoso del collo ( carotide comune, giugulare interna e nervo vago ).

CARTILAGINI

La laringe è costituita da cartilagini che ne formano lo scheletro. Tali cartilagini sono unite da capsule articolari, legamenti e membrane elastiche. Le cartilagini sono: ◦ Epiglottide (impari); ◦ Tiroide (impari); ◦ Cricoide (impari); ◦ Aritenoidi (pari). Inioltre ci sono anche delle cartilagini minori cioè le Corniculate (pari)poste ai lati delle aritenoidi. I legamenti sia intrinseci che estrinseci. Tra quelli estrinseci si ricordano il legamento tiroideo ( con l’osso ioide) e il legamento Cricotracheale (con la trachea).

MUSCOLATURA Sullo scheletro cartilagineo si inseriscono muscoli striati ( che ricoprono tutte le pareti E ISTOLOGIA interne) fortemente innervati e vascolarizzati perché la laringe ospita le corde vocali. A seconda di come si muovono i muscoli, e quindi le cartilagini, avremo suoni diversi. I muscoli intrinseci profondi agiscono sulle corde vocali. I muscoli estrinseci superficiali connettono la laringe all’osso ioide e lo sollevano durante la deglutizione. Tra le corde vocali si trova un apertura chiamata Glottide; questa ha funzioni sia per il passaggio dell’aria nella respirazione, sia nella fonazione. Le corde vocali sono rivestite da epitelio squamoso stratificato, poiché sopporta meglio le vibrazioni per la fonazione. TRACHEA E BRONCHI

-La trachea è canale del lume sempre pervio, che fa seguito alla laringe. La trachea è lunga circa 12 cm. È composta da 16/20 anelli a forma di C, a concavità posteriore, di cartilagine ialina, impilati l’uno sull’altro. Quindi la parete posteriore, in rapporto con l’esofago, è largamente incompleta; questo per permettere all’esofago di dilatarsi per la deglutizione del bolo. Il rivestimento interno è formato da epitelio colonnare pseudo-stratificato (=cilindrico = batiprismatico) formato principalmente da cellule calciformi mucipare. Il muco intrappola particelle e detriti e il movimento delle ciglia verso l’alto spinge queste particelle verso la faringe, dove poi vengono ingeriti (meccanismo della scala mobile mucociliare).

-Nella sua porzione inferiore la trachea si biforca a formare il bronco principale dx e sx, in un punto chiamato carena, che ha la funzione di dirigere il flusso d’aria verso il bronco dx o sx. I bronchi principali quindi si portano all’ilo del rispettivo polmone. L’ ilo polmonare sx è piu lontano di quello dx rispetto al piano sagittale mediano quindi il bronco principale dx è più corto del sx, ma è anche di calibro leggermente maggiore in quanto il polmone dx è più voluminoso del sx. POLMONI

I polmoni, dx e sx, si trovanonella cavità toracica ai lati del mediastino ed è qui che avviene lo scambio gassoso. Ha forma conica, con ampia base concava che poggia sul diaframma, e un vertice smussato detto apice che sporge di poco sopra la clavicola. Ha una faccia costale a contatto con la gabbia toracica, e una mediastinica rivolta medialmente. Su quest’ultima faccia il polmone presenta l’ilo, nel quale entrano i rispettivi bronco principali, vasi sanguigni e linfatici e nervi. La faccia mediastinica è in rapporto con gli altri organi del mediastino, quindi cuore, timo, trachea ed esofago. La loro superficie esterna è percorsa da profonde scissure interlobari, che dividono il polmone dx in 3 lobi e il sx in 2 lobi. POLMONE DX ≠ POLMONE SX POLMONE SX →è più stretto del dx perche c’e’ il cuore che preme sulla faccia mediastinica (incisura cardiaca). Ha 2 lobi uno superiore e uno inferiore. POLMONE DX → è più voluminoso del sx, ma più corto a causa del fegato al di sotto della sua base. Ha 3 lobi (superiore, medio e inferiore) e due scissure (orizzontale e obliqua).

ALBERO BRONCHIALE

È un sistema ramificato di conduzione dell’aria di ogni polmone, che si estende dai bronchi principali fino ai bronchioli terminali. Il bronco principale dx è più ampio e verticale del sx, ma più corto. Dà origine a 3 bronchi lobari che si portano ai 3 lobi del polmone dx. Il bronco principale sx è più lungo del dx ma più stretto e obliquo. Entrando nell’ilo forma 2 bronchi lobari per i due lobi del polmone sx. i bronchi lobari si ramificano a loro volta nei bronchi zonali, che a loro volta si ramificano nei bronchi interlobulari. I bronchi interlobulari, decorrendo insieme alle ramificazioni corrispondeti dell’arteria polmonare, vanno a ventilare uno specifico territorio funzionalmente indipendente, detto lobulo polmonare. Il parenchima polmonare è formato dall’insieme di tutti i lobuli. I bronchi interlobulari si ramificano ancora nei bronchi intralobulari, che poi si ramificano definitivamente nei bronchioli terminali. Ogni bronchiolo terminale presenta delle estroflessioni circondate da una rete di capillari derivante dall’arteria polmonare: questi si chiamano alveoli polmonari ed è qui che avvengono gli scambi gassosi. L’unita funzionale del parenchima polmonare è l’acino polmonare, ovvero l’insieme delle ramificazioni, provviste di alveoli, che originano da un bronchiolo polmonare. ALBERO= Bronchi Principali → Bronchi Lobari → Bronchi Interlobulari → Bronchi Intralobari → Bronchioli Terminali ( Acini → Alveoli)

ISTOLOGIA

I bronchi principali sono supportati da anelli a C di cartilagine ialina ( come la trachea), mentre i bronchi lobari e zonali sono supportati da placche cartilaginee a forma di semiluna. Tutti i bronchi sono rivestiti da epitelio ciliato pseudostratificato cilindrico, ma le cellule si assottigliano man mano che si procede. La mucosa ha uno strato ben sviluppato di muscolatura liscia (muscolaris mucose) che si contrae e che si rilascia, dilatando e restringendo le vie aeree.

VASCOLARIZZAZIONE Circolo Bronchiale e Circolo Polmonare Il circolo bronchiale nutre la porzione conducente delle vie aeree: l’arteria bronchiale, che deriva dall’aorta discendente, va a nutrire i bronchi, che poi saranno drenati dalla vena bronchiale, tributaria delle vene azygos. Gli alveoli invece saranno nutriti dalla arteria polmonare che trasporta sangue venoso derivante dal cuore dx e saranno drenati dalle vene polmonari che invece trasportano sangue arterioso. Lo scambio che avviene a livello alveolare permette al sangue di ossigenarsi. I due circoli non sono indipendenti, in quanto alcune arterie polmonari e bronchiali si anastomizzano tra loro e lo stesso le vene. Durante questa circolazione c’è uno scambio di sangue arterioso/venoso quindi nelle vene polmonari ci sarà sangue per lo più arterioso ma anche un po' venoso. È per questo che la misurazione di SpO2 non è quasi mai 100%. ALVEOLI

Sono sacche , composte per il 95% da pneumociti di tipo I, ovvero da cellule sottili e ampie che facilitano la diffusione e lo scambio di gas, e per il 5% da pneumatici di tipo II, ovvero cellule che producono SURFACTANTE e rigenerano gli pneumociti di tipo I danneggiati. Il SURFACTANTE è un composto di fosfolipidi e proteine che ricopre gli alveoli ed impedisce loro di collassare durante la fase di espirazione. Negli alveoli, con gli pneumociti, sono presenti in grande numero anche macrofagi alveolari, i quali fagocitano particelle e dendriti, e quindi mantengono puliti gli alveoli. Ogni alveolo è circondato da molti capillari dell’arteria polmonare per lo scambio gassoso. Tra le due strutture è presente una membrana respiratoria, ovvero una barriera tra aria e sangue formata da cellule squamose alveolari. È fondamentale evitare l’accumulo di liquido negli alveoli, perché i gas diffondono troppo lentamente attraverso il liquido; infatti gli alveoli sono tessuti asciutti tramite assorbimento da parte dei capillari sanguigni e linfatici.

PLEURA

È un doppio strato di membrana sierosache avvolge ciascun polmone. È divisa in: -Pleura Viscerale → che è lo strato che si estende sulla superficie polmonare comprese le scissure tra i lobi; - Pleura Parietale → che aderisce al mediastino, alla gabbia toracica e alla faccia superiore del diaframma. La Pleura Parietale è attaccata al legamento polmonare che la collega al diaframma. Tra i due foglietti della pleura si viene quindi a creare uno spazio ( che è solo virtuale) detta Cavità Pleurica. In condizione patologica questo spazio può riempirsi di aria o di acqua separando le due membrane. In condizioni normali quste due membrane sono separate da un sottile strato di liquido detto liquido pleurico.

FUNZIONI

Le funzioni di Pleura e Liquido Pleurico sono: 1. RIDUZIONE DELL’ATTRITO → Il liquido pleurico fa da lubrificante facilitando l’espanzione/ rilasciol del polmone; 2. CREAZIONE DEL GRADIENTE PRESSORIO → nell’inspirazione la gabbia toracica si espande e tira la pleura parietale che tira a sua volta la pleura viscerale facendo quindi espandere il polmone e fargli immagazzinare l’aria; 3. COMPARTIMENTAZIONE → Pleura, mediastino e pericardio dividono gli organi toracici in compartimenti e prevengono la diffusione di eventuali infezioni tra organi.

MUSCOLI RESPIRATORI

→ Diaframma: è il muscolo che incide di più sulla respirazione ( circa i 2/3 sul flusso d’aria polmonare). Quando è rilassato ha la tipica forma di cupula, quindi spinge verso l’alto sulla base dei polmoni. Quando invece si contrae si appiattisce verso il basso e amplia la gabbia toracica, creando l’afflusso d’aria. → Intercostali: la loro funzione principale è quella di irrigidire la gabbia toracica durante int. e ester. La respirazione ed evitare il collasso. Inoltre contribuiscono all’ampiamento e al rilascio della gabbia toracica. → Accessori: l’ inspirazione profonda è favorita dal muscolo erettore spinale che inarca la schiena e fa si che il diametro del torace aumenti. Nell’ espirazione forzata il muscolo retto dell’addome abbassa lo sterno e le coste inferiori, mentre la parte interossea dei muscoli intercostali interni, abbassano le altre coste. Tutto questo riduce le dimenzioni del torace ed espelle l’aria più velocemente....


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