Approf BGB Tedesco pdf PDF

Title Approf BGB Tedesco pdf
Course Sistemi Giuridici Comparati
Institution Sapienza - Università di Roma
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BGB TEDESCO 1900 Il Bürgerliches Gesetzbuch (comunemente indicato con le iniziali BGB) è il codice civile della Germania. Entrato in vigore il 1º gennaio 1900, fu il risultato di un lavoro di sistemazione avviato fin dal 1881 e venne considerato al suo tempo come il massimo risultato dell'elaborazione giuridica moderna, in quanto è il codice di diritto privato con la terminologia più precisa, dottrinale e coerente di tutti i tempi.

Storia Le origini durante l'Impero tedesco[modifica | modifica wikitesto] Nel 1871, i vari stati della Germania vennero unificati in un solo grande Impero tedesco. Nella fase iniziale di unificazione, i singoli stati del Impero continuarono a utilizzare ciascuno le proprie leggi in materia di diritto civile, ma nel 1873, ad appena due anni dall'unificazione fu approvato un emendamento alla Costituzione dell'Impero tedesco (attraverso la Legge Miquel-Lasker - in riferimento ai due fautori di tale emendamento, Johannes von Miquel e Eduard Lasker) che trasferì all'Impero la competenza legislativa in materia di diritto civile. Allo scopo di dotare l'intera nazione di un unico diritto fu quindi creata una apposita commissione (la cosiddetta Prima commissione) incaricata della codificazione tedesca. Della commissione fecero parte 11 membri, di cui Bernhard Windscheid e Gottlieb Planck, 6 giudici delle corti imperiali, e 3 funzionari dell'impero. Dopo dieci anni di assiduo lavoro, e con il contributo dei più insigni giuristi del tempo (tra i quali spicca l'opera del padre della pandettistica Bernhard Windscheid) e l'influenza di altre codificazioni europee come il Codice Napoleonico francese, il BGB fu ultimato nel 1896. Entrò in vigore il 1º gennaio 1900 per desiderio dell'Imperatore in persona: l'entrata in vigore del BGB doveva segnare l'inizio di un secolo scintillante. Appena entrato in vigore, il BGB risultò troppo complicato per essere capito dalla maggior parte della popolazione; infatti, usava un linguaggio troppo tecnico, aveva una struttura eccessivamente pandettistica e un'esagerata imposizione dottrinale.

Struttura del BGB Il codice è diviso in cinque materie, alle quali si è dedicato un libro: 1. la Parte generale (Allgemeiner Teil), articoli da 1 a 240, comprendenti le norme comuni a tutte le altre quattro parti. Tratta dello stato civile, delle persone fisiche e giuridiche, del negozio giuridico e degli atti giuridici. Capacità giuridica, maggiore età, emancipazione, rappresentanza (procura e mandato). 2. il diritto delle obbligazioni (Schuldrecht), articoli da 241 a 853, che disciplinano le varie forme del contratto e le altre obbligazioni incluso la responsabilità civile, l'illecito civile (contrattuale ed extracontrattuale), l'arricchimento senza causa e le cartevalori. Per il BGB ogni individuo è libero di contrattare nella piena autonomia: sacralità e rispetto per la volontà delle parti sono assoluti. Sono poste norme a tutela delle eccessive libertà delle parti nella formazione del contratto come l'art. 138, che rende nulli i contratti conclusi contrari ai buoni costumi e il 343 che concede al giudice il potere di ridurre l'ammontare eccessivo delle clausole penali stabilite dalle parti; 3. il diritto dei beni (Sachenrecht), articoli da 854 a 1296, che descrivono il possesso, la proprietà e gli altri diritti reali minori incluso gli oneri reali come la rendita costituita e l'onere fondiario; 4. il diritto di famiglia (Familienrecht), articoli da 1297 a 1921, che disciplinano il matrimonio (incluso i regimi patrimoniali coniugali), la tutela, la curatela, la potestà genitoriale e le altre relazioni tra i membri della famiglia; 5. il diritto delle successioni (Erbrecht), articoli da 1922 a 2385, che disciplina il testamento, i patti successori, la successione a causa di morte e la sorte del patrimonio facente capo ad un de cuius al momento della sua morte.

La Germania nazista Il BGB rimase in vigore durante il regime nazista ma leggi speciali ne regolarono alcuni titoli, come ad esempio il matrimonio. La Germania nazista progettò la sostituzione del BGB, ancorato a una concezione liberale dei rapporti tra i privati e considerato non più adeguato a rappresentare la nuova concezione nazista dello Stato. Il progetto di nuova codificazione, che avrebbe dovuto produrre il Volksgesetzbuch (in italiano «Codice del popolo»), non divenne mai realtà, travolto anch'esso dalla sconfitta nazista nella seconda guerra mondiale. Attraverso l'interpretazione ideologicamente orientata delle clausole generali già presenti nel codice, come ad esempio la buona fede ed i buoni costumi (= la moralità pubblica) ai §§ 242 e 138, fu possibile sopperire alla mancanza di un codice propriamente di regime.[1] Dal secondo dopoguerra alla riunificazione Nel secondo dopoguerra la Germania fu divisa in due differenti stati: uno stato capitalista nella parte occidentale ed uno stato socialista nella parte orientale, ma il BGB continuò a regolare il diritto civile in entrambi gli stati tedeschi. Tuttavia, giacché un codice liberale non poteva essere adeguato a disciplinare i rapporti privati in un paese socialista e anticapitalista, nella parte orientale il BGB venne progressivamente sostituito da nuove leggi di matrice socialista, a cominciare dalla legislazione sul diritto di famiglia del 1966 e dal Codice civile del 1976. Nel 1990, in seguito alla riunificazione tedesca il BGB tornò nuovamente a disciplinare il diritto civile in tutta la Germania.

Il principio di astrattezza La caratteristica peculiare del BGB è il principio di astrattezza (Abstraktionsprinzip nella terminologia giuridica tedesca), che domina l'intero codice ed è di capitale importanza per la corretta comprensione del suo sistema. Un esempio aiuterà a capire di che cosa si tratti: nel sistema del BGB, la proprietà non è trasferita mediante un contratto di alienazione al momento della manifestazione del consenso dei contraenti, come avviene in moltissime altri ordinamenti (come quello italiano) che seguono il principio del consenso traslativo. Secondo il BGB, un contratto che abbia per oggetto il trasferimento della proprietà semplicemente «obbliga» l'alienante a trasferire la proprietà del bene venduto all'acquirente. Il § 433 del BGB dichiara esplicitamente quest'obbligo dell'alienante, così come quello dell'acquirente. Per il trasferimento della proprietà è necessaria la consegna del bene (o un atto equivalente, come la trascrizione nei registri immobiliari) che è regolamentato dai §§ 929 e ss. Quindi, nel caso del semplice acquisto di un bene pagato immediatamente in contanti, la legge civile tedesca interpreta la transazione come composta da (almeno) tre contratti: 1. un contratto ad effetti obbligatori, la compravendita (o permuta o donazione) in sé, che obbliga il venditore a trasferire la proprietà del bene venduto all'acquirente e l'acquirente a pagarne il prezzo; 2. un contratto ad efficacia reale che attua il trasferimento della proprietà del bene venduto all'acquirente, adempiendo all'obbligo del venditore; e 3. un secondo contratto ad efficacia reale che attua il trasferimento della proprietà del denaro dall'acquirente al venditore, adempiendo all'obbligo dell'acquirente. N.B. Questa impostazione della compravendita, che necessitava per la sua perfezione della traditio del bene venduto (ovvero il trasferimento del possesso a chi dal contratto risultava di tale bene il nuovo legittimo proprietario) è da far risalire alle elaborazioni dottrinali del cosiddetto usus modernus Pandectarum, la corrente scientifico-dottrinaria che ebbe come fondatore Friedrich Carl von Savigny, la quale a sua volta si basava sull'elaborazione del diritto romano compiuta dai giuristi tedeschi dal Basso Medioevo in poi. Anche se il principio di astrattezza non si trova in sistemi giuridici che non siano di stampo germanico, e contraddice l'usuale interpretazione di buon senso delle transazioni commerciali, esso è indiscusso nella comunità legale tedesca. Il principale vantaggio del principio di astrattezza è la capacità di fornire una costruzione legale sicura per praticamente tutte le transazioni finanziarie, indipendentemente da quanto queste siano complicate. Un buon esempio è quello noto del mantenimento del titolo. Se qualcuno acquista qualcosa e paga il prezzo di acquisto con delle rate, il sistema si confronta con due interessi contrastanti: l'acquirente vuole avere subito il prodotto acquistato, mentre il venditore vuole assicurarsi il pagamento dell'intero prezzo di acquisto.

Con il principio di astrazione il BGB dà una risposta semplice: il contratto di acquisto obbliga l'acquirente a pagare il prezzo pieno e richiede al venditore di trasferire la proprietà al ricevimento dell'ultima rata. Poiché gli obblighi e l'effettivo passaggio di proprietà sono in due contratti differenti, è abbastanza semplice assicurare gli interessi di entrambe le parti. Il venditore mantiene il diritto di proprietà fino all'ultimo pagamento e l'acquirente è il mero detentore del bene acquistato. Se non riesce a pagare per intero il venditore può reclamare la sua proprietà come qualsiasi altro proprietario.

Bürgerliches Gesetzbuch: storia ed origini, dal Reich ad oggi. Il Bürgerliches Gesetzbuch (comunemente indicato con le iniziali BGB) è il codice civile della Germania. Entrato in vigore l’1 gennaio 1900, fu il risultato di un lavoro di sistemazione avviato fin dal 1881 e venne considerato al suo tempo come il massimo risultato dell'elaborazione giuridica moderna. Le origini del BGB. Il Reich Nel 1871, i vari stati della Germania vennero unificati in un solo grande Reich. Nella fase iniziale di unificazione, i singoli stati del Reich continuarono a utilizzare ciascuno le proprie leggi in materia di diritto civile. Ma ad appena due anni dall'unificazione (nel 1873) venne apportato un emendamento alla costituzione (chiamato Legge Miquel- Lasker - in riferimento ai fautori di tale emendamento, rappresentati da Johannes von Miquel e Eduard Lasker) che trasferì la competenza legislativa in materia di diritto civile al Reich. Allo scopo di dotare l'intera nazione di un unico diritto venne quindi creata una apposita commissione (cosiddetta Prima commissione) per la codificazione tedesca. Della commissione fecero parte 11 membri, di cui Windscheid1 e Plank, 6 giudici delle corti imperiali e 3 funzionari dell'impero. Dopo dieci anni di assiduo lavoro, e con il contributo dei più insigni giuristi del tempo (tra i quali spicca l'opera del padre della Pandettistica Bernard Windscheid) e l'influenza di altre codificazioni europee come il 1 Praeceptor Germaniae in jure civili, insegnò a Bonn, Basilea, Greiswald, Monaco di Baviera, Heidelberg, Lipsia, si dedicò in un primo momento allo studio dell’evoluzione del diritto romano nella Germania fino all’età moderna con vivacissimo acume, la sua opera più importante, il Lehrbuch der Pandekten (la cui 7° edizione a cura dell’Autore risale al 1891) si distingue per la sistematicità esemplare, per la lucidità delle argomentazioni dimostrative, per l’esattezza delle formulazioni, il tutto profondamente calato nella pratica giudiziaria, e sorretto da una minuziosa conoscenza della letteratura pandettistica. Fu chiamato a far parte della Commissione per la redazione di un progetto del codice civile tedesco del 1874 al 1883, influenzandone a tal punto il carattere generale, da essergli attribuita la responsabilità dell’eccessiva astrattezza e romanità che pervadono il codice. Code Civil francese, il BGB venne ultimato nel 1896. Entrò in vigore il 1° gennaio 1900. Appena entrato in vigore, il BGB risultò troppo complicato per essere capito dalla maggior parte della popolazione, infatti, veniva usato un linguaggio troppo complicato e una eccessiva imposizione dottrinale. La Germania nazista progettò la sostituzione del BGB, ancorato a una concezione liberale dei rapporti tra i privati e non più adeguato a rappresentare la nuova concezione nazista dello Stato, con un codice intitolato "Volksgesetzbuch" (in italiano "Il codice del popolo"), ma il progetto non portò ad alcun esito e il codice non divenne mai realtà. Nel secondo dopoguerra la Germania fu divisa in due differenti stati: uno stato capitalista nella parte occidentale ed uno stato socialista nella parte orientale, ma il BGB continuò a regolare il diritto civile in entrambi gli stati tedeschi. Tuttavia, giacché un codice liberale non poteva essere adeguato a disciplinare i rapporti privati in un paese socialista e anticapitalista, nella parte orientale il BGB venne progressivamente sostituito da nuove leggi di matrice socialista, a cominciare dalla legislazione sul diritto di famiglia del 1966 e dal codice civile del 1976. Nel 1990, in seguito alla riunificazione della Germania, il BGB tornò nuovamente a disciplinare il diritto civile in tutta la Germania2. Struttura del BGB Il BGB è composto da 5 parti principali ("libri"): • la Parte Generale ("Allgemeiner Teil"), sezioni da 1 a 240, comprendenti le norme comuni a tutte le altre quattro parti (tratta delle persone fisiche e 2 Favorito dall’unificazione politica della Germania imperiale, il BGB fotografa lo stato della coscienza giuridica dell’epoca, ed è quindi eminentemente sistematico, definitorio e dotto. L’entrata in vigore del BGB in teoria fa venir meno la necessità di sopravvivenza degli ultimi spazi ideali di applicazione del diritto romano e giustinianeo: i due codici, quello francese del 1804 e quello tedesco del 1900, e i codici che da essi derivano, avrebbero dovuto rendere inutile il ricorso alla voce del diritto romano, ergo ad un’attività di creazione di concetti. Nella Germania tuttavia il concettualismo dogmatico continuò ad operare anche dopo il BGB in quanto si ritenne la concettualizzazione rigorosa l’unica garanzia di scientificità della giurisprudenza,

e l’unico espediente attraverso il quale il giurista tedesco avrebbe potuto comprendere un codice creato dal concettualismo. Per quest’ordine di ragioni i primi interpreti del BGB furono dogmatici puri che intraprendevano la ricerca del concetto anche laddove il codice aveva di proposito evitato la definizione (da questa corrente deriva l’inquadramento dogmatico dei vizi della volontà nel quadro della teoria della divergenza fra volontà e dichiarazione, l’elaborazione di nuovi concetti, si pensi - a titolo esemplificativo – al “contratto di fatto”, alla “buona fede”, al “principio di apparenza”. giuridiche, contiene la classificazione degli atti giuridici. Capacità giuridica, maggiore età, emancipazione). • il Diritto delle obbligazioni ("Recht der Schuldverhältnisse"), sezioni da 241 a 853, che disciplinano le varie forme del contratto e le altre obbligazioni incluso la responsabilità contrattuale (ogni individuo è libero di contrattare nella piena autonomia, sacralità e rispetto per la volontà delle parti sono assoluti. Sono poste norme a tutela delle eccessive libertà delle parti nella formazione del contratto come l'art. 138, che rende nulli i contratti conclusi contra bonos e il 343 che concede al giudice il potere di ridurre l'ammontare eccessivo delle clausole penali stabilite dalle parti). • il Diritto della proprietà ("Sachrecht"), sezioni da 854 a 1296, che descrivono il possesso, la proprietà e gli altri diritti reali • il Diritto di famiglia ("Familienrecht"), sezioni da 1297 a 1921, che disciplinano il matrimonio e le altre relazioni tra i membri della famiglia • il Diritto delle successioni ("Erbrecht"), che disciplina la sorte dei diritti facenti capo ad una persona al momento della sua morte. La struttura segue i criteri di sistematica sviluppati dai Pandettisti: in testa, come già accennato, si trova una parte generale, Allgemeiner Teil, che dovrebbe contenere le regole comuni per tutti libri seguenti. Fu mossa la critica che una generalizzazione troppo astratta avrebbe comportato dei problemi nella giurisdizione di casi singoli. Come viene però fatto notare nell’introduzione alla nuova edizione, la parte generale non ha né facilitato né ostacolato l’applicazione e lo sviluppo ulteriore del BGB. Nella formulazione dei concetti e delle singole regole il BGB è caratterizzato da un alto grado di astrattezza con cui si ottiene una precisione concettuale e linguistica mai raggiunta da altre raccolte di leggi tedesche. La discussione sui vantaggi e svantaggi di un linguaggio giuridico non troppo specialistico, cioè di un“Gesetzessprachstils zwischen Volkssprachlichkeit und Wissenschaftssprachigkeit [diskutiert], wie sie sich im BGB findet” ( Andreas Spickhoff:) si è protratta fino a tempi recenti. Si critica lo “spröde Kanzleistil”, lo stile burocratico del BGB, e gli si rimprovera di essere “pedantisch übergenau”, preciso fino alla pedanteria. La “Gesellschaft für deutsche Sprache” con sede a Mannheim ha curato nel 1998 un manuale dal sottotitolo Rechtssprache bürgernah (Gesellschaft für deutsche Sprache, 1998, VII, IX) avente l’obiettivo di togliere le barriere tra istituzioni e cittadino; in esso si legge: ‹‹Confrontando la nuova edizione del BGB tedesco del 1.1.2002 e l’edizione in vigore fino al 31.12. 2001 sembra che il legislatore non abbia cambiato struttura o stile del linguaggio. Molti passaggi non appaiono semplificati oppure di più facile comprensione. Dal punto di vista legale, invece, per esempio con la nuova legge del diritto delle obbligazioni, entrata in vigore il 1.1.2002, è stata apportata la più sostanziale modifica al Codice Civile Germanico dall’epoca della sua attuazione in data 1.1. 1900 ad oggi. Ad esempio: Invece di interruzione la legge parla ora al § 212 di nuova decorrenza della prescrizione, che subentra solo nel caso in cui il debitore riconosca il diritto fatto valere o venga attuato o richiesto. Confrontando, invece, le due versioni che trattano la sospensione della prescrizione in caso di notifica di un decreto ingiuntivo o di citazione in giudizio, si nota una maggiore chiarezza grazie alla modifica della struttura testuale cui è, altresì, conseguita una semplificazione normativa››. Invero, alcuni fatti che fino ad oggi portavano all’interruzione della prescrizione, vedi la citazione in giudizio o la notifica di un decreto ingiuntivo, comportano ora la semplice sospensione della stessa. Il linguaggio impiegato nelle nuove disposizioni introdotte si presenta in linea di massima più bürgernah, più vicino al comune cittadino. In particolare sono state introdotte nuove disposizioni in materia di Leistungsstörungsrecht (il diritto sulle interferenze nelle prestazioni) e di prescrizione, sono stati codificati istituti giuridici ed inserite leggi annesse. Negli ultimi anni il principale traguardo prefissato dal legislatore tedesco, oltre ad attuare le dovute integrazioni dettate dalle svariate direttive CE, è stato quello di armonizzare all'interno del BGB la

coesistenza tra le previsioni generali e le previsioni speciali in materia di inadempimento; in particolare in materia di obblighi di garanzia nei contratti di compravendita ed in altre fattispecie tipiche entrate a far parte del BGB negli anni successivi all'entrata in vigore dello stesso. Infatti, le disposizioni speciali - in particolar modo quelle varate nell’ultimo ventennio - contenevano minuziose previsioni in materia di inadempimento, che tuttavia risultavano completamente scollegate dalle disposizioni generali. Tanto è che spesso si creavano dei seri problemi nell'analisi delle norme generali e speciali, per esemplificare in materia di prescrizione dei diritti (30 anni per la prescrizione ordinaria, 6 mesi per i diritti degli imprenditori ecc.). La coesistenza "selvaggia" di più norme ha portato alla creazione di ulteriori testi normativi volti alla regolazione di settori sempre meno ampi, che andavano ad aggiungersi alla già difficile convivenza di norme speciali e generali all'interno del BGB. Si pensi ai TeilzeitwohnRG, AGB-Gesetz, VerbraucherKrG, per citarne alcuni. Dette leggi erano volte a compensare le lacune del BGB (costituisce un esempio lampante di questa tendenza la legge in materia di contratti conclusi dal consumatore), ma tuttavia contribuivano ad alimentare ed accrescere ulteriormente alla frattura oramai insanabile tra un codice nato per contenere tutte le norme civilistiche ed una moltitudine di norme specialistiche destinate a diventare operative esclusivamente nei confronti di una singola fattispecie giuridica. Le norme generali di diritto, in particolare...


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