Appunti del corso di Format e serie tv della prof.ssa Daniela Cardini PDF

Title Appunti del corso di Format e serie tv della prof.ssa Daniela Cardini
Author Francesca Conte
Course Linguaggi di cinema e TV
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
Pages 34
File Size 454.6 KB
File Type PDF
Total Downloads 14
Total Views 148

Summary

Appunti del corso di Format e serie tv della prof.ssa Daniela Cardini...


Description

FORMAT E SERIE TV 4 Ottobre ’17 Masters of photography cosa significa creatività? 9 Ottobre ’17 Bibliografia: “Long tv: le serie tv viste da vicino” D. Cardini : Game of thrones, Gomorra, Orange is the new black, Narcos, Twin Peaks - il ritorno, The crown, Stranger Things, Downton Abbey, The handmaid’s tale, Big little lies, The young pope, House of cards, Tredici, Braccialetti rossi, Tutto può succedere. STORIA DELLA TELEVISIONE >> La televisione italiana nasce nel 1954 (II Dopoguerra); l’Italia era devastata dalla guerra e aveva un tasso di analfabetismo elevato (40-50%). Paese cattolico (DC), gap città-campagne (reddito basso, abitazioni povere, occupazioni legate all’agricoltura e al piccolo commercio). Il cinema aiutava a creare un immaginario senza necessità di saper leggere-scrivere; i film che raccontano il paese sono quelli neorealisti, mentre quelli che raccontano cioè che in Italia “non c’è” sono quelli statunitensi >> immaginario con “culto” delle cose belle: donne, arredamenti, abiti, oggetti. Gli elettrodomestici (lavatrice * - simbolo di status, rappresentante della posizione della data famiglia nella gerarchia sociale; prassi “To keep up with the Joneses”, nonchè i vicini; il termine di paragone era il vicinato, a cui bisognava dimostrare di essere almeno un minimo migliori di loro, per questo venivano organizzate delle feste, inaugurazioni quando veniva comprato un nuovo elettrodomestico - società patriarcale, l’auto e la moglie veniva messa in mostra come status symbol >> consumo ostentativo) arrivano dagli USA in Italia negli anni ’50. La televisione - a differenza del cinema - è in casa; essendo costosa, inizialmente non era molto diffusa; era comprata per ostentazione, per il gusto della novità. Primo programma della televisione italiana, “Arrivi e partenze” (senso della novità della gente in viaggio in aereo). * Le prime lavatrici erano senza oblò, non venivano molto vendute all’inizio perchè non si vedeva cosa succedeva all’interno (corredo) per cui ci si preoccupava che si rovinasse la “dote” tramandata di generazione in generazione. Diffidenza verso l’oggetto che faceva risparmiare tempo alle donne perchè poi ci si chiedeva che ne facessero di quel tempo “libero” creatosi. L’apparecchio televisione era l’oggetto d’arredo del salotto “per eccellenza”. I locali pubblici - bar - avevano la televisione. Ciò che contraddistingue il mezzo televisivo delle origini è la portata di novità e il fatto che nato per stare in casa, essendo costoso, viene messo nei luoghi pubblici. Il genere quiz nasce insieme alla televisione italiana

1

perchè aggregante (Lascia o raddoppia); i campioni dei primi quiz erano personaggi diversi dal pubblico che li seguiva, perchè molto acculturati, erano modelli di riferimento (personaggi appartenenti a un “mondo altro” ma non irraggiungibili come i divi del cinema, bensì comuni ma con un tratto di eccezionalità, da ammirare perchè più preparati) per la popolazione analfabeta. Mentre negli USA la derivazione della televisione dalla radio e dal cinema, in Italia le professionalità per costruire contenuti televisivi non ci sono per questo lavoravano in televisione persone provenienti da altri media, quali cinema e dal teatro. La televisione era un tentativo di raccontare la quotidianità, accompagnamento da tutti i giorni alle faccende domestiche ( differenza dal cinema, legato alla “festività”, evento straordinario e “focalizzato”) >> componente distrazione; aspettative: intrattenimento e informazione. Non si adotta il modello del broadcasting (da uno a molti) commerciale statunitense (fondato sulla pubblicità per i finanziamenti, non attinge ai soldi pubblici >> contenuti fatti per accontentare gli inserzionisti; costruzione di un pubblico/target adatto agli inserzionisti, come il genere soap opera, fornire pubblico femminile ai produttori di detersivi) ma quello anglosassone della televisione di stato (canone, finanziamento statale da tassa imposta ai cittadini; fornire un servizio ai cittadini, trasmettere contenuti che rispondono a tre esigente: educare , informare, intrattenere). La missione pedagogica è fondamentale per il modello europeo di broadcasting; la televisione assume un dovere nei confronti dei cittadini che la televisione statunitense tralasciava in favore del divertimento in funzione della vendita. La RAI si assume l’incarico di organizzare il sistema televisivo e quindi di educare la popolazione italiana; genere sceneggiato (pre-fiction): adattamento/riduzione televisiva di un romanzo (Promessi sposi, Delitto e castigo, Fratelli Karamazov) reso ricostruendolo in studio (matrice teatrale e cinematografica) [[i registi cinematografici si misurano con il nuovo mezzo]]. canale unico che trasmette solo ad alcune ore della giornata - nel 1961 nasce il secondo canale. genere varietà - momento festivo (ogni giorno aveva il suo genere di riferimento: lunedì - film; giovedì - quiz; sabato - varietà): coloro che partecipavano al varietà (Mina, Gaber) e il pubblico in studio erano in abito da sera (qualcosa che non si poteva “avere” ma fruito in casa propria, esperienza di lusso per via indiretta). La televisione scandisce i tempi della quotidianità, dei giorni della settimana (// generi) e delle ore del giorno (coincidenza tempo sociale-televisivo): mattino vuoto/monoscopio; a metà pomeriggio c’erano i programmi per bambini (h17) [La televisione delle origini è piena di vuoti, conserva una componente di eccezionalità/evento - manopola d’accensione, non accompagna i fruitori 24/24h] poi vuoto fino all’ora del telegiornale. I campioni del rischiatutto erano ferrati su un argomento specifico e “strano” (di cui lo spettatore a casa non sa nulla). La televisione delle origini è autorevole (verso il pubblico; incarico di acculturare, insegnare >> “Non è mai troppo tardi”) ma soffre di “inferiorità” nei confronti di radio e cinema (coloro che facevano la televisione - cinema e teatro - non convinti di quanto fatto in televisione sia culturalmente valido perchè si rivolge alla massa - ignorante); considerato un medium facile, superficiale, rivolto ad un pubblico di cattiva qualità. La televisione ha necessità di parlare a tutti, non fa selezione del proprio pubblico, non ha barriere all’accesso se non l’acquisto del mezzo (televisione generalista), per questo

2

deve parlare nel linguaggio più semplice possibile ma NON stupido. atteggiamento paternalistico (rif. formazione cattolica del paese, chi insegna ha in mano la verità, non c’è rapporto paritario ma di condiscendenza) di chi fa televisione e proviene da altri media: “gentile” concessione della propria “arte” al popolo. Negli USA non hanno questa gerarchia dei media perchè sono tutti in mano alle major (cinema - televisione musica) per cui non c’è competizione “interna; le serie televisive americane sono un ibrido delle tre componenti (serialità è la componente televisiva, industriale delle serie; le serie tv non sono cinema espanso ma cinema SERIALE). La cultura popolare è sempre stata trattata come stupida, priva di valore perchè “di massa”; la cultura autentica viene considerata elitaria, difficile, non accessibile ai tanti. un prodotto di consumo non necessariamente è peggiore perchè fruita dai molti >> pregiudizio culturale che affligge la televisione fin dalle origini. La televisione è un’industria così come lo dovrebbe essere il cinema, anche se viene più associato all’artigianato. Il sistema televisivo ha sempre avuto una valorizzazione negativa. Fasi della televisione (U. Eco): (1) Paleotelevisione, televisione delle origini (19541976); Carosello (1957), programma contenitore delle pubblicità. Due minuti di storia e 30 secondi di prodotto. Nel 1975 nasce la televisione a colori. I generi erano ben definiti, non c’era commistione. Il palinsesto era verticale, essendoci un solo canale. Comunicazione monodirezionale: non c’è interazione del pubblico con il programma lo schermo è una barriera di separazione tra quanto accadeva in studio televisivo - a casa. La barriera viene “frantumata” con il telefono; il pubblico può interagire con quanto accade nel programma televisivo (“Pronto Raffaella”). Viene valutato l’impatto del programma televisivo sul pubblico qualitativamente e quantitativamente (indici di gradimento e d’ascolto *). Auditel è un consorzio tra inserzionisti pubblicitari e rappresentanti delle reti televisive e serve per quantificare il numero di apparecchi accesi in un dato momento in tutta Italia (in funzione della “vendita” dei target di pubblico agli inserzionisti). Preso un campione statisticamente rappresentativo (5000 famiglie della popolazione italiana, nelle cui case si installa il meter; a ogni componente della famiglia viene associato un codice colore di riferimento sul telecomando del meter). Dalla misurazione della pubblicità si estende alla misurazione degli ascolti in generale (oltre i fini pubblicitari). Indice di gradimento misurato tramite i diari (ufficio di verifica qualitativa di programmi trasmessi), compilati periodicamente per raccontare cosa non piaceva/piaceva della settimana televisiva. Un programma che diventa Trending Topic su Twitter non è necessariamente un programma che piace, quanto un programma di cui “si parla”. [[Asimmetria emittenti televisive - pubblico]] (2) Neotelevisione (1977-1990) >> 1975: riforma RAI, per cui la televisione di stato non è controllata non solo dal governo ma anche dal parlamento. Nasce il terzo canale; fine del monopolio e nasce l’emittenza privata commerciale (// radio libere). 1984 - La legislazione favorisce l’emittenza privata e viene legalizzato il duopolio (caratteristico della televisione italiana; due soggetti di pari valore al comando). Anni

3

’80 (in USA: uscita dalla crisi economica, Reagan presidente), nascita dell’emittenza privata e presa del potere di Berlusconi sul mercato televisivo [acquisto di TeleMilano; trasformazione dell’emittente televisiva da pubblica a privata, entrata del capitale privato in televisione attraverso la pubblicità come nel sistema USA]; nascita degli spot pubblicitari, racconti sul prodotto di durata ridotta che punteggiano il palinsesto. Inizialmente i canali di Berlusconi non sono in grado di produrre contenuti perchè non hanno la competenza di RAI ma possono contare sul denaro di Berlusconi stesso e della pubblicità. Per questo Berlusconi compra i prodotti dalle televisioni che avevano prodotti da esportare, nonchè le statunitensi [invasione dei telefilm: A-Team, Hazard, Dallas; soap] - Inaugurazione in Italia del sistema d’acquisizione del prodotto estero oggi ancora vigente. Acquisto del titolo di punta insieme a titoli meno interessanti [pacchetti di fiction/format]. La televisione di Berlusconi è talmente diversa da RAI (imperativo:educare/insegnare) da attrarre il pubblico; l’obiettivo non è insegnare, ma intrattenere. L’intrattenimento diventa chiave delle televisioni commerciali. [Drive-In] Dato che si dipende dai soldi delle pubblicità, per guadagnare di più si estende la giornata televisiva: mattino e primo pomeriggio cominciano a essere coperti finchè non si arriva alle 24/24h. NB. Il primo sfondamento del mezzogiorno è stato però il programma “Pronto Raffaella” della RAI. Cambiano i generi [bisogno di riempimento della giornata televisiva, per cui si esce dai compartimenti stagni] e si ibridano: nasce il programma contenitore [domenica], i talk show [Maurizio Costanzo], il varietà diventa una rassegna di personaggi poi sparsi negli altri programmi [Drive-In]. Il palinsesto diventa un’arma di concorrenza; assume una funzione strategica: i programmi che vengono trasmessi nello stesso momento vengono o copiati o fatti volutamente diversi (contro programmazione e concorrenza Rai-Mediaset). La comunicazione è pseudo-bidirezionale perchè i contenuti sono sempre determinati dal broadcaster, non c’è vero e proprio scambio alla pari col pubblico. Ingresso della gente comune in televisione [da una relazione distaccata ad una relazione di prossimità per fini pubblicitari >> le persone che guardano la televisione devono riconoscersi in quanto visto, si divertano perchè tengano acceso il televisore il più possibile]. “Portobello” di Enzo Tortora, programma spartiacque tra fasi delle televisione (paleotelevisione - televisione commerciale); piazza nello studio televisivo. Anni ’90 Legittimazione della legge Mammì, nonchè legittimazione dell’emittenza privata. Il telegiornale viene dato alle televisioni commerciali (nessuno può avere più di tre reti se non ha la diretta e il telegiornale). Produzione finalizzata al riutilizzo, prendendo pezzi di altri programmi e messi insieme per costruire nuovi contenuti che puntano sulla nostalgia-memoria (Techetechetè) e/o risata (Paperissima). Sempre in funzione del riempimento si hanno legami col cinema (Berlusconi è anche produttore in ambito cinema con Medusa).

“Mucchio selvaggio” - libro sull’emittenza privata in Italia “L’isola di Pietro”

4

11 Ottobre ’17 Marketing [aspetto dirigenziale televisivo, sotto controllo i risultati dei prodotti attraverso il monitoraggio e analisi ascolti] di palinsesto >> Marketing televisivo, due macroaspetti: aspetto quantitativo - aspetto qualitativo. I dati d’ascolto provengono dal sistema Auditel [5100 famiglie, rilevazione dati secondo per secondo] Nasce la società nel 1984 (servizio attivo dal 1986), rilevazione imparziale e obiettiva dei dati d’ascolto televisivo italiano. La società operativa che gestisce il servizio è AGB Italia. Reclutamento famiglie (mappatura e profilatura della famiglia per componente): ISTAT (aggiornamento ogni anno ad agosto), rappresentatività della società italiana (vengono considerate non solo le famiglie vere e proprie ma persone conviventi sotto lo stesso tetto). Preponderante il pubblico femminile (in Italia ci sono più donne che uomini), il target commerciale di punta è quello dai 15-64 (fattore acquisto). Vengono registrati: programmi guardati, cambi canale, accensione-spegnimento televisione. Nel conteggio ascolti vengono coinvolti anche eventuali ospiti della famiglia con Meter. Alle 9.55 escono i dati Auditel del giorno precedente [sotto forma di tabulati]. VOSDAL (entro le due di notte della stessa giornata televisiva/le 24 ore dalla messa in onda, si rientra nel conteggio dati d’ascolto della giornata) e CONSOLIDATO (entro 7 giorni dalla messa in onda) per le puntate registrate (sistema voluto da Sky). Software Arianna [programma d’analisi dati d’ascolto] Indicatori: (1) Copertura (contatti) >> numero di telespettatori che hanno seguito la trasmissione per almeno un minuto. Copertura lorda: somma dei contatti al lordo delle duplicazioni = persone spettatori diverse tra di loro [calcolo dell’ascolto medio] (2) Ascolto medio >> Copertura lorda : durata del programma [media degli spettatori fruitori a ciascun programma]; (3) Share >> Quota di ascolto/ Percentuale di pubblico sintonizzata su un dato programma rispetto al totale di pubblico presente in un dato momento davanti alla televisione. Ascolto medio : totale pubblico Totale Ascolto: sull’intera popolazione italiana si considera la percentuale di coloro che hanno effettivamente la televisione accesa in un dato momento della giornata = 100% di share La curva di totale ascolto cambia sia a seconda del momento della giornata che della stagione. I bambini vengono considerati nei conteggi senza divisione di gender perchè secondo il mercato pubblicitario non hanno una netta distinzione di consumi e quindi vengono considerati in maniera “unitaria”. Curva minuto per minuto in share: elaborazioni grafiche dei dati d’ascolto. [Colori associati a ciascuna rete] 20.00 - 20.30 Telegiornale Dalle 21.00 Prime Time (PT)

5

Picchi: una rete va in pubblicità quindi il pubblico si sposta da un canale di punta all’altro (es. Canale 5 e Rai Uno). Altri indicatori: Penetrazione [rating USA; rapporto percentuale tra ascolto del programma e l’Universo - NB. NON il Totale Ascolto! - di riferimento, quindi tutta la popolazione di un tale paese]; Minuti visti [numero di minuti visti in media che i diversi spettatori hanno passato di fronte ad un dato programma] e Permanenza [percentuale dei minuti visti; indicatore della fedeltà del pubblico; valore percentuale usato in particolare per le fiction - misura la densità del consumo; ascolto fedele o “usa e getta”] Palinsesto >> Strumento per organizzare il tempo con cui un’emittente televisiva vende contatti (pubblico in target) agli inserzionisti pubblicitari. Il palinsesto è una “scheda” di riferimento soggetta a cambiamenti in itinere. Il palinsesto viene diviso in quattro fasce orarie: 7.00-20.30 Day Time [19.00-20.00: Preserale - fascia oraria dei game show]; 20.30-22.30 Prime Time >> cambia a seconda del paese di riferimento e le abitudini di quei dati cittadini [20.30-21.00 Access Prime Time; 22.30-2.00 Seconda serata [2.00-7.00 notte] Picco delle due di pomeriggio [momento di massimo ascolto nella fascia pomeridiana] Il Prime Time è il momento della giornata in cui si ha il valore massimo di Totale Ascolto [ci sono più spettatori davanti al televisore]. Il palinsesto viene composto secondo certi macro-criteri: prestigio dello slot/programma da inserire; costo del programma; target specifici (certi segmenti di pubblico guardano certi programmi su certi canali televisivi) della rete televisiva; ——— indicazioni concessionaria pubblicità ———; necessità del dato network (armonizzazione dell’offerta della serata di tutte le reti di proprietà del network tenendo anche conto quanto viene trasmesso sugli altri network). Stagionalità televisiva >> Garanzia: il network promette agli investitori pubblicitari certi obiettivi d’ascolto [se la garanzia non viene raggiunta vengono restituiti soldi agli investitori spazi pubblicitari regalati] Criteri micro di composizione palinsesto: chi sono i competitor (cosa c’è/ viene messo in onda sulle altri reti durante la messa in onda del proprio programma?); forza di quanto è in onda sugli altri canali; posizionamento (rispetto al pubblico di riferimento se maschile-femminile)/traino (importanza del programma che precede un dato programma in palinsesto) >> un Access Prime Time forte garantisce buoni ascolti in prima serata (cfr. Top Chef su canale 9 - Guess my age su TV8); eventi (cambio degli equilibri del palinsesto); genere (no stesso genere nello stesso momento tra competitor; cercare alternativa valida e complementare); disponibilità di prodotto (valorizzare al meglio i titoli disponibili nel proprio archivio) [[Dati d’ascolto di CineSony sono al momento privati]] Programma Excel

6

Netto = durata complessiva del programma

12 Ottobre ’17 Diritti [di trasmissione in Italia di un certo titolo comprato dal mercato estero - uno stesso prodotto potrebbe andare in onda sia su una rete free che una rete pay, ma uno stesso titolo non può appartenere a due reti appartenenti alla stessa tipologia] Differenza tra film [prodotto cinematografico, theatrical release nonchè le sale] - tvmovie [messa in onda “diretta” televisiva]. Fiction autoprodotta (dalla data rete, nel paese di riferimento/locale). I factual ready-made rientrano nella categoria diritti. Categoria intrattenimento [autoproduzioni sotto forma di format che possono essere venduti anche all’estero]. La versione italiana di un format estero - di cui si sono acquistati i diritti - rientra nella categoria intrattenimento. Per riempire il palinsesto si ricercano contenuti all’estero, spesso facendo riferimento alle major estere (prevalentemente USA) o italiane. Il broadcaster vende pubblico alla concessionaria pubblicitaria e in cambio riceve soldi per produrre i contenuti/comprare i diritti di altri prodotti; Dagli abbonati ricevono soldi per rilasciare i contenuti; case di produzione/distributori: società che detengono i diritti per il paese locale di format esteri (es. Endemol - Grande Fratello). Lo scopo delle reti free è di massimizzare gli ascolti per ottenere introiti pubblicitari maggiori; le reti pay invece hanno come principale obiettivo quello di massimizzare gli abbonamenti. Nelle reti free ci si rivolge al pubblico generalista, indistinto, che attraversa trasversalmente il paese. Obiettivo: intercettare l’attenzione del fruitore e “bloccarlo”, mantenerla viva sul proprio canale durante lo zapping. è impo...


Similar Free PDFs