appunti del corso di archeologia del prof zamboni PDF

Title appunti del corso di archeologia del prof zamboni
Course Archeologia e storia dell'arte romana
Institution Università degli Studi di Milano
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appunti completi del corso di archeologia e storia dell'arte romana, tenuto dal professor Lorenzo Zamboni, anno accademico 2020-2021. università degli studi di milano...


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Archeologia Romana PARTE A Lezione 1→introduzione all’archeologia romana Cos’è l’Archeologia? • lo studio delle società umane, del passato e del presente attraverso l’analisi dei loro resti ma teriali; • dai processi di ominazione (paleoantropologia); ◦ prima della comparsa sella scrittura; ▪ prima della comparsa dei metalli (preistoria) ▪ dopo l’adozione dei metalli (protostoria); ◦ dopo la comparsa della scrittura; ▪ archeologia del Vicino Oriente; ▪ archeologia biblica; ▪ archeologia classica; ▪ archeologia musicale; ▪ archeologia post-medievale; ▪ ecc.; ↓ nascite della scrittura e fonti scritte→diverse ed indipendenti • Vicino Oriente→3 000 a.C. circa; • Scandinavia→1 000 d.C. circa; • Australia→1788; Archeolgia → cosa s i occupa • gli archeologi raramente possono osservare direttamente i comportamenti delle popolazioni che stanno studiando; ◦ il più delle colte lo inferiscono tramite lo studio degli oggetti (manufatti) e dei resti (eco fatti), prodotti e abbandonati (volontariamente o involontariamente) dalla società anti che; • gli archeologi studiano i periodi preistorici e storici, dai primi strumenti di pietra fino ai ri fiuti di ieri, nei luoghi dove la specie umana sia arrivata, dall’Africa fino alla Luna; Argheologia→una scienza interdisciplinare • è una scienza→i dati vanno raccolti, interpretati e sottoposti a verifica, secondo il procedi mento scientifico; • a cavallo tra scienze sociali (antropologia), humanities (storia, letteratura) e “scienze dure” (geologia, biologia, fisica, chimica, neuroscienze, ecc.), che generando diverse tipologie e ambiti di studio; ↓ ▪ geoarcheologia; ▪ paleobotanica; ▪ antropologia fisica; Concetti e termini • Cultura ◦ l’insieme dei tratti non-biologici di un gruppo umano; ↓ conoscenze, credenze, arte, morale, legge, costumi, attività quotidiane e ogni altra ca pacità e abitudine acquisita dall’uomo come membro di una società (E.Taylor, 1871; F.Boas); ◦ non implica concetti (ideologici) di “raffinatezza” o livello “superiore” di istruzione o ci viltà; • Cultura materiale ◦ tutti gli aspetti visibili e concreti di una “cultura”→i manufatti, gli artefatti, gli utensili della vita quotidiana e delle attività produttive; ◦ qualsiasi oggetto che gli esseri umani usano per sopravvivere, definire relazioni sociali, rappresentare aspetti dell’identità, della posizione sociale o economica; • Civiltà/civilizzazione ◦ termine ambiguo che in archeologia designa società complesse con forme di centralizza zione (urbanizzazione, monumentalità), articolazione sociale e di governo, divisione del lavoro, sistemi simbolici e di governo, divisione del lavoro, sistemi simbolici di comuni cazione (scrittura) ed economici (monumentazione); ◦ fattori che possono portare a ineguaglianza→colonialismo, globalizzazione, sfruttamen to e distruzione di ecosistemi, ecc.; ◦ in nessun caso implica di per sé giudizi morali (“superiorità”) o la posizione lungo una (inesistente) scala evoluzionistica umana; Cos’è l’Archeologia romana? • lo studio dei resti materiali della “civiltà” romana; ◦ Roma, la penisola italiana, il Mediterraneo, l’Europa, l’Africa settentrionale e il Vicino Oriente; ◦ dall’età del Ferro (inizi I millennio a.C.) alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C.)→convenzioni; • parte dell’archeologia classica (“greco-romana”); • oggi si basa soprattutto sulla “cultura materiale” (monumenti, oggetti, ecofatti, ecc.) ma tra dizionalmente integra approcci e dati della storia dell’arte antica (manufatti di valore artisti co), della filologia e dell’epigrafia (testi antichi); Archeologia romana → cronologia; • gli inizi dell’età greco-romana; ◦ Grecia→metà XI secolo a.C. (età protogeometrica); ◦ età del Ferro→X-IX secolo a.C.; ◦ ultimo quarto VII secolo a.C. (620 a.C. circa-inizio età arcaica) ◦ età ellenistica→ IV-III secolo a.C.; • le “fini” dell’età greco-romana; ◦ 330 d.C.→trasferimento della capitale a Costantinopoli; ◦ 476→deposizione di Romolo Augustolo; ◦ 528→chiusura dell’Accademia di Atene; ◦ 641→conquista araba di Alessandria ed incendio della biblioteca; ◦ 1453→fine dell’Impero Romano d’Oriente, con la conquista araba di Costantinopoli, terminando l’Impero Bizantino; 21 aprile 753 a.C. → fondazione di Roma secondo gli storici romani • Natale di Roma, data fissata dal letterato Verrone (I secolo a.C.), sulla base dei calcoli effet tuati dall’astrologo Lucio Taruzio; • scelta tra varie tradizioni e possibilità (allineamento con Atene e con la fine del governo dei 9 arconti); • un esempio di “invenzione della tradizione”→elaborazioni a posteri per fini di legittimazio ne; Storia dell’Arte Antica → Arte Romana • per arte romana si intende l’arte e l’artigianato (visual media) prodotti nell’ambito e per la civiltà di Roma, dalla fondazione alla caduta dell’Impero d’Occidente, nella capitale, nel re sto d‘Italia e nelle province orientali ed occidentali; • 1764→con Winckelmann nasce la storia dell’arte greco-romana (greca); • 18911897→scuola viennese di storia dell’arte e nascita della storia dell’arte romana; Lezione 2→Urbanistica→La città romana • una civiltà urbana→la città diventa il fulcro sociale, demografico, politico, economico della società→immagine stereotipata→ortogonale, rettangolare; • colonizzazione/romanizzazione→fondazione e trasmissione della cultura romana; • modifiche a lungo termine→Europa e Mediterraneo; • Roma diventa un modello ed un’eccezione→le colonie romane sono immagini in piccolo e rappresentazioni di Roma (Adriano)→forma retorica con la quale si vuole attribuire a Roma il potere della creazione di nuove realtà; • mentre i Greci consideravano di aver raggiunto la perfezione con la fondazione di città, pre occupandosi della loro bellezza, della sicurezza, dei porti e delle risorse naturali del paese. I Romani pensavano soprattutto a quello che i Greci avevano trascurato: il pavimentare le strade, l’incanalare le acque, il costruire fogne, ecc. (Strabone, Geografia, V. 3.8); Connettività → infrastrutture • i Romani costruiscono circa 100 000 km di rettilinei di nuove strade→rete capillare per lo spostamento di eserciti, per il servizio postale, la trasformazione del territorio, ecc.; • i Romani sono stati il primo popolo a creare un efficiente sistema postale con una serie di case postali dove si poteva cambiare cavallo e raggiungere in minor tempo i luoghi più lon tani dal centro di Roma; • paradosso di Roma→Roma come modello ideologico di città utopica solo per i suoi principi di ordine e suddivisione sociale, ma non come ideale urbanistico, che viene ritrovato nelle colonie romane; Fondare una città romana • scelta del luogo→territorio, risorse, collegamenti, difesa; • regole, prassi e cerimonie religiose→origine etrusca; • Auspicia→divinazioni come l’osservazione del volo degli uccelli; • tracciare il solco primigenio→atto di fondazione, fatto da un magistrato (cittadino togato), utilizzando una coppia di buoi che trainano un aratro che traccia, inoltre, il confine cittadino; ◦ il confine, inoltre, suddivide tutto quello che è dentro e fuori dalle mura cittadine→sfere amministrative, politiche e religiose completamente diverse; • Limitatio→suddivisione degli spazi; ◦ incrocio di assi perpendicolari (decumanus maximus, nord-sud, cardo maximus, est-ove st); ◦ porte e mura; Scemi urbanistici • urbanistica “razionale” tradizionalmente attribuita alla Grecia Classica (Ippodamo di Mileto, V secolo a.C.); ◦ isolati/quartieri rettangolari (per strigas, per scamma)→generati da un grande asse stra dale e strade perpendicolari minori; • in realtà sono note città a pianta ortogonale fin dalla protostoria; Le colonie romane • le più antiche colonie romane, legate alla prima fase di espansione (IV secolo a.C.) • i coloni sono cittadini di Roma a tutti gli effetti (colonia civiu Romanorum) con

riconosci menti di tutti i diritti; • le colonie presentano un massimo 300 coloni/capifamiglie con un lotto di terra ciascuno; • concentrate prevalentemente nelle aree circostanti di Roma e sulle zone costiere→città di nuova costruzione urbanistica, portando a compimento il progetto di un paese uniforme, non rigido ma nemmeno copie esatte della città Romana (adattamenti locali); ◦ Ostia, Anzio, Terracina, Minturnae, Snuessa, Sena Gallica e Castrum Novum; ◦ controllo dei porti→posizioni strategiche per il controllo della penisola e del Mediterra neo; Ostia → esempio di colonia romana per eccellenza • intorno al 380 a.C. diventa il porto per eccellenza di Roma (diritto romano); • schema simmetrico→prima fase; ◦ pianta rettangolare, incardinata su una strada, con due assi principali (dardo e decuma nus), 4 porte e nel punto di intersezione (piazza) vengono posti il capitolium e il forum; ◦ la città viene rifatta in epoca adrianea; • tempio della Triade Capitolina→simbolo della “trasposizione”, della replica di Roma; Modello castrense • le prime colonie romane derivano dai castra militari→ipotesi che non è cronologicamente esatta in quanto le colonie nascono prima degli accampamenti militari; ◦ in realtà l’adozione del castrum strutturato è successiva (Pirro, inizi II secolo a.C) alla deduzione delle prime colonie quadrate; ◦ sono gli accampamenti militari a modellarsi sul modello delle colonie (piccole città); Le colonie latine → vere e proprie • dal III secolo a.C.→nuova fase di espansione e controllo della Penisola; • nuove entità statali, con autonomia amministrativa→propri magistrati, duoviri, senato loca le, assemblea popolare, ecc.; • sono composta da ex cittadini o cittadini latini che possiedono solo una parte dei diritti→non sono cives Romani • sono città con maggiore popolazione→da 2 500 fino a 20 000 famiglie; • non hanno il Capitolium→non sono repliche ideologiche e strutturali di Roma, sono figlie della capitale ma non loro copie; • assegnazione di terre ad ogni cittadino/famiglia e imposizione dell’obbligo di leva (fornire supporto miliare alla capitale); Cosa (Ansedonia) • colonia di diritto latino, fondata nel 273 a.C.; • scoperta grazie all’inizio di scavi archeologici americani, iniziati nel 1948; • ha una posizione strategica→due alture e una sella; ◦ impianto regolare (per strigas), ma adattamenti al paesaggio e preesistenze (perimetro non regolare); • foro di età repubblicana (ben conservato); • “acropoli” per edifici sacri (non capitolium); Le colonie dell’Italia Cisalpina • nuova fase di espansione romana verso il nord d’Italia, costruendo due vie principali→via Emilia e via Postumia; • fondazione di nuove colonie; ◦ Cremona, ◦ Piacenza ◦ Aquileia; ◦ Augusta Taurinorum (28. a.C.) ◦ Aosta; • da Mario e Silla (prima metà I secolo a.C.) in poi le nuove colonie servono soprattutto al so stentamento dei veterani; • città-modello fondate da Cesare e Augusto nelle Gallie e in Spagna; • queste colonie hanno un valore ideologico; ◦ possesso, colonizzazione, sfruttamento dei territori, senso di appartenenza; ◦ urbanitas→monumentalizzazione; ◦ pietas→capitolium in posizione centrale e dominante; La centuriazione • a ogni colonia è assegnato un territorio di pertinenza che le assicuri vitalità economica e fun zionale; • è eseguita da tecnici alle dipendenze di magistrati e prevede una suddivisione di questo ter ritorio attraverso una maglia di assi ortogonali detti cardini e decumani, costituiti da strade o canali; ◦ gli assi principali di questa maglia prendono il nome di cardine e decumano massimi e possono talvolta coincidere con strade preesistenti o realizzate contestualmente alla divi sione agraria; ◦ il loro orientamento risponde alle condizioni morfologiche del terreno e alla necessità del più ottimale deflusso delle acque (secundum natura loci); • ogni centuria è ulteriormente divisa in lotti più piccoli dalle dimensioni variabili, assegnati ai singoli coloni; ◦ questi limiti minori hanno funzione confinaria; • il termine centuria ricorda come in origine ciascuno di questi appezzamenti fosse distribuito tra 100 coloni che ricevevano ciascuno due iugeri; • in alcuni casi il territorio di una città può subire più interventi di centuriazione per effettuare nuove distribuzioni o migliorare il drenaggio delle acque→si creano così sovrapposizioni di centuriazioni (es. Cremona); • in altri casi nuove centuriazioni possono affiancarsi alle precedenti (es. Brescia); • funzioni aggiuntive → bonifica e drenaggio dei terreni (es. territorio di Adria) Verona → metà I secolo a.C. • elementi chiave; ◦ templi; ◦ foro (piazza); ◦ teatro→usato anche per le assemblee; ◦ culto imperiale; • planimetrie regolari, isolati quadrati (72 m per lato); ◦ repliche per accumulo; • diverse soluzioni urbanistiche; Lezione 3→Architettura→L’arte di costruire presso i Romani Le tecniche edilizie romana • grande sviluppo delle possibilità edilizie, grazie all’utilizzo di nuove tecnologie; • impiego di nuovi materiali (cementizio) che creano la possibilità di poter elaborare nuove planimetrie complesse e di svilupparsi in dimensioni ed altezza; • disponibilità di manodopera specializzata (muratori, artigiani) e masse di forza-lavoro (schiavi); ◦ nel mondo della Roma Imperiale alcuni schiavi possono diventare dei liberti grazie al loro duro lavoro o grazie ad alcune somme di denaro con la quale riscuotono la propria libertà, ma non sono cittadini romani a tutti gli effetti (non hanno alcuni diritti)→alcuni diventano figure importantissime per l’arte e la cultura di Roma (es. scrittori, architetti, commediografi, ecc.); ◦ lo schiavo è come un oggetto nelle mani del proprio padrone (capo famiglia) che può de cidere della sua vita e del suo lavoro; • empirismo e capacità di adattamento (risultato pratico, rapidità, economicità)→legata sia alla numerosa mano d’opera sia all’esperienza militare che imponeva la capacità di poter co struire e distruggere una città romana in poco tempo; ◦ genio militare: componente dell’esercito romano che non è dedito al combattimento ma alle strategie urbanistiche e militari per poter costruire ponti o armi nel minor tempo pos sibile, cercando di usare una piccola parte delle risorse militari, e che siano efficaci→in fluisce nell’impostazione mentale dei Romani che viene influenzata dal proprio militari smo; ◦ moltissime persone in epoca Repubblicana si spostano dalla propria terra natia per rag giungere la capitare per poter lavorare nei campi dell’arte, dell’architettura e dell’urbani stica; • conoscenza tra progetto (teoria) e realizzazione (pratica); • gli edifici romani sono improntati sulla propria utilità e staticità, con poca arte decorativa, che viene limitata solo sulle aree esterne, come decorazione; • eclettismo; • architettura d’interni; Architettura greca→una delle due fonti d’ispirazione per l’architettura romana • trilitismo→due elementi verticali (colonne) e uno orizzontale (architrave), che vengono re plicati in moduli→sfruttamento della gravità che impedisce all’architrave di muoversi, senza l’utilizzo di nessun elemento collante come cemento o malta; • sta in piedi per le sue caratteristiche strutturali e la gravità; • impiego di materiali naturali come pietra o legno (molto deperibile)→obbligo di seguire for me geometriche molto rigide e prestabilite dal materiale utilizzato; • sfruttamento delle caratteristiche del paesaggio (fianchi, colline, valli, ecc.)→se una città greca non ha una collina non può costruire un teatro; • limiti→dimensioni e pesi degli edifici; ◦ la lunghezza massima di un architrave è determinata dalla lunghezza degli elementi sin goli che vengono utilizzati; ◦ l’altezza media di un edificio greco molto bassa, in quanto si crea soltanto un piano, ra ramente due; ↓ ▪ es. Atene, Stoà di Attalo (140 a.C.); • replicabilità di moduli; • limiti

nel sviluppo in altezza; • spazi coperti limitati (pilastri); Le opere in pietra→che possono essere presenti nello stesso edificio o costruzione; • opera poligonale (opus siliceum)→chiamate opere ciclopiche nel Medioevo; ◦ sovrapposizione di passi non lavorati o sbozzati anche di notevole dimensioni senza l’ausilio di leganti, grappe o perni; ◦ mura di terrazzamento e contenimento di terrapieni; • opera quadrata (opus quadratum); ◦ sovrapposizione di blocchi squadrati in forma parallelepipeda e di altezza uniforme, che vengono messi in opera in filari omogenei con piani di appoggio continui; ◦ nessun uso di leganti, grappe o perni; • opera africana (opus africanum) o a telaio; ◦ catene verticali di blocchi di pietra alternate a pietre verticali o orizzontali, riempita con un’opera simile a quella d graticcio; ◦ si sviluppa in Africa Settentrionale dal IV secolo a.C; Il tufo → roccia di origine vulcanica presenta sia in Lazio sia in Campania • cappellaccio; ◦ tufo granulare friabile, grigio; ◦ utilizzato soprattutto in età arcaica, per le opere quadrata, in blocchi di piccole forme→es. Tempo di Giove Capitolino e Mura arcaiche; • gratta oscura; ◦ scoperto dopo la conquista di Veio (396 a.C, circa) da parte di Roma; ◦ definito semilitoide per il suo colore giallastro e per la sua porosità; ◦ es. templi A e C di Largo Argentina, basilica Emilia e mura repubblicane; • peperino; ◦ scoperto nelle cave presso Marino (lapis alabus); ◦ litoide di colore grigio cenere, dalla grana fine; ◦ es. Aqua Marcia, Tabalarium e Teatro Pompeo; Il cementizio • opera cementizia (opus caementicium); ◦ malta (calce con sabbia o pozzolana) mescolata a pietre (caementa); ◦ utilizzato solo per il nucleo degli edifici e delle costruzioni, che vengono rivestite da altri elementi, soprattutto mattoni, per motivi stilistici o strutturali (es. Umidità); • viene utilizzato dagli inizi del III secolo a.C.; ◦ più economico (recuperi e scarti), più veloce e più resistente; ◦ si pensa sia stato utilizzato per la forte crescita demografica, edifici a più piani→insule; ◦ vi è una maggiore intensa attività edilizia, sia pubblica sia privata; ◦ le cave di tufo non più sufficienti e si vanno ad esaurire, diventando incapaci di soddisfa re le esigenze del mercato edilizio; ◦ si utilizza una manodopera più numerosa e meno esperta→un capo mastro (più esperto) che ha a disposizione numerosi schiavi e con l’industrializzazione e standardizzazione del processo, non necessitano di una grande formazione; I paramenti → rivestimenti che tutti i muri romani possiedono e sono strutture tripartite • opera incerta (opus incertum)→dagli inizi del II secolo a.C; ◦ più pietre di forma irregolare con faccia in vista più o meno piana, legate e rivestite con malta liquida; ◦ es. Porticus Aemelia (Testaccio); • opera reticolata (opus reticulatum); ◦ piccole piramidi tronche a basa quadrata in pietra (“tufelli” o cubilia), con la punta inse rita nel cementizio e disposte in diagonale a formare un reticolo; • opera laterizia (opus testaceum); ◦ campo centrale di interni, rivestito di mattoni o laterizi, di forma triangolare e con la punta inserita nel cementizio; Il marmo • utilizzato per i rivestimenti esterni ed interni degli edifici romani; • policromia romana→si utilizzano svariate tipologie di marmi, provenienti da molteplici cave presenti sul territorio romani, colonie comprese; • nel Settecento si pensava che le opere romane fossero monocromatiche e prive di colore, ma in realtà erano coloratissime, ma col tempo si erano andati a perdere i loro brillanti colori; Archi, volte e cupole • edifici di altezza che permettono la costruzione di edifici a più piani, dalla forme complesse; • denotano la possibilità di creare spazi coperti, senza piloni interni; • vengono composte con un rigido procedimento; ↓ formazione di casseforme (scheletri) in legno che possono avere qualsiasi forma, in base a cosa si vuole costruire (centina), si appoggiano gli archi in laterizio (non sono veri ar chi portanti, come per gli edifici etruschi), si cola il cemento per riempire le intercapedi ni e una volta asciutto si rimuovono le armature in legno e rimane il vuoto, la struttura in laterizi; I criptoportici • corridoio o via di passaggio coperta, di servizio e serve sia come fondamenta sia per pareg giare i dislivelli (es. Villa dei Misteri) o per collegare aree mediante passaggi sotterranei (es. Foro di Cesare); • supporta i fori (aperto al pubblico) o le ville (basis villae); • presentano volte e aperture per l’illuminazione e areazione; Rivestimenti e decorazioni • rivestimenti delle strutture portanti; ◦ funzione estetica sia pratica (isolamento); ◦ stucco, pitture, lastre in marmo; • il mondo greco è il maggiore esponente e fonte di ispirazione di questa tecnica e prende il nome di ordine applicato (ordine r...


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