Appunti del corso sul Gatto Murr del Professor Crescenzi PDF

Title Appunti del corso sul Gatto Murr del Professor Crescenzi
Course Lingua e traduzione tedesca e letteratura tedesca
Institution Università degli Studi di Trento
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Summary

Appunti del corso del Professor Crescenzi sul Gatto Murr di Hoffmann.
Corrisponde alla parte di letteratura del corso di Lingua e Traduzione Tedesca e Letteratura Tedesca del II anno, per il percorso letteratura e traduzione.
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Description

Lezione 1 - 29-03-2017 mercoledì 29 marzo 2017

10:13

Tema del corso: il Gatto Murr. È uno dei romanzi meglio riusciti in quella tradizione che è il romanzo europeo che si modella con il Tristram Shandy, è quasi un antiromanzo. Si raccontano molte cose ma in modo strampalato. Il Gatto Murr è una variante importante del romanzo sperimentale. Non racconta le cose secondo uno schema almeno superficialmente riconoscibile come schema coerente, realistico, cronologicamente ordinato. Racconta le due storie di cui si compone in modo frammentario e disordinato. Con effetti piuttosto singolari, ma li prenderemo in considerazione al momento di cominciare il corso. Hoffmann. Non è in partenza uno scrittore. È un autore che viene normalmente classificato come tardoromantico; laddove dobbiamo ricordare che il romanticismo tedesco precede gli altri romanticismi tedeschi. Si forma nel 1765 ed è morto negli anni '30. Scrive tra il 1808 e il 1822. È soprattutto un autore di racconti di quelle che in tedesco si chiamano "fiabe d'arte", "Kunstmärchen". Composizioni fiabesche ma costruite in modo tale da appartenere di fatto a un genere e a un livello di letteratura molto alto. Uno degli scrittori più divertenti della letteratura tedesca e sono quasi contemporanei. Per moltissimo tempo la caratteristica principale della narrativa hoffmanniana è stata vista ? come un autore che combina la peculiare tensione soprannaturale e fantastica del romanticismo al realismo. Però questa collocazione di Hoffmann, a metà strada tra romanticismo e realismo, esperimenti letterari del tardo-romanticismo tedesco, non tiene presenti alcuni fatti fondamentali della carriera artistica di Hoffmann che lasciano intravedere anche qualcos'altro. Hoffmann è in origine un giurista. Nasce a Kaliningrad, nella vecchia Petersburg, nella Prussia orientale. Studia giurisprudenza e contemporaneamente fa studi musicali. In entrambi i campi ha una carriera piuttosto brillante. Riesce ad arrivare al grado di "viceprocuratore" del tribunale di Varsavia e frattanto compone musiche che hanno un certo successo e continua a comporle fino al 1812. Ottiene il suo più grande successo "Undiene", viene presentata a Berlino e messo nella scenografia di Schinkel. L'opera viene superata e dimenticata, ma nel frattempo è diventato un narratore di discreto successo. Ha pubblicato una serie di racconti dal 1808 che si confondono coi saggi musicali pubblicati in una famosa rivista. Alcuni saggi hanno un andamento narrativo e lui decide di dare maggior sviluppo alla sua vocazione. Oltre che comporre, fare il giudice e scrivere ha anche altre bizzarre occupazioni, dipinge e disegna. Sono stati trovati nel tribunale in cui opera alcune caricature di suo pugno di alcuni colleghi; per i quali viene spedito in un paesino in Polonia ma grazie ai meriti acquisiti in musica viene chiamato al teatro di Bamberg. Siamo nel 1810 circa. Momento più importante della carriera di Hoffmann come organizzatore culturale. Che tipo di organizzazione culturale dà al teatro di Bamberg? Hoffmann naturalmente cerca di essere in sintonia con la cultura romantica dei tempi, che ai tempi ovviamente non si chiamava così. Si deve a lui il fatto di portare sulle scene uno spettacolo spagnolo tradotto da uno famoso tedesco, ma per le problematiche e le vocazioni oniriche corrispondeva alle problematiche del tempo: Calderon de La Barca. Hoffmann dà una decisa svolta in direzione della cultura contemporanea e si fa notare per questo. Frattanto pubblica alcuni racconti scritti in precedenza e quelli nuovi, in una raccolta unica che intitola Fantasiestücke in Callots Manier (Racconti fantastici alla maniera di Callot). Callot era un pittore famoso ai tempi. Ottiene un successo di pubblico molto notevole. Ciò legittimerà tutte le pubblicazioni successive. Hoffmann, tra l'altro, da musicista di cui si parla in ambito musicale, continua a sviluppare le sue due

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vocazioni. Continua a sviluppare il suo interesse in particolare per l'opera lirica. L'opera all'epoca risulta esattamente strana come risulta a noi. L'opera lirica doveva essere nelle intenzioni di chi lo faceva dalla fine del '500 un rinnovamento della tragedia antica, di quella forma d'arte di cui erano sopravvissuti i testi di Sofocle, Euripide, Eschilo ma di cui si sapeva che era un dramma musicale. Un grande storico della musica ha scritto una volta che l'intera musica moderna nasce dal sogno della musica antica. Di questa musica non c'era nessuna conoscenza. Nell'ambito degli studi che accompagnano il rinnovamento della cultura e che si fondano sulle conoscenze delle antiche classiche di cui la modernità vorrebbe riprendere il filo dopo l'interruzione di quelli che l'umanesimo considera i secoli bui del medioevo, si pensa di fare musica che abbia lo stesso potere, significato, importanza della musica dei greci. Della musica dei greci si hanno solo testimonianze scritte. Si sperimenta in campo musicale. Sapendo che la tragedia era un dramma con musica si concepisce una forma d'arte che sia costituita di spettacolo drammatico e musica. Nasce così il melodramma, non per nulla in epoca rinascimentale. Deve diventare la tragedia moderna. L'opera è un connubio strano tra musica e spettacolo scenico. Non si riesce a seguire. Si sapeva perché c'erano i presupposti dei greci che la tragedia aveva come tema principale quello eroico. Tutto nasce dalla tragedia greca. Per la cultura del rinascimento ne deriva un tentativo di rifare la tragedia greca, composizione di un argomento eroico-mitologico e di musica. L'accostamento non riesce benissimo. Creano cose meravigliose dal punto musicale questi musicisti, ma c'è il problema del gorgheggio per colpa della tradizione del bel canto. L'inverosimiglianza della materia eroica costretta, combinata con l'espressione musicale. Il musicista impone il suo stile alla rappresentazione. Succedono molte cose nel corso del tempo, nel '700 c'è una critica pesante, che porta ad un cambiamento. Le opere sono differenti, esiste anche una commedia, nasce l'Opera comique, nasce l'opera buffa. Ci sono opere divertenti e altre interessanti. Leggere e ascoltare il Don Giovanni di Mozart A partire dalla metà del Settecento l'opera comincia a dover assumere contorni diversi. Il nesso fra azione scenica e musica deve farsi più stringente. Non si può più cantare in un modo mentre in scena succede tutt'altro, ignorare il nesso emotivo tra musica e quello che succede in scena. È stata superata la retorica degli affetti, si sa che la musica si suona per evocare un sentimento nello spettatore, non per imitare un sentimento. Nell'opera avviene un incontro interessante, tra la materia originaria mitico-eroica e la necessità di renderla più appetibile agli occhi del mondo moderno. La materia mitico-eroica viene contaminata in molti modi, contaminata in modo da rendere più realistica la rappresentazione di quanto avviene in scena. Hoffmann viene dalla cultura operistica. Tenta di tradurre in letteratura le sue esperienze di musicista e di scrittore di opere liriche. Per questo c'è questa combinazione di fantastico e realistico nei suoi scritti. Per questo avvengono cose molto singolari. Due esempi: - I Kunstmärchen sono parecchi. Alcuni sono più lunghi di altri. Il vaso d'oro. Succede che uno studente un po' casinaro, impacciato, imbranato che vive in una cittadina di provincia ha un'improvvisa visione in un parco e gli appaiono due occhi verdi che appartengono a un essere che canta qualche cosa. Seguendo questa strada incontra l'archivista, in un altro mondo, che è Atlantide e qui si chiama Salamandra. La battaglia dei maghi della Spada della Roccia [Disney] è presa pari dalla battaglia di questo racconto di Hoffmann. - Scrive un altro Kunstmärchen. Il piccolo Zaccheo detto cinabro. La principessa brambilla. Maestro pulce la principessa Brambilla. Avviene nel carnevale di Roma, Giglio Fiore e lei, che hanno comunque una doppia identità e sono in questa vita una sarta e un ? un capitolo tratta delle disavventure di Gigliofiore e dell'innamorata a Roma e poi nel regno fantastico. Si alternano momenti reali a momenti onirici. - I fiori blu. Leggere. Baudelaire lo esporta, Hoffmann ha un enorme successo su scala europea. Gogol si ispira ad

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Hoffmann. Hoffmann arriva a questa idea di realistico e sovrannaturale grazie all'opera. Hoffmann lo fa perché cerca con i suoi strumenti di sedurre il pubblico contemporaneo con la cultura amata dai romantici. Certamente è in grado di svolgere narrazioni in perfetto spirito romantico. Certamente è capace di narrare storie sovrannaturali e fantastiche. Ma in realtà la sua cultura si forma dentro la riforma dell'opera che non è molto vecchia all'epoca in cui lui inizia a scrivere. Riforma dell'opera. Ad un certo punto alcuni critici, il primo è Benedetto Marcello, molto amato da Bach, 1500-1600 un compositore veneziano, che scrive un libretto sull'opera dove dice che tutto è assurdo e non si capisce nulla. Questa critica arriva nel 1700 e gli illuministi iniziano a scrivere contro l'opera lirica. Sviluppano una critica simile. Questa che potrebbe essere la più grande espressione artistica dell'umanità è invece massacrata da una rappresentazione ridicola (gorgheggio). Christoph Villibald Gluck è già un musicista famoso, recepisce queste critiche illuministiche, e decide insieme al suo librettista, di concepire una riforma del teatro d'opera. Direzione di uno sviluppo coerente della trama accompagnandola con la musica che corrisponde ai sentimenti degli avvenimenti scenici; in modo che lo spettatore non solo non sia distratto dalla musica, ma possa mettere in connessione la musica alle emozioni. Questi due riformano l'opera in questa direzione. Il primo racconto che scrive Hoffmann è un racconto fantastico su un individuo che dice di essere il cavaliere Gluck, non si capisce se è un pazzo o un fantasma. È un segnale della cultura alla quale Hoffmann è legato. È strano che uno scrittore del 1808 faccia un tale omaggio alla cultura di un cinquantennio precedente. Hoffmann si porta dietro una cultura illuminista che attraversa tutta la sua opera e che in realtà anche se è capace di imitare la cultura romantica, lo rende scettico nei confronti di quella cultura lì. Premesse necessarie per ricollocare Hoffmann. Bisogna ripensare a quelli che sono gli schemi fissi che tendono ad inquadrare l'autore in base al periodo in cui è nato e alla cultura in cui è cresciuto. Hoffmann come scrittore nasce tardi, quando ha un'intera carriera di diverso tipo alle spalle. La vocazione letteraria nasce in un contesto difficile per la Germania. È nel pieno delle vere guerre mondiali. Erano le guerre napoleoniche. Il coinvolgimento di uno schieramento che coinvolgeva Russia Germania e Austria, cioè l'impero austroungarico contro la Francia, schieramento Europa occidentale. L'Europa era il mondo. Soltanto poi quando arrivano gli USA nella PGM il nostro concetto di mondo si allarga. Hoffmann scrive quando la Germania è stata sconfitta a Jena, la Triplice Alleanza è stata sconfitta ad Austerlitz e Napoleone è in furore militare. Prima sconfitta a Dresda. Dedica a questa sconfitta, nel 1813 sta a Dresda mentre avviene la battaglia, scrive un breve raccontino "la visione sul campo di battaglia di Dresda" è anche questa una fantasia orrificotrionfalistica in omaggio della vittoria della Triplice Alleanza. È importante perché Hoffmann è una strana mistura non perché la sua narrativa sia una in cui realtà e sovrannaturale si mischiano, ma perché in lui si confondono un'attenzione estremamente concentrata alla cultura e ai tempi che vive con il tentativo di reintrodurvi motivi che ritiene sostanziali del secolo precedente. La sua narrativa si rifà a due autori: quello di Tristram Shandy - Jean-Paul (Richter). Anche lui fa parte di quella tradizione della narrativa sperimentale, atipica, di quella scrittura che sperimenta con la struttura del romanzo. Sperimenta con il modo in cui il romanzo articola la sua narrazione e perviene a risultati che ancora adesso possono suscitare un certo sconcerto, anche nel lettore cosciente della storia dello sviluppo del romanzo in età moderna. Esperimenti narrativi estremamente difficili. Doppio romanzo di Hoffmann: Autobiografia di un gatto - parte sovrannaturale del romanzo. Gatto scrittore, ma è naturalmente un gatto. Contaminato con la reale vita del gatto. Il gatto ha un rapporto difficile con la sua vera vita di gatto; quando vuol fare più il letterato che il gatto lo fa. Seconda metà del romanzo: nasce dall'idea fittizia che il gatto abbia usato per scrivere la sua autobiografia l'autobiografia del suo padrone, Johannes Kreisler. Di cui Hoffmann aveva già scritto prima, su cui aveva imbastito una serie di frammenti molto cervellotici. Riscrive una biografia frammentaria ancora più intricata e difficile da identificare. Non solo il gatto l'ha usata come carta

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assorbente, ma ha anche scombinato i capitoli. Ha scombinato ordine logico e anche ordine cronologico. Il personaggio che emerge è piuttosto diverso da quello di cui si poteva immaginare l'autentica vita dai frammenti Kreisleriani.

Cosa farò senza Euridice?

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Lezione 2 - 04-04-2017 martedì 4 aprile 2017

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Collocazione storica che dobbiamo attribuire alla produzione narrativa di Hoffmann. Autore da leggere sullo sfondo del romanticismo tedesco, dell'età di Goethe e delle trasformazioni dell'età di Goethe e del romanticismo di cui Hoffmann porta le tracce. Abbiamo detto che la storia del suo divenire letterario va considerata alla luce delle particolari condizioni in cui si trova a scrivere Hoffmann e le condizioni della Germania tra il 1776 e il 1822. Hoffmann si muove un po' come un autore che trasporta in questa epoca in rapida trasformazione (che porterà alla sconfitta di Napoleone, congresso di Vienna) come un autore che importi nel romanticismo tedesco una cultura proveniente da decenni precedenti. L'elemento fantastico e il sovrannaturale sono molto marcati e vengono resi più facilmente digeribili dal pubblico attraverso una particolare rappresentazione scenica. Il Gatto Murr è una delle sue ultimissime opere, lo concluse nel 1822, lasciando un annuncio che preannunciava un continuo che non avverrà mai, perché Hoffmann muore. È un po' la summa di tutta la narrativa che Hoffmann aveva realizzato nel poco più che decennio precedente. Allo stesso tempo è connotato da una ripresa ancora più forte da lemmi narrativi, stilistici proveniente dal Settecento. È sì uomo del Settecento, ma è anche consapevole che lo sperimentalismo che il Settecento ha abbondantemente usato nelle sue creazioni è funzionale in due direzioni: - Una trasformazione in senso musicale della narrazione - Svecchiamento dei modelli narrativi passati tramite contaminazione con altre forme d'arte La prima raccolta di Hoffmann si intitola "Fantasiestücke in Callots Manier". Callots è un incisore, pittore seicentesco. Autore di moltissime opere in cui è importante proprio la contaminazione di realtà fantastiche e di realtà pure e semplici. La tentazione di Sant'Antonio. Carnevalizzazione dell'episodio. Questa particolare opera per Hoffmann è importante. Opere del genere sono per Hoffmann quadri di scena su cui lui può proiettare la narrazione. La struttura dell'immagine è simile al Giudizio Universale del Camposanto di Pisa. C'è un grande diavolo in mezzo e intorno aree dell'inferno. Callots costruisce consapevolmente la sua Tentazione di Sant'Antonio in maniera molto simile: il diavolo è in centro. Ci sono varie scene trucide o meno. C'è una cosa interessante, importante per capire l'arte in generale: queste figure indossano delle maschere, è una carnevalizzazione ed è logico, ci verrebbe da dire. Sono dei diavoli mascherati da diavoli. Nella misura in cui getta una maschera sulla realtà, l'arte in qualche modo si sforza di corrispondere a quella realtà stessa. È la proposizione di una realtà al quadrato. Un diavolo con la maschera da diavolo. L'arte sceglie una maschera che somigli e si possa sovrapporre facilmente alla realtà nella quale noi non vediamo la realtà, ma la maschera. Noi siamo costretti a immaginare la verità oltre la maschera. La maschera stravolge i contorni della realtà pura e semplice. Questi diavoli sono grotteschi, sono diavoli quasi caricaturali nella loro estrema diavolizzazione. Tutta la fantasia diabolica intorno immagina la realtà di questa visione infernale come una realtà di tormenti e persecuzioni caricaturizzati, naturalmente, scattolicizzati in larga misura che rappresentano o che cercano di corrispondere all'immaginario nostro dell'inferno. L'arte tenta di corrispondere al nostro immaginario, al fine di permetterci di vedere una realtà che non vediamo in modo che le sue caratteristiche siano definite in modo nette, comprensibili al nostro immaginario, senza bisogno di corrispondere mimeticamente alla realtà esterna. Più facile Qualsiasi rappresentazione del mondo dia l'arte, non vediamo il mondo ma l'arte. Non vediamo nemmeno la realtà che ha immaginato l'artista. Abbiamo bisogno di immagini che ci siano in qualche modo rappresentative di una realtà che possediamo già nella nostra immaginazione e che però è diversa in ciascuna di noi e presuppone rappresentazioni o immagini differenti. Una maschera tipizza. Però la maschera nella storia delle trasformazioni della natura della maschera che il mondo occidentale ha conosciuto, in ambito carnascialesco ha la funzione di stravolgere la sua realtà nel

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complesso. La maschera tipizza e stravolge. Rappresenta una realtà nella forma del proprio contrario. Nel carnevale le realtà si capovolgono e si può sbeffeggiare qualsiasi cosa. In origine è una festività seria in cui vengono capovolte le gerarchie del tempo. Si trasforma nella festa carnevalesca cortese, diventa mascherata. Bachtin Michael in un libro dice che a noi tutta questa realtà ci interessa finché è festa popolare, se diventa festa aristocratica non ce ne importa più nulla. Hoffmann conosceva il carnevale nella forma della fantasmagoria e della mascherata. La maschera tipizzante diventa sempre più simile alla maschera stravolgente. Cerca di costruire narrazioni come grandi mascherate, la cui funzione è quella di far risaltare una realtà non rappresentandola mimeticamente ma attraverso lo stravolgimento che nasce dalla sovrapposizione della maschera a una figura, con la caratteristica riscontrabile nelle incisioni di Callot; la realtà che rappresenta Hoffmann è una realtà che indossa già la maschera. È il procedimento dell'arte. L'arte realistica non può rappresentare nessuna realtà, deve rappresentarlo nella maniera tipizzante della maschera. Può stravolgere completamente la realtà e far indossare alla realtà medesima una maschera completamente diversa. La rappresentazione artistica si muove entro questi estremi. Mascherata: il mondo può anche apparire così come è, ma è pur sempre diverso da come è. Nell'incisione ci sono molte figure a metà tra umano e animale. Tutto si antropomorfizza. Questo tipo di rappresentazione della realtà, che contaminano realtà umana e animale, sono caratteristiche di quel repertorio che caratterizza ? La contaminazione di realtà umana e animale è l'espressione di una realtà più alta in una più bassa. Disumanizzazione. Rovesciamento dell'ordine del regno terrestre in una contro gerarchia in cui l'uomo si comporta da animale e l'animale da uomo. Rapporto che l'arte intrattiene con la maschera. La rappresentazione del mondo alla rovescia è importante nella cultura tedesca. Anche le opere liriche erano inizialmente prodotte per un pubblico aristocratico. Si contamina di elementi carnevaleschi. E questa contaminazione tra carnevale e realtà produce dei grotteschi. Nell'opera lirica non mancano gli esempi di contaminazioni. Come Papageno. Rappresentato proprio come un uomo uccello. Hoffmann si aggiunge il nome Amadeus in onore di Mozart. Trae spunti per continuare, non per creare, una sperimentazione narrativa che conosce già da prima. Tristram Shandy. LOTS OF DASHES. WOW, LOVELY. Hoffmann ha una cultura vasta, dipinge, compone, ha un bagaglio culturale ampiamente formatosi nel...


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