Beta 2-agonisti - Glucocortisteroidi PDF

Title Beta 2-agonisti - Glucocortisteroidi
Author bruno mattiussi
Course Farmacologia
Institution Università di Bologna
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β-2 AGONISTI Gli agonisti selettivi del beta2 adrenorecettore (o beta2 agonisti) sono più comunemente noti come antiasmatici o broncodilatatori. Si tratta di farmaci che rilassano e aprono le vie respiratorie (bronchi) che conducono ai polmoni, i quali si restringono durante un attacco di asma. . MECCANISMO D’AZIONE Il meccanismo d’azione dei B2 agonisti selettivi presuppone l’interazione con i recettori Beta adrenergici, proteine integrali di membrana a sette domini accoppiati a proteine G. A seguito dell’interazione tra agonista e specifico recettore consegue una modificazione conformazionale con attivazione delle proteine G (stimolatrici) che a loro volta determinano una stimolazione dell’adenilato ciclasi cui consegue un aumento dell’AMP ciclico intracellulare responsabile a sua volta dell’attivazione di due protein chinasi (PKA,PKG). Le protein chinasi determinano la fosforilazione di diversi substrati in grado di stimolare e modulare risposte cellulari diverse e in particolare indurre il rilassamento della muscolatura bronchiale I β2-agonisti possiedono anche proprietà lipolitiche e anaboliche muscolari. A causa dei loro effetti avversi relativamente limitati, i β2-agonisti vengono considerati da alcuni atleti come un'alternativa “sicura” agli steroidi androgeni anabolizzanti. Short acting: impiegati solo per azione broncodilatatrice immediata  terbutalina – salbutamolo (albuterolo). Dopo somministrazione, inizio d’azione 1-5 minuti. Broncodilatazione persiste per 2-6 ore. Long acting: scopo profilattico  salmeterolo – formoterolo. Inzio d’azione entro 1-20 minuti. Broncodilatazione persistente anche > 12 ore EFFETTI TOSSICI DEGLI BETA2-ADRENERGICI 

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EMATICI: incremento di glicemia, acidi grassi liberi, ipokaliemia (sarebbe prevalentemente legata all’attivazione delle pompe NA/K-ATPasi annesse alle varie membrane cellulari contenenti B2 recettori, rappresenta sicuramente la reazione endocrino metabolica di maggior rilievo) , ipomagnesia CARDIACI: tachicardia, ischemia, aritmie cardiache PSICHICI: ansia MUSCOLATURA SCHELETRICA: tremori

Sono proibiti tutti i beta-2 agonisti, inclusi, ove pertinenti, tutti gli isomeri ottici (ad es. d- e l- ), ad eccezione di: • salbutamolo per via inalatoria (al massimo 1600 microgrammi nell’arco delle 24 ore); • formoterolo per via inalatoria (dose massima erogata 54 microgrammi nell’arco delle 24 ore) e

• salmeterolo se assunto per via inalatoria nel rispetto del regime terapeutico indicato dalle case produttrici. La presenza nelle urine di salbutamolo in quantità superiore a 1000 ng/ml o di formoterolo in quantità superiore a 40 ng/ml fa presumere un uso non terapeutico della sostanza e dovrà essere considerata Esito Avverso al controllo antidoping, tranne nel caso in cui l’Atleta provi, attraverso uno studio farmacocinetico controllato, che il risultato anomalo sia la conseguenza dell’uso di una dose terapeutica assunta per via inalatoria fino al valore massimo sopra indicato.

GLUCOCORTICOIDI I glucocorticoidi sono degli ormoni steroidei prodotti naturalmente nelle ghiandole surrenali, oppure dei composti sintetici, che inibiscono il processo di infiammazione. Fisiologicamente, queste sostanze partecipano anche a diversi meccanismi di regolazione metabolica, soprattutto nel metabolismo del glucosio e dei lipidi. I glucocorticoidi vengono utilizzati per interrompere il processo infiammatorio. Tale processo si attiva nell'organismo con una funzione ben precisa, essendo una reazione difensiva a danni o lesioni subiti dai tessuti. L'infiammazione ha lo scopo di isolare la causa dell'irritazione, eliminare gli eventuali organismi estranei e riparare il tessuto danneggiato circostante. A differenza dei famigerati steroidi anabolizzanti, che alcuni atleti utilizzano per aumentare la massa e la forza muscolari, i glucocorticoidi sono steroidi catabolici. L'idrocortisone, un farmaco antinfiammatorio, è uno dei glucocorticosteroidi più utilizzati. Oltre ai corticosteroidi naturali (cortisolo, desossicortone e idrocortisone), sono stati sviluppati anche degli steroidi sintetici. Questi analoghi tentano di separare gli effetti dei glucocorticoidi da quelli dei mineralocorticoidi. Il glucocorticoide più studiato e utilizzato è il cortisolo. L'uso improprio di glucocorticosteroidi nello sport è dovuto agli effetti rilassanti di queste sostanze sul tratto respiratorio e, a dosi più alte, ai loro effetti analgesici. La dilatazione delle vie respiratorie e l'innalzamento della soglia del dolore consentono agli atleti di ottenere migliori prestazioni sia in allenamento che in gara.

L'attività antinfiammatoria si raggiunge grazie ad un sinergismo di effetti a diversi livelli: 1. Inibizione della fosfolipasi A2, anche quest'enzima è coinvolto nelle primissime fasi della

via dell'acido arachidonico, per cui una sua inibizione coincide con il blocco di entrambe le vie enzimatiche, quella delle ciclossigenasi e quella delle lipossigenasi; 2. L’inibizione della ciclossigenasi impedisce la produzione delle PGE2 che ha due effetti biologici molto rilevanti che si esplicano a nelle cellule parietali ed epiteliali a livello della mucosa gastrica: rispettivamente, inibisce la produzione di acido cloridrico, in particolare

agisce sul recettore specifico delle prostaglandine nella cellula parietale, inibendo la pompa idrogeno-potassio (via stimolata dalla gastrina, istamina e acetil-colina  agonisti). A livello della cellula epiteliale stimola la produzione di muco. Per questo duplice effetto, la mancanza di prostaglandine può portare ad ulcere gastriche, erosioni della mucosa. 3. Riduzione dell'attività di linfociti T e B, con riduzione della produzione di anticorpi,

citochine e fattori di crescita; 4. Blocco del rilascio di importanti mediatori chimici pro-infiammatori, come l' istamina e

la bradichinina; 5. Viene inibita l'attività antibatterica, ma non quella fagocitaria, per cui i patogeni rimangono latenti; 6. Riducono l'attività di importanti cellule immunitarie, quali neutrofili e macrofagi.

EFFETTI AVVERSI Considerando le innumerevoli attività corporee in cui sono coinvolti, l'abuso di glucocorticoidi implica effetti collaterali importanti, come osteoporosi, gonfiore e tensione, soprattutto facciale (dovuta alla ritenzione idrica), ipertricosi, iperlipidemia, diminuita secrezione di GH, difetto di crescita, aumento e ridistribuzione della massa adiposa a discapito di quella magra, anomalie mestruali, squilibri elettrolitici, ipertensione arteriosa, glaucoma, ulcere gastriche, psicosi, maggiore suscettibilità alle infezioni ed agli infortuni (riducono la sintesi di collagene, quindi la resistenza di tendini e legamenti, ed aumentano il rischio di subire fratture da microtraumi ripetuti).

CAFFEINA Per quanto attiene alla caffeina, un campione viene ritenuto positivo se la concentrazione nell'urina risulta superiore ai 12 microgrammi per millilitro.

METILXANTINE E SPORT   

Aumento della percezione dello stato di allerta Riduce la percezione della fatica durante lo sforzo prolungato Miglioramento performance in eventi di lunga durata...


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