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Title Bilancio
Course Bilancio
Institution Università di Pisa
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BILANCIOa. 2018/ANALISI DI BILANCIOL’analisi di bilancio consente di effettuare un processo di riconversione delle cifre in andamenti economici, in quanto permette l’interpretazione della dinamica economica e finanziaria di un’azienda e della sua situazione patrimoniale sulla base dei valori riporta...


Description

BILANCIO a.a. 2018/2019

ANALISI DI BILANCIO L’analisi di bilancio consente di effettuare un processo di riconversione delle cifre in andament economici, in quanto permette l’interpretazione della dinamica economica e finanziaria di un’azienda e della sua situazione patrimoniale sulla base dei valori riportat nei prospetti di bilancio. L’analisi può essere svolta secondo una sequenza di attività così definite: 1) LETTURA dei prospetti di bilancio, della nota integratva, della relazione della gestone. L’analista individua i valori delle singole voci, sotto-classi e classi di prospetti contabili ed esamina il contenuto delle stesse tramite la nota integratva. La relazione sulla gestone consente di apprendere ulteriori event di gestone che possono essere significatvi ai fini della comprensione della dinamica aziendale e consente di apprendere le prospettive future, delle diverse fasi dell’analisi, le attività di ricerca e sviluppo, i rapport con imprese collegate o controllate, le azioni proprie, i fatti di rilievo avvenut dopo la chiusura dell’esercizio, l’evoluzione della gestone, nonché gli indicatori non finanziari pertnent all’attività specifica della società, comprese le informazioni attinent all’ambiente o al personale. In partcolare, l’analista può fare riferimento alla interpretazione dei risultat economico-finanziari esposta nella sezione “indicatori di risultato finanziario”. 2) RICLASSIFICAZIONE dei prospetti contabili. È un’attività necessaria per convertre i prospetti di stato patrimoniale, conto economico e rendiconto finanziario secondo gli schemi ritenut funzionali dal soggetto che deve esprimere un giudizio. 3) CALCOLO DEGLI INDICI idonei a supportare il processo interpretatvo. Possono essere determinat come margini o quozient (a seconda che i valori siano confrontat tramite sottrazione o divisione). Gli indici hanno un significato maggiore se l’analista svolge comparazioni temporali, cioè valori fra più esercizi, o spaziali, cioè confront con aziende comparabili. 4) FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO che dovrà essere ponderato tenendo conto di tutte le informazioni ottenute dall’analista. In relazione alla possibilità di accesso ai dat aziendali, l’analisi di bilancio può essere qualificata come: 



ANALISI INTERNA: il soggetto che svolge tale attività ha accesso ai dat e alle informazioni aziendali senza dover aspettare la pubblicazione ufficiale del bilancio nei modi previst dalla legislazione. I destnatari sono generalmente soggetti interni quali component dell’amministrazione e del management. Le caratteristche peculiari sono: i criteri di valutazione potrebbero divergere da quelli definit dai principi IAS/IFRAS o codice civile, le tempistche sono determinate dai destnatari e dalle potenzialità del sistema informatvo o amministratvo, il controllo sull’attendibilità viene svolto da unità organizzatve interne. ANALISI ESTERNA: gli analist possono fare affidamento solo alle informazioni fornite dall’azienda. Tali analisi sono svolte nell’interesse di soggetti con i quali l’azienda intrattiene relazioni di tpo cooperatvo, finanziario o sociale (attori del sistema compettvo, portatori di risorse finanziarie, interlocutori sociali come lavoratori, sindacat, ent pubblici, etc.). Vi

rientrano anche le analisi generate dai produttori di informatva derivata (rispetto al bilancio) costtuit da analist finanziari, agenzie di ratng e società di intermediazione finanziaria. I limit informatvi dell’analisi di bilancio sono riconducibili al bilancio d’esercizio: 1) L’attendibilità dei valori del bilancio soggetto ad analisi è da considerarsi prerequisito essenziale per l’efficacia dell’analisi. 2) Non considera il rischio aziendale: il bilancio riesce solo in parte a riflettere tale fenomeno, tramite i fondi rischi, i relatvi accantonament, le riserve, la descrizione degli event temut in nota integratva, etc. La nozione di reddito generalmente accolta prescinde dalla quantficazione del rischio sistematco e specifico sopportato dai portatori di capitale proprio; due eguali valori di reddito possono essere giudicat differentemente in relazione al diverso profilo di rischio. 3) È tendenzialmente orientato al passato: la nozione di reddito generalmente accolta nel bilancio non riflette in maniera adeguata la dinamica aziendale. Quest’orientamento discende dalla logica di competenza normalmente adottata dai principi contabili, che non consente, in linea di massima, di antcipare benefici di futura manifestazione. Quest’approccio deriva dall’esigenza di conferire una tendenziale oggettività ai valori di bilancio. 4) Non riflette appieno la dinamica delle risorse immateriali: tendenzialmente sfuggono al modello proposto dai principi contabili per il bilancio esterno gli accadiment che non hanno riflessi diretti sulla dinamica numeraria dell’azienda come i fenomeni accrescitvi del patrimonio intangibile (marchio, know-how, dedizione e coesione del personale, l’immagine aziendale, etc.) 5) Non esprime il processo di creazione del valore: pur rappresentando il valore realizzato durante il periodo, non esprime compiutamente il valore creato nell’esercizio. 6) Trascura la performance di natura quantitativa non monetaria ed altri profili della gestone di carattere qualitatvo: le performance aziendali, infatti, possono essere apprezzate non solo con riferimento all’enttà di ricavi, cost e risultat ma anche con riguardo ad altre dimensioni come tempi, rendiment, volumi etc.

STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO Lo schema di Stato Patrimoniale del bilancio civilistco non fornisce informazioni sufficient sulla situazione finanziaria con la quale si intende il grado di prossimità al denaro dei vari element del patrimonio. Il grado di prossimità al denaro dei component attivi e passivi dipende infatti da una pluralità di fattori che il bilancio civilistco non comprende: ‒ La natura degli impieghi, un fattore intrinseco dell’investmento collocato in un determinato contesto economico-produttivo; ‒ la destinazione economica degli impeghi che è modificabile per gli investment che per loro natura non hanno un ruolo preciso nella combinazione produttiva; ‒ i vincoli di mercato che condizionano sia la natura sia la destnazione economica; ‒ le condizioni contrattuali che alterano il tempo per la riscossione; ‒ la data di estinzione delle passività dipende da vincoli contrattuali per debit in senso stretto e da previsioni approssimatve per il TRF e per i fondi rischi e oneri. Con le informazioni finanziarie desunte dal prospetto civilistco e dalla nota integratva, si arriva a comporre uno Stato Patrimoniale riclassificato “a zone”: IMPIEGHI IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI ATTIVO FISSO

CAPITALE NETTO

IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE RIMANENZE

ATTIVO CIRCOLANTE

FONTI

LIQUIDITÀ DIFFERITE LIQUIDITÀ IMMEDIATE CAPITALE INVESTITO

PASSIVO CONSOLIDATO PASSIVO CORRENTE CAPITALE DI FINANZIAMENTO

CAPITALE NETTO: può coincidere con il patrimonio netto risultante dallo stato patrimoniale civilistco; la differenza riguarda la destnazione dell’utle d’esercizio, infatti nel caso di quota accantonata a riserva questa andrà nel capitale netto mentre le quote destnate ai soci andranno fra le passività corrent. se l’utle d’esercizio non è ragionevolmente scomponibile allora si attribuisce al capitale netto. LIQUIDITÀ DIFFERITE: comprende credit (inclusi ratei attivi) e attività finanziarie a breve (partecipazioni o ttoli di credito di cui si prevede il rimborso o la cessione nell’esercizio successivo); LIQUITIDÀ IMMEDIATE: comprendono le disponibilità liquide ma potrebbero includere alcuni element delle attività a breve nella misura in cui possono essere considerat di sicuro e pronto smobilizzo; RIMANENZE: nelle quali vengono collocat anche i riscont attivi e antcipi di fornitori di materie e merci, perché costtuiscono un credito che si estnguerà con la consegna dei beni acquistat. PASSIVITÀ CORRENTI: sono rappresentate in massima parte da debit, cert o presunt, che si prevede di estnguere nell’esercizio successivo, dai riscont passivi e antcipi da client. anche la

collocazione dei fondi per rischi e oneri, se l’evento non è prevedibile in un arco temporale preciso, deve essere effettuata all’interno delle passività corrent.

IMPIEGHI ATTIVO FISSO

FONTI CAPITALE NETTO

Immobilizzazioni immateriali: - beni strumentali immateriali e cost di utlità pluriennale; - riscont attivi pluriennali, per la parte non imputabile all’esercizio successivo.

Immobilizzazioni materiali: - beni strumentali materiali; - investment patrimoniali immobilizzat della gestone accessoria; - rimanenze di magazzino e lavori in corso con ciclo di smobilizzo superiore a un anno e scorte di sicurezza.

Immobilizzazioni finanziarie: - credit di finanziamento con scadenza ultra annuale; - altri credit ultra annuali, compresi i deposit cauzionali e i credit verso soci che non si prevede di richiamare nell’esercizio successivo; - credit dell’attivo circolante esigibili oltre l’esercizio successivo, compresi i credit di difficile realizzazione; - partecipazioni e altri ttoli di cui non si prevede la cessione nell’esercizio successivo.

ATTIVO CIRCOLANTE

- capitale sociale; - riserve; - quota dell’utle che si prevede di accantonare a riserva; - perdita d’esercizio (con segno negatvo).

PASSIVITÀ CONSOLIDATE - debito per TFR per la parte che non si prevede di estnguere nell’esercizio successivo; - fondi per rischi e oneri di cui non si prevede l’esito nell’esercizio successivo; - debit di finanziamento e di funzionamento scadent oltre l’esercizio successivo; - riscont passivi pluriennali per la parte non imputabile all’esercizio successivo.

PASSIVITÀ CORRENTI - Utle d’esercizio che si prevede pagare ai soci; - Fondi per rischi e oneri che si prevede usare nell’esercizio successivo; - Quota di debito TFR che si prevede di corrispondere nell’esercizio successivo; - Debit commerciali e di finanziamento scadent nell’esercizio successivo;

Rimanenze: - rimanenze di magazzino e lavori in corso su ordinazione con ciclo smobilizzato entro l’anno; - accont a fornitori a breve ciclo di smobilizzo; - riscont attivi.

Liquidità differite:

-

Debit tributari; Debit verso isttut previdenziali; Accont da client; Debit diversi scadent nell’esercizio successivo; Ratei passivi; Riscont passivi imputabili all’esercizio successivo.

- credit verso soci che si prevede di richiamare nell’esercizio successivo; - credit esigibili nell’esercizio successivo; - credit a medio/lungo termine esigibili nell’esercizio successivo; - partecipazioni e ttoli di credito di cui si prevede il rimborso nell’esercizio successivo; - ratei attivi.

Liquidità immediate: - saldi attivi di cont corrent bancari o postali; - assegni; - denaro e altri valori in cassa.

ANALISI PATRIMONIALE-FINANZIARIA Il principio da seguire nell’analisi dello stato patrimoniale finanziario è quello della SINCRONIZZAZIONE TRA GLI IMPIEGHI E LE FONTI: fra gli impieghi e le font devono esistere correlazioni logiche; da qui deriva che il tempo di scadenza delle font deve essere sincronizzato con il tempo di recupero degli impieghi. Esistono pertanto due principi:  principio del finanziamento dell’attivo fisso: l’attivo fisso dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo permanente;  principio del finanziamento dell’attivo circolante: l’attivo circolante dovrebbe essere finanziato prevalentemente con il passivo corrente.

Limiti dell’analisi:    

Rinnovo costante delle attività e delle passività corrent. Fabbisogno di finanziamento del capitale circolante netto costante per cert livelli di attività Indici di indebitamento costruit con passivo corrente e consolidato non tengono conto della natura dei debit. Visione statca dell’equilibrio finanziario.

ANALISI DELL’INDEBITAMENTO

Il rapporto fra mezzi propri e capitale di terzi può essere efficacemente espresso dagli indici di indebitamento che offrono un’espressione del grado di indebitamento dell’azienda.

1) Indice di indebitamento a medio/lungo PASSIVO CONSOLIDATO

= CAPITALE NETTO 2) Indice di indebitamento complessivo

(PASS. CORR. + PASS. CONS. )

= CAPITALE NETTO

Nota: i medesimi indici scambiando numeratore e denominatore sono detti indici di autonomia finanziaria.

ANALISI DELLA SOLIDITÀ Studio della correlazione tra font di finanziamento durevoli e impieghi duraturi di capitale ed analisi del livello di indebitamento. La copertura finanziaria viene verificata con indici che servono a stabilire se le risorse finanziarie sono state correttamente impiegate, ovvero se esiste la giusta correlazione temporale fra le font da cui sono state tratte risorse finanziarie e gli impieghi nei quali sono state impegnate.

1) Margine di struttura primario

MSP = CAPITALE NETTO - ATTIVO FISSO CAPITALE NETTO

QUOZIENTE = ATTIVO FISSO

2) Margine di struttura secondario

MSS = (CAP. NETTO + PASS.CONS) - ATTIVO FISSO (CAP. NETTO + PASS. CONS.)

QUOZIENTE = ATTIVO FISSO

ANALISI DELLA LIQUIDITÀ Si verifica la capacità dell’azienda di rimborsare “istante per istante” le passività in scadenza senza compromettere le condizioni di equilibrio patrimoniale ed economico (logica going concern). La solvibilità è la condizione che consente di far fronte agli impegni finanziari con un ammontare adeguato di risorse monetarie necessarie.

1) Capitale circolante netto

CCN = ATTIVO CORRENTE – PASSIVO CORRENTE ATTIVO CORRENTE

INDICE DI STRUTTURA CORRENTE = PASSIVO CORRENTE 2) Margine di tesoreria

MDT = (LIQ. IMM + LIQ. DIFF) – PASSIVO CORRENTE (LIQ. IMM + LIQ. DIFF)

INDICE DI LIQUIDITÀ SECCA = PASSIVO CORRENTE

CCN

ISC

INTERPRETAZIONE

1

Si escludono rischi dovut a squilibri ma ancora non ci sono element sufficient per esprimere un giudizio positvo

MS

ILS

INTERPRETAZIONE

L’azienda non può dirsi liquida ma allo stesso tempo si escludono situazioni di squilibrio grave, occorre valutare il miglioramento o (con CCN > 0) (con ISC > 1) peggioramento in termini comparat nel tempo e/o nello spazio

1

L’azienda risulta liquida alla data di riferimento del bilancio

1.

OPERATIVA: Fa riferimento a font e impieghi relatvi all’attività di gestione caratteristica corrente, fanno parte di quest’area tutte le poste dell’attivo e del passivo legate allo svolgimento del ciclo operatvo tpico (core business). ‒ ATTIVITÀ LEGATE AL CICLO OPERATIVO CORRENTE: sono tutte le attività legate al ciclo caratteristco acquisto-produzione-vendita.

STATO PATRIMONIALE GESTIONALE La costruzione dello Stato Patrimoniale Gestonale si basa sulla suddivisione e sul raggruppamento delle poste dell’attivo e del passivo in classi distnte in relazione all’appartenenza ad aree di gestone. Si distnguono normalmente almeno tre aree:

1.

2.

‒ ATTIVITÀ LEGATE AL CICLO OPERATIVO NON CORRENTE (DI STRUTTURA): comprende le immobilizzazioni tecniche ovvero immobilizzazioni materiali o immateriali direttamente coinvolte nel processo produttivo caratteristco. FINANZIARIA: Fa riferimento a font legate ad attività di copertura del fabbisogno finanziario residuo dell’area caratteristica e a impieghi di denaro in investment finanziari (ad es. ttoli, partecipazioni, credit di finanziamento, ecc.) ACCESSORIA: Fa riferimento essenzialmente a impieghi complementari rispetto all’attività caratteristca aziendale

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO: CCNOP = Attività legate al ciclo operativo corrente (capitale circolante operativo)

– Passività legate al ciclo operativo corrente Esprime il fabbisogno finanziario generato dallo svolgimento della gestone caratteristca corrente al netto delle font di finanziamento spontanee di natura operatva, ovvero delle passività legate al ciclo operatvo.

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO COMMERCIALE: CCNC =

Capitale circolante commerciale (crediti verso clienti + rimanenze)

Debiti verso fornitori

Esprime il fabbisogno finanziario della gestone commerciale e la sua enttà dipende dal ciclo monetario e dei volumi di attività post in essere.

CAPITALE OPERATIVO INVESTITO NETTO: COIN = Capitale operativo investito (attivo legato al ciclo operativo)

Passività del ciclo operativo

ha una duplice valenza: 1. finanziaria: esprime il fabbisogno finanziario netto riconducibile alla gestone operatva (ciclo più struttura) 2. economica: è aggregato idoneo a misurare la redditvità della gestone operatva nel suo complesso.

CAPITALE INVESTITO NETTO GLOBALE CIN = COIN + Attività accessorie

Il CIN è il complesso dei capitali investt nell’azienda al netto delle font di finanziamento “spontanei” legat al ciclo operatvo. Le attività finanziarie a breve non vengono considerante nel CIN, ma vengono portate a deduzione dei debit finanziari nel calcolo della posizione finanziaria netta. Esprime il fabbisogno finanziario complessivo di tutte le gestoni. Il CIN, come sommatoria degli impieghi netti, trova copertura attraverso il capitale netto e l’indebitamento finanziario.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

PFN = Debiti finanziari Liquidità Strumenti di gestione della tesoreria

La PFN rappresenta l’indebitamento finanziario al netto della liquidità e degli strument di gestone finanziaria “attiva”. Nei debit finanziari si considerano tutti i debit sia a breve che a lungo e si considerano inoltre i derivat passivi di copertura dei rischi di tasso o di finanziamento. La PFN rappresenta l’indebitamento finanziario al netto della liquidità e degli strument di gestone della tesoreria.

PROSPETTO CAPITALE INVESTITO / RACCOLTO Il prospetto capitale investto/capitale raccolto riepiloga: ‒ Il capitale impiegato nelle diverse gestoni al netto dei finanziament spontanei ‒ Il capitale raccolto presso gli azionist e presso terzi sul mercato finanziario

ANALISI DEL CAPITALE CIRCOLANTE CAPITALE CIRCOLANTE NETTO COMMERCIALE Gli indici di rotazione esprimono il numero di volte con cui i valori del CCNC si rinnovano mediamente attraverso lo svolgimento del ciclo operatvo durante l’anno. Gli indici di durata esprimono il tempo medio di permanenze dei valori nell’ambito del ciclo operatvo. Il calcolo di quest indici integra l’analisi della liquidità.

FINANZIAMENTO DEL CCNC

  



Aliquota di circolante: fabbisogno finanziario legato al ciclo operatvo corrispondente a determinat livelli di fatturato. Aumento dell’indice da considerare con cautela. Più fabbisogno determina maggiore ricorso a forme di finanziamento onerose e più interessi passivi. In una situazione normale le banche c/c passivi (scoperto di c/c o antcipi salvo buon fine) “coprono” il CCNC. L’indebitamento bancario a breve si estngue e si riforma ciclicamente, assumendo un carattere tendenzialmente autoliquidante Valori superiori a 1 possono segnalare una potenziale irrigidimento nelle liquidità a breve.

D.LGS 192/2012 SUI TEMPI DI PAGAMENTO  Il D.Lgs. 192/2012 disciplina le transazioni commerciali dal 1° gennaio 2013, recependo Direttiva UE sui tempi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e Pubblica Amministrazione  Include un termine di 30 giorni per pagamento fornitori per la PA, con possibili proroghe a 60. Dopo tale termine decorrono interessi di mora dell’8% più tasso di rifinanziamento BCE.  Tali condizioni sono estese anche ai rapport tra imprese.  Transazioni commerciali tra imprese: anche nei rapport tra imprese private, se non diversamente specificato in contratto, il termine di pagamento ordinario è di 30 giorni.  Tuttavia, le part possono stabilire contrattualm...


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