Bruno Maderna. Concerto per pianoforte e orchestra (1942) PDF

Title Bruno Maderna. Concerto per pianoforte e orchestra (1942)
Author A. De Benedictis
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Bruno Maderna C ONCERtO pER pIANOfORtE ED ORChEStRA (1942) a cura di Angela Ida De Benedictis Riedizione critica delle opere di Bruno Maderna diretta da Mario Baroni e Rossana Dalmonte EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO Bruno Maderna C ONCERtO pER pIANOfORtE ED ORChEStRA (1942) a cura di Angela Ida De...


Description

Bruno Maderna

C

ONCERtO

pER pIANOfORtE ED ORChEStRA

(1942)

a cura di Angela Ida De Benedictis

Riedizione critica delle opere di Bruno Maderna diretta da Mario Baroni e Rossana Dalmonte

EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO

Bruno Maderna

C

ONCERtO

pER pIANOfORtE ED ORChEStRA

(1942)

a cura di Angela Ida De Benedictis

Riedizione critica delle opere di Bruno Maderna diretta da Mario Baroni e Rossana Dalmonte

EDIZIONI SUVINI ZERBONI - MILANO

Bruno Maderna

CONCERTO PER PIANOFORTE ED ORCHESTRA (1942) a cura di Angela Ida De Benedictis Riedizione critica delle opere di Bruno Maderna diretta da Mario Baroni e Rossana Dalmonte

S. 13428 Z.

Proprietà per tutti i Paesi della SUGARMUSIC S.p.A. – Milano. © Copyright 2011 by SUGARMUSIC S.p.A. – Milano Tutti i diritti riservati a termine di legge. All Rights reserved. International Copyright secured.

Traduzioni a cura di Michael Webb Grafica musicale a cura di Tommaso Cotrufo Impaginazione testi a cura di Lena Kokkaliari

È vietato riprodurre questo volume con qualsiasi mezzo, compreso la fotocopia, neppure per uso interno o didattico. Legge 248/2000

INTRODUZIONE

INTRODUCTION

Considerato a lungo smarrito e pubblicato in questa sede per la prima volta, il Concerto per pianoforte ed orchestra rientra nel novero delle opere giovanili di Maderna coinvolte in epoca recente in una vera e propria azione di (ri)scoperta e sorprendenti ritrovamenti. Solo fino a pochi anni fa del Concerto non esistevano che conoscenze parziali, limitate alla parte solistica, a rari documenti e ad alcune parti strumentali reputate le sole tracce superstiti dell’opera.1 Benché da questi manoscritti potessero evincersi informazioni generiche sul Concerto per pianoforte – quali, per esempio, l’organico complessivo, la suddivisione macroformale in tre tempi o, ancora, la datazione al 1942 –, la lacunosità dei dati rendeva impossibile tanto la restituzione di un testo, considerato irrimediabilmente perduto, quanto la probabilità di poter tracciare i contorni della sua storia. Le successive vicende legate ai rinvenimenti di ben tre esemplari differenti della partitura – riconducibili a due antigrafi redatti da mani e in epoche diverse – e di un cospicuo numero di parti strumentali relative a due distinti stadi di ricopiatura (cfr. la Descrizione delle fonti) hanno progressivamente contribuito a illuminare la genesi e il destino di quest’opera, oggi completa in ogni sua parte, delineando un panorama sorprendentemente ricco di fonti e informazioni. La composizione del Concerto per pianoforte ed orchestra sembra precedere quella dell’Introduzione e Passacaglia «Lauda Sion Salvatorem» del 1942, considerata fino a oggi l’opera prima di Maderna o, meglio, la prima di una stagione creativa realmente autonoma, svincolata da contesti o impegni scolastici legati al corso di composizione frequentato negli anni 1937-40 presso il Conservatorio di Roma. Stante il ritrovamento di questo Concerto per pianoforte e di un frammento di una Introduzione e Passacaglia

For long considered lost and now published here for the first time, the Concerto per pianoforte ed orchestra is a further addition to the list of early works by Maderna that have recently been retrieved and happily (re)discovered. Until just a few years ago very little was known of the Concerto. Our knowledge of the work was limited to the solo part, to sporadic documents and to some instrumental parts that were believed to be the only surviving traces of the work.1 Although it was possible to glean a certain amount of generic information from these documents – for instance the complete instrumentation, the macro-formal division into three movements and, moreover, the dating to 1942 –, the lack of data made it impossible to reconstruct the complete text of the work, considered irredeemably lost, or ever hope to discover more about the background to its writing. The subsequent circumstances that eventually led to the recovery of as many as three different copies of the score – deriving from two antigraphs written in a different hand and in different periods – and a fair number of instrumental parts relative to two distinct stages of copying (see the Description of Sources) gradually helped to shed light on the genesis and destiny of the work, today complete in every part, offering a panorama surprisingly rich in sources and information. The composition of the Concerto per pianoforte ed orchestra would appear to predate that of the Introduzione e Passacaglia «Lauda Sion Salvatorem» of 1942, which till now has been considered Maderna’s first work, or rather the first in his truly autonomous creative season, no longer connected to the scholastic contexts or assignments of the composition course he attended between 1937-40 at the Conservatory in Rome. Following the rediscovery of the Concerto per pianoforte and of part of an Introduzione e

1. Cfr. la scheda del Concerto compilata da Giordano Montecchi in Bruno Maderna. Documenti, a cura di M. Baroni e R. Dalmonte, Milano, Suvini Zerboni 1985, p. 183. Dalla scheda si apprende che al 1987 le sole parti strumentali superstiti ammontavano complessivamente a sette. Cfr. anche Veniero Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato. Nota sulla riscoperta del giovanile “Concerto per pianoforte” di Bruno Maderna, in «Atti. Classe di Scienze, Lettere ed Arti», vol. 166, fasc. 1-2, 2007-2008, pp. 57-66, testo scritto in occasione del ritrovamento della riduzione per due pianoforti del Concerto (1946), avvenuto in epoca precedente al rinvenimento della partitura (cfr. infra nel testo).

1. See the entry for the Concerto compiled by Giordano Montecchi in Bruno Maderna. Documenti, a cura di M. Baroni e R. Dalmonte, Milano, Suvini Zerboni 1985, p. 183. The entry shows that in 1987 there were seven surviving instrumental parts. See also Veniero Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato. Nota sulla riscoperta del giovanile “Concerto per pianoforte” di Bruno Maderna, in «Atti. Classe di Scienze, Lettere ed Arti», vol. 166, fasc. 1-2, 2007-2008, pp. 57-66, written after the rediscovery of the reduction for two pianos of the Concerto (1946), before the retrieval of the score itself (see below in the main text).

V

per organo del 1941,2 quella che più propriamente potrebbe chiamarsi produzione giovanile può essere ora circoscritta abbastanza nettamente agli anni che vanno dal 1941 al 1948, laddove quanto realizzato prima, compresa la lirica Alba del 1939,3 è da ricondursi a saggi o eventi relativi all’apprendistato in Conservatorio. Dopo aver conseguito il diploma di composizione a Roma nel giugno del 1940, Maderna fece ritorno dalla madre adottiva Irma Manfredi a Verona e, di lì a poco, prese a frequentare assiduamente Gian Francesco Malipiero,4 partecipando nel 1941 al «Corso internazionale di perfezionamento per compositori» che questi teneva presso il Conservatorio di Venezia. In una lettera a Maderna del 1° giugno 1941, Malipiero menziona apertamente il suo ciclo di lezioni e suggerisce al giovane compositore: «Giovedì 5 giugno sarò qui per quelli del corso. Se verrete mi farete piacere. Combineremo per l’avvenire».5 La data, 1941, è contigua alla composizione del Concerto per pianoforte ed orchestra, la cui genesi sembrerebbe strettamente legata al Corso guidato da Malipiero. La locandina superstite della prima esecuzione dell’opera, avvenuta il 22 giugno 1942 presso il Conservatorio «Benedetto Marcello» di Venezia,6 contiene infatti diverse informazioni che portano a ipotizzare l’inserimento di questa pagina giovanile maderniana nel quadro di una manifestazione concertistica interna al «Corso internazionale di perfezionamento per compositori». Promosso e realizzato sotto l’egida

Passacaglia for organ of 1941,2 the period that we might correctly define as comprising his early output can now be quite clearly set between 1941 and 1948, while his previous work, including the lyric Alba of 1939,3 can be attributed to school concert or events linked to his student years at the Conservatory. After gaining a diploma in composition in Rome in June 1940, Maderna went back to his adoptive mother Irma Manfredi in Verona and, shortly afterwards, began to associate on a regular basis with Gian Francesco Malipiero,4 taking part in 1941 in the «Corso internazionale di perfezionamento per compositori» supervised by the latter at the Conservatory in Venice. In a letter to Maderna dated June 1st 1941, Malipiero openly mentions his cycle of lessons and makes the following proposal to the young composer: «On Thursday 5 June I’ll be here for those attending the course. If you can come I will be very happy. We shall work something out for the future».5 The year 1941 coincides with that of the composition of the Concerto per pianoforte ed orchestra, whose origins would seem to be closely linked to the Course held by Malipiero. The surviving programme advertising the first performance of the work, which took place on 22 June 1942 at the Conservatorio «Benedetto Marcello» in Venice,6 contains various items of information that would lead us to suppose that this early work by Maderna was linked to a concert held within the context of the «Corso internazionale di perfezionamento per compositori». Promoted and

2. Cfr. a questo proposito V. Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato, cit., pp. 61-62 e nota 7 a p. 62. Dall’aprile 2011 questo frammento si trova presso l’Archivio Bruno Maderna dell’Università di Bologna (di qui in avanti ABM). 3. Cfr. Bruno Maderna, Alba, lirica per voce di contralto e orchestra d’archi, edizione a cura di G. Magnanensi, Milano, Edizioni Suvini Zerboni 1997. Nel frontespizio di questa edizione compare la data «1937-40», laddove la datazione al 1939 è desumibile con certezza dall’analisi della corrispondenza di Bruno Maderna con Irma Manfredi (conservata presso la Paul Sacher Stiftung di Basilea; di qui in avanti PSS. Se non altrimenti specificato, i documenti citati sono parte della Sammlung Bruno Maderna). 4. La conoscenza tra i due data con molta probabilità ai primi mesi del 1940; cfr. anche V. Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato, cit., p. 61. 5. Lettera inedita conservata presso la PSS. Si ricorda che nello stesso 1941 Maderna frequentava i corsi di direzione d’orchestra dell’accademia Chigiana di Siena. 6. Il documento è conservato in copia presso l’ABM. Lo si veda riprodotto in ANGELA IDA DE BENEDICTIS, Destini incrociati: sull’edizione del “Concerto per pianoforte ed orchestra” (1942) di Bruno Maderna, in Maderna e l’Italia musicale degli anni ’40, a cura di G. Bonomo e F. Zannoni, Milano, Edizioni Suvini Zerboni 2012, pp. 141-158: 143.

2. On this matter see V. Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato, cit., pp. 61-62 and note 7 on p. 62. Since April 2011 this piece has been kept in the Archivio Bruno Maderna at the University of Bologna (hereafter ABM). 3. See Bruno Maderna, Alba, lirica per voce di contralto e orchestra d’archi, edizione a cura di G. Magnanensi, Milano, Edizioni Suvini Zerboni 1997. The date appearing on the title-page of this edition is «1937-40», whereas the date can now be definitively fixed at 1939 on the basis of Bruno Maderna’s correspondence with Irma Manfredi (kept at the Paul Sacher Foundation in Basel; hereafter PSF. Unless otherwise stated, the documents quoted belong to the Sammlung Bruno Maderna). 4. Their acquaintance most probably dates from the early months of 1940; see also V. Rizzardi, Quasi perduto, quasi ritrovato, cit., p. 61. 5. Unpublished letter kept at the PSF. It should be remembered that in 1941 Maderna was attending the orchestral conducting courses at the Accademia Chigiana in Siena. 6. Document kept in the ABM. A reproduction can be found in ANGELA IDA DE BENEDICTIS, Destini incrociati: sull’edizione del “Concerto per pianoforte ed orchestra” (1942) di Bruno Maderna, in Maderna e l’Italia musicale degli anni ’40, a cura di G. Bonomo e F. Zannoni, Milano, Edizioni Suvini Zerboni 2012, pp. 141-158: 143.

VI

della locale sezione fascista,7 il concerto recava il titolo Dell’arte di comporre ed era diretto da Ettore Gracis. Il Concerto per pianoforte ed orchestra di Maderna, eseguito per la parte solista da Gino Gorini, figurava come quinto brano in programma, preceduto e seguito da brani degli stessi Gracis e Gorini, nonché di Giulio Bertola, Mario Zafred e Sante Zanon. I nomi rimandano tutti, indistintamente, ai partecipanti del corso di composizione di Malipiero,8 ed è proprio questo particolare – unitamente alla sede di esecuzione del concerto – a rendere verosimile l’ipotesi che la serata fosse concepita come una sorta di vero e proprio saggio finale della classe dell’anno 1941-42. Sembrerebbe che questa prima esecuzione del Concerto per pianoforte ed orchestra sia stata anche l’ultima. Di lì a poco Maderna fu arruolato nell’esercito (a Merano, dove divenne caporale) e le sue lettere alla madre testimoniano di una notevole frenata della sua attività creativa. Nella corrispondenza fino a oggi nota e consultabile in vari archivi non vi è traccia, negli anni ’41’42, di qualsivoglia accenno al Concerto per pianoforte ed orchestra. La sola fugace menzione che potrebbe ricondurre a questa breve pagina orchestrale sembrerebbe comparire in una lettera a Irma Manfredi di Guido Bianchini,9 non datata ma scritta con ogni probabilità tra il 1941 e il 1943. Pur se con toni poco entusiastici, il nome di Malipiero fa nuovamente capolino nelle pieghe della genesi di questo lavoro:

presented under the auspices of the local fascist section,7 the concert was entitled Dell’arte di comporre and was conducted by Ettore Gracis. Maderna’s Concerto per pianoforte ed orchestra, with Gino Gorini as soloist, was the fifth piece performed, preceded and followed by pieces by Gracis and Gorini, as well as by Giulio Bertola, Mario Zafred and Sante Zanon. The names are all, without exception, those of participants in Malipiero’s composition course,8 and it is this very detail – together with the venue for the concert – that makes it possible to surmise that the evening was conceived as a sort of final exhibition for the class 1941-42. This first performance of the Concerto per pianoforte ed orchestra appars to have been also the last. Shortly afterwards Maderna was enrolled in the army (in Merano, where he became a corporal) and the letters he wrote to his mother bear witness to a notable slackening in his creative output. In the correspondence known to us at present and consultable in various archives, there is no trace, in the years ’41-’42, of any mention of the Concerto per pianoforte ed orchestra. The only fleeting reference that might allude to this short orchestral work seems to appear in a letter to Irma Manfredi from Guido Bianchini,9 undated but most probably written between 1941 and 1943. Albeit in a rather unenthusiastic tone, the name Malipiero once again emerges in relation to the genesis of this work: I hope that everyone, including Malipiero, will do something to keep him in regular contact with the orchestra. Malipiero above all, to excuse himself for the bad advice he offers in the realm of composition. I heard a little piece by Bruno highly praised by Malipiero that left me… somewhat… perplexed….

Io spero che tutti, Malipiero compreso, facciano qualche cosa per tenerlo spesso a contatto con l’orchestra. Malipiero più di tutti, per farsi perdonare i cattivi suggerimenti che gli somministra in fatti di composizione. Ho sentito da Bruno un suo lavoretto molto elogiato da Malipiero che mi ha lasciato… assai… perplesso….

7. The notice starts with the following heading: «Confederazione fascista professionisti e artisti / Unione provinciale di Venezia / Sindacato fascista dei musicisti». 8. This can be deduced from the biographies of the individual composers and from the documents kept in the archives of the Conservatorio «Benedetto Marcello» in Venice. 9. Venetian composer (1885-1956), a friend of Irma Manfredi (see Bruno Maderna. Documenti, cit., pp. 46-47), presumably a member of the “Tutoring group” delegated to follow the early career of the young Bruno Maderna (see the letter 21 July 1937 from Bianchini to Irma Manfredi, PSF, translated into French in Extraits de la correspondence, choisis par Angela Ida De Benedictis et Giordano Ferrari, in à Bruno Maderna, edités et sous la direction de G. Mathon, L. Feneyrou, G. Ferrari, Paris, Basalte 2007, pp. 459-517: 463).

7. La locandina apre con la seguente intestazione: «Confederazione fascista professionisti e artisti / Unione provinciale di Venezia / Sindacato fascista dei musicisti». 8. Dato desumibile dalle biografie dei singoli compositori e dai documenti conservati presso gli archivi del Conservatorio «Benedetto Marcello» di Venezia. 9. Compositore veneziano (1885-1956), amico di Irma Manfredi (cfr. Bruno Maderna. Documenti, cit., pp. 46-47), presumibilmente membro del “Consiglio di tutela” deputato alla formazione del giovane Bruno Maderna (cfr. lettera 21 luglio 1937 di Bianchini a Irma Manfredi, PSS, tradotta in francese in Extraits de la correspondence, choisis par Angela Ida De Benedictis et Giordano Ferrari, in à Bruno Maderna, edités et sous la direction de G. Mathon, L. Feneyrou, G. Ferrari, Paris, Basalte 2007, pp. 459-517: 463).

VII

But if Bruno has true talent, also in composition, he won’t let himself be ruined.10

Ma se Bruno ha vero talento, anche per la composizione, non si lascerà rovinare.10

Che il «lavoretto molto elogiato» dal maestro veneziano possa essere il Concerto per pianoforte è ipotesi destinata a dimorare nel dubbio. Le prime tracce che riconducono con certezza a questa composizione ci proiettano direttamente a qualche anno dalla sua composizione, nel 1946, in un’epoca in cui – chiusa la follia bellica e in piena ricostruzione – Maderna è alla ricerca di nuove occasioni per promuovere la sua musica anche all’estero. Tra i vari contatti coltivati al fine di ottenere sostegno e aiuto vi era quello con la pianista veronese Bianca Coen, più volte menzionata nella corrispondenza di Maderna con Irma Manfredi e spesso associata al nome del fratello “Buby” Coen. Quest’ultimo esercitava all’epoca la sua professione di banchiere a Londra, dove si era trasferito a seguito delle leggi razziali, eleggendola sua residenza stabile anche dopo la fine della guerra.11 Il 28 marzo del 1946 Maderna informa la madre adottiva che, grazie a Bianca e Buby Coen, si prospetta forse la concreta possibilità di ottenere qualche importante esecuzione a Londra. Il brano che il giovane menziona esplicitamente è proprio il Concerto per pianoforte ed orchestra del 1942. Nella stessa lettera si evidenzia inoltre una ulteriore traccia, che – anche a seguito dei rinvenimenti delle successive fonti del Concerto – acquista una particolare importanza. Scrive infatti Maderna:

The hypothesis that the «little piece highly praised» by the Venetian maestro could be the Concerto per pianoforte is destined to remain in doubt. The first traces that lead with any certainty to this composition take us directly to several years after its composition, in 1946, at a time when – the madness of the war having finished and reconstruction being in full swing – Maderna was looking for fresh opportunities to promote his music also abroad. Among the various contacts nurtured for the purposes of gaining support and help there was that of the pianist from Verona, Bianca Coen, mentioned several times in Maderna’s correspondence with Irma Manfredi and often together with the name of her brother “Buby” Coen. At that time Buby was practising his profession as a banker in London, where he had moved as a consequence of the racial laws and had chosen it as his stable residence even after the end of the war.11 On 28 March 1946 Maderna informed his adoptive mother that, thanks to Bianca and Buby Coen, there was a strong likelihood of being able to arrange some important performances in London. The piece he explicitly menti...


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