Cantare Del Cid PDF

Title Cantare Del Cid
Author Anna Cirillo
Course Letteratura Spagnola I
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Summary

Cantare del Cid, Milano, Garzanti...


Description

CANTARE DEL CID LASSA 6 Ci sono due personaggi: Rachel e Vidas. Lui è diventato combattente al punto giusto, nel momento giusto. Se si dà un aiuto al Cid, si viene ricompensati, però ora ha bisogno di denaro per aiutare ed egli ha un’idea. Chiede a Martín Antoninez di fare una truffa a Rachel e Vidas ingannandoli con chiodi dorati e finte pietre preziose.

LASSA 9 Martín si è recato dai due con 600 marcos. Questi due pensano che il loro guadagno sia maggiore rispetto ai 600 marchi. Grazie a questo patto il Cid comincia ad avere il denaro. I due incontrano il Cid e risultano essere frettolosi per paura che la truffa possa essere scoperta. Baciare le mani: atto di vassallagio.

LASSA 14 Il Cid arriva a Sampero. Tutti gli eventi fino ad ora successi sono tutti negativi. A Sampero egli incontra le donne amate, arrivano con i cavalieri e incontra Don Sancho (vero nome Sisebudo). La moglie del Cid prega per il marito “gran Cid campeador”.

LASSA 15 Al contrario di Burgos, qui le porte sono aperte. Gli oratores a differenza dei burgos sanno tutte le vicende accadute al Cid. L’autore parla per due motivi: attirare l’attenzione del pubblico e il giullare si schiera a favore del Cid. Il Cid chiede aiuto a Don Sancho di ospitare la moglie e le figlie. Niñas: figlie del Cid di 12/13 anni. Afevos: parola utilizzata dal giullare per coinvolgere il pubblico.

LASSA 16 Barba lunga: nel medioevo era simbolo di onore e rispetto. Essa è ben definita e ben curata. Il Cid aveva le caratteristiche di un vero eroe a causa della folta barba. Egli prende in braccio le figlie in quanto è forte ed è straziato dal dolore per averle abbandonate.

LASSA 17 Nelle terre di Castiglia si inizia a sapere che il Cid è stato mandato in esilio. Partì con 60 cavalieri e adesso sono 175 per combattere contro i mori. E ci mette 9 giorni per salutare la famiglia a San Pedro. Dopo diverse guerre e peripezie egli arriva nelle terre di Ramón Merenguer (terre di Barcellona) signore alleato con i mori. In realtà questo incontro nonè mai avvenuto.

LASSA 56 Il dialogo sembra avvenire da vicino, ma avviene grazie a dei messaggeri in quanto il Cid ancora non è entrato e dice di essere arrabbiato perché ferito dal nipote. Ramón non vuole farlo passare e quindi i due combattono con la vittoria del Cid.

LASSA 58 Il Cid si riprende le sue terre e la sua spada, Colada, vince. È una spada abbastanza forte ma non è magica.

LASSA 63 Ultima lassa del cantar del destrierro. Contento di essere liberato, mangia. Il conte fugge per paura che il Cid cambi idea e lo uccida. I suoi cavalieri si dividono il bottino diventando ricchi.

LASSA 64 Questa lassa inizia con “Qui cominciano le gesta” in realtà esse iniziano prima. Abbiamo un nuovo inizio tematico. Il Cid, dopo l’esilio inizia a vivere nuove gesta. Vi è una lunga lista delle terre da lui conquistate. Si prepara l’assedio di Valencia.

LASSA 72 Comincia l’assedio di Valencia; la città, ormai sconfitta, vive un clima di angoscia, in quanto non c’è più cibo. Infatti i padri non possono far mangiare i loro figli. Anche se questo è un fatto negativo è positivo in quanto il Cid acquista le terre.

LASSA 74 Secondo Cantare, cantar de las bodas. Il matrimonio ci sarà alla fine.

LASSA 77 Il Cid vuole condividere la sua gioia con la sua famiglia, vuole ricongiungersi a loro. Il Cid chiama l’uomo di fiducia, vassallo, per portare al re 100 cavalli. Abbiamo il rapporto tra signore e vassallo.

LASSA 80 C’ è l’intervento del giullare, tutte le pause che fa non le racconta.

LASSA 81

LASSA 82 Il Cid porta al re 100 cavalli, ciò suscita l’invidia degli altri. Il re lo perdona in quanto nessuno gli è fedele come lo è il Cid. Il re parla dei suoi vassalli e lo chiama Siñor. Vi è un doppio premio, il Cid si può ricongiungere con la sua famiglia e chiunque è libero di appoggiarlo. Gli infantes però chiedono in sposa le sue figlie.

LASSA 86 Il Cid si ricongiunge con la sua famiglia. Il cavallo: amico del cavaliere. Bavieja: il Cid non conosce ancora il valore del cavallo, esso sarà poi il migliore. Quando il Cid vede la famiglia è preso da una forte emozione “los ojos lloravan”.

LASSA 87 Il Cid è appagato in quanto ha conquistato Valencia, ha di nuovo la famiglia, vive ad Alcazar (il punto più alto della città). Egli ringrazia Dio. Il Cid rassicura la famiglia e uccide 50000 mori e invia i bottini ottenuti al re, suscitando l’invidia e la gelosia della corte.

LASSA 99

LASSA 101 Gli infantes decidono di sposare le figlie del Cid e iniziano a trattare con il re. Re Alfonso è titubante in quanto il Cid è stato precedentemente esiliato, ma poi con l’aiuto di alcuni vassalli, prende una decisione e accetta la proposta. Il Cid è contrario e chiede aiuto a Dio. Egli accetta in quanto questo è un dono del re che vuole onorarlo. Gli infantes sono felici in quanto la loro ricchezza sarebbe aumentata. Il Cid si inginocchia al re e chiede perdono, una volta ottenuto si alza e ha l’accesso a tutte le terre del regno. Il re ha sbagliato a condannarlo all’esilio. Si stipula un patto per il matrimonio in cui il Cid dà agli infantes le sue due spade.

LASSA 102 In questo passo viene descritto il riavvicinamento tra Re Alfonso ed il Cid; in cambio della reintegrazione corte, Alfonso propone al Cid il matrimonio tra gli infanti di Carrion e le figlie dello stesso Cid. Ancora una volta Rodrigo (il Cid), si chiude in una profonda riflessione che viene descritta dall’autore; accettando la proposta, il Cid ringrazia il “Criador”, mentre Re Alfonso non può essere che felice. In realtà, però, questo matrimonio non entusiasmava completamente il Cid che, infatti, propone al Re di discuterne in maniera privata; ciò testimonia la sua predisposizione al contrattare, al negoziare.

LASSA 118 È il momento in cui vince l’altra spada, Tizón. Vince contro il re del Marocco, Bucán, un moro. Il Cid vince e prende il bottino e la sua spada, Tizón vale 1000 marchi, è più preziosa di Colada. Ramón Merenguer non accetta il vassallaggio, il Cid lo perdona e lo libera dimostrando la sua bontà.

LASSA 123

LASSA 128 Questa tirada descrive l’oltraggio compiuto nei confronti delle figlie del Cid da parte degli infanti di Carrion. Viene ripreso un topos tipico della letteratura, ovvero il locus amoenus: qui rappresenta un luogo romantico (in quanto vi si consumano atti d’amore), ma allo stesso tempo un luogo pericoloso (poiché è in questo stesso posto che si consumerà l’oltraggio). La notte, quindi, rispecchia l’amore, mentre il giorno rappresenta il tradimento. L’autore, di fatti, prepara l’atmosfera per la scena che arriverà subito dopo: le donne saranno lasciate nude nel bosco.

LASSA 130

LASSA 135

LASSA 137 In questo passo, l’autore si concentra sulla descrizione estetica del Cid che si presenta a corte: barba lunga stretta con un cordone (per proteggere l’onore), vestito con un manto, a dimostrazione del livello di prestigio raggiunto. Il Cid entra a corte prudentemente, saggiamente, accompagnato dai suoi 100 uomini. Al suo ingresso (Il Cid è nominato come “colui che è nato sotto una buona stella”), viene accolto con grande onore da Re Alfonso che addirittura si alza in piedi, mentre le famiglie degli infanti traditori non si degnano di alzarsi, a dimostrazione della loro umiliazione. Alfonso lo invita ad accomodarsi sullo scanno d’oro che lo stesso Cid ha regalato al Re; ciò testimonia la completa riabilitazione del Vassallo che è appunto migliore (anche rispetto allo stesso autore), in quanto è “nel giusto”. Gli altri infanti provano addirittura vergogna dinanzi all’immagine gloriosa e splendida del Cid....


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