Dante inferno canto 1 - Riassunto Commedia PDF

Title Dante inferno canto 1 - Riassunto Commedia
Author ️Renato Cogliati
Course Letteratura italiana
Institution Università degli Studi di Bergamo
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RIASSUNTO DETTAGLIATO DEL CANTO PRIMO...


Description

La divina commedia canto 1 inferno Analisi del testo Il canto I dell'Inferno, che funge da proemio di tutta l'opera contiene i presupposti della straordinaria esperienza spirituale che Dante personaggio ha compiuto e che Dante autore intende narrare, poiché se essa è stata «amara e paurosa» all'inizio, ha poi condotto al «bene». La narrazione contiene quindi due livelli temporali: quello del viaggio del personaggio-pellegrino, al passato (mi ritrovai, era, mi trovai ecc.), quello dell'impegno del poeta-uomo, al presente (è, rinova, non so), e quello del piano della riflessione su di essa e della narrazione, al futuro (dirò). Il legame tra i due livelli è costituito dalla figura del protagonista che conserva tutte le caratteristiche biografiche e psicologiche dell'uomo, di Dante Alighieri insomma, poeta fiorentino, vissuto in un determinato contesto storico e culturale e con determinate esperienze artistiche e morali. Il linguaggio usato è quello del simbolismo medievale, privo di preoccupazioni di coerenza narrativa e di corrispondenza realistica. Il linguaggio allegoricamente permette poi di passare agevolmente dal piano dei significati individuali a quello dei valori universali. L'orizzonte si allarga così all'umanità intera o più specificamente alla realtà storico-politica nota a Dante e presente alla sua riflessione, in cui sceglierà Virgilio come personaggio-simbolo: egli rappresenta nella cultura medievale la voce più alta, per elevatezza stilistica e profondità del messaggio. Questo canto quindi si apre con l’immagine di dante che giunto al suo 35 esimo compleanno si trova in una selva oscura, simbolo del peccato e del male che coinvolge dante stesso e tutti gli uomini della sua epoca. essendo questo primo canto un proemio all’itera commedia si evince subito il ruolo di profeta di dante, il quale , dovra fare un viaggio lungo e difficile attraverso inferno purgatori, paradiso per redimere l’interà umanita. È proprio questo il significato allegorico del viaggio narrato dal poeta.

il primo canto ha come ambientazione tematica la selva: La «selva oscura», una foresta impervia e desolata allegoria del peccato; al di fuori di essa si può scorgere un monte, la cui cima è illuminata dal sole .la selva rappresenta la confusione intellettuale e morale di chi non guidato piu dalla ragione è incapace di riconoscere il vero bene abbandonandosi cosi ai beni materiali. Inferno, Canto I: i personaggi I personaggi principali del canto sono : dante, virgilio, e le tre fiere. 2.1 La figura di Dante nel primo canto dell'Inferno Già dal Canto I dell’Inferno emerge, in modo chiaro, il duplice ruolo di Dante all’interno del poema. Egli è, infatti, sia personaggio (agens) che autore (auctor). Vediamo insieme le differenze tra i due diversi ruoli:  Dante agens è colui che compie il viaggio dall’Inferno al Paradiso, attraversando i tre regni ultraterreni nell’ottica di un percorso di redenzione. Dovendo ancora percorrere il suo itinerario e non essendo a conoscenza di ciò che incontrerà, egli appare insicuro, impaurito, timoroso e pieno di dubbi; per questo motivo ha bisogno di una guida che dia lui le giuste indicazioni per muoversi nel regno dell’aldilà. È sottomesso al tempo della storia, che è il tempo passato.  Dante auctor è soggetto della scrittura e narratore dell’intera vicenda. Avendola già vissuta (la sta, infatti, raccontando a posteriori), egli possiede già la verità e si dimostra quindi sicuro e saggio. Ad egli compete il tempo della narrazione, che è il tempo presente. 2.2 La figura di Virgilio nel canto 1 dell'Inferno Altro personaggio di spicco è Virgilio, che sarà la guida di Dante nei regni ultraterreni dell’Inferno e del Purgatorio. Virgilio è il personaggio più importante dopo dante. Egli sarà autore e dottore, in quanto sempre pronto a risolvere i dubbi filosofici e teologici

di dante, sarà duca e padre per il suo ruolo di guida sicura nel regno dei morti . il poeta latino è anche un personaggio molto umano poiche talvolta non riuscirà a risolvere certe situazioni , in alcuni casi sarà turbato e impaurito e perché sul suo volto si legge la tristezza per essere morti prima di aver potuto conoscere il messaggio di cristo.il poeta latino è stato sccelto da dante perché rappresenta il livello più alto di umanità. virgilio rappresenta, nella Commedia,l’ allegoria della ragione, ingrediente indispensabile per riuscire a distinguere il bene dal male. Il poeta latino rappresenta perciò il più alto grado di perfezione morale raggiungibile da un essere umano senza la luce divina. 2.3 Le tre fiere A partire dal v. 31 del primo Canto dell’Inferno, il cammino di Dante – e, nello specifico, la sua salita al colle – è ostacolato dall’apparizione in sequenza delle tre fiere, tre belve che non permettono a Dante di proseguire e, anzi lo spingono a tornare indietro, verso la terribile selva. Si tratta, nel dettaglio, di:  una lonza  un leone  una lupa Le tre fiere hanno, senza ombra di dubbio, un significato allegorico; diverse però sono state nei secoli le interpretazioni e le teorie. Secondo la più accreditata – basata su San Giovanni, su San Tommaso e supportata anche dalla maggior parte dei primi commentatori di Dante – esse rappresenterebbero lussuria (lonza), superbia (leone) e cupidigiaavarizia (lupa), le tre colpe più diffuse nel Medioevo, nonché le più biasimate dalla letteratura religiosa del Duecento. Le tre fiere sarebbero quindi allegoria di tre pericolosissimi vizi, a causa dei quali è impossibile condurre una vita retta e proseguire nell’ascesa verso Dio. Esistono, tuttavia, altre ipotesi: secondo alcuni, ad esempio, la lonza, il leone e la lupa rappresenterebbero rispettivamente l’ incontinenza, la violenza e la frode, le tre disposizioni al male punite nell’Alto, Medio e Basso Inferno. Secondo altri ancora, invece, sarebbero allegoria delle tre potenze guelfe – Firenze, Francia,

Roma – che, opponendosi agli ideali imperiali, avrebbero contribuito alla corruzione della società. 3 La profezia del Veltro: significato allegorico e spiegazione A partire dal verso 100 del primo Canto dell’Inferno – in un luogo, quindi, topico del testo – Dante inserisce la prima profezia della Commedia, nonché la più celebre e problematica dell’intero poema: quella del Veltro. È d’obbligo, però, una premessa riguardo la componente profetica dell’opera dantesca. Uno dei mezzi con i quali Dante tenta maggiormente di dare una dimensione divina alla propria opera è quello delle profezie. L’intera Commedia è costellata da predizioni, visioni, sogni anticipatori, capaci di dare al lettore la sensazione di trovarsi di fronte ad un qualcosa scritto per ispirazione di Dio. Bisogna stare ben attenti a non confondere la finzione con il reale: come ben sappiamo, tra il viaggio di Dante nei mondi ultraterreni e la stesura del poema intercorrono diversi anni. Risulta quindi facile per l’autore “profetizzare” nel tempo della storia narrata (quello che appartiene, come abbiamo visto, a Dante agens) qualcosa che, nel tempo della scrittura (appartenente invece a Danteauctor), è già accaduto. Tradizionalmente, perciò, sono state suddivise le profezie della Commedia in due diverse tipologie:  Le profezie post eventum: si tratta di quelle “predizioni” che si riferiscono a momenti compresi tra la primavera del 1300 e la loro scrittura e che giocano quindi sull’espediente della retrodatazione dantesca.  Le profezie ante eventum: si tratta di pochi ed isolati casi in cui le predizioni fanno riferimento a fatti che, al momento della scrittura dell’opera, devono ancora accadere. La profezia del Veltro, presente nel Canto I dell’Inferno, appartiene alla seconda tipologia, ben più rara della prima. In essa viene predetto l’arrivo del Veltro, un cane che si nutre di «sapienza, amore e virtute» e che salverà «quella

umile Italia» uccidendo la bestia che è causa dei mali dell’intero Paese: la Lupa, una delle tre fiere che appaiono a Dante nella selva. Identificare questo cane, destinato secondo la profezia a salvare l’Italia, con un personaggio/evento storico è cosa difficile: diversi sono stati i commentatori e i critici che, nel corso dei secoli, hanno cercato invano di dargli un volto. La profezia del Veltro perciò non si risolve in una sola, definitiva interpretazione, ma resta indefinita, aperta a letture multiple; probabilmente era proprio questa la volontà di Dante....


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