DE Carlo LA Salubrita\' DELL\'ARIA Confronto Parini PDF

Title DE Carlo LA Salubrita\' DELL\'ARIA Confronto Parini
Course Letteratura italiana
Institution Università del Salento
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Summary

DE Carlo LA Salubrita' DELL'ARIA Confronto Parini...


Description

1. L’autore afferma di esser preso da “vero terrore” perché tornando nella città natale rivive “un incubo vecchissimo ma ancora vivo”, prendendo ulteriore consapevolezza del rifiuto di quella città ed affermando che non vorrebbe mai crescere i suoi figli in un posto come quello, con aria putrida e irrespirabile, dove vivono uomini e bambini dalle sembianze di fantasmi e un ambiente caratterizzato da un folle dinamismo che toglie il vero senso alla vita. 2. Nel testo l’autore utilizza numerose metafore per descrivere Milano.  Le metafore attribuite al rumore dei motori: “grattavano”, “laceravano”, centrifugavano, suscitano l’impressione di una violenza sull’aria.  Il frastuono del traffico è definito come una “furia dissennata” con cui auto e camion si “avventano” per le strade, volendo evocare l’idea di una follia collettiva che domina anche i comportamenti degli abitanti e toglie senso alla vita.  Il “grigio delle facciate” dà l’idea di un ambiente sudicio e inquinato che spegne ogni vitalità.  La metafora degli “argini” attribuita alle file delle case rende l’idea un obbligo dal quale non ci si può allontanare, come il corso del fiume.  I passanti sono definiti “fantasmi”, i loro visi e vestiti suscitano l’idea di persone dannate all’inferno di una città che risulta senza uscita. 3. Il climax è presente nei rr. 10-11 “Il marciapiede era sporco si chiazze d’olio e polvere nerastra ed escrementi di cane e catarro umano” e descrive con un graduale passaggio ad un concetto che si fa sempre più intenso, ovvero il senso di disgusto dell’autore. 4.  L’antitesi è la figura retorica che consiste nel porre vicine immagini opposte tra loro. Lo scrittore pone in antitesi “le facce dei residenti abbronzate da weekend in montagne e quelle cadaveriche dei passanti sospinti dall’angoscia” (rr. 17-19).  La personificazione è la figura retorica che consiste nell’attribuzione di comportamenti, pensieri, tratti, anche psicologici e comportamentali, umani a qualcosa che non lo è. L’autore realizza una personificazione quando scrive: “fiumi di mezzi meccanici che grattavano e laceravano e centrifugavano l’aria” (r. 9) suscitando l’impressione di una violenza esercitata sull’aria, trasformata in un corpo vivo che viene crudelmente smembrato.  La similitudine consiste nel paragonare due realtà e l’autore la utilizza quando paragona gli “argini” delle case a quelli del corso di un fiume, trasmettendo l’idea di una costrizione che obbliga l’essere umano a un percorso da cui non ci si può allontanare,

 Ossimoro: accostare parole che esprimono concetti contrari ? 5. È possibile istituire un confronto tra la Milano di Parini e quella di De Carlo, entrambe caratterizzate dalla negatività dell’inquinamento. Le cause di tale inquinamento ovviamente non possono essere le stesse, in quanto l’aria di Milano del Parini corrisponde ancora ad una civiltà pre-industriale, perciò l’inquinamento atmosferico è dato dalle acque stagnanti, dal letame, dai liquami e dalle fogne a cielo aperto. L’aria di Milano ai tempi di De Carlo è invece inquinata dalle fabbriche, dalle emissioni delle automobili, così come dall’inquinamento acustico. In conclusione, risulta esserci un rifiuto di una Milano inquinata e putrida da parte di entrambi gli autori, il rifiuto di un inquinamento che si rispecchia nella popolazione della città: De Carlo descrive i passanti come fantasmi cadaverici, mentre Parini definisce una nobiltà vuota ma attenta all’apparenza e una popolazione non rispettosa delle regole civili....


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