Diritto dell\'Unione Europea Seconda parte Francesco Cherubini PDF

Title Diritto dell\'Unione Europea Seconda parte Francesco Cherubini
Author Cristina Annibale
Course Diritto dell'Unione Europea
Institution Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli
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Diritto UE - parte II Fonti dell’ordinamento europeo ➔ pluralità di fonti dell’Unione ◆ fonti essenziali = due Trattati TUE e TFUE ● 1992 Trattato di Maastricht = modifiche importanti ma struttura uguale ● 1957 Trattato di Roma = modifiche importanti anche nella struttura (CEE non esiste più) ➔ qual è il rapporto fra le diverse fonti del diritto dell’UE? ◆ diritto primario ● trattati di adesione e di revisione sempre diritto primario ○ periodo limitato di tempo in cui sono di per sé applicabili ◆ revisione = istantaneo ◆ adesione = // ma sono previsti regimi transitori in cui continua ad applicarsi ● protocolli + allegati ○ protocolli = fonti equiparate al diritto primario ma riguardano situazioni molto specifiche ◆ Protocollo n.1 + Protocollo n.2 unici ad applicarsi in modo generale ● Carta diritti fondamentali di Nizza art.6 TUE ◆ diritto derivato o secondario: no autonoma efficacia, ma deriva dalle norme sulle fonti contenute nel diritto primario ● non possono modificare o abrogare disposizioni dei Trattati ○ art.263 comma II violazione dei Trattati come causa di invalidità di un atto ● no gerarchia tra le fonti di diritto derivato ○ eccezioni ◆ art.290 TFUE atti delegati di portata generale = subordinato all’atto legislativo di delega ◆ art.291 TFUE atti esecutivi di un altro = subordinato all’atto vincolante attributivo alla Commissione/Consiglio della competenza di esecuzione ● atti tipici art.288 TFUE ○ tipicità: corrispondenza dell’atto ad un tipo che viene descritto in via generale dalla fonte (diritto primario) ◆ diritto primario ne dà le caratteristiche generali ● elenco art.288 TFUE ◆ vincolanti (regolamenti, direttive, decisioni)

● art.290 atti delegati ● art.291 atti di esecuzioni ○ unici ad avere una gerarchia tra atti secondari ◆ non vincolanti (raccomandazioni, pareri) ● atti atipici: i trattati non ci danno le caratteristiche generali ○ nominato: menzionati (accordi interistituzionali) ○ innominato: totalmente sconosciuto al diritto primario, contenuto solo nella prassi (libri bianchi della Commissione con consultazione) ◆ decisione sulla conclusione di accordi internazionali dell’UE ● metà strada tra diritto primario e secondario ○ art.216 vincolo per gli Stati membri ● segnano un elemento importante = tipizzati gli atti ritenuti meritevoli di un passaggio di inserimento tra le fonti ◆ se l’atto in questione non è menzionato nei trattati, come fa ad essere legittimo? ● atti atipici innominati sono arrivati di fronte alla Corte ○ DUE possibilità di risposta: ◆ non c’è traccia = illegittimo (posizione ortodossa) ● più utile nel contesto europeo dove non c’è ortodossia nella sistemazione delle fonti europee ◆ da vedere la sostanza dell’atto = atto produttore di effetti giuridici allora da valutare (criterio sostanzialistico) ● atto impugnabile e valutabile nel merito dalla Corte ● no vincoli per le istituzioni ai solo atti tipici ● art.263 TFUE annullamento delle fonti secondarie se non rispettabili ◆ diritto internazionale generale (consuetudinario) sullo sfondo ● art.3 par.5 TUE in quanto soggetto di diritto internazionale, l’UE deve rispettarlo ● funzione integratrice rispetto al diritto pattizio ○ c’è una categoria di norme consuetudinarie con effetto differente? ius cogens ◆ molte di queste norme riguardano la tutela dei diritti fondamentali che esistono già nella Carta

● sent. Racke vs Mainz norme di diritto consuetudinario parte dello ius cogens ● sent. Consiglio dell’Unione europeo vs Fronte Polisario e Commissione accordo internazionale con il Marocco ○ no clausola di limitazione territoriale rispetto ad una parte di territorio contestata dalla Francia ○ principio di autodeterminazione dei popoli del Sahara occidentale ◆ riconosce la possibile applicazione di una norma di ius cogens ● Corte non fa riferimento al diritto consuetudinario per evidenziare la completezza del diritto europeo

Diritto primario ➔ Trattati = formalmente sono accordi internazionali soggetti al diritto internazionale generale ◆ luglio 1998 parere Corte internazionale di Giustizia = Trattati istitutivi hanno natura particolare di carta costituzionale dell’Unione ● aprile 1986 sentenza Les Verts Carta costituzionale di base, quasi processo federativo (punto di vista sostanziale della Corte) ○ dal Trattato di Lisbona in poi è materia di studio anche di costituzionalisti ○ limiti a processo di revisione + tutela assoluta dei diritti fondamentali (ius cogens) + competenze della Corte ● dicembre 1991 parere 1/91 della Corte compatibilità dell’accordo istitutivo di uno spazio economico europeo tra CEE + Stati membri e Stati CETA ○ nell’ordinamento costituzionale proprio UE rientrano ◆ valori art.2 TUE (sovr.) ◆ principi sulle competenze della Corte (sovr.) ◆ principi generali ◆ disposizioni della Carta ◆ disposizioni Trattati UE e FUE ○ 1996 parere Corte NU Trattati di natura particolare ○ la Corte sola può interpretare le norme di diritto UE (principio immodificabile) ◆ nessuna norma può essere interpretata da altro organismo al di fuori della Corte di giustizia

◆ teoria dei poteri impliciti: le istituzioni sono dotate di poteri in più rispetto a quelli esplicitamente citati dai Trattati ● necessari a realizzare quelli espressi ◆ metodo storico di interpretazione: le norme UE devono essere interpretate tenendo conto dello stadio di evoluzione del diritto UE ◆ interpretazione sistematica: alla luce delle disposizioni giuridiche ◆ interpretazione teleologica: alla luce delle sue finalità ◆ interpretazione uniforme e autonoma rispetto a quella eventuale di uno Stato (super partes) ○ controllo totalmente accentrato nella Corte ◆ preoccupazione per l’eventuale disomogeneità del mercato comune ◆ intromissione nei principi delle competenze (meccanismo di secondo convenuto) ● esame di Strasburgo = e se sbaglia o agisce in maniera incoerente rispetto alla giurisprudenza comunitaria? ● il meccanismo deve essere automatico ◆ Convenzione di Roma, adesione alla CEDU = ricorsi interstatali ● violazione da parte di uno Stato membro applicando una norma dell’Unione? deve interpretarlo la Corte ◆ 2008 sent.Kadi controlimiti all’apertura verso altri ordinamenti ● principi ordinamento giuridico + diritti fondamentali ● la Corte ragiona come quelle costituzionali nazionali ○ smarts sanctions, black list ○ violazione diritti di proprietà + di difesa ◆ “gli obblighi di accordi internazionali non possono avere l’effetto di compromettere i principi costituzionali del Trattato CE” ◆ effetti: 1963 sent.Van Gend en Loos ● effetti diretti: la norma può essere invocata di fronte al giudice nazionale

○ norma con contenuto chiaro + preciso + incondizionato ◆ obbligo di non facere ○ efficacia diretta: disposizioni che attribuiscono agli individui diritti tutelabili davanti alla Corte davanti ai tribunali statali ◆ attribuzione diretta + automatica ● dazio illegittimo (non facere) art.12 ○ problema = violazione del Trattato + ostacolo alla formazione del mercato comune ◆ mercato comune in capo agli Stati membri (deve togliere il dazio) ◆ come ottenere il risultato finale garantito solo dallo Stato? con l’effetto diretto ◆ giudice nazionale + amministrati = procedura di controllo della salvaguardia dei loro diritti ● lo faranno perché è nei loro interessi ● tutela giurisdizionale diretta ● art.19 par.1 comma II rimedi giurisdizionali per assicurare una tutela giurisdizionale effettiva ○ ● problema = se la norma non è rivolta agli Stati membri ma ha un campo d’azione generalizzato, la norma può essere utilizzata contro un privato? ○ sent.Angonese su norma art.48 abolizione di qualsiasi discriminazione basata sulla cittadinanza dei lavoratori degli Stati membri ◆ datore di lavoro Cassa di risparmio di Bolzano che prevede un bilinguismo accertato acquisibile solo se residenti a Bolzano ◆ la condotta è legittima in base all’art.48. ● ma l’art.48 si applica anche ai privati? la Corte dice sì ● il divieto si applica anche ai privati ○ effetto diretto orizzontale: rapporti tra privati laddove il privato abbia ruolo nell’applicazione della norma ○ effetto diretto verticale: rapporti tra privati e lo Stato ◆ diritto esplicito ◆ diritto implicito ➔ principi generali ◆ principi autonomi ispirati a quelli interni statali

● giurisprudenza creativa della Corte ○ riflessione in merito all’ordinamento dell’Unione ◆ operano nell’ambito generale UE ● principio di effetto diretto ● principio del primato del diritto dell’Unione a quello statale ● principio di leale collaborazione ○ tra Stati ○ tra Stati e istituzioni ○ tra istituzioni ● principio di eguaglianza ● diritti fondamentali ○ entrati a far parte del diritto UE perché tutelati da principi generali UE ● principi di origine giudiziaria ○ principio certezza del diritto ◆ no retroattività degli atti UE ◆ definizione dell’entrata in vigore della sentenza della Corte ◆ no efficace per situazioni esaurite precedentemente ○ principio legittimo affidamento: tutela delle aspettative che gli interessati nutrono ragionevolmente in base al comportamento delle istituzioni europee ● principio di proporzionalità art.5 par.4 TUE ● principio dell’effetto utile: ogni norma deve essere interpretata in modo che sia efficace ◆ gerarchicamente sovraordinati rispetto al diritto derivato (parametro di legittimità) ● un atto in violazione/contrasto con un principio generale deve considerarsi invalido e annullabile dalla Corte ◆ obbligatorietà può comportare efficacia diretta negli Stati e tutela giurisdizionale ➔ accordi internazionali UE = posizione intermedia tra diritto primario e derivato art.218 TFUE ◆ parte integrante del diritto UE dalla loro entrata in vigore ◆ par.11 TFUE un accordo incompatibile con i Trattati può entrare in vigore solo se si modifica i Trattati e/o l’accordo ● no forza giuridica necessaria per modificare Trattati ◆ art.216 par.2 TFUE accordi internazionali superiori al diritto derivato (“vincolano le istituzioni e gli stati membri”) ● in caso di contrasto, atti invalidi e annullabili dalla Corte ◆ hanno diretta applicabilità → possono avere effetto diretto ed essere tutelabili davanti al giudice nazionale

● invocabile da persone fisiche e giuridiche anche se tale diritto non è riconosciuto da tutti i contraenti ● art.216, art.3 problema di competenza ○ l’Unione può concludere i trattati ○ realizzazione di obiettivi dell’Unione ○ agisce su norme comuni o ne altera la portata (sent.AETS =competenza esclusiva della Comunità a concludere accordi internazionali -competenza esternanelle materie per le quali il trattato la prevede, precludendo in tal modo agli Stati membri il potere di concludere accordi nella stessa materia con gli Stati terzi) ◆ competenza esterna è tanto più estesa quanto sarà maggiore la competenza adottata dall’Unione ◆ più è estesa, più diventa esclusiva ● effetti diretti verticali e orizzontali ○ febbraio 1976 sent.Bresciani ove la norma si presti può essere difesa dal giudice ◆ un’impresa importa dal Senegal delle pelli ● al momento dell’arrivo nel territorio comunitario (Italia), viene chiesto un dazio inespresso, cioè una misura di effetto equivalente (visita sanitaria da pagare) ● misure discriminatorie rispetto a quelle verso prodotti intracomunitari ● secondo la conceria Bresciani non sono state rispettate le condizioni previste ○ Paesi ACP (Africa, Caraibi, Pacifico) Convenzione di Yaoundé/Accordo di Cotonou = norma di divieto di importazione di dazi e di misure di effetto equivalente ○ norma applicabile come art.12 TUE, possibilità di applicazione da parte dei singoli cittadini → effetto diretto ➔ accordi tra Stati membri ◆ preesistenti = se incompatibili con obblighi dei Trattati, sono abrogati dalle norme contenute in questi ultimi ● diritto internazionale generale = successione nel tempo fra trattati incompatibili ◆ successivi = procedura di infrazione verso gli Stati ● in competenze non esclusive UE, gli Stati sono liberi di stipulare accordi che non siano in contrasto con norme primarie UE ● “atti degli Stati membri riuniti in sede di Consiglio” NO atti dell’Unione

○ no sindacabili dalla Corte ● rinvio dai Trattati ○ nomina di componenti di istituzioni ◆ giudici e avvocati generali di Corte e Tribunale ○ Convenzioni sulla base della norma art.293 TCE (abr. da Lisbona) ◆ Convenzione di Bruxelles ➔ accordi tra Stati membri e Stati terzi ◆ anteriori = art.351 TFUE clausola di salvaguardia: gli accordi con terzi continuano ad applicarsi ● se in contrasto con diritto UE, smettono di applicarsi ● lo Stato membro deve adoperarsi per risolvere i contrasti fra i due ○ rinegoziazione con lo Stato terzo ◆ la Corte non ha escluso l’obbligatorietà per l’Unione di atti dell’ONU ● risoluzioni Consiglio di Sicurezza per antiterrorismo ◆ possibile accordi tra Stati membri e Stati terzi in Consiglio

Diritto derivato ➔ diritto derivato: complesso degli atti emanabili dalle istituzioni UE ◆ le istituzioni perseguono gli obiettivi elencati nei Trattati ● atti tipici = vincolanti art.288 TFUE ○ caratteristiche generali art.296 TFUE ◆ se i trattati non prevedono l’atto da adottare, le istituzioni lo decidono i volta in volta ● identificazione sostanziale dell’atto (= contenuto) ● determina la legittimità, i suoi effetti obbligatori, l’impugnabilità ○ solo le persone cui si riferisce l’atto possono impugnarlo ◆ motivazione: percorso che l’atto ha fatto prima di essere adottato + base giuridica dell’atto (punto di partenza) ● Regolamento Dublino III ● “considerando”/preambolo, alla fine norme di composizione diversa, cioè individuazione dell’applicazione dell’atto ○ condizione di validità dell’atto ○ DUE funzioni: ◆ controllo della Corte ◆ tutela per i singoli ○ valore interpretativo no normativo

● principio di attribuzione delle competenze = norma che dichiari la competenza dell’Unione in tale materia (principio di sussidiarietà rispettato) ● per tutti gli atti giuridici dell’Unione ➔ CINQUE categorie di atti: ◆ regolamento (legisl.): norma chiara, precisa, incondizionata ● portata generale ○ fattispecie generale e astratta = serie indeterminata di destinatari ◆ congelamento dei beni verso persone specifiche = obbligo generale di congelare i beni a quelle persone fisiche o giuridiche ◆ destinatario ≠ oggetto ◆ possibile che sia applicato solo per uno Stato membro = sfera territoriale di applicazione limitata ○ nella decisione viene meno la portata generale, ma è individuale ● obbligatorio in tutti gli elementi ○ ≠ direttiva ● direttamente applicabili ○ il diritto UE va ad integrarsi con quello interno ○ parere della Corte = norme autosufficienti, atto con forza di penetrazione maggiore negli ordinamenti nazionali (vietato atto di riproduzione interno) ◆ ne cambierebbe la competenza anche della Corte e verrebbe meno la competenza pregiudiziale perché diventerebbe una norma nazionale ● non esclusi atti di esecuzione = necessari per alcuni elementi ● dalle istituzioni (Consiglio/Commissione) o dallo Stato ● no diritti ai singoli ◆ se le norme hanno determinate caratteristiche, la diretta applicabilità è sempre vera ● diretta applicabilità: aspetto formale dell’atto, l’atto non ha bisogno di essere codificato da un atto interno, ingresso automatico ● self-executing ● diretta efficacia/effetto diretto (profilo soggettivo): diritto dei singoli nascente da

una norma azionabile direttamente di fronte ai giudici nazionali ● giustiziabilità ◆ decisione: atto provvedimentale e amministrativo su una situazione concreta ● obbligatoria in tutti i suoi elementi ● portata individuale ○ specifici destinatari = modifica art.288 TFUE post Trattato di Lisbona ◆ notificate a questi ultimi ◆ Stati membri o persone fisiche e giuridiche ○ “se designa i destinatari, è obbligatoria soltanto nei confronti di questi” ◆ art.290-291 decisioni delegate + decisioni di esecuzione unici altri atti tipici uguali ai regolamenti sostanzialmente (prassi che i Trattati non prendevano in considerazione = decisioni che integravano un atto di base) ● hanno portata generale se i destinatari non sono designati ● eccezioni: ○ rapporti dell’Unione con i Paesi d’oltremare (mercato interno più fragile, misure protettive) ◆ direttiva: scopo di rivolgersi esclusivamente agli Stati membri, imponendo uno scopo/risultato, che viene raggiunto nel modo ritenuto più idoneo ● rivolta solo agli Stati membri, ad alcuni o ad uno ● efficacia parzialmente obbligatoria: vincola solo per i risultati, lascia liberi gli Stati nelle misure di applicazione ○ scadenza perché venga rispettata ○ obbligo di comunicazione delle misure adottate per il rispetto della direttiva (principalmente alla Commissione) ◆ art.260 par.3 TFUE Commissione può aprire una procedura di infrazione in caso di mancata comunicazione ○ obbligo di risultato (di stand-still): divieto di adottare misure in contrasto con l’obiettivo della direttiva ◆ principio di leale collaborazione ◆ obbligatorietà della direttiva ● atto provvedimentale nella maggior parte dei casi ● non direttamente applicabili = norma di principio (generalmente) ○ mediata da norme statali

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○ 1974 sent. Van Duyn libera circolazione dei lavoratori europei in UK ◆ norme di una direttiva del Consiglio sulla disciplina delle eccezioni ◆ è possibile invocarla contro lo Stato? la Corte dice sì = in mancanza di una preclusione espressa, nel caso di norma chiara, precisa e incondizionata, è possibile rilevarne un effetto diretto (art.177, strumento del rinvio pregiudiziale) decisione quadro tipica del terzo pilastro ormai eliminato (dal Trattato di Amsterdam) ma non hanno efficacia diretta un soggetto non può farla valere contro un privato (solo rapporto verticale) ○ il privato è estraneo all’applicazione della norma, il quale non deve essere caricato di obblighi ○ 1986 sent. Marshall principio di trattamento pari tra uomini e donne ◆ no effetto diretto nei rapporti orizzontali ◆ applicabile solo agli Stati membri ○ effetto discriminatorio fra rapporti di lavoro con lo Stato e quelli con un privato ○ allargamento dello Stato: si allarga l’interpretazione dello Stato per applicarlo in vista di rapporti verticali se non ha effetto diretto? ○ la Corte non può ovviare alla non autosufficienza di una norma ○ leggi di principio non direttamente applicabile dal giudice nazionale se è un rapporto orizzontale? ○ 1990 sent. Marleasing interpretazione conforme: applicazione di una norme interna interpretandola conformemente all’obiettivo della disposizione europea ◆ l’ordinamento giuridico presuppone la coerenza delle norme da parte del legislatore (interpretazione sistemica) ● manca l’applicazione legislativa = deve farlo il giudice ● problema = timing: il giudice ha già tentato ◆ spinto oltre il processo interpretativo = integrazione della norma dell’Unione (si piega la norma interna di attuazione) ◆ sostituzione del legislatore da parte del giudice ● no interpretazione contra-legem

● il giudice deve interpretare la norma interna alla luce della norma della direttiva ◆ se il danno è grave e diretto, lo Stato deve risarcire ● risarcimento del danno: il motivo per cui viene violato un diritto è l’inadempienza dello Stato ◆ raccomandazione: manifestazione di volontà con cui l’istituzione emanante chiede al destinatario di tenere la condotta raccomandata ● potere di persuasione e stimolo ● Commissione + Consiglio + BCE ○ adottate dalle istituzioni che non possono emanare atti vincolanti ● destinatari = Stati + istituzione + persone fisiche e giuridiche ● fa parte del diritto UE = art.267 TFUE la Corte ha competenza pregiudiziale ● producono effetto giuridico nel senso che i giudici nazionali devono tenerne conto ○ valore interpretativo ○ effetto giuridico di liceità: la condotta del destinatario conforme alla raccomandazione deve presumersi lecita nel diritto UE ◆ parere: manifestazione di giudizio in cui è assente l’intento di sollecitare il destinatario a tenere un certo comportamento ● pareri interorganici ● non impugnabili davanti alla Corte ➔ atti atipici art.296 TFUE in caso di atto legislativo, le istituzioni devono astenersi dall’adottare atti non previsti dal settore indicato ◆ TRE categorie di atti: ● atti espressamente previsti da disposizioni di trattati con stesso nome di quelli elencati nell’art.288 TFUE ma con caratteri giuridici differenti ○ regolamenti interni di istituzioni e organi ◆ rile...


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