Dispensa Linguaggi del cinema anno 2020/2021 PDF

Title Dispensa Linguaggi del cinema anno 2020/2021
Author Martina Di pierro
Course Linguaggi di cinema e TV
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Summary

Dispensa linguaggi del cinemaL’analisi filmicaL’analisi di un film si compone di due processi principali: Decostruzione = descrizione —> Il linguaggio verbale non descrive pienamente (ekfrasis) Ricostruzione = interpretazione —> Il film deve essere il punto di partenza e di arrivo. Spettatore ...


Description

Dispensa linguaggi del cinema L’analisi filmica L’analisi di un film si compone di due processi principali:!

- Decostruzione = descrizione —> Il linguaggio verbale non descrive pienamente (ekfrasis)! - Ricostruzione = interpretazione —> Il film deve essere il punto di partenza e di arrivo.! Spettatore normale vs analista! Per il primo il film è un piacere = appartiene all’universo degli svaghi.! Per il secondo il film è un lavoro = appartiene all’ambito della riflessione, della produzione intellettuale —> l’analista è in continua lotta con il film per cercare di dominarlo tramite i suoi strumenti, il suggerimento è che ogni tanto lasci parlare il film.! Livelli della rappresentazione La messa in scena = momento in cui si definisce il mondo da rappresentare —> allestimento del mondo raffigurato dal film: riguarda i contenuti dell’immagine.! Informanti = definiscono il mondo rappresentato nella sua letteralità.! —> età e carattere personaggi, qualità e forma di un’azione! Indizi = identificano aspetti nascosti e impliciti.! —> presupposti di un’azione, lato nascosto di un carattere (apparecchio fotografico nella finestra sul cortile = dicono professione di Jeff e mania di osservare)! Temi = definiscono il nucleo principale della vicenda, ciò attorno cui ruota il film.! —> ricerca e scoperta di un assassinio, il voyeurismo (la finestra sul cortile)! —> perdita e ritrovamento di una donna (la donna che visse due volte)! Motivi = indicano lo spessore e le possibili direttrici del mondo rappresentato: situazioni o presenze emblematiche che ra fforzano la vicenda principale tramite sottolineatura o contrapposizione! —> amore nuziale nella finestra sul cortile: torna ripetutamente a volte in alternanza con tema principale (discussioni tra Jeff e Lisa sul matrimonio che interrompono la suspence), a volte in sovrapposizione (anello signora Thorwald, simbolo unione interrotta con la forza, ad essere prova dell’omicidio).! La messa in quadro = momento in cui si esplicitano le modalità di rappresentazione —> riguarda la maniera in cui il mondo rappresentato viene colto dalla macchina da presa.! Dipendente = immagine mette in rilievo quanto intende rappresentare, senza riferimenti all’azione stessa della rappresentazione.! Indipendente = l’immagine sottolinea l’atto di assunzione dei contenuti, con il risultato di mettere in luce la propria natura di immagine.! Stabile = presentazione contenuti mantenuta costante: determinata ripresa che stabilisce tono di tutto il film —> totale intervallato da figure intere (la finestra sul cortile)! Variabile = la varietà delle riprese e l’eterogeneità delle soluzioni costruisce il motivo dominante.! La messa in serie = momento in cui si definiscono i legami fra le scene: non analizza singole immagini ma successioni di queste —> intreccia le relazioni che ogni immagine a con quella precedente e quella successiva.! Associazione per identità / prossimità/ transitività = universo compatto, fluido e omogeneo.! —> film classici hollywoodiani!

Associazione per analogia/ contrasto = universi movimentati, eterogenei ma in cui tutto si tiene, dunque in cui è facile orientarsi —> la finestra sul cortile, la donna che visse due volte! Associazione neutralizzata/accostamento = mondo frammentario e caotico —> cinema moderno! Realizzazione di un film La maggior parte dei film attraversa tre fasi di produzione:!

- Preparazione = idea del film viene sviluppata e messa su carta.! - Riprese = creazione delle immagini in forma di inquadratura (serie di fotogrammi prodotti dalla macchina da presa in un’operazione ininterrotta) e registrazione del suono (dialoghi, musiche).!

- Montaggio = combinazione di immagini e suono, esecuzione di effetti speciali, aggiunta di musica, dialoghi e titoli.!

Queste tre fasi comprendono molti lavori particolari, svolti da centinaia di esperti.! Reparto produzione Produttore —> compiti organizzativi (segue progetto per tutta fase sceneggiatura - collegamento tra il regista e il finanziatore) e promozionali;! Produttore esecutivo —> si occupa dei finanziamenti e dei diritti d’autore;! Direttore di produzione —> sovrintende alle attività quotidiane del regista, del cast e della troupe;! Reparto regia Regista —> coordina i componenti della troupe, sovrintendendo le riprese e il montaggio;! Aiuto regista —> prepara inquadrature per approvazione regista, tiene sotto controllo attori, condizioni di sicurezza e tempo;! Segretario di edizione —> responsabile dei dettagli che assicurano la continuità delle inquadrature;! Reparto fotografia Direttore della fotografia —> esperto di luci, fotografia e tecniche di ripresa: si consulta con regista per decidere come illuminare e riprendere ogni scena;! Operatore alla macchina —> responsabile della macchina da presa;! Reparto scenografia Scenografo —> responsabile di gran parte dell’aspetto visivo del film;! Arredatore —> adatta il set in base alle necessità specifiche del film;! Attrezzista —> sistema gli oggetti sul set durante le riprese;! Reparto editing Montatore —> esamina i giornalieri e seleziona insieme al regista i ciak migliori, che poi verranno uniti insieme in un premontaggio, il quale, successivamente a tagli e adattamenti, giungerà alla versione definitiva;! Assistente al montaggio —> sincronizza l’immagine e il suono e divide i ciak per scena;! Sound editor/sound designer —> costruiscono la colonna sonora, aggiungono dialoghi (molto spesso doppiati) e effetti sonori (spesso creati al computer);!

Fase di pre-produzione La pre-produzione si compone di due fasi:! - Fase letteraria, ovvero l’ideazione e la scrittura del film.! - Fase industriale, ovvero il lavoro di allestimento e organizzazione che precede le riprese.! La fase letteraria si compone di:!

- Idea = è l’esposizione del contenuto del prodotto audiovisivo, in poche battute (in un lungometraggio, tre righe o 25 parole massimo).!

- Soggetto = è la storia sotto forma di breve racconto letterario. Riassume i tratti fondamentali della storia, dei personaggi, dell’ambientazione e dello sviluppo della storia —> strumento dello sceneggiatore per far conoscere l’idea ai finanziatori.!

- Scaletta = è lo scheletro del film: un elenco degli eventi per scene/azioni, compiute dai

personaggi, numerate progressivamente cosi come le vedremo numerate nel film —> illustra lo sviluppo dell’intreccio, ovvero tutti gli eventi, che sono raffigurati nel film, secondo l’ordine di presentazione sullo schermo.!

- Trattamento = è il racconto in prosa (cioè in forma letteraria, non solo visiva) dell’intera storia,

scena dopo scena, che amplifica il soggetto e segue la struttura delineata dalla scaletta. Viene dedicato molto spazio alla caratterizzazione dei personaggi e all’ambientazione, ma i dialoghi non vengono sviluppati.!

- Sceneggiatura = è la storia raccontata per immagini e attraverso le parole dei personaggi. La scenografia è concepita in funzione della dimensione audiovisiva, viene divisa per scene.!

La sceneggiatura può essere scritta all’italiana o all’americana.! In quella italiana il foglio viene suddiviso in due colonne verticali: la sinistra contiene la descrizione della scena e dell’azione, mentre la destra i dialoghi e le indicazioni sulla musica e i rumori.! Quella americana viene redatta in linee orizzontali, nelle quali i dialoghi interrompono la descrizione dell’azione nel momento in cui intervengono.! In alcuni casi dopo la sceneggiatura i registi realizzano uno storyboard, ovvero una sceneggiatura disegnata, che permette di vedere come le varie inquadrature del film saranno costruite.! Modelli di narrazione Per narrazione si intende una catena di eventi legati da una relazione di causa ed effetto, che si svolge nel tempo e nello spazio.! Le forme attraverso cui la narrazione prende forma possono rispondere a modelli più o meno rigidi.! La struttura in tre atti di Syd Field L’ispirazione di questo modello discende dalla Poetica di Aristotele, dalla quale Field trae l’idea di una necessaria suddivisione del racconto in principio, mezzo, fine.! Queste tre fasi, dette atti, vengono ribattezzate successivamente in Impostazione, Confronto e Risoluzione, e su queste vengono collocati i plot point —> punti di svolta innescati da uno o più eventi, che conducono la storia direzioni inattese.! Secondo Field i plot point dovrebbero essere due: uno collocato al termine della fase di Impostazione e l’altro al termine della fase di Confronto.! Il primo atto occupa 1/4 del film, il secondo atto 2/4 (parte più corposa) e il terzo atto 1/4.!

Primo atto! Impostazione della vicenda = chi sono i personaggi, dove si trovano, cosa fanno.! Esempio:! Harry Potter vive in un clima familiare ostile e di incomprensione, finche riceve una misteriosa lettera.! Primo plot point = un incidente o un evento drammatico scatena un cambiamento irreversibile .! Esempio:! Harry Potter, dopo aver scoperto di essere un mago, aver trovato degli alleati e scoperto chi è il suo nemico (Voldemort) entra ad Hogwarts.! Secondo atto Sviluppo del confronto/conflitto = il problema da risolvere, i bisogni dell’eroe e dell’antagonista si definiscono.! Il conflitto avviene tramite vari ostacoli tra protagonista e obiettivo che tengono desta l’attenzione.! Esempio:! Harry Potter e i suoi amici incontrano e sconfiggono il troll, Harry e i suoi amici cominciano a sospettare di Piton.! Punto di non ritorno = avviene un evento che cambia per sempre i desideri del protagonista.! Esempio:! Partita di Quidditch: si convincono che Piton sta cercando di sabotarli e decidono di indagare.! Secondo plot point = un incidente o un evento drammatico scatena un cambiamento irreversibile.! Esempio:! Harry si imbatte in Voldemort e scopre che vuole rubare la pietra filosofale per tornare in vita, e per questo motivo dovrà bloccarlo.! Terzo atto Risoluzione della vicenda = il conflitto si intensifica fino al suo apice (climax). L’eroe matura una maggiore consapevolezza che gli permette di raggiungere il suo obiettivo.! Esempio:! Harry si scontra con Raptor e Voldemort, e scopre di avere poteri inaspettati.! Il viaggio dell’eroe di Christopher Vogler In questo caso si ispira agli studi di Joseph Campbell, ponendo al centro del suo modello il percorso del soggetto protagonista, l’eroe.! Anche questo modello si divide in tre atti, della stessa durata del precedente.! Primo atto - Mondo ordinario = viene danneggiato, generando una mancanza;! - Richiamo all’avventura = deve prendere coscienza della necessità di muovere all’azione, ma non è ancora pronto a rischiare la vita;! - Rifiuto dell’avventura = necessario un altro accadimento che motivi definitivamente l’eroe;! - Mentore = ex-eroe che consegna all’eroe sapere e potere;! Secondo atto - Prove = supera la soglia del mondo straordinario e deve affrontare prove sempre più dure, aiutato da alleati e combattuto da nemici;! - Avvicinamento = supera una seconda soglia e deve individuare l’oggetto grazie al quale risolvere il problema che ha compromesso mondo ordinario;! - Prova suprema = crisi che sembra far soccombere eroe;! - Ricompensa = supera la prova, sconfiggendo le paure e rimuovendo la mancanza, dunque può festeggiare;! - La via del ritorno = ritorno eroe verso mondo ordinario;! Terzo atto - Resurrezione = momento del climax: eroe affronta ultima prova suprema per dimostrare di essere cambiato;! - Ritorno con l’elisir = intreccio si scioglie (americana: problemi risolti, europea: finale aperto);!

Regimi narrativi Per regimi narrativi si intende strutture riconoscibili della narrazione per immagini.! Narrazione forte (cinema classico hollywoodiano) —> sono presenti molte sequenze di eventi, concatenate le une con le altre, dettate da un tempo del racconto molto veloce e serrato, in cui tutto gira attorno all’eroe ed è portato avanti da quest’ultimo.! Si tratta di un mondo preciso, netto, fatto di contrasti ben definiti, gestiti in modo da distinguere chiaramente cosa è bianco e cosa è nero, ci sono i buoni e chi i cattivi.! L’azione ha un ruolo fondamentale nella struttura e gli elementi narrativi seguono tutti principi di causa-effetto.! Narrazione debole (nouvelle vague) —> ci si concentra sulle trasformazioni psicologiche, umane e sentimentali dei personaggi, il ritmo rallenta e i personaggi e gli ambienti senza azioni perdono di consistenza,portando le situazioni a concatenarsi in modo incompleto e provvisorio.! Ci si concentra sui dialoghi, sulla scelta delle parole e sui monologhi più che sugli avvenimenti concreti, e questo porta le situazioni ad assumere volti più opachi, scale di grigi che non sono ne il bianco ne il nero della narrazione forte.! Anti-narrazione (cinema contemporaneo) —> si vede una scomparsa quasi totale della conseguenza logica, la situazione narrativa non è più organica, ma frammentata e dispersa e il tempo del racconto è quasi fermo, favorendo la sospensione e la stasi.! Dunque, da un addensamento degli eventi si passa ad una rarefazione delle trasformazioni ! —> dal dinamico e strutturato si passa al disperso e al sospeso.! Formato schermico Per formato schermico si intende la grandezza dell’inquadratura, espressa nel rapporto tra l’altezza e la larghezza.! Si tratta dell’elemento compositivo primario su cui i registi pongono l’attenzione perché:! - Include/esclude lo spazio della realtà selezionando il campo dal fuoricampo;! - Delimita la quantità di spazio disponibile sia in orizzontale che in verticale;! Il formato schermico incide notevolmente sulla composizione del quadro, sui rapporti prospettici e sulle scelte di messinscena.! Esistono diversi tipi di formato schermico e, sebbene Ejzestejn propose l’adozione di uno schermo quadrato perché secondo lui importanti tanto l’orizzontalità quanto la verticalità per una corretta composizione, dal classico formato standard 4/3 si passò a formati rettangolari sempre più ampi.!

Generalmente, i formati stretti si addicono maggiormente ai piani stretti e quindi a tutti i generi narrativi in cui il paesaggio ha una semplice funzione decorativa e in cui la profondità di campo e lo sfondo non servono o non svolgono una particolare funzione narrativo-espressiva.! —> commedie, melodrammi, film sentimentali! Al contrario, i formati larghi sono più funzionali per quei generi in cui la profondità spaziale e la spettacolarità assumono un ruolo determinante ai fini dell’espressione.! —> musical, film di viaggio, fantascienza! Illuminazione La luce funziona come operatore drammatico: frammenta lo spazio, lo rende riconoscibile oppure artificiale, dona tridimensionalità all’immagine e suggerisce significati simbolici.! Le caratteristiche principali dell'illuminazione filmica sono quattro:! Qualità —> intensità dell’illuminazione: luci dure creano ombre definite, luci morbide ombre soffuse.! Direzione —> percorso della luce dalla fonte verso l’oggetto:! - Frontale = elimina le ombre;! - Controluce (da dietro) = crea delle sagome staccando soggetto da sfondo;! - Dal basso = distorce i tratti (film horror);! - Dall’alto = mette in risalto i tratti della figura, dando tridimensionalità al volto;! Fonte —> utilizzo di fonti luminose supplementari per avere maggiore controllo dell’aspetto dell’immagine.! Nel cinema classico hollywoodiano lo stile di illuminazione si basava sul sistema dei triangoli, il quale si compone di Key-Light (luce dominante), Fill Light (luce di riempimento) e Back Light (controluce:disegna le sagome).! Il design luminoso complessivo crea contrasti contenuti e una luce morbida.! Colore —> Le luci hanno dei colori, che vengono misurati in gradi Kelvin: temperature calde (arancione, rosso), temperature fredde (azzurro, blu).! In molti film viene utilizzata questa strategia di cambiare la temperatura dei colori anche per sottolineare le varie situazioni: una luce più fredda verrà utilizzata in situazioni di tipo drammatico, per esempio.! Il Messico nei film americani viene sempre rappresentato con una luce più calda, anche per differenziare il luogo dell’ambientazione, mentre la Russia solitamente viene rappresentata con una luce più fredda.! Inquadratura fissa L’inquadratura è:!

- È l’unità visiva minima caratterizzata da unità di spazio e continuità di tempo.! - A livello di ripresa è la parte di pellicola impressionata tra un’accensione e uno spegnimento della macchina da presa (o cinepresa) = NO videocamera perché ha più a che fare con la ripresa in digitale.!

- A livello di montaggio è la parte di pellicola delimitata da due “tagli di forbice”.! Da cosa è composta un’inquadratura?! Ogni inquadratura è risultato di una scena relativa a due livelli:! Livello profilmico = tutto ciò che sta davanti alla macchina da presa, pronto per essere filmato.! In Hitchcock, i palazzi, le case, la finestra, il gatto che passa.!

Livello filmico = tutto ciò che appartiene al linguaggio cinematografico (montaggio, sonoro extradiegetico, elementi paratestuali), che ci aiuta a strutturare la nostra visione sul mondo profilmico.! Il risultato dell’atto di inquadrare è quello di operare un ritaglio nello spazio, affinché il racconto fluisca nella maniera più chiara possibile.! Fare cinema vuol dire scegliere cosa guardare e come guardarlo, e quindi come inquadrarlo (quale porzione di spazio merita di essere al centro dell’inquadratura).! L’inquadratura è costituita dal quadro e dal campo:!

- Il quadro è il limite dell’immagine, ovvero la cornice dell’inquadratura = è invisibile ed è ciò che circoscrive lo spazio che abbiamo ritagliato, e quindi delimita il campo dal fuoricampo.!

- Il campo è lo spazio ritagliato all’interno del quadro.! - Il fuoricampo è lo spazio immaginario ( non è realistico perché il cinema riesce ad unire spazi, che nella realtà non sono davvero uniti), che resta fuori dai bordi del quadro = è sempre frutto di un costrutto, di un’invenzione.!

L’inquadratura può essere classificata secondo tre forme.! Scala dei campi e dei piani La scala dei campi e dei piani permette di riconoscere e definire la grandezza apparente dei soggetti e degli oggetti all’interno di un’inquadratura.! I campi designano le inquadrature, che riservano all’ambiente un ruolo visivamente prevalente rispetto ai personaggi.! I piani designano le inquadrature, che riservano alla figura umana un ruolo visivamente prevalente rispetto all’ambiente.! Campo lunghissimo —> lo spazio è abbracciato in tutta la sua estensione, le figure umane sono impercettibili o assenti.! Campo lungo —> lo spazio è rappresentato ancora nella sua estensione ma, essendo inquadrato da un punto più ravvicinato, la presenza di figure umane è riconoscibile.! Campo medio —> la figura umana e l’ambiente si suddividono equamente lo spazio all’interno del quadro. Personaggi occupano circa la metà dell’altezza dell’inquadratura.! Campo totale o Master —> l’inquadratura abbraccia la totalità di un ambiente e dei personaggi che lo occupano.! Il campo totale viene utilizzato molto in fase di ripresa perché è la prima inquadratura utilizzata dal regista, che consente di sapere dove sono collocati i personaggi, seguono poi dei primi piani, e successivamente si torna ai totali per ricordare come era strutturata la scena.! Qual è la differenza tra il totale e gli altri campi piani?! Il campo totale o master serve a definire tutto lo spazio nel quale si sta svolgendo un’azione.! Generalmente, il master è la prima inquadratura girata perché permette al regista e alla troupe di stabilire la posizione degli attori, i loro movimenti e il successivo “spezzettamento” dei piani.! Figura intera —> la figura umana (dalla testa ai piedi) occupa quasi interamente l’altezza del piano.! Piano americano —> taglia la figura umana dalle ginocchia in su.! Mezza figura —> la figura umana è tagliata all’altezza della cintola.! Primo piano —> mostra la figura umana dalle spalle in su.! Primissimo piano —> circoscrive l’immagine al solo volto, con al limite il collo del soggetto ripreso.!

Più ci si avvicina ai soggetti, più le inquadrature assumono una funzione drammatico espressiva: è possibile cogliere le emozioni dei personaggi.! Particolare —> il quadro è riempito da una parte del corpo umano.! Dettaglio —> il quadro è riempito dal dettaglio di un animale o un oggetto inanimato.! Quindi?! I campi e i piani non hanno un preciso significato se non quando contestualizzati in u...


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