Documento (4) - riassunto PDF

Title Documento (4) - riassunto
Course Geologia
Institution Liceo (Italia)
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La teoria dell’espansione dei fondali oceanici non da una spiegazione soddisfacente dei fenomeni endogeni come per esempio il motivo per cui le zone sismiche e vulcaniche si concentrano lungo fasce sottili allungate o Quali sono le cause che scatenano eruzioni vulcaniche e scosse sismiche. Nasce da questi interrogativi la teoria della tettonica delle Zolle che rappresenta un modello globale con il quale è possibile dare una spiegazione dei fenomeni legati alla dinamica endogena e alla struttura della terra. Secondo la teoria della tettonica delle zolle, la litosfera è suddivisa in una serie di zolle dette placche di dimensioni molto varie. Le zolle litosferiche sono origine, hanno uno spessore variabile e galleggiano sulla sottostante astenosfera, la quale si comporta come uno strato plastico, entro il quale si realizzano lenti movimenti di materiale con correnti ascendenti e discendenti (  moti convettivi). Sono questi movimenti del mantello la causa della frantumazione della litosfera in zolle. Le placche si muovono lentamente sulla astenosfera, trascinate passivamente dai movimenti convettivi che si realizza nel mantello. Questi movimenti generano instabilità lungo i margini delle zolle, mentre le regioni centrali di ciascuna zolla sono sostanzialmente inattivi e stabili. I margini delle Zolle corrispondono alle fasce sottili allungate lungo le quali si localizzano l'attività vulcanica e sismica. Si identificano tre tipi di margine: -

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Margini divergenti  lungo i quali si crea nuova litosfera oceanica. Coincidono con le dorsali. La litosfera prodotta viene spinta lentamente con un voto divergente rispetto alla dorsale. Sono caratterizzati da un'intensa attività vulcanica è da una debole attività sismica Margini convergenti  lungo i quali le zolle contigue sono sospinte l’una contro l’altra. Coincidono con le catene montuose recenti. Sono caratterizzati da fenomeni sismici molto violenti e da un'intensa attività magmatica effusiva o intrusiva Margini conservativi  lungo i quali le zolle scivolano Luna accanto all’altra, muovendosi in direzione opposta o con velocità differente. Coincidono con grandi faglie a scorrimento orizzontale. Sono caratterizzati da una forte attività sismica, ma sono privi di attività vulcanica.

Caratteristica delle Zolle Analizzando l’attività sismica e vulcanica delle diverse regioni della terra si possono identificare una ventina di zolle di dimensioni variabili. I limiti tra le zolle non coincidono necessariamente con i margini dei continenti e degli oceani. La zolla pacifica per esempio è una zolla costituita da litosfera oceanica, la zolla araba invece è formata quasi esclusivamente dalla litosfera continentale, mentre la zolla sudamericana è una zolla mista. Le zolle Sono in moto relativo l'una rispetto all'altra, e se però non vanno semplicemente alla deriva: si accrescono in corrispondenza delle dorsali, dove risale il magma proveniente dalla astenosfera e vengono in parte distrutte per subduzione a livello delle Fosse oceaniche. In corrispondenza di grandi faglie le zolle contigue slittano l’una accanto all’altra. Molte zolle presentano sia margini divergenti sia margini convergenti, ma in alcuni casi una zolla e compressa tra margini perlopiù convergenti come per esempio la zolla sudamericana e delimitata sia da fosse sia da dorsali, mentre la zolla africana è compresa tra la dorsale Atlantica e la dorsale indiana, perciò continua ad aumentare la sua superficie.

I margini divergenti Se immaginiamo che La litosfera sia un involucro continuo, sotto il quale si realizzano correnti ascendenti di materiale caldo, nella zona in cui queste correnti urtano la litosfera, si creano i margini divergenti delle zolle. Dapprima La litosfera viene inarcata e si assottiglia fino a fratturarsi. Il materiale plastico che risale dalle astenosfera fonde nella zona di frattura, generando un magma fluido e femico. Esso in parte solidifica in profondità, originando rocce intrusive femiche, in parte risale, attraversando le rocce intrusive femiche fino a raggiungere la superficie. Si forma così una dorsale Dalla quale fuoriesce lava basaltica. La lava che giunge in superficie si raffredda e solidificando ostruisce la frattura. Solo una parte della massa calda del mantello in risalita riesce a fondere virgola la frazione residua, giunta sotto La litosfera è costretta a dividersi in due rami orizzontali che scorrendo in direzione opposta esercitano un’attrazione sui due blocchi di litosfera lato della frattura. I blocchi cominciano ad allontanarsi l’uno dall’altro la frattura, sollecitata dalla tensione si riapre, mentre si forma nuovo magma. L'attrazione Inoltre determina la formazione di faglie parallele alla cresta della dorsale: i blocchi solidificati scivolano verso il basso e si genera la struttura e gradini tipica di una dorsale oceanica. Inoltre poiché ogni nuova risalita di materiale del mantello spinge le colate precedenti, già solidificate, da un lato e dall’altro della dorsale, Ne consegue che proprio in corrispondenza delle dorsali oceaniche si crea nuova crosta, che si raffredda, viene allontanata dalla dorsale è sostituita dal nuovo Materiale che fuoriesce. Si forma perciò un fondale oceanico che si espande, sto spingendo e allontanando i blocchi di crosta prima continui. La velocità di espansione dei fondali oceanici non è costante. I margini convergenti I margini convergenti sono quelli lungo i quali le zolle contatto entrano in collisione, cioè vengono spinte l’una contro l'altra e si verificano fenomeni di compressione. A seconda della natura oceanica o continentale delle due zolle ai lati del margine si possono riconoscere tre situazioni diverse di collisione: 1. Collisione tra litosfera continentale e litosfera  se La litosfera continentale di una zolla entra in collisione con La litosfera oceanica di un’altra zolla, La litosfera oceanica, più densa, tende a piegarsi e va in subduzione, cioè si immerge sotto la zolla continentale e meno densa. Tre eventi caratterizzano i margini su cui si verifica la subduzione: 1. La formazione di una fossa oceanica  segna il limite tra le due zolle, 2. Un’attività sismica, 3. La formazione di archi vulcanici sul margine della zolla continentale 2. Collisione tra due porzioni di litosfera oceanica  la subduzione si verifica anche quando La litosfera oceanica di una zolla viene sospinta contro La litosfera oceanica di un’altra zolla. In questo caso una delle due placche scivola sotto l’altra e si forma una fossa in pieno oceano, lontano dai margini continentali. I magmi prodotti dalla fusione parziale della zolla che va in subduzione risalgono attraverso La litosfera dell’altra e danno origine a un vulcano sottomarino. Gli edifici vulcanici che ne derivano possono emergere come isole e formare un arco Vulcanico insulare. 3. Collisione tra due porzioni di litosfera continentale  quando entrano in collisione due zolle continentali, non si verifica subduzione. Nell’una e nell’altra zolla possono infossarsi nell’ astenosfera, perché hanno una densità troppo bassa. I sedimenti che si erano accumulati in

precedenza sui margini continentali Si piegano, si fratturano, scorrono gli uni sugli altri accavallandosi, sino a costruire una catena montuosa. I margini conservativi I margini lungo i quali le zolle scivolano parallelamente l’una all’altra, senza formazione o distruzione di litosfera, sono detti i margini conservativi. Non sia in questo caso ne espansione, né subduzione o formazione di catene montuose, ma si creano fagli è molto estese a scorrimento orizzontale, dette faglie trasformi, lungo le quali le zolle si muovono in senso opposto o scorrono a velocità differente. A causa dell’attrito tra le due placche, lungo questi margini si verificano terremoti abbastanza violenti, mentre le attività vulcanica è assente ho molto limitata. Anche le faglie trasformi, che tagliano trasversalmente le dorsali e ne interrompono la continuità, sono margini lungo i quali si realizza uno scorrimento orizzontale dei tratti di un margine costruttivo. L'attività delle faglie trasformi delle dorsali presenta una particolarità, ovvero i blocchi rocciosi si muovono in un senso opposto, generando terremoti, solo nei tratti compresi tra un Troncone e l’altro della dorsale. In questo senso sono diverse dalle normali faglie a scorrimento orizzontale, lungo le quali il movimento in senso opposto si realizza per tutta la lunghezza della frattura. Nelle dorsali la formazione delle faglie trasformi è legata principalmente alla diversa quantità di lava che viene emessa nei singoli tratti. Di conseguenza parti differenti della stessa dorsale si espandono con velocità diversa. Nei tratti in cui le colate sono più abbondanti, il fondale oceanico si allarga più velocemente e si stacca dalle zone che si dilatano più lentamente....


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