Domande, risposte esame di botanica PDF

Title Domande, risposte esame di botanica
Course Botanica
Institution Università degli Studi di Catania
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domande e risposte esame di botanica ...


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ALGHE 1. Quale tipo di organizzazione possono avere le alghe unicellulari? 1. Le alghe unicellulari possono avere organizzazione flagellata, rizopodiale, capsale (o tetrasporale), coccale e sifonale. Flagellata: è la più primitiva; gli individui sono unicellulari, microscopici, isolati (Euglena) o coloniali (Pandorina). Le colonie possono essere formate da individui identici o individui differenziati in determinate funzioni (cenobio), come in Volvox. Rizopodiale: individui unicellulari privi di pareti rigide, che si muovono con movimenti ameboidi mediante l’emissione di pseudopodi (Rhizochrysis). Capsale: singole cellule vegetative prive di parete, avvolte da una guaina di tipo gelatinoso. Gli individui unicellulari sono autonomi, perché la guina potrebbe dissolversi. Coccale: individui unicellulari, uninucleati, privi di flagelli e con parete rigida. Sifonale: individui unicellulari, delimitati da pareti rigide, aventi molti nuclei (polinucleati o polienergidici). Comune nelle alghe verdi: Acetabularia, Caulerpa, Ventricaria etc. Deriva probabilmente da quella coccale, per ripetuta divisione dei nuclei senza successiva citodieresi e formazione di setti. 2. Organizzazione del tallo nelle alghe pluricellulari. 2. Le alghe pluricellulari possono avere organizzazione sifonocladale, tricale o pseudoparenchimatica. Sifonocladale: tallo pluricellulare, filamentoso o laminare, con cellule plurinucleate (Cladophora) Tricale: tallo pluricellulare,con cellule uninucleate riunite in filamenti semplici o ramificati. E’ l’organizzazione base di tutte le alghe. Pseudoparenchimatica: massimo grado di organizzazione delle alghe. Si dice pseudo parenchimatica perché non è presente un sistema di irrorazione. Tallo pluricellulare e laminare, formato da un solo strato di cellule uninucleate (monostromatico) o due o più strati (distromatico) (Laminaria). 3. Dove si formano spore e gameti nelle alghe? 3. Le alghe non possiedono veri e propri organi riproduttori, ma cellule riproduttrici (gametocisti e sporocisti), non delimitate da uno strato periferico di cellule sterili di protezione e rivestimento. 4. Quali sostanze predominano nella parete cellulare delle alghe rosse? 4. Le alghe rosse presentano una parete cellulare il cui strato interno è costituito da cellulosa in sparse microfibrille, che essendo elastiche ne permettono l’accrescimento. Lo strato esterno è amorfo, mucillaginoso, fatto da agar e carragenina. 5. In quali alghe compare la cellulosa in forma fibrillare? 5. Nella parete delle alghe verdi compare la cellulosa in forma fibrillare. 6. Quali alghe presentano pareti cellulari mineralizzate? 6. In alcune specie di Corallinaceae (alghe coralline) la parete è impregnata più o meno marcatamente di carbonato di calcio. Le Diatomee presentano invece un involucro rigido fortemente silicizzato, detto frustulo, e costituito da due teche; queste alghe metabolizzano la silice della sabbia. 7.Quali gruppi di alghe non presentano mai cellule flagellate? 7. Le alghe rosse non presentano mai cellule flagellate, motivo per il quale il loro ciclo è trigenetico aplo-diplonte. La presenza della terza generazione permette di ovviare al problema della mancanza dei flagelli. Le diatomee non presentano cellule flagellate, perché il loro movimento è garantito da una fessura longitudinale del frustulo, chiamata rafe. In essa si accumula liquido attraverso il nodulo centrale e viene espulso attraverso il nodulo terminale. Nelle Zygnematales (Spyrogira) si ha assenza di cellule flagellate. 8. Quali sono i caratteri comuni tra Cianobatteri e alghe rosse?

8. Le alghe rosse, come i cianobatteri, presentano pigmenti detti ficobiline (ficocianina, alloficocianina, ficoeritrina), che hanno il compito di assorbire radiazioni di lunghezza d’onda maggiore rispetto alla clorofilla a. 9. In quali alghe compaiono i neoplastidi? 9. I neoplastidi si possono trovare in alcune alghe verdi e in particolare nelle Charophyceae. Di fatto i plastidi sono qui molto piccoli, numerosi, discoidali e differenziati in amiloplasti e cloroplasti. Non hanno pirenoide. 10. Quali sono i pigmenti accessori nelle alghe rosse (Rodofite)? 10. Le alghe rosse, oltre alla clorofilla a, presente in tutte le alghe, possiedono la clorofilla d. Presentano xantofille (luteina e zeaxantina) che proteggono la clorofilla a dalla foto ossidazione della luce. Si possono trovare anche caroteni ( α , β carotene) e ficobiline (r-ficocianina, rficoeritrina, r-alloficocianina). Il colore rosso-violaceo di queste alghe è dovuto alla presenza delle ficobiline, che mascherano il colore verde della clorofilla. 11. Quali sono i pigmenti accessori nelle alghe brune ? 11. Le alghe brune possiedono la clorofilla c. Le xantofille (fucoxantina) conferiscono alle alghe brune il caratteristico colore. Possiedono anche β carotene. 12. Quali sono i pigmenti accessori nelle alghe verdi (Clorofite) ? 12. Le alghe verdi possiedono clorofilla a e b, come le piante superiori. 13. Quali alghe presentano organizzazione pseudoparenchimatica? 13. Alcune alghe brune (Laminaria e Fucus) possono presentare organizzazione pseudoparenchimatica. Tra le alghe verdi alcune Ulvophyceae (Ulva Lactuca) e Charophyceae (Coleochaete) hanno organizzazione pseudo parenchimatica. In Coleochaete il tallo è costituito da un disco parenchimatoso, formato da un unico strato di cellule uni nucleate. 15. Quale tipo di organizzazione del tallo presentano le alghe rosse? 15. Nonostante la morfologia del corpo sia estremamente variabile, da filamentosa, a laminare, a frondosa, le alghe rosse presentano un tipo di organizzazione tricale. Il tallo può essere uniassiale ( unicellulare) o multiassiale. Sono ancorate al substrato mediante una struttura trapezoidale, e presentano connessioni primarie e secondarie tra cellule (le secondarie sono presenti solo nelle Floridee). 16. Come sono organizzati i cromatofori nelle alghe rosse? 16. I cromatofori nelle alghe rosse prendono il nome di rodoplasti, e sono costituiti da tilacoidi isolati e paralleli tra loro, su cui sono presenti le ficobiline. 17. In quali alghe verdi si formano spore durevoli? 17. Nelle Chlorophyceae Volvocales (Volvox) si ha la formazione di una spora durevole chiamata oospora. Le cellule riproduttrici danno origine a gameti maschili flagellati e gameti femminili immobili, dotati di rivestimento rigido (oosfera). Lo zigote si incista e forma l’oospora. Nelle Charophyceae (Chara) si ha un ciclo genetico aplonte con formazione di una spora durevole, detta oospora. In Spyrogira (Charophyceae) si forma invece una zigospora. 18. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Fucus? 18. In Fucus il ciclo è monogenetico diplonte, con alternanza di fase nucleare 2n  n  2n. La gametogamia è oogama esterna. Nello spessore del tallo vengono prodotti organi riproduttori maschili e femminili, contenuti nel concettacolo. Questo succede nelle alghe soggette a fenomeni di alta e bassa marea. Per meiosi si formano prima 4, poi 8 cellule uovo che fuoriescono, e i gameti maschili. I gameti maschili vengono attratti dai femminili, che riescono a muoversi grazie ai flagelli degli spermatozoidi per raggiungere il substrato adatto. Dalla fecondazione si origina un nuovo gametofito 2n. 19. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Laminaria? 19. In Laminaria il ciclo è digenetico aplo-diplonte, eteromorfo. Vi è la dominanza dello sporofito 2n e la gametogamia è oogama.

Nella porzione matura dello sporofito, si trovano le sporocisti che per meiosi danno origine a zigospore (con due flagelli ventrali, uno provvisto di mastigonemi, l’altro nudo). Le zoospore danno origine al gametofito maschile e a quello femminile, i quali portano organi riproduttori (anteridio e archegonio), che producono i gameti. Dallo zigote si forma per mitosi lo sporofito 2n. 20. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Pholysiphonia? 20. Il ciclo biologico di Pholysiphonia è trigenetico aplo-diplonte. La presenza della terza generazione elimina il problema della mancanza dei flagelli. Sono presenti due generazioni sporofitiche (carposporofito, tetrasporofito) e una generazione gametofitica n. Il nucleo del gametofito si divide per mitosi dando origine agli spermazi. Nel ramo femminile si forma il tricogino, e avviene la fecondazione dell’oosfera. Lo zigote si divide dando origine al carposporofito 2n, che viene protetto e nutrito dal gametofito. Esso produce carpospore, cloni dello zigote prodotte in quantià, le quali, raggiungendo il substrato adatto, danno origine al tetrasporofito 2n. Il tetrasporofito libera tetraspore aploidi che daranno origine al nuovo gametofito. 21. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Ulva Lactuca? 21. In Ulva Lactuca il ciclo biologico è digenetico aplo-diplonte isomorfo ( sporofito e gametofito sono uguali). Sono presenti due generazioni alternanti, uno sporofito 2n e un gametofito n. Lo sporofito per meiosi produce spore aploidi, che daranno origine al nuovo gametofito n. Le gametocisti producono invece gameti, dalla cui fusione si formerà uno zigote flagellato che darà origine alla nuova alga (non flagellata). 22. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Spyrogira? 22. Il ciclo biologico di Spyrogira è monogenetico aplonte. Lo zigote si trasforma in una spora durevole detta zigospora. 23. Che tipo di ciclo biologico si osserva in Volvox? 23. Volvox presenta un ciclo monogenetico aplonte. Le cellule riproduttrici danno origine a gameti maschili flagellati e gameti femminili immobili, dotati di rivestimento rigido (oosfera). Lo zigote si incista e forma l’oospora. 24. Caratteri generali delle Diatomee. 24. Le Diatomee comprendono organismi unicellulari, con organizzazione coccale (privi di flagelli). Sono rivestiti da un involucro rigido chiamato frustulo, fortemente silicizzato, che permette il passaggio dei raggi luminosi. Esso è distinto in due zone, epiteca e ipoteca. In base alla simmetria del frustulo si distinguono in centriche (simmetria radiale) e pennate (simmetria bilaterale). Il loro movimento è garantito da un solco longitudinale presente sul frustulo, chiamato rafe. Presentano clorofilla a e c, diatomoxantina e caroteni. Le loro sostanze di riserva sono crisolaminarina, olii insaturi e volutina. Hanno un ciclo monogenetico diplonte. Possono riprodursi vegetativamente, per scissione, in modo che ogni cellula figlia eriditi una delle teche dalla cellula madre e riformi la più piccola. Quando si raggiunge una misura limite e non è più possibile la divisione, si avvia la riproduzione sessuata. Dall’apertura delle teche si originano gameti maschili e femminili, che danno origine ad uno zigote che subisce un ingrossamento, diventando auxospora. Questo può ricostituire le teche. 25. Quale tipo di riproduzione sessuale è più frequente nelle alghe? 25. La riproduzione sessuale più frequente nelle alghe è una tipica gametogamia oogama. Si tratta quindi della gamia (n+n) tra gamete maschili flagellato, piccolo e cellula uovo piuttosto grande, immobile e con funzione di riserva. 26. Come avviene la riproduzione sessuale in Spyrogira? 26. In Spyrogira la riproduzione sessuale è una coniugazione (una sorta di ologamia) tra filamenti. Due filamenti si accostano, uno dei due nuclei passa al filamento adiacente attraverso ponti di coniugazione e si forma la cellula 2n che crea un rivestimento rigido, diventando una zigosora. La coniugazione può essere isogama (laterale) o anisogama (scalariforme). 27. Che tipo di spore si formano in Chara?

27. In Chara non si formano zoospore, perché non sarebbe vantaggioso. Si formano invece bulbilli, ricchi di amido, prodotti a livello dei rizoidi. 28. In Polysiphonia quale generazione si riproduce per sporogonia? 28. Il tetra sporofito 2n si riproduce per sporogonia, infatti forma tetraspore aploidi che danno origine al nuovo gametofito n. 29. In quali alghe verdi non si hanno cellule flagellate? 29. Nelle Zygnematales (Spyrogira) si ha assenza di cellule flagellate. 30. In Polysiphonia quale generazione è impiantata sul gametofito? 30. Il carposporofito 2n è impiantato sul gametofito, da cui trae protezione e nutrimento. BRIOFITE 79. Definire il ciclo biologico delle briofite. 79. Le briofite hanno un ciclo biologico aplo-diplonte, come tutte le piante terrestri. Sono caratterizzate dalla dominanza del gametofito n, su cui è impiantato lo sporofito 2n, che riceve nutrimento e protezione. Lo sporofito non è autonomo, ha vita piuttosto breve. 80. Come si chiamano i gametangi delle briofite? 80. I gametangi delle briofite sono veri e propri organi riproduttori, che prendono il nome di anteridio e archegonio, con cellule sterili di rivestimento e protezione e peli mucipari. 81. Cos’è l’archegonio? 81. I gametangi femminili si chiamano archegoni. Esso è a forma di fiasco e contiene un gamete femminile immobile (oosfera). E’ costituito da un piede e una sorta di collo allungato. Le cellule del canale del collo sono ferormoni, gelificano quando la cellula uovo è matura, attirando i gameti maschili. 82. Cos’è l’anteridio? 82. I gametangi maschili si chiamano anteridi. L’anteridio è sferico o allungato, e da questo si liberano gameti maschili biflagellati (spermatozoidi). 83. Dove vengono prodotti i gameti nelle Briofite? 83. I gameti nelle Briofite vengono prodotti all’interno di organi pluricellulari, i gametangi (anteridio e archegonio). 84. Dove viene prodotta l’ovocellula nelle Briofite? 84. L’ovocellula nelle briofite viene prodotta nel gametangio femminile,l’archegonio. 85. Da quale organo si origina la caliptra (o cuffia)? In quali Briofite si osserva? 85. La caliptra (o cuffia) si origina dal peristoma, che chiude la capsula, e ne forma il rivestimento. Si tratta di un opercolo che cade a maturità. Si osserva nei Muschi. 86. In quali briofite si osserva la columella? 86. La columella è un’asse centrale presente nella capsula (sporangio), che nutre le spore. E’ presente nei Muschi e nelle Antocerote. 87. Che tipo di stomi si osservano nelle Epatiche? 87. Sotto l’epidermide delle Epatiche sono presenti camere aerifere che comunicano con l’esterno tramite pori (stomi) con apertura a botte, muniti di peli ricchi di cloroplasti. 88. Dove si riscontra la lignina nelle Briofite? 88. La lignina è presente nei Muschi. E’ una sostanza contenuta nei dentelli del peristoma, che chiude la capsula. La lignina regola l’apertura dei dentelli in risposta a stimoli igroscopici. E’ una sostanza che si accartoccia quando il legno è secco; per cui, in condizioni di secchezza, i dentelli del peristoma si ricurvano indietro e aprono. Se l’aria è umida restano rigonfi e la capsula non si apre. 89. Cos’è il protonema? 89. Il protonema è il gametofito allo stadio giovanile. Si origina dalla germinazione di una meiospora. Sul protonema si formano gemme da cui si sviluppano i gametofiti, che a maturità formano i gametangi. Il gametofito si accresce esclusivamente dalla parte apicale, e può essere annuale o perenne. 90. Nelle Briofite dove si formano le meiospore?

90. Nelle Briofite le meiospore si formano all’interno dello sporangio (capsula), sulla parte apicale dello sporofito. All’interno della capsula avviene appunto la meiosi che dà origine alle meiospore. 91. Quali Briofite presentano uno sporofito autotrofo? 91. I Muschi presentano uno sporofito giovanile autotrofo, che contiene cloroplasti e svolge la fotosintesi. 92. Che tipo di simmetria del tallo si osserva nelle Epatiche? 92. Le Epatiche fogliose hanno una struttura cormoide, con rizoidi, fusticino e foglioline, come nei Muschi. Pertanto presentano simmetria radiale. Le Epatiche tallose sono invece prive di fusto, e presentano foglie appiattite, stratificate, con lobi arrotondati senza nervatura mediana, quindi la simmetria è bilaterale. 93.In quali vegetali compaiono i veri tessuti? 93. I primi vegetali ad essere costituiti da veri tessuti sono le Cormofite o piante vascolari, dette anche Tracheofite. I tessuti sono organizzati in parti funzionalmente diverse quali radici, fusto e foglie che insieme ad altri organi preposti alla riproduzione, come fiori, frutti e semi formano le piante superiori. Presentano inoltre tessuti cavi che sono vasi di trasporto delle soluzioni nutritizie. 94. Com’è strutturato lo sporofito di un Muschio? 94. Lo sporofito di un Muschio presenta tre porzioni. Il piede rappresenta l’inserzione sul gametofito, dal quale lo sporofito trae nutrimento e protezione; la seta (o peduncolo) è seguita dalla capsula (sporangio) all’interno della quale vengono prodotte spore meiotiche. Lo sporofito giovane presenta cloroplasti per cui è autotrofo. La capsula in questo phylum è provvista di epidermide con stomi, un asse centrale detto columella che nutre le spore, un tessuto archesporiale che le produce, ed è chiusa da un peristoma, formato da dentelli che contengono lignina. Il peristoma è sormontato da un opercolo (caliptra) che cade a maturità. 95. Cosa contraddistingue lo sporofito di Anthoceros? 95. Lo sporofito delle Antocerote è privo di seta, presenta soltanto la capsula. Ha la forma di un lungo corno, lungo circa 1-2 cm (in alcuni casi oltre 10 cm), verde e provvisto di stomi. La capsula è molto lunga e presenta al centro la columella. Si apre per fessure longitudinali, liberando spore ed elateri. Presenta inoltre un meristema basale che ne permette il continuo accrescimento e la continua produzione di spore in relazione all’umidità. A differenza delle altre Briofite, c’è una gradualità nella dispersione delle spore. 96. Qual è la funzione delle cellule del canale del collo dell’archegonio? 96. Le cellule del canale del collo dell’archegonio sono ferormoni, che gelificano quando la cellula uovo è matura. Secernono saccarosio che attrae gli spermatozoidi e li guida al loro interno. 97. Come avviene la riproduzione sessuale nelle Briofite? 97. La riproduzione sessuale nelle Briofite è una tipica gametogamia oogama, con spermatozoidi biflagellati e oosfera. Sul gametofito maturo si formano gametangi, che contengono i gameti maschili e femminili. Le Briofite sono ancora legate alla presenza di acqua per la riproduzione. Per cui, l’archegonio produce saccarosio che attira gli spermatozoidi, i quali, raggiungono la cellula uovo grazie all’aiuto dell’acqua. Si forma quindi lo zigote che darà origine allo sporofito adulto non autonomo. 98. Come avviene l’apertura della capsula nei Muschi più evoluti? 98. L’apertura della capsula viene regolata dalla lignina, che risponde a stimoli igroscopici. Quando l’aria è secca, la lignina si accartoccia, e i dentelli si curvano indietro, permettendo l’apertura della capsula. Se invece l’aria è umida i dentelli si rigonfiano, impedendone l’apertura. 99. In quali Briofite si osservano gli elateri? Che funzione hanno? 99. Gli elateri sono cellule 2n che si trovano nelle Epatiche e nelle Antocerote. Esse si formano insieme alle spore e sono cellule sterili ispessite, che servono a disperdere le spore grazie a movimenti igroscopici della loro parete. 100. Cosa sono i propaguli? 100. I propaguli sono il mezzo attraverso il quale il gametofito può avviare la riproduzione vegetativa, per frammentazione del tallo.

FUNGHI 31. Che tipo di organizzazione del micelio presentano gli Oomiceti? 31. Gli Oomiceti presentano un tallo sifonale, che può comprendere: -un centro primario (che si sviluppa per primo) e rizoidi per ancorarsi al substrato -ife cenocitiche prostrate (sifoni miceliari prostrati, prodotti dal centro primario) che possono essere generatrici di centri secondari. -ife cenocitiche dritte (sifoni miceliari dritti, prodotti dal centro primario e dai centri secondari) che portano gli organi riproduttori. 32. Quali funghi hanno micelio sifonato? 32. Il micelio è sifonato quando le ife si presentano come lunghi filamenti non settati e polinucleati, quindi sono comunicanti. Si trova negli Zigomiceti e negli Oomiceti. 33. Quali funghi hanno micelio settato? 33. Il micelio è settato quando le ife sono formate da cellule separate da setti trasversali, con uno o più nuclei. Queste ife consentono il passaggio di plasmodesmi attraverso pori. Ascomiceti e Basidiomiceti hanno micelio settato. 34. Qual è il principale componente della parete cellulare negli Oomiceti? 34. La parete negli Oomiceti è generalmente cellulosica o celluloso-callosica. 35. Quali funghi presentano parete cellulare chitinosa ? 35. Ad eccezione degli Oomiceti, la parete dei funghi è costituita prevalentemente da chitina. Gli Z...


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