Doppelgänger - bello PDF

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Il doppio è frutto di visioni oniriche o realtà? Nel mondo classico il doppio nel mito veniva definito ε δωλον (eidwlon), cioè figura oppure spettro → Enea che viene sostituito in battaglia. Doppio nel romanticismo : l’io non è univoco, e ciò provoca il sublime: quello che non è conosciuto e non si riesce a spiegare provoca piacere. Otto Rank , filosofo e psicoanalista del 900, analizza il doppio a livello analitico, come un amore narcisistico che crea una trasposizione del proprio sè all’infuori. Ma questo amore narcisista è soffocato dalla paura verso il proprio doppio o dalla perdita dell’ombra o del riflesso. Il soggetto narcisistico crea il proprio doppio per paura della morte → il nuovo “io” uccide il vecchio avendo come risultato solamente una morte apparente. Quindi il Das Unheimlich , il perturbante è il frutto dell’invasione del conscio all'inconscio. Il patologico di Rank: tutti gli autori che hanno scritto opere sul doppio hanno punti in comune, quali: l’ egocentrismo, non hanno genitori, hanno tendenze suicide, relazioni amorose tossiche o epilessia. Su Hoffmann dice che fu la madre a svolgere un ruolo determinante sulla sua sanità mentale, in quanto era una donna isterica e questo rendeva il giovane Hoffmann nervoso, soggetto a svariati sbalzi d’umore, e lo portò a soffrire di allucinazioni ossessive. L’autore era infatti ossessionato dalla figura del doppio →  “Die Elixire des Teufels”  si apre con un autobiografia: il monaco Metardo cerca di riprendere dignità personale attraverso questa biografia → l’infanzia  di franz: è il suo nome di nascita, che cambierà in Metardo quando diventerà monaco. Mentre c’è la sua vestizione rivede la donna di cui si era innamorato da giovane e prova pulsioni sessuali verso questa → avviene lo sdoppiamento di personalità, si sente come se stesse mentendo mentre pronuncia il suo giuramento. A questo punto vede il suo perturbante, vestito con un mantello viola e pallido; ne è spaventato, cerca di volgere lo sguardo altrove ma si sente sempre richiamato da questa figura. Il suo doppio si chiama Francesco. Viene mandato in missione a Roma dove entra in contatto con gli elisir del diavolo che lo faranno sentire come “diviso in cento pezzi” e ognuno di questi aveva una propria coscienza di vita. Preso dagli elisir Metardo in un precipizio trova un uomo che dorme, Viktorin, che farà cadere giù dal precipizio parlandogli e spaventandolo. Metardo ritiene però che non è stato lui a parlare bensì il suo doppio. Con Viktorin cerca di combattere il suo doppio ma non riesce a sfuggirgli → impossibilità di fuggire dal proprio doppio, la testa cerca di inviare ordini alle membra che non rispondono e si ribellano. Dall’analisi del doppio due filoni: ● scrittore fantastico, che disgrega la realtà e dissolve le forme; ● sagace osservatore realistico, con la presa di coscienza dell’io che vede frantumarsi la convinzione della propria unità. Un romanzo che mescola fantasia e psicologia e da vita così all’anti-eroe  o eroe moderno: chiuso nella gabbia della sua schizofrenia sempre in lotta contro se stesso....