IL Bello Musicale PDF

Title IL Bello Musicale
Author Giulia Bruna Pezzotti
Course Estetica musicale
Institution Università degli Studi Roma Tre
Pages 4
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Summary

IL BELLO MUSICALE1. INTRODUZIONE 1600: Tesi eccitazionalista/disposizionalista  1) Camerata fiorentina; 2) Nascita del melodramma; 3) Omofonia > polifonia;  1700: la musica poteva esprimere sentimenti precisi e determinati  Fino a metà 1800: lo scopo della musica era quello di suscitare emozi...


Description

IL BELLO MUSICALE 1. INTRODUZIONE  1600: Tesi eccitazionalista/disposizionalista  1) Camerata fiorentina; 2) Nascita del melodramma; 3) Omofonia > polifonia;  1700: la musica poteva esprimere sentimenti precisi e determinati  Fino a metà 1800: lo scopo della musica era quello di suscitare emozioni nell’ascoltatore e non era considerata per il suo valore intrinseco.  1800: nobilitazione della musica  espressione di sentimenti vaghi e indefiniti  Hanslick: ricerca di valori musicali intrinsechi alla musica stessa. Non vede la musica come mezzo. Non nega però che ci sia un legame tra la musica e le emozioni, ma non sono queste ultime lo scopo e il principio estetico della prima. 1) Critica a chi, preso dalle esperienze interiori, dimentica la musica (azione psicopatologica) 2) Critica alla contrapposizione contenuto-forma  la musica in quanto arte astratta non ha contenuto, concetto  non può esserci la pretesa di individuare emozioni particolari. Allo stesso tempo, seppur associato ai formalisti, non vuole ridurre la musica a “pure forme” ma la considera piuttosto espressione dello spirito. 2. PREFAZIONE  PARS DESTRUENS (negativa): La musica non è per RAPPRESENTARE emozioni (ma non le nega il legame con i sentimenti)  PARS COSTRUENS: la musica ha una bellezza insita in sé stessa, nei suoi suoni (BELLO MUSICALE) 3. L’ESTETICA DEL SENTIMENTO  Equivoco estetica musicale: indagine non sul “bello nella musica”, ma sulle sensazioni da esso suscitate  indagine obiettiva sull’essenza della musica  ESTETICA: 1) caratteristiche del materiale e della tecnica dell’arte; 2) indagine sull’oggetto bello e non sull’oggetto senziente la musica è ancora soggetta al sentimento  La musica non utilizza né la sfera testuale né quella visibile  Rapporto musica-sentimenti (secondo le varie teorie filosofiche): 1) La musica ha come scopo quello di suscitare sentimenti; 2) La musica ha come scopo quello di rappresentare sentimenti.  Un oggetto è bello di per sé, non in relazione ad un soggetto bello che ne fruisce  Sensazione: percezione proprietà degli oggetti  Sentimento: cambiamento di uno stato d’animo  LO SCOPO DELL’ARTE NON è QUELLO DI SUSCITARE SENTIMENTI  Facoltà per il bello: FANTASIA  permette di contemplare con l’intelletto (rappresentazione + giudizio)  Giudicare la musica con sentimento non è un fatto estetico ma PATOLOGICO  La musica, come le altre arti, agisce in modo MEDIATO sui sentimenti, e in modo IMMEDIATO sulla fantasia

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L’uomo, ascoltando la musica, è anche portato a provare certi sentimenti a causa di associazioni con testi e titoli In musica, il rapporto sentimenti-musica varia in base al periodo, molto più che in ogni altra arte Lo scopo dei musicisti, nel produrre la loro attività, NON è QUELLO DI SUSCITARE SENTIMENTI, MA GUARDARE L’ESSENZA STESSA DELL’ARTE

4. L’”ESPRESIONE DEI SENTIMENTI” NON COSTITUISCE IL CONTENUTO DELLA MUSICA  Opera d’arte: CONTENUTO + FORMA con cui viene espresso  Credendo che lo scopo della musica fossero i sentimenti, si pensava che essi fossero anche il suo contenuto  La musica non esprime sentimenti, ma questi sono introdotti dal nostro cuore  TEORIA COGNITIVA DELLE EMOZIONI: ogni sentimento è legato ad un concetto (la musica non può esprimere concetti, perciò nemmeno sentimenti determinati)  Alcuni aggettivi possono direttamente riferirsi alla musica perché sono attribuibili al SUONO  La fantasia permette di mediare tra le idee dell’arte e la vita psicologica dell’uomo, ma non c’è un legame diretto e immediato tra quest’arte e i sentimenti  In nessuna delle arti il contenuto è un sentimento o un concetto astratto  Schopenhauer: la musica esprime non sentimenti determinati, ma indeterminati  Hanslick: la musica non esprime nemmeno sentimenti indeterminati, generali, ma solo il moto, la DINAMICA dei sentimenti (il crescere, il decrescere, ecc.)  I suoni possiedono un significato SIMBOLICO  rapporto di simpatia con certi stati dell’animo  Siamo noi che associamo ad un elemento un sentimento, ma non lo rappresenta in sé  Gli elementi della musica sono già caratteri  Quando questi elementi sono usati insieme artisticamente possono assumere significati diversi  MUSICA: 1) Movimento: rappresenta il crescere e il decrescere delle emozioni; 2) Suoni: sono associati a caratteri dei sentimenti in modo simbolico  Prometeo di Beethoven: simmetria ad arco  LO SCOPO NECESSARIO DELLA MUSICA NON è QUELLO DI ESPRIMERE EMOZIONI, perché tutti, nello stesso brano, possono individuare emozioni differenti  RAPPRESENTARE: “mostrare con chiarezza” (senza equivoci), la musica non può farlo, dunque non può rappresentare  MUSICA PURA = MUSICA STRUMENTALE (ogni ragionamento e speculazione va fatto su di essa)  Musica vocale: prodotto fuso, ibrido, in cui non è possibile individuare l’importanza dei singoli fattori  Ciò che colpisce l’orecchio sono i timbri dei suoni, anche se non si comprendono le parole



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La musica vocale, privata del testo a cui è associata, smette di rappresentare tale contenuto e, se associata ad un altro testo, sembra esprimere un sentimento diverso (esempio dell’Orfeo di Gluck) La musica, attraverso analogie sonore, può esprimere un FENOMENO ESTERIORE (es. pioggia, cinguettio) ma NON può esprimere un SENTIMENTO Utilizzo della SINESTESIA (analogia tra i diversi sensi)  la musica può rappresentare fenomeni e sensazioni La musica non rappresenta i sentimenti, ma la loro dinamica (moto: crescere, decrescere, interrompersi…) Dall’arte solitamente si pretende che rappresenti il particolare e il determinato, mentre dalla musica si pretende il contrario Il principio estetico della musica non è quello di generare sentimenti  anche se avesse questa capacità, non risiederebbe qui “IL BELLO MUSICALE” MUSICA VOCALE: la musica amplifica il significato delle parole e sembra l’unica a poter esprimere certi sentimenti  il sentimento è invece espresso dalle parole A volte sono più belle composizioni di musica pura (dove il sentimento non è chiaro) che di musica vocale (dove esso è invece ben espresso) Se il principio estetico della musica fosse quello di esprimere sentimenti, il recitativo sarebbe l’espressione più alta (della musica) ma non è così “OPERA”: la musica diventa un mezzo per il dramma e non è più il fine artistico

5. IL BELLO MUSICALE  Il bello della musica è specificatamente musicale e consiste in SUONI (e nel loro collegamento artistico)  MUSICA: eufonia + ritmo  Tramite la gamma delle note si può comporre qualunque melodia  Il contenuto della musica sono IDEE MUSICALI, se ben espresse costituiscono già un BELLO AUTONOMO, cioè fine a sé stesso  La musica è paragonata ad un arabesco e ad un caleidoscopio (continua formazione, alternanza di riposo e tensione)  La musica ha una bellezza propria (nei suoni e nelle forme), che prescinde dall’espressione spirituale  La musica non descrive alcun contenuto concettuale  si può descrivere solo in termini tecnici o metafore  Il bello musicale non è solo bellezza acustica ma implica il coinvolgimento dello spirito (questa è un’esigenza)  Il contenuto spirituale è però in stretta relazione con le forme sonore  Nella musica c’è SENSO e LOGICA, particolarmente comprensibili ad un orecchio colto (allo stesso modo per le leggi musicali che dominano ritmo, melodia e armonia)  Il bello musicale si trova in collegamenti di note  ARTE: manifestazione di un’idea viva nella fantasia dell’artista (nella musica questa è un’idea sonora)  La forma acustica (composizione musicale) e l’elemento spirituale crescono insieme  La musica è descritta con termini che si riferiscono all’uomo solo per similitudine (come per il campo semantico della natura)



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Gli effetti prodotti dalla musica vanno attribuiti a fattori ed elementi musicali combinati tra loro (non allo stato d’animo del compositore al momento della composizione) Caratteri musicali (combinati artisticamente tra loro) sono in grado di generare determinati effetti nell’ascoltatore Il bello musicale si trova nell’insieme tra MELODIA, ARMONIA, RITMO e TIMBRO  tolto un elemento muta tutto l’insieme Composizione: si parte da un nucleo primitivo nato dalla fantasia del compositore e poi questo viene sviluppato in vari modi IL COMPOSITORE NON DOVREBBE PENSARE AD UN CONTENUTO, MA AI PURI SUONI La musica non è in grado di comunicare convinzioni. Questo può succedere ma non è comunque il suo scopo. Il bello musicale è basato solo su caratteristiche musicali  così anche la sua costruzione segue certe caratteristiche Sonata e Sinfonia: le si costringe ad esprimere sentimenti associati ai quattro movimenti, ma non vi è alcun carattere di necessità e causalità Il rapporto musica—sentimenti/avvenimenti NON è un rapporto NECESSARIO L’atmosfera musicale caratterizza l’unità dei quattro movimenti, non il rapporto di essi con l’oggetto (presumibilmente) pensato dal compositore al momento della composizione Il bello musicale non si limita ad un unico genere, ma vale per tutti Storia dell’arte: studio dell’opera d’arte in relazione al periodo storico, alle tendenze politiche, ai fatti pubblici e privati del compositore Estetica: studio del bello di un’opera d’arte in sé stesso (no relazioni personali con il compositore) Scuole musicali diverse: 1) Nella composizione gli elementi musicali sono in una posizione diversa; 2) (in tutte) ciò che piace è a ragione BELLO MUSICALMENTE Il bello musicale non si basa necessariamente sul principio di simmetria Il bello musicale non è correlato alla matematica e alle sue leggi  Le creazioni della fantasia non si rifanno al calcolo, perché esse richiedono ELABORAZIONE MUSICALE che la matematica non possiede Il bello musicale non è correlato al linguaggio  esso (il linguaggio) è un segno, un mezzo per riferirsi a qualcosa di esterno e di diverso, mentre il suono ha come oggetto SE STESSO...


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