Dracula - Riassunto opera di Bram Stoker PDF

Title Dracula - Riassunto opera di Bram Stoker
Author Sofia Venturella
Course Inglese ii
Institution Università degli Studi di Palermo
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Summary

Riassunto opera di Bram Stoker...


Description

Dracula – Bram Stoker Alcuni pensano che la sua fantasia riguardo il mito di Dracula fosse legata ai problemi avuti durante l’infanzia che lo hanno costretto a non poter alzarsi fino all’età di sette anni e che lo vedevano trascorrere il tempo con la madre che gli raccontava racconti di folklore. Lo stesso Stoker è stato influenza dalla colonizzazione discorsiva, in quanto egli, nonostante sia scrittore irlandese, assimila la letteratura inglese. L’Irlanda prova ad attuare un processo di colonizzazione e a riappropriarsi dei propri autori, ormai definiti inglesi (Swift, Stoker, Joyce). Tutti questi autori appartengono all’Irlanda e manifestano una fervida immaginazione dovuta al loro background storico. Dracula viene pubblicato nel 1897 e ottiene subito grande successo, nonostante l’immagine del vampiro fosse già ben diffusa in Inghilterra per via del folklore, già diffuso in tutta Europa. Il vampiro era generalmente visto come un parassita che si nutriva dei fluidi di altri esseri viventi e, in particolare durante il Medioevo, l’immagine del vampirismo si diffonde enormemente perché nessuno riusciva a spiegarsi scientificamente il contagio della peste e per questo si pensava che la causa fosse il vampirismo. L’opera si apre con una pagina di diario e per tutta l’opera ci sarà un’alternanza di diari, agende e lettere scritti dai vari personaggi dell’opera, in modo da mettere in gioco la tecnica narrativa più intima in assoluto, quella del diario, contro l’assolutismo del narratore omnisciente. Tutti i personaggi sono testimoni della vicenda narrata sovrannaturale, che colloca l’opera all’interno del romance, ma si muovono in un ambiente storico realistico. Tra i vari personaggi troviamo il Dr. Seward, un medico di un manicomio che scrive nel suo diario le sue impressioni riguardo i pazienti, e soprattutto riguardo un paziente in particolare, Ranfield. Nel primo capitolo si parla dell’Europa dell’Est e vengono fuori una serie di differenze tra Occidente e Oriente, che viene rappresentato in termini di villaggi rurali attraverso l’occhio di Jonathan Harker, avvocato che si reca in viaggio nel castello del conte Dracula, e che esprime la sua curiosità nei confronti dei popoli dell’Est. È importante ricordare che Stoker, nella stesura della sua opera, fu influenzato dall’opera di un’autrice scozzese, Emily Gerard che viaggiò e rimase in Transilvania per due anni, durante i quali scrisse un libro sulle usanze di questi popoli. Stoker quindi non vede di persona i luoghi di cui parla, ma ne viene a conoscenza tramite i testi di altri autori. Nel primo capitolo, il riferimento ad Attila e gli Unni non è casuale, in quanto si tratta di popolazioni sanguinarie e violente. Tra l’altro i Valacchi avevano il rituale di far morire i nemici impalati e dissanguati e una leggenda narra che lo stesso Vlad III bagnasse il pane nel sangue dei nemici morti. Questa leggenda fu di ispirazione a Stoker per la stesura della sua opera, tanto che si dice che Dracula discendesse proprio da Vlad. Quando Jonathan si trova al castello di Dracula e sta per essere aggredito da tre vampiresse, Dracula le rimprovera dicendo loro che John appartenesse a lui, segno che probabilmente di una tendenza omosessuale. Il vampirismo risulta regalo all’omosessualità perché il vampiro, prima di mordere, seduce la vittima in modo magnetico, e le vittime possono essere di qualsiasi sesso. A tal proposito, nel primo capitolo dell’opera viene inserito il termine Queer, forse proprio ad indicare una sorta di anticipazione degli studi sull’identità di genere. John viene rappresentato come il perfetto uomo inglese, ligio al dovere e al lavoro, nonostante la sensazione di disagio e sconforto. La stessa ricerca e indagine è spinta dal suo senso del dovere (si capisce anche dall’impiego di termini come duty e must). Per lui il dovere viene prima di tutto, anche prima della paura. Capisce che la donna è impaurita e asseconda la sua paura per senso del dovere. Tutti i temi repressi come l’omosessualità, la seduzione, la provocazione, vengono sconfitti dalla morale occidentale, ovvero la morale anglicana. Nell’opera è possibile notare l’opposizione tra Occidentali e Orientali, che rappresenta uno dei tre punti focali dell’intera opera: da un lato l’Oriente è rappresentato dalla figura di Dracula, che viene inseguito e sconfitto dagli Occidentali, rappresentati da Jonathan, Van Helsing e gli altri personaggi, che prevaricano

sull’Occidente. La popolazione in cui Dracula viene inserito viene vista e rappresentata come inferiore, in quanto si pone maggiore enfasi sulla diabolicità, sul satanismo, e si contrappone all’occidente. Viene quindi fuori il tema dell’ansia da controcolonizzazione = gli Occidentali, gli Inglesi, che da sempre hanno attuato una politica di colonizzazione nei confronti dei Caraibi, dell’Australia, delle Filippine, e così via, temono adesso che si possa realizzare una colonizzazione al contrario, rappresentata nell’opera dall’azione di vampirizzazione da parte di Dracula. Un tema simile si trova anche nell’opera di Lytton, The coming Race, ambientata nel sottosuolo dove un ingegnere scopre una popolazione con tratti egiziani, intelligentissima; la paura è quella che questa popolazione possa invadere e dominare la terra. In questo senso, dal momento che Stoker stesso faceva parte di uno dei paesi colonizzati dall’Inghilterra, ovvero l’Irlanda, l’opera potrebbe rappresentare una critica all’imperialismo britannico. Altro punto focale è la presenza di elementi trasgressivi nei confronti della religione cristiana, e lo si nota in particolare quando Van Helsing usa l’eucaristia come mezzo per allontanare i vampiri: l’eucaristia viene infatti rappresentata come sorta di cannibalismo, perché il corpo (l’eucaristia) di Cristo si mangia e il sangue (il vino) si beve, quindi in qualche modo è come se si giustificasse il cannibalismo. Inoltre, nella religione cattolica, Cristo muore e risorge dalla morte e allo stesso modo, Lucy muore ma viene definita da Ven Helsing come non-morta. Oltretutto, così come il corpo di Cristo non venne ritrovato dalle donne, quando Van Helsing si reca con il Dr. Seward al cimitero per dimostrargli la sua tesi sul vampirismo, il corpo di Lucy non viene trovato. Terzo punto focale dell’opera è l’analisi delle figure femminili: Mina e Lucy. Nel personaggio di Lucy viene fuori in tema del doppio: da un lato, infatti, Lucy rappresenta l’innocenza e la bontà, un essere umano donna da proteggere, dall’altro però, una volta trasformata in vampiro, non ha più a che fare con l’innocenza, bensì con il desiderio. Alcuni studiosi hanno definito l’opera di Stoker un testo femminista, altri la considerano un testo anti-femminista e ciò lo si evince quando Mina, che vuole mettersi all’opera per aiutare nell’impresa di uccidere Dracula, viene “messa da parte”, in quanto donna e in quanto essere da proteggere non solo dalle violenze fisiche che potrebbe subire, ma anche da quelle verbali nel sentire certi orrori dai quali viene tenuta all’oscuro. Cioè è come se Mina non fosse in grado di proteggersi da sé, ma abbia bisogno della protezione degli altri, soprattutto per non cadere nella trappola di seduzione di Dracula e diventare vampira. Oltretutto le capacità intellettuali di Mina non vengono riconosciute da subito, tanto che viene identificata nel ruolo di cuoca, nel ruolo di madre. E anche quando Van Helsing riconosce le sue abilità intellettuali, ne parla in termini di “cervello da uomo”, come a sottolineare il fatto che un’intelligenza come la sua non sia tipica delle donne ma appartenga per lo più agli uomini. Inoltre nell’opera spesso viene nominato il movimento delle New Women, attraverso il personaggio di Mina: i punti cardine di tale movimento erano una maggiore emancipazione lavorativa, una maggiore istruzione, il desiderio di avere altri obiettivi nella vita oltre la maternità e una maggiore libertà sessuale. La scena di Dracula e Mina mostra effettivamente come le donne vengano rappresentate in termini di relazioni sessuali trasgressive contro la norma vittoriana. Al contrario, invece, le tre vampiresse non hanno nulla di innocente e puro, ma vengono rappresentate in termini di desiderio esplicito e voluttuose....


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