Elaborato di progetto e prevenzione incendi PDF

Title Elaborato di progetto e prevenzione incendi
Course incendi
Institution Università Telematica Pegaso
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Elaborato...


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Quesito dell’elaborato. Nel rispetto delle Norme di Prevenzione Incendi vigenti, e in particolare della Regola Tecnica di prevenzione incendi per le strutture alberghiere, progettare gli interventi di prevenzione incendi per una residenza per studenti (Studentato) NORMATIVA DI RIFERIMENTO E CLASSIFICAZIONE: ATTIVITÀ N. 66 CATEGORIA A Fino a 50 posti letto(36 posti nel nostro caso): a) attività con capienza superiore a 25 posti letto, alle quali si applicano le prescrizioni di cui al Titolo II. Faremo riferimento quindi al TITOLO II “DISPOSIZIONI RELATIVE ALLE ATTIVITÀ RICETTIVE CON CAPACITÀ SUPERIORE A 25 POSTI LETTO” PARTE PRIMA – ATTIVITÀ DI NUOVA COSTRUZIONE.

1.

Calcolo della Superficie lorda di ciascun piano. Superficie lorda totale 2.660 m2,di cui:

2.



830 m2 al piano terra;



610 m2 al primo piano;



610 m2 al secondo piano;



610 m2 al terzo piano.

Calcolo dell’affollamento per ogni ambiente (7.1). Affollamento complessivo previsto: Al Piano Terra: Ospiti sala video Ospiti palestra Direzione Personale segreteria Custode/reception Caffetteria Biblioteca Sala riunioni Lavanderia Sala giochi Deposito Guardaroba

= 62 m2 x 0,4 persone/m2 = 60 m2 x 0,4 4 persone/m2

= = = = = = = = = = = =

25 persone 24 persone 2 persone 6 persone 4 persone 6 persone 10 persone 8 persone 6 persone 6 persone 2 persone 1 persona

Al I/II/III piano Stanza = n. posti letto x stanze = 1 x 36 = 36 persone Ospiti aula studio = 12 persone Addetti mensa/pulizia = 4 persone Ospiti sala mensa = 12 persone _____________________________________________________________________________ Affollamento totale = 164 persone

3.

Caratteristiche antincendio: accesso all’area (5.3). Per consentire l'intervento dei mezzi di soccorso dei Vigili del fuoco, gli accessi alle aree dell’edificio avranno i seguenti requisiti minimi: 

larghezza: 3,50 m;



altezza libera: 4 m;



raggio di svolta: 13 m;



pendenza: non superiore al 10 %;



resistenza al carico: almeno 20 tonnellate (8 sull'asse anteriore, 12 sull'asse posteriore, passo 4 m).

4.

R/REI della struttura portante (6.1). Resistenza al fuoco delle strutture. I requisiti di resistenza al fuoco degli elementi strutturali devono essere valutati secondo le prescrizioni e le modalità di prova stabilite dalla circolare del Ministero dell'interno n. 91 del 14 settembre 1961, prescindendo dal tipo di materiale impiegato nella realizzazione degli elementi medesimi. Il dimensionamento degli spessori e delle protezioni da adottare, per i vari tipi di materiali suddetti, nonché la classificazione degli edifici in funzione del carico di incendio, vanno determinati con le tabelle e con le modalità specificate nella circolare n. 91, tenendo conto delle disposizioni contenute nel decreto ministeriale 6 marzo 1986 (G.U. n. 60 del 13 marzo 1986). I requisiti di resistenza al fuoco delle porte e degli altri elementi di chiusura vanno valutati ed attestati in conformità al decreto del Ministro dell'interno del 14 dicembre 1983 (G.U. n. 303 del 28 dicembre 1993). Le strutture portanti dovranno garantire resistenza al fuoco R e quelle separanti REI secondo quanto indicato nella successiva tabella:

Altezza Antincendio dell'edificio Fino a 24 m

R 60

REI 60

Superiore a 24 m e fino a 54 m

90

90

Oltre 54 m

120

120

Per la struttura del nostro caso, essendo inferiore ai 24 m, avremo R60 REI60.

5.

Caratteristiche antincendio e numero compartimenti (6.3). L’edificio sarà suddiviso in n. 2 compartimenti: 

i primi due piani fuori terra dell'edificio costituiscano un unico compartimento, poiché nel nostro caso il primo piano è 830 m2< 1.000 m2 per un totale (piano terra + primo piano) di 1.440 m2 < 4.000 m2 e, quindi, rientra nella normativa;



il secondo e terzo piano fanno compartimento a parte 1.220 m2.

Gli elementi costruttivi di separazione tra i compartimenti devono soddisfare i requisiti di resistenza al fuoco R60 REI60 come specificato nel punto precedente.

6.

Caratteristiche antincendio dei corridoi (6.5). I tramezzi che separano le camere per ospiti dai corridoi devono avere caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a REI 30. Le porte delle camere devono avere caratteristiche non inferiore a RE 30 con dispositivo di autochiusura.

7.

Caratteristiche antincendio delle scale (6.6). Le caratteristiche di resistenza al fuoco dei vani scala devono essere congrue con quanto previsto al punto 6.1, nel nostro caso R60 REI60 di tipo protetto. Le rampe delle scale sono rettilinee, non hanno meno di tre gradini e non più di quindici. I gradini sono a pianta rettangolare, alzata e pedata costanti rispettivamente non superiore a 17 cm e non inferiore a 30 cm. Nel vano di aerazione è consentita l'installazione di dispositivi per la protezione dagli agenti atmosferici, da realizzare anche tramite infissi apribili automaticamente a mezzo di dispositivo comandato da rivelatori automatici di incendio o manualmente a distanza.

8.

Caratteristiche antincendio degli spazi calmi. E’ previsto più di uno spazio calmo per ogni piano ove hanno accesso persone con capacità motorie ridotte od impedite. Gli spazi calmi sono dimensionati in base al numero di utilizzatori previsto dalle normative vigenti. La larghezza utile deve essere misurata deducendo l'ingombro di eventuali elementi sporgenti con esclusione degli estintori. Con riferimento alla direzione di uscita, non vi sono specchi che possono trarre in inganno. Le porte di accesso alle scale e quelle che immettono all'esterno o in luogo sicuro, aprono nel verso dell'esodo e con semplice spinta. Le porte delle camere degli ospiti devono essere dotate di serrature a sblocco manuale istantaneo delle mandate dall'interno, al fine di facilitare l'uscita in caso di pericolo. Le porte che si aprono sulle vie di uscita non devono ridurre la larghezza utile delle stesse.

9.

Relazione Claraf 2.0 per “attività”. Selezioniamo il primo punto “Valore orientativo per attività” per entrambi i compartimenti

In questa schermata “Frattile 80%” è il coefficiente per cui moltiplicare il valore medio di qf in modo da ottenere il valore di qf al frattile 80%. I coefficienti del frattile, variabili da 1,00 a 2,00 con passo 0,05, possono essere scelti secondo la logica seguente: 

Per attività similari o con variabilità molto limitate in relazione al mobilio o alle merci in deposito, come ad esempio per le abitazioni, gli alberghi, gli ospedali, gli uffici e le scuole, si sceglierà un valore del coefficiente moltiplicativo compreso tra 1,25 e 1,75.

Poiché il primo compartimento è di 1.440 m2, il valore di δq1 è 1,4, selezionando nella schermata successiva una superficie in pianta del compartimento da 1.000 m2 a 2500 m2.

Per il fattore di rischio in funzione dell’attività svolta, scegliamo la classe di rischio II:

Per la determinazione del fattore di protezione, avendo: 

Sistemi automatici di estinzione ad acqua;



Sistemi automatici di rilevazione, segnalazione e allarme di incendio;



Rete idrica antincendio interna;



Percorsi protetti di accesso;



Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F.

si ottiene δn = 0,37 (vedasi immagine successiva)

si ottiene il seguente carico di incendio specifico di progetto del primo compartimento:

In maniera analoga si procede per il secondo compartimento (secondo e terzo piano) con una superficie complessiva in pianta del compartimento di 1.220 m2. A seguire le due relazioni di classificazione di resistenza al fuoco delle costruzioni, ottenute tramite l’applicativo Claraf 2.0.

Classificazione di resistenza al ffuoco uoco delle costruzioni

decreto del Ministero dell'Interno 9 marzo 2007 Progetto: Progettare gli interventi di prevenzione incendi per una residenza per studenti (Studentato) Valore orientativo del carico d'incendio specifico di progetto per attività

q f,d = q f . δ q1 . δ q2 . δ n

[MJ/m²]

qf

Carico d'incendio specifico

=

742

[MJ/m²]

Residenza per studenti (attività n. 66)

Tipologia di attività Carico d'incendio specifico

450

Frattile 80%

1,65

Area compartimento

1.440

[MJ/m²] [m²]

Fattore di rischio in relazione alla dimensione del compartimento

Superficie

[m²]

da 1000 a 2.500

δ q1

=

1,4

δ q2

=

1,0

δ n1 δ n2 δ n3 δ n4 δ n5 δ n6 δ n7 δ n8 δ n9

=

0,6

=

1,0

=

1,0

=

0,9

=

1,0

=

0,9

=

1,0

=

0,9

=

0,9

Fattore di rischio in relazione al tipo di attività svolta

Classe di rischio

Aree che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell'incendio stesso da parte delle squadre di emergenza

II

Fattore di protezione

Sistemi automatici di estinzione ad acqua Sistemi automatici di estinzione ad altro estinguente Sistemi di evacuazione automatica di fumo e calore Sistemi automatici di rilevazione, segnalazione e allarme di incendio Squadra aziendale dedicata alla lotta antincendio Rete idrica antincendio interna Rete idrica antincendio interna e esterna Percorsi protetti di accesso Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F. Strutture in legno

qf

Area della supericie esposta

0

[m²]

Velocità di carbonizzazione

0,00

[mm/min]

q f,d =

.

742

1,4

.

1,0

.

0,37

=

0

[MJ/m²]

=

[MJ/m²]

Classe di riferimento per il livello di prestazione III

= 30

Classe minima per il livello di prestazione III

= 15 Il Professionista

Città , 12/12/2021 Ragione Sociale - via Roma 55 - 00100 Roma - P iva 0546798878

Ing Professionista

Classificazione di resistenza al ffuoco uoco delle costruzioni

decreto del Ministero dell'Interno 9 marzo 2007 Progetto: Progettare gli interventi di prevenzione incendi per una residenza per studenti (Studentato) Valore orientativo del carico d'incendio specifico di progetto per attività

q f,d = q f . δ q1 . δ q2 . δ n

[MJ/m²]

qf

Carico d'incendio specifico

=

742

[MJ/m²]

Residenza per studenti (attività n. 66)

Tipologia di attività Carico d'incendio specifico

450

Frattile 80%

1,65

Area compartimento

1.220

[MJ/m²] [m²]

Fattore di rischio in relazione alla dimensione del compartimento

Superficie

[m²]

da 1000 a 2.500

δ q1

=

1,4

δ q2

=

1,0

δ n1 δ n2 δ n3 δ n4 δ n5 δ n6 δ n7 δ n8 δ n9

=

0,6

=

1,0

=

1,0

=

0,9

=

1,0

=

0,9

=

1,0

=

0,9

=

0,9

Fattore di rischio in relazione al tipo di attività svolta

Classe di rischio

Aree che presentano un moderato rischio di incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell'incendio stesso da parte delle squadre di emergenza

II

Fattore di protezione

Sistemi automatici di estinzione ad acqua Sistemi automatici di estinzione ad altro estinguente Sistemi di evacuazione automatica di fumo e calore Sistemi automatici di rilevazione, segnalazione e allarme di incendio Squadra aziendale dedicata alla lotta antincendio Rete idrica antincendio interna Rete idrica antincendio interna e esterna Percorsi protetti di accesso Accessibilità ai mezzi di soccorso VV.F. Strutture in legno

qf

Area della supericie esposta

0

[m²]

Velocità di carbonizzazione

0,00

[mm/min]

q f,d =

.

742

1,4

.

1,0

.

0,37

=

0

[MJ/m²]

=

[MJ/m²]

Classe di riferimento per il livello di prestazione III

= 30

Classe minima per il livello di prestazione III

= 15 Il Professionista

Città , 12/12/2021 Ragione Sociale - via Roma 55 - 00100 Roma - P iva 0546798878

Ing Professionista

10.

Verifica della capacità di deflusso (Cd) effettiva per ogni via di fuga, in base all’affollamento servito ed alla larghezza minima della via di fuga. Sono state individuate complessivamente 6 vie di fuga presenti, rispettivamente in senso orario partendo dall’entrata principale. L'edificio al piano terra presenta tutte uscite della larghezza superiore ai 120 cm, come prescritto dal punto 7.4 del DM 09/04/1994. Al fine del dimensionamento delle uscite, le capacità di deflusso devono essere non superiori ai seguenti valori (punto 7.2): 

50 persone, per il piano terra;



37,5 persone, per gli edifici sino a tre piani fuori terra.

10.1. Verifica uscita PIANO TERRA– via 1 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n = 3):

Segreteria Sala custode/reception Biblioteca Sala riunioni Ufficio Direttore

= = = = =

6 persone 4 persone 10 persone 8 persone 2 persone Sommano 30 persone Capacità di deflusso: Cd = A/n = 30 / 3 = 10 < 50 (verifica soddisfatta) 10.2. Verifica uscita PIANO TERRA– via 2 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n = 3):

Caffetteria

= 6 persone Sommano 6 persone Capacità di deflusso: Cd = A/n = 6 / 3 = 2 < 50 (verifica soddisfatta)

10.3. Verifica uscita PIANO TERRA– via 3 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n = 3):

Collaboratori Deposito Sala giochi Sala video Ospiti sala video

= = = = =

3 persone 2 persone 6 persone 6 persone = 62 m2 x 0,4 persone/m2 25 persone Sommano 42 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 42 / 3 = 14 < 50 (verifica soddisfatta)

10.4. Verifica uscita PIANO TERRA– via 4 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n = 3):

= 60 m2 x 0,4 persone/m2 = 24 persone Sommano 24 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 24 / 3 = 8 < 50 (verifica soddisfatta)

Palestra

10.5. Verifica uscita PRIMO PIANO – via 5 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6 Aula Studio

= = = =

3 persone 12 persone 6 persone 12 persone Sommano 33 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 33 / 3 = 11 < 37,5 (verifica soddisfatta)

10.6. Verifica uscita SECONDO PIANO – via 5 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6 Aula Studio

= = = =

3 persone 12 persone 6 persone 12 persone Sommano 33 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 33 / 3 = 11 < 37,5 (verifica soddisfatta)

10.7. Verifica uscita TERZO PIANO – via 5 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6 Aula Studio

= = = =

3 persone 12 persone 6 persone 12 persone Sommano 33 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 33 / 3 = 11 < 37,5 (verifica soddisfatta) 10.8. Verifica uscita PRIMO PIANO – via 6 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6

= 3 persone = 12 persone = 6 persone Sommano 21 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 21 / 3 = 7 < 37,5 (verifica soddisfatta)

10.9. Verifica uscita SECONDO PIANO – via 6 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6

= 3 persone = 12 persone = 6 persone Sommano 21 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 21 / 3 = 7 < 37,5 (verifica soddisfatta)

10.10.Verifica uscita TERZO PIANO – via 6 (larghezza 1.80 m ⇒ 3 moduli n=3):

Collaboratori Mensa Stanze ospiti x 6

= 3 persone = 12 persone = 6 persone Sommano 21 persone Capacità di deflusso Cd = A/n = 21 / 3 = 7 < 37,5 (verifica soddisfatta) 11.

Verifica della lunghezza massima di ogni via di fuga definita (DM 09/04/1994 art. 1 - all. 1 - punto 7.5). Dalla porta di ciascuna camera e da ogni punto dei locali comuni deve essere possibile raggiungere un’uscita su luogo sicuro o su scala di sicurezza esterna con un percorso non superiore a 40 m. 

Lunghezza massima Via 1: 35 m < 40 m (verifica soddisfatta);



Lunghezza massima Via 2: 13 m < 40 m (verifica soddisfatta);



Lunghezza massima Via 3: 35 m < 40 m (verifica soddisfatta);



Lunghezza massima Via 4: 12 m < 40 m (verifica soddisfatta);



Lunghezza massima Via 5: 32 m < 40 m (proveniente dal piano superiore scala antincendio) (verifica soddisfatta);



Lunghezza massima Via 6: 26 m < 40 m(proveniente dal piano superiore scala antincendio) (verifica soddisfatta)....


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