Prevenzione Cyber Bullismo PDF

Title Prevenzione Cyber Bullismo
Course Psicologia
Institution Università degli Studi Gabriele d'Annunzio - Chieti e Pescara
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Summary

Progetto nell'ambito della psicologia dell'età evolutiva. Utile per la preparazione della seconda prova dell'esame di Stato di Psicologia. ...


Description

Prevenzione del CyberBullismo Titolo PREVENZIONE DEL CYBERBULLISMO

Premessa Il termine “cyberbullismo” è una delle forme che può assumere il bullismo, e la sua evoluzione è legata all’avanzamento delle nuove tecnologie, viene cioè perpetrato attraverso i moderni mezzi di comunicazione. Il bullismo è un fenomeno ormai noto a scuola e viene definito come il reiterarsi di comportamenti e atteggiamenti diretti o indiretti volti a prevaricare un altro con l’intenzione di nuocere, con l’uso della forza fisica o della prevaricazione psicologica. La disponibilità e l’utilizzo crescente di internet e di telefoni cellulari rappresentano per le nuove generazioni nuovi mezzi per comunicare e mantenersi in contatto. Quella attuale è la prima generazione cresciuta in una società nella quale internet è parte integrante della vita quotidiana: stante questo cambiamento, si è studiato anche come si sono evolute le forme di prevaricazione e di sopraffazione fra i ragazzi. Se poi i bulli e i bulli cibernetici siano le stesse persone, non è ancora del tutto chiaro nella letteratura, ma non sorprende la crescente attenzione dei ricercatori per lo studio del ruolo di internet e delle altre forme di comunicazione elettronica sullo sviluppo di bambini e adolescenti. I ragazzi quando usano internet o i cellulari in maniera inadeguata sono a rischio di commettere azioni che sfiorano la legalità, se non veri e propri reati, ma anche essere oggetto di aggressioni, prevaricazioni dirette o indirette. Ad oggi, non esiste una definizione operativa di bullismo elettronico, o ‘online’, universalmente condivisa tra i ricercatori, si fa riferimento all’”utilizzo di internet o delle altre tecnologie digitali come i cellulari e i personal computer come mezzo per molestare intenzionalmente altre persone” (Willard 2003). Il cyberbullismo coinvolge bambini e adolescenti sia come vittime che come perpetratori in attività violente, pericolose e minacciose nel cyberspazio... Il cyberbullismo, a differenza del bullismo tradizionale in cui il bullo si confronta faccia a faccia con la vittima, rinforza il danno alla cybervittima a causa della natura virtuale del cyberspazio; in esso, il bullo può nascondersi dietro uno schermo, umiliare la vittima e divulgare materiale offensivo ad un vasto pubblico e in modo anonimo, senza la paura di essere scoperto e punito”. È dunque compito della scuola fornire educazione e informazione, fare prevenzione e intervenire su problematiche che riguardano i ragazzi, per promuovere il loro benessere e diminuire il loro malessere. La scuola non è un ente e struttura educativa a sé stante, ma rappresenta la più moderna e contemporanea visione di ogni aspetto di crescita, educazione e cultura.

Destinatari Diretti: alunni di scuola primaria/ secondaria (media o superiore).

Indiretti: famiglie dei bambini/ragazzi, personale scolastico, rete sociale.

Obiettivo Generale Sensibilizzare e prevenire l'insorgenza di fenomeni di Cyberbullismo ed educarei giovanissimi

ad un uso consapevole della tecnologia. Obiettivi Specifici - Informare, sensibilizzare, aumentare le conoscenze del fenomeno del bullismo nei riguardi di genitori ed insegnanti per facilitare il processo di individuazione da parte degli stessi di segnali circa le conseguenze sulle vittime. - Creare una dinamica del gruppo-classe potenziandone le capacità comunicative e relazionali attraverso l'ascolto reciproco non giudicante, la condivisione delle proprie problematiche e/o sentimenti, la comprensione delle preoccupazioni degli altri e il loro punto di vista. - Sviluppare la presa di coscienza di meccanismi psicologici e sociali derivanti dalla messa in atto di comportamenti aggressivi, favorendo lo sviluppo dell'empatia; aumentare la consapevolezza delle conseguenze dei propri comportamenti.

Metodologia In questa prospettiva, è fondamentale fornire agli studenti la possibilità di confrontarsi e riflettere in un clima di fiducia e di ascolto reciproco attraverso l’educazione socio-affettiva. L'Educazione Socio Affettiva trae i suoi presupposti teorici dalla Psicologia Umanistica di Rogers, Maslow e dalle metodologie di Gordon, in cui l'unicità dell'individuo come risorsa, in relazione all'ambiente in cui si sviluppa tramite l'esperienza, consente la soddisfazione di bisogni di sicurezza, appartenenza e fiducia: elementi indispensabili per la comprensione di se stessi e l'interazione con gli altri. Dunque l'educazione socio‐affettiva è una metodologia finalizzata al potenziamento ed allo sviluppo delle risorse personali e all’acquisizione delle competenze sociali. Per educazione socio affettiva si intende quella parte del processo educativo che si occupa di atteggiamenti, sentimenti, credenze ed emozioni degli studenti. Implica un'attenzione per lo sviluppo personale e sociale degli allievi, per la promozione della loro autostima. L'educazione affettiva privilegia, inoltre, la dimensione interpersonale, e riconosce la centralità dello sviluppo di capacità sociali e interpersonali. L'educazione socioaffettiva ha l'obiettivo di migliorare nell'individuo la conoscenza di sé e di facilitare nel gruppo classe la comunicazione tra i membri. A livello individuale il suo scopo è lo sviluppo dei sentimenti di accettazione, di sicurezza e fiducia in sé e negli altri, delle capacità di risolvere problemi interpersonali e di affrontare situazioni di stress emotivo. A livello di gruppo mira, invece, a promuovere comportamenti ed atteggiamenti di collaborazione, solidarietà, mutuo rispetto, tolleranza per le diversità, riconoscimento delle differenti modalità d'interazione.

Attività,fasi,tempi Fase 1: Presentazione del progetto condotta attraverso la presentazione degli obiettivi dei contenuti e delle finalità del progetto e somministrazione di un questionario ad hoc sull’uso

della rete e il controllo genitoriale sull’attività on line. TEMPI: assemblea di due ore. Fase 2: Formazione degli insegnanti attraverso l'organizzazione di seminari informativi svolti da psicologi al fine di promuovere una conoscenza completa ed adeguata del fenomeno e rafforzare l'ascolto attivo tra genitori/insegnanti e bambini/ragazzi. E' previsto l’utilizzo di testi, schede, immagini, proiezioni. TEMPI: 3 incontri di 2 ore ciascuno, con frequenza di un incontro al mese, al di fuori dell'orario scolastico. Fase 3: Si organizzeranno incontri di gruppo utilizzando la tecnica del circle time, condotti dallo psicologo, per discutere sugli effetti dell'aggressività e sui vissuti dei ragazzi rispetto al bullismo. Questo favorisce la cooperazione e la condivisione tra tutti i membri del gruppo classe e la creazione di un clima sereno di rispetto reciproco, in cui viene mantenuto un ascolto attivo delle opinioni di ognuno. TEMPI: 6 incontri di 1 ora ciascuno, con la frequenza di due incontri al mese in orario curricolare. Fase 4: Verrà utilizzato il metodo del role playing , attraverso il quale gli alunni, scegliendo liberamente il ruolo da ricoprire, lavoreranno nella messa in scena di episodi rappresentativi di comportamenti di prevaricazione, ricostruendo sentimenti di realtà propria della situazione. In seguito alla simulazione i ragazzi condivideranno la narrazione di come si sono sentiti nel ruolo prescelto, quindi delle diverse emozioni provate a seconda del personaggio e di eventuali stati di disagio incontrati. Una tecnica che può offrire l'occasione per attivare una riflessione sui loro processi di attribuzione e di significazione con cui organizzano la realtà relativamente al fenomeno in analisi. TEMPI: 6 incontri di 1 ora ciascuno, con la frequenza di due incontri al mese in orario curricolare. Fase 5: Conclusione del progetto, caratterizzato dalla somministrazione del questionario finale, che va a valutare la soddisfazione delle aspettative del progetto, i vantaggi riscontrati e degli eventuali punti mancati o di debolezza. Inoltre verrà consegnato ai ragazzi un vademecum

per un uso consapevole della rete, con regole per una navigazione sicura e indicazioni pratiche in caso di bullismo elettronico. TEMPI: incontro finale di due ore.

Il progetto avrà una durata complessiva di tre mesi.

Risorse Risorse umane: 2 psicologi, 1 assistente sociale. Risorse materiali: aula spaziosa, materiale cartaceo, questionari. Budget Retribuzione degli operatori: come da tariffario ordinistico. Materiale cartaceo: 300 euro. Rischi Atteggiamento non collaborativo degli insegnanti e degli alunni, imprevisti organizzativi, riduzione dei fondi nel corso del progetto. Valutazione pre-ante: Questionario di rilevazione costruito ad hoc, somministrato ad alunni, genitori ed insegnanti, in forma anonima, al fine di indagare circa le conoscenze sul bullismo. In-itinere: Compilazione di griglie di osservazione sul grado di partecipazione degli alunni, dei genitori e dei docenti; osservazioni e valutazioni generali sull'andamento del progetto. post-ante:Ri-somministrazione del questionario di rilevazione e confronto con quello iniziale; questionario anonimo di rilevazione del grado di soddisfazione dei partecipanti al progetto....


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