Title | Esercizi su vincoli e catene cinematiche |
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Author | Franky Donnarumma |
Course | Scienza delle Costruzioni I |
Institution | Università degli Studi di Salerno |
Pages | 22 |
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appunti scienza delle costruzioni...
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE C.d.L. in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio - Ingegneria Civile ed Ambientale Corso di Scienza delle Costruzioni – Prof. A. Occhiuzzi a.a. 2006/2007
(Appunti del corso a cura dell’Ing. N. Caterino)
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ESERCIZIO - CATENE CINEMATICHE
Dimostrare che la struttura in figura è labile e determinarne il grado di labilità. Tracciare le catene cinematiche e la geometria corrispondente al cinematismo determinato.
D B E F A
Suggerimento: tra le fasi della procedura di tracciamento delle catene cinematiche, ricordare, in particolare, quella riguardante il riconoscimento delle parti internamente non labili, da considerarsi, ciascuna, al pari di un sol corpo rigido.
NOME
COGNOME
MATRICOLA
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Si osserva subito che la maglia BDE, formata da tre aste e tre cerniere interne, è una parte internamente non labile (internamente isostatica, in particolare) del sistema. Come noto, essa va pertanto considerata come un solo corpo rigido, al pari di una singola asta nel piano. È in virtù di questa osservazione preliminare che il computo 3t-s può essere condotto nel semplice modo seguente: ⎫ t =3 ⎬ ⇒ 3t − s = 3 ⋅ 3 − 8 = 9 − 8 = 1 = l − i s = 2(cern.A ) + 2(cern.B ) + 2(cern.E ) + 2(cern.F ) = 8⎭ Imponendo il rispetto dei due teoremi fondamentali delle catene cinematiche, ovvero dei seguenti allineamenti C1 C12 C2 C1 C13 C3 C2 C23 C3 C12 C23 C13 riescono ad individuarsi tutti i centri di rotazione, assoluta e relativa. Risulta pertanto l ≠0 ed in particolare l =1 perché basta impedire un solo grado di libertà in più (ad esempio, la rotazione in A; la cerniera in A diventerebbe, così, un incastro e non si definirebbe più un centro C1) affinché la struttura diventi isostatica. Si riporta di seguito la costruzione delle catene cinematiche ottenute scegliendo come parametro di spostamento arbitrario (l =1) la rotazione f dell’asta I.
C2 D
C"2 D" C"12
B=C12
wB
II
II
C"23 C"13 C"3
I
E=C23
wE
I
III
III F=C 3
C13
A=C1
C"1
w II
vE
III
C'12 C'1
v
I
vB
C'2
D'
C'23
C'3
C'13
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Lette sulle catene cinematiche le componenti vB,wB e vE,wE dello spostamento dei punti B e E rispettivamente, è possibile comporle, come indicato nella figura che segue, al fine di individuare i vettori spostamento sB e sE.
wB v B sB
vE
sE wE
Riportando tali vettori spostamento (in una scala grafica più piccola, che rappresenti meglio l’ipotesi di piccoli spostamenti in cui ci si è posti) sulla configurazione iniziale data, ed unendo gli estremi delle aste alle posizioni “spostate” di B e E, si ottiene la configurazione “deformata” (cinematismo o “meccanismo”) del sistema labile dato, corrispondente alla scelta del parametro arbitrario f stabilito in precedenza.
D B sB E sE F A...