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Title Etica
Author Carmen Ruggieri
Course Storia del pensiero antico
Institution Università degli Studi di Macerata
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LEZIONE 19.04.2019 Rawls  eguaglianza-disuguaglianza (liberalismo egualitario – contrattualismo) Libertà fondamentale: accesso ad esso. (libertà nell’individuazione del piano di vita e realizzazione di esso). Teoria della Giustizia (1971)  importazione tipica del contrattualismo (idea che ci sia un contratto a fondamento della società, non si può parlare di cooperazione senza un contratto. Volontariamente le persone si associano per individuare il modo migliore di ripartire vantaggi e svantaggi, diritti e doveri dei cittadini. Stato-Nazione società chiuse partire dallo stato come entità di riferimento + giustizia globale: al di là della Nazione, al di la dei confini).  NO contratto per sicurezza (come Hobbes). Contratto sociale atto fondativo dell’autorità politica però per condizioni di assetto giusto (cooperazione e modo di distribuire oneri e onori). Entità di interessi: stare bene piuttosto che male (mettersi insieme per questo) necessari principi per una giusta distribuzione (non si può volere di più perché porta al conflitto). Distribuzione equa diversa dalla distribuzione uguale. EQUA: condizioni di partenza diversa, dare cose diverse a persone diverse (no uguali): PRINCIPIO DI proporzionalità. Condizioni diverse di partenza (intelligenza, ricchezza...)  ma situazione iniziale equa bisogna immaginarsi in una situazione originaria (velo di ignoranza) senza dotazioni per non avere influenza nel nostro modo di guardare il mondo. Principi di Giustizia: garantiscono l’equità. (caratteristiche che distinguono le persone nel velo di ignoranza: essere eguali + liberi (formarsi una concezione del bene) + razionali). Principi di Giustizia: Categoria beni primari sociali (metrica della distribuzione, cosa va distribuito. Quali sono i diritti e doveri) METRICA dei Beni Primari (di due tipi): -

BENI PRIMARI NATURALI (dotazioni genetiche, fisiche, intelletto. Ciò che io ho per natura. Non sono oggetto di distribuzione. Sono un dato di fatto, dotazione individui di come vengo al mondo. Le istituzioni non devono intervenire in ciò. - BENI PRIMARI SOCIALI (oggetto di distribuzione, libertà fondamentale due principi di giustizia perché sono due? Si occupano delle due principiali libertà) 1) Primo PRINCIPIO di Giustizia di EGUALE LIBERTÀ. Oggetto: Libertà Politiche e Civili (problema diritti sanciti giuridicamente ma non sostanziali. Attuazione piena di quel diritto dovrebbe essere potenziale). Garantire massima libertà possibile garantita in modo eguale (stretta eguaglianza non proporzionalità). Tutti allo stesso modo, diritti inalienabili. Priorità assoluta, ordinamento lessicale tra i due principi, il secondo è subordinato al primo, una volta garantito questo si deve attuare il secondo principio 2) Secondo Principio di Giustizia: Oggetto: Libertà sociali ed economiche. (gestite in maniera tale da andare a vantaggio di tutti e in modo da essere aperto a tutti. Formulazione definitiva divide il principio in due sotto principi A) PRINCIPIO DI EQUA EGUAGLIANZA DI OPPORTUNITÀ (a parità di talenti due persone che hanno la stessa volontà di ottenere una certa posizione lavorativa, hanno la stessa opportunità sociale di arrivare a quella posizione) No uguale probabilità ma stessa opportunità, non deve dipendere dal contesto ma dallo sforzo e talento. (no discrimine nell’accesso, equità nel momento base delle opportunità, no eguaglianza di risultati. Uguaglianza delle condizioni di partenza). INGIUSTO che l’appartenenza ad una classe economica e sociale influenzi le opportunità. Non eliminare le disuguaglianze ma fare in modo che essi non crei altre disuguaglianze. Società Meritocratica: si basa sul concetto di carriera aperta ai talenti (libero mercato, talento individuale e gioco dei talenti: anche la capacità o volontà non dipende dal merito individuale perché influenzata dai contesti esempi di coloro che ci stanno in torno. Mai solo basati sul talento ma ruolo fondamentale il contesto di appartenenza che influisce.)

B) PRINCIPIO DI DIFFERENZA. Farsi carico di questa disuguale distribuzione dei beni. Principio di differenza: deriva dall’insoddisfazione dall’ottimo paretiano (non ci consente di vedere la distribuzione) + opportunità. Necessario che le disuguaglianze vengano gestite in modo che le ulteriori miglioramenti nelle aspettative sono giustificate solo se fanno parte di uno schema di cooperazione vanno a vantaggio per coloro che stanno peggio, cercare di includere tutti anche coloro svantaggiati. Principio di Massimizzazione (Max-Min). No livellamento verso il basso, ma società deve essere strutturata garantendo le aspettative massime di tutte. No annullare le disuguaglianze ma può sempre stare meglio chi sa meglio ma anche far star meglio chi sta peggio. Principio di efficienza (max la condizione di tutti). Andando oltre l’indeterminatezza del principio di ottimalità paretiana (prioritaria la posizione di chi sta peggio). EFFICIENTE: tutti stanno meglio poi a catena (migliori condizioni di alcuni poi anche per altri). Allargare per includere tutti anche chi ha dotazioni minime. Differente dal principio di compensazione (chi sta peggio non deve essere compensato per quello che non ha, no rettificare e parificare la condizione) ma principio di Attivazione (far si che tutti possano essere inclusi nella cooperazione sociale come membri a pieno titolo). Recupera l’efficienza. Teoria Prioritarista. Eguaglianza democratica (le altre interpretazioni non danno conti di due problemi: equa distribuzione e approccio formale ma non sostanziale). Teoria Politica: nozione di Fratellanza/fraternità  concetto di libertà ed eguaglianza. Concetto di fratellanza è scomparso. Valore della Fratellanza (no altruistico o metafisico o religioso) ma in ambito politico-sociale simile alla solidarietà (membri della collettività riconoscono delle norme di giustizia condivise dove si può agire come corpo collettivo e non come singolo, relazione gli uni con gli altri individuare norme. Equilibrio di diritti e di doveri responsabilità nella collettività sottointesa. Riconoscere che per realizzare una società giusta gli individui devono compartecipare, impresa comune e collettiva (capire il nostro posto e costruire una società giusta). Giustizia: componente distributiva (equa distribuzione di doveri e diritti) è al centro. (idea in linea con Aristotele). Agenti di giustizia: Istituzioni politiche (fondamentale, cultura di sfondo) e Istituzioni sociali ed economiche. (approccio verso più tipi di istituzioni, relazioni sociali giuste e mercato giusto anche la famiglia). Condivisione tra queste istituzioni. Giustizia non solo distribuzione chiama in causa le relazioni tra le persone. (relazioni individui + relazioni individui e istituzioni)  rispondere in anticipo alla critica comunitaria a Rawls. (libertarismo: sostiene (Nozick) tutte le teorie della giustizia con grande impatto redistributivo sono ingiuste. Giustizia come garanzia dei diritti individuali su di sé e sull’esterno. Egualitarismo della sorte? scelta individuale in un contesto egualitario. comunitarismo: (autori nel testo) sbagliata perché parte dall’idea che gli individui sono scollegati e sconnessi dai contesti a cui appartengono, idea individuo razionale e astratto, quindi non si sa le motivazione per cui scelgono perché dipende tutto dal loro contesto e motivazioni. Comunità viene prima dell’individuo. Con legame di appartenenza. Storia di legami e appartenenze. Giustizia di valori condivisi e non politica).

LEZIONE 02.05.2019 Critiche libertari e comunitari e dibattito con l’Utilitarismo. Duplice critica riflessione e dibattito sulla giustizia. Approccio dominante è quello liberale-egalitario (Rawls), ha risorse per rispondere sia al tema della responsabilità sia … critica alla teoria della giustizia come semplice giustizia procedurale e distributiva. Giustizia sociale solo distribuzione? Elaborare una teoria non solo di distribuzione. Mette in luce il ruolo che le relazioni tra persone possono e debbono avere nella promozione della giustizia sociale ( istituzioni distribuiscono alle persone la giustizia? Andare oltre e capire). Altro tema riguarda: Nozick  giocatore di basket (stipendio + soldi dagli spettatori) se la situazione iniziale è massimalmente giusta, poi ci sono dei

discostamenti che generano delle disuguaglianze di reddito, ma dovuti a libertà, si deve dire che non è più giusta perché si discosta da quella iniziale? Scopo di mettere in luce la scelta individuale (libertà) e responsabilità di questa scelta. (standardizzare comportamenti non più libertà). Responsabilità  liberalismo-egalitario se ne può far carico? APPROCCIO: Luck Egalitarianism (egualitarismo della sorte), gruppo di pensatori Elizabet Henderson: legami sociali nella destribuzione. Primo ad aver scritto su questo: Dworkin  iniziatore di questo approccio. Ha scritto due articoli: uguaglianza di welfare e . afferma che se vuole essere egalitaria: rispetto per tutto le persone e trattamento da eguali. Prende mosse da Rawls (continuità con esso). Però diversi modi di intendere la responsabilità. Interpretazione dei principi di giustizia: interpretazione del secondo principio (eguaglianza democratica)  principi di giustizia mitigare il peso della sorte (sociali-naturali) tentativo di arginare disuguaglianze ingiuste perché non dipendono dalla libertà o responsabilità. Ruolo della responsabilità nel criterio di scelta e libertà degli individui (situazioni di svantaggio), non si è responsabili di essere poco dotti di intelletto non è una mia scelta, una società giusta deve farsi carico di questa bassa dotazione in quanto non ne sono responsabile. Rawls degli spunti: nella trattazione dei principi di giustizia (seconda parte) con una postilla che ci fa cogliere le differenza ( già anticipata: riconosce responsabilità individuale ma socialmente contestualizzata, cultura del merito o volontà pur essendo qualcosa dell’individuo dipende profondamente però dal contesto in cui è situato) + altro modo dando conto della responsabilità individuale: non compare nella teoria della giustizia ma un libro nel quale Rawls parla dell’importanza della responsabilità dei propri fini (gusti costosi  individuo deve soddisfare se stesso ma con differenze, con stesse dotazioni ma con benessere diverso, non soddisfa le sue differenze) beni primari indice inaffidabile: dando lo stesso bene a persone diverse, il benessere che questi raggiungono è diverso (non solo distribuzione, non si tiene in considerazione il consequenzialismo). Critica classica: afferma che in quanto persone morale i cittadini giocano ruoli nelle… (chi ha dei gusti costosi è responsabile di questi gusti e non deve essere compensato per questo. Responsabile della sua scelta, la persona deve adattare i propri scopi rispetto a ciò che è sostenibile dalla società, di richieste che fa alla società. Individui responsabili dei propri fini: rispondere alla critica libertaria. Chi ha agito in modo responsabile non deve essere svantaggiato su chi non è stato responsabile). (societàistituzioni  garantiscono giustizia). Rawls  importanza temi responsabilità ( 2) però consapevolezza che questa responsabilità non è mai esclusivamente individuale ma basata sulla società e il contesto, no responsabilità retributiva ( no giuste-sabliate azioni che vengono commesse e premi e ricompensa). E Egalitarismo sorte: aspetto retributivo. Nasce per rispondere alla critica verso il basso di livellamento e libertario. Specificità  distinzione per interpretare la responsabilità. Dworkin: -

Sorte Bruta (fortuna) che non dipende da nessuna scelta degli individui, dove essi non possono esercitare nessun tipo di controllo (es. nascere in una situazione di disabilità) Sorte Opzionale che dipende dalla libera scelta degli individui, propensione al rischio e capacità di decidere a proprio modo controllando le proprie conseguenze che potrebbero dar vita. Rischi deliberato e calcolato (controllo). Dipende profondamente dalle scelte e calcolo ponderato dei rischi alle mie scelte (es.

(frase nel libro… ) Teoria giustizia: compensate le differenze che derivano da una sorte bruta ma non le differenze che derivano da quelle opzionali (perché dipende dalla libera scelta degli individui). Scelta individuale e responsabilità individuale. Elaborare soluzioni più mitigate: scelte iniziali? O nel corso della vita? Posizioni intermedie: -

Filosofo-economista: visione incentrata sulla visione di nuovo inizio, perché se estremizzato può portare a condannare gli individui. Scelte radicali, esiti negativi, dipendono dalla tua scelta ne vai

incontro da solo  mitigare (peso più sostanziale che formale). Nozione del nuovo inizio: le persone pur vittime di malasorte opzionale ma che cambiano le loro preferenze hanno diritto alla compensazione (persone errori passati insieme alla contemplazione dei cambiamenti. A patto che le preferenze cambino, diritto alla compensazione e perdono delle scelte sbagliate prima). Versione che rende più difficile tracciare un confine tra una e l’altra sorte. Libertà di scelta e responsabilità. Concetto responsabilità viene schiacciato. Arricchire il tema, e in modo che la riflessione aiuti a comprendere le questioni di giustizia dell’ottica dell’egualitarismo della sorte. Che tipo di responsabilità? Responsabilità di libera scelta non ci dice che cosa sia davvero le responsabilità. Posizioni di definire la responsabilità: Agenziale  enfasi sul ruolo della persona all’origine dell’azione (responsabile se è autrice di quell’azione, chi ha compiuto). Aver compiuto quell’azione in quanto autori, non significa aver causato quell’azione, ma essere capaci di agire, azione compiuta derivi dalla capacità di agire dell’individuo (nozioni razionalità- autonomia -…) focus non sulle conseguenze ma sulle caratteristiche di quella persona. (diverso il non capace di agire (intendere e volere) non responsabile) Consequenziale  enfasi sul giudicare l’azione compiuta sulla lode e punizione. Conseguenze che vengono create attraverso l’azione. (retributivo) Attenzione: dalle conseguenze alle condizioni che hanno portato a una determinata scelta. Ipotesi Responsabile consequenzialmente ma non responsabilità agenziale. (es. legittima difesa) Modo di interpretare la responsabilità: incentrate sul soggetto che compie l’azione (conseguenze azione di un individuo e sulla capacità di agire del soggetto). INDIVIDUALISTICHE. Problema: rapporto. Impostazioni non mettono in luce questa interpretazione della relazione con altri individui (dar conto a qualcuno), dalla quale la responsabilità è connessa. (dimensione interpersonale della responsabilità). Innovazione: introdotta da Stawson: responsabilità in senso relazionale. Responsabile solo se si può ritenere tale se ha attitudini reattivi o atteggiamenti reattivi (responsabilità dipende da essi: es. risentimento)  mettere in luce come le nostre pratiche e attribuzioni di responsabilità sono sociali: non solo concetto individuale (non coinvolge mai un solo individuo, e dipende dal contesto e dalla società, contesto sociale e culturale). Mettere in luce: contesto di reciprocità (no singolo individuo, ma chiama sempre in causa altri individui). (es.  ammalarsi di tumore per sigarette: consequenziale ma contesto di disagio o condizionata  mitigare l’altra responsabilità, accesso alle cure garantita anche a questa persona). Altra dimensione: (critica al riduttivismo individualistico) non esiste solo la responsabilità individuale ma anche la responsabilità collettiva. Istituzioni e individui. Non è l’unica che conta la responsabilità individuale. (es. proprio gruppo compie un’azione sulla quale non si è d’accordo: dissociare) non trasferibile in una responsabilità individuale. (non si riconosce nell’azione di chi lo rappresenta)  (es. regime Nazista) Responsabilità Individuale- responsabilità collettiva. (azioni dei gruppi) Giustizia basata su entrambi. (forme di azione collettiva). Applicare ai gruppi la consequenzialità e agenzialità? Duplice spostamento di attenzione (non solo responsabilità individuale, introduce un ulteriore agente di giustizia dei gruppi). Andare oltre l’egalitarismo della sorte). Non solo più istituzioni e individui ma anche gruppi....


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