Fantasia, Bruno Munari PDF

Title Fantasia, Bruno Munari
Course Sociologia della comunicazione e della moda
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

riassunto dettagliato del libro "Fantasia" di Bruno Munari, esame moda Università Sapienza.
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Description

Il significato di fantasia è vario per ogni persona, può essere capriccio, finzione, irregolarità oppure invenzione.! LE COSTANTI Il mondo artistico, della creatività e della fantasia, è sempre stato tenuto segreto, mai si rivela come nasce un’idea o come si costruisce un’opera d’arte, si mostra solo il prodotto concluso. Infatti molti artisti delle avanguardie dicevano che il popolo deve restare fuori da questi problemi, che non si deve spiegare nulla altrimenti l’arte crolla.! Secondo Munari invece la gente vuole capire e quindi per spiegare bisogna far conoscere prima i fenomeni che ci stanno attorno, che interessano a tutti per un maggior sviluppo della creatività e della personalità. ! IL PENSIERO PENSA E L’IMMAGINAZIONE VEDE Il mondo esterno all’individuo viene esplorato dall’intelligenza allo scopo di cercare di capire le cose e i fenomeni che sono attorno a noi. Tutti i recettori sensoriali si mettono in azione simultaneamente e l’intelligenza cerca di coordinare ogni tipo di sensazione per rendersi conto di ciò che succede. Tutto ciò che viene capito viene poi fissato nella memoria, nei tre settori principali:! - in quello di breve durata, dove noi ricordiamo tutto ciò che ci serve al momento e che poi non ci serve più;! - in quello di lunga durata, dove conserviamo tutte quelle conoscenze che ci servono per vivere meglio, per comunicare e progettare, quindi tutto ciò che cii servirà per sempre;! - in quello con funzioni genetiche, dove si trovano tutti quei dati che saranno trasmessi da individuo a individuo, da genitori a figli.! La memoria di un bambino ha pochi dati, quella di un adulto ne ha molti.! FANTASIA, INVENZIONE, CREATIVITA’, IMMAGINAZIONE ! La fantasia è la facoltà più libera delle altre, essa può anche non tenere conto della realizzabilità o del funzionamento di ciò che ha pensato. È libera di pensare qualunque cosa, anche la più assurda, incredibile, impossibile.! L’invenzione usa la stessa tecnica della fantasia, cioè la relazione fra ciò che si conosce, ma finalizzandola ad un uso pratico. L’inventore però non si preoccupa del lato estetico della sua invenzione. Ciò che importa per lui è che la cosa inventata funzioni veramente e serva a qualcosa.! Inventare vuol dire pensare a qualcosa che prima non c’era. ! Scoprire vuole dire trovare qualcosa che prima non si conosceva ma che esisteva.! La creatività è un uso finalizzato della fantasia e dell’invenzione. È usata nel modo del design, considerando il design come modo di progettare che comprende tutti gli aspetti di un problema, non solo l’immagine come la fantasia, non solo la funzione come l’invenzione, ma anche l’aspetto psicologico, sociale, economico e umano.! L’immaginazione è il mezzo per visualizzare, per rendere visibile ciò che la fantasia, l’invenzione e la creatività, pensano. ! Alcuni individui sono privi di immaginazione, tanto è vero che esistono dei professionisti per visualizzare a queste persone ciò che la fantasia o l’invenzione o la creatività hanno pensato. Nelle agenzie di pubblicità esistono i visualizers, disegnatori che hanno la funzione di preparare il bozzetto da mostrare al cliente in modo che anche lui lo veda. ! Ci sono poi i modellisti che costruiscono dei modelli di oggetti o di costruzioni come un ponte o una casa, pensati dal progettista.! I mezzi sostitutivi della immaginazione sono quindi il disegno, la pittura, la scultura, la modellistica, il cinema, l’arte cinetica ecc.!

Mentre la fantasia, l’invenzione e la creatività producono qualcosa che prima non c’era, l’immaginazione può immaginare qualcosa che già esiste ma che al momento non è tra noi. L’immaginazione non è necessariamente creativa. Ci sono alcuni casi in cui l’immaginazione non riesce a rendere visibile un pensiero fantastico. Possiamo immaginare una motocicletta di legno, anche una di vetro, tutta trasparente, ma se pensiamo ad una motocicletta liquida questa non appare visibile qualunque sforzo faccia l’immaginazione per immaginarla.! Pensiamo quanta gente vede una faccia nella luna. Perché proprio una faccia? La faccia umana è la prima cosa che un essere umano vede venendo al mondo. È la prima immagine che viene memorizzata e quindi dire che là si vede una faccia, è una relazione tra le più semplici che si possono fare.! RELAZIONI TRA CIO’ CHE SI CONOSCE Il prodotto della fantasia, come quello della creatività o della invenzione, nasce da relazioni che il pensiero fa con ciò che conosce, quindi è evidente che non può far relazioni tra ciò che non conosce. ! La fantasia sarà più o meno fervida se l’individuo avrà più o meno possibilità di fare relazioni. Un individuo di cultura molto limitata non può avere un grande fantasia.! Molta gente che che i bambini abbiano una grande fantasia perché vede nei loro disegni o sente nei loro discorsi, delle cose fuori dalla realtà. In realtà, il bambino fa un operazione molto semplice: proietta tutto quello che sa su tutto quello che non conosce a fondo. Questa non è fantasia, ma proiezione del proprio mondo noto su ogni cosa.! La fantasia è quella facoltà umana che permette di pensare a cose nuove non esistenti prima. La fantasia è libera di pensare a cose assolutamente inventate, ma non si preoccupa di controllare se ciò che pensa è veramente nuovo. Se si desidera questo controllo allora occorre far intervenire la ragione e cominciare una raccolta di dati per verificare se ciò che la fantasia ha pensato esiste già o è veramente nuovo.! Esistono quindi due tipi di novità: una novità per l’individuo e una novità assoluta.! Esempio: se l’individuo ignora tutti i movimenti artistici degli ultimi cinquant’anni, allora per lui l’astrattismo è una novità. Non lo è più invece per un individuo culturalmente aggiornato perché ne conosce la data di nascita e gli sviluppi. ! Possiamo quindi dire che la fantasia è libera di pensare a qualunque tipo di novità, solo nel caso che questa novità venga presentata in pubblico, è necessaria un’opera di verifica per accertarsi che questa novità lo sia anche per tutti e quindi non sia solo una novità personale.! Per cercare di capire come funziona la fantasia, o la creatività o l’invenzione, dovremo vedere se è possibile individuare le operazioni che vengono fatte nella memoria mettendo in relazione i dati noti. ! Il problema basilare per lo sviluppo della fantasia è quindi l’aumento della conoscenza, per permettere un maggior numero dii relazioni possibili tra un maggior numero di dati. Questo non significa assolutamente che una persona molto colta sia anche una persona con molta fantasia. Se queste persone non fanno relazioni tra quello che sanno, non usano la fantasia, resteranno semplicemente un magazzino di dati inerti (come un dizionario che ha tutte le parole con le quali costruire ogni poesia, ma non ha nemmeno una poesia. uno strumento non utilizzato).! L’allargamento della conoscenza e la memorizzazione dei dati va fatta, all’età infantile, attraverso il gioco. Recentemente molti designer nel mondo, si occupano di ideare giochi creativi, strumenti stimolatori della creatività e della fantasia. Questi nuovi giochi permettono al bambino di far agire la fantasia per risolvere dei problemi semplici o per visualizzare delle azioni sempre diverse.! Nei primi anni della sua vita l’individuo si forma e resterà tale per tutta la sua vita. Dipende dagli educatori se questa persona sarà una persona creativa o se sarà un semplice ripetitore di codici.! La cultura popolare è un continuo manifestarsi di fantasia, creatività e invenzione. I valori oggettivi di queste attività vengono accumulati in quello che si chiama tradizione. Di continuo questi valori vengono verificati da altri atti di fantasia e di creatività, e quindi sostituiti quando. Si dimostrano superati. Cosi la tradizione è la somma in continua mutazione dei valori oggettivi utili alla gente. !

Riportiamo ora un primo elenco di casi e di relazioni per vedere se è possibile stabilire delle regole, delle costanti, dei dati usabili in molti casi.! FUOCO FREDDO, GHIACCIO BOLLENTE 1. Il più elementare atto di fantasia nasce dal capovolgimento di una situazione, dall’uso dei contrari, dei complementari. Noi sappiamo che l’individuo ha memorizzato da più di tremila anni delle coppie di contrari, il bene e il male, il caldo e il freddo. È quindi spontaneo che una persona, pensando ad una cosa, pensi anche al contrario.! Un esempio recente lo troviamo nella casa sulla cascata di Wright dove forme geometriche statiche sono percepite assieme a forme organiche e dinamiche come l’acqua.! Marcel Duchamp presentò un pisciatoio come fontana. Questo oggetto che aveva sempre ricevuto getti liquidi, adesso li restituisce e diventa una fontana.! IL DRAGO DALLE SETTE TESTE 2. Un altro aspetto elementare della fantasia appare quando si moltiplicano delle parti di un insieme, senza altre alterazioni. Il drago dalle sette teste è forse l’esempio più noto.! UNA SCIMMIA CON I PARAFANGHI 3. Un altro aspetto della fantasia nasce da relazioni per affinità visive, o di altra natura. ! Picasso nel 1943 combinò una testa di toro mettendo assieme una sella da bicicletta come cranio e un manubrio da corsa come corna. Appesa al muro tutti vedevano un trofeo.! Questo particolare caso della fantasia ci. Induce a considerare come ogni cosa può essere vista anche in altri modi. Se osserviamo una comune forchetta, possiamo anche considerarla come una piccola mano con le sue dita, il palmo e l’avambraccio fino al gomito. Nel 1958 Munari piegò le “dita” della forchetta al punto giusto in modo da far sentire le ossa.! UN PANE BLU Un altro aspetto della fantasia è il cambio di colore. Man Ray nel 1960 dipinse il pane di blu. Il pane era sempre fatto di pane ma il colore blu lo rendeva immangiabile.! UN MARTELLO DI SUGHERO 4. Un altro aspetto della fantasia è il cambio di materia. Durante gli anni cinquanta, era in vendita come scherzo, un martello leggerissimo con il manico di legno di balsa e la parte che di solito è di ferro costruita in gomma piuma morbida. A prima vista sembrava un vero martello, ma usandolo ci si accorgeva che era leggero e morbido. ! Un famosissimo oggetto surrealista realizzato secondo questo principio di cambio di materia, nel 1936 da Meret Oppenheim, è una tazzina da caffè con relativo piattino e cucchiaino, rivestita interamente di pelliccia. Sempre del periodo surrealista ricordiamo gli orologi molli di Salvador Dalì nel 1931.! Quando il cambio di materia è legato alla creatività, produce sempre qualcosa che prima non c’era ma risolve dei problemi sotto tutti gli aspetti compreso quello estetico. Un esempio sono le cornici di gomma prodotte da Danese su progetto di Munari. Queste cornici invece di essere rigide sono diventate elastiche, eliminano così diversi inconvenienti.! IL LETTO IN PIAZZA Un altro aspetto della fantasia è il cambio di luogo. Una nave di solito sta nell’acqua del mare o del lago, ma se la mettiamo su una collina, allora cambia il luogo, cambia il senso o il nonsenso. De Chirico ci ha mostrato il mare in una stanza e anche armadi e poltrone in una valle.! La stranezza di questo aspetto della fantasia è di trovare una cosa in un luogo dove di solito non dovrebbe essere.! UN PARALUME FATTO CON CARTA DI MUSICA Un altro aspetto della fantasia è il cambio di funzione. Si prende una cosa che serve per una precisa funzione e la si usa per una funzione diversa. Un bicchiere usato come portafiori, un lampione da carrozza usato come lampada da muro, una bottiglia usata come bomba. Ognuno può trovare altri esempi nella fervida fantasia popolare. Negli Stati Uniti un famoso architetto aveva trasformato una vecchia stalla in abitazione e per accentuare il gioco aveva conservato la struttura della stalla e con le coperte dei cavalli aveva ricoperto i divani.!

ALLA RIDOLINI Un altro aspetto della fantasia è il cambio di moto. Per definire il movimento accelerato di qualcosa che normalmente si muove più lentamente diciamo “si muove alla Ridolini” (comico del film muto che usò le possibilità della cinepresa come mezzo di espressione visiva).! IL FIAMMIFERO POP Un altro aspetto della fantasia è il cambio di dimensione. Negli anni ’60 è esplosa la Pop Art.! I critici d’arte si meravigliavano di vedere esposti nelle più grandi gallerie d’arte gli enormi oggetti che erano abituati a vedere alle Fiere Campionarie.! Spesso il cambio di dimensione viene usato nei film di fantascienza per ottenere effetti impressionanti e straordinari.! L’ORRIBILE MOSTRO 5. Un altro aspetto della fantasia appare dalla fusione di elementi diversi in un unico corpo. Possono essere tutti elementi animali, ma di diversi animali per cui vengono fuori i Mostri. Gerolamo Bosch può considerarsi il maestro di questo tipo di fantasia, nelle sue opere se ne vedono di tutti i tipi.! C’è poi un altro modo di mettere assieme parti animali e altre parti di natura diversa e allora possiamo considerare le figure femminili di Dalì con cassetti che si estraggono dal loro corpo. Nel campo degli oggetti possiamo elencare i mobili con zampe che fanno da gambe a tavolini e mobili vari! UN FORMIDABILE SOLLEVATORE DI PESI Un altro aspetto della fantasia è quando si cambia il peso di un oggetto.! RELAZIONI TRA RELAZIONI 6. Un altro caso più complesso del funzionamento della fantasia, dell’invenzione e della creatività, può essere quello delle relazioni fra relazioni. Se noi combiniamo tutti i casi visti, otterremo un risultato più complesso. Si possono poi aggiungere altri tipi di variazioni o combinazioni relative ai recettori sensoriali. Se si vuole complicare la cosa si possono applicare componenti di tipo culturale.! Tutti questi casi della fantasia quindi non sono la ricetta per diventare di colpo dei fantastici inventori, come diceva Duchamp “non è la colla che fa il collage”.!

STIMOLAZIONE ALLA CREATIVITA’ La creatività si forma e si trasforma continuamente. Esige un'intelligenza pronta ed elastica, una mente pronta a imparare ciò che gli serve in ogni occasione e a modificare le proprie opinioni quando se ne presenta una più giusta.! L'individuo creativo è quindi in continua evoluzione e le sue possibilità creative nascono dal continuo aggiornamento e dall'allargamento della conoscenza in ogni campo.! Una persona senza creatività è una persona incompleta, il suo pensiero non riesce ad affrontare i problemi che gli si presentano.! Le tecniche della sperimentazione e della ricerca non finalizzate, aiutano le sviluppo della creatività.! Una persona senza creatività avrà sempre difficoltà di adattamento nelle inevitabili mutazioni della vita, come molti genitori non capiscono più i loro figli. Una persona creativa prende e dà continuamente cultura alla comunità, cresce con la comunità. Una persona non creativa è spesso un individualista ostinato nell’opporre le proprie idee a quelle degli altri individualisti.! La crescita culturale della collettività dipende da noi come individui, dipende da quello che diamo alla collettività. ! La società del futuro è già tra noi, la possiamo vedere nei bambini. Dobbiamo quindi liberare i bambini da tutti i condizionamenti e aiutarli a formarsi. Sviluppare ogni personalità perché questa possa aiutare la crescita collettiva.!

L'individuo in età infantile non deve essere soffocato da imposizioni, costretto in schemi non suoi, spinto a copiare dei modelli. Se a questi bambini non viene allargata la conoscenza con giochi creativi, essi non potranno fare quelle relazioni tra le cose conosciute, o ne potranno fare in modo molto limitato, così che la loro fantasia non si svilupperà. Quasi tutti i bambini di quasi tutto il mondo dipingono le stesse cose. Magari cambia la forma ma i soggetti sono più o meno gli stessi. E se non vengono aiutati a crescere, dipingeranno da adulti le stesse cose, nello stesso modo. La creatività va quindi stimolata, ma come?! Basta inventare giochi attraverso i quali i bambini possano imparare sempre qualcosa di nuovo, possano impadronirsi di tecniche nuove, e possano capire le regole del linguaggio visivo.!

LE PROIEZIONI DIRETTE Una delle tecniche più nuove che può interessare i bambini è quella delle proiezioni dirette di materie. Occorre un proiettore fisso da diapositive e dei telaietti per diapositive. Con questa tecniche si vede subito il lavoro del bambino....


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