Geografia - P. Haggett - Riassunto completo del libro. PDF

Title Geografia - P. Haggett - Riassunto completo del libro.
Author Elisa Allara
Course Geografia
Institution Università degli Studi di Torino
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Riassunto completo del libro....


Description

Geografia – Peter Haggett Prologo Sulla spiaggia Geografi identificano esattamente dove si svolgono gli eventi nello spazio. Spazio: estensione o area espressa di solito con riferimento alla superficie terrestre. Posizione o locazione: designa un particolare punto entro lo spazio, di solito un punto sulla superficie terrestre (senso astratto). Luogo: particolare punto sulla superficie terrestre, posizione identificabile a cui si assegnano certi valori. Regione: indica carattere variabile di un'area, zone con certe proprietà e caratteri → suddivisione/dissezione per creare un insieme di regioni e poi prospettiva planetaria. Geografi: problemi di localizzazione, di relazioni uomo-ambiente, di regioni. Posizione assoluta: posizione rispetto a un sistema arbitrario di assi coordinati (reticolato cartografico; per fare carte accurate); posizione relativa: rispetto a qualcos'altro (perché una popolazione è organizzata o distribuita in un particolare modo). Carte a coroplete: differenti sfumature di colore; carte isoplete: linee isoplete che uniscono i punti con stessa qualità o con stesso valore (anche terza dimensione); linee isocrone, isoiete, isoterme, isotime (costo di trasporto), isoipse (o a curve di livello; altitudine). L'uomo ha un senso della territorialità molto sviluppato; Hall: percezione dello spazio modellata dalla cultura; quattro zone d'azione: spazio intimo, spazio personale, spazio sociale e spazio pubblico → via via che aumenta la distanza relativa variano i contatti tra i gruppi umani. Per i geografi sono importanti l'intervallo di tempo considerato e la diffusione spaziale della popolazione (processo di dispersione o di sparpagliamento su un'area della superficie terrestre). Ambiente: la somma totale delle condizioni (naturali o antropiche) che circondano un individuo in un punto qualsiasi della superficie terrestre. Relazioni uomo ambiente: ambiente agisce sull'attività umana (A → U) e attività umana che modifica l'ambiente (U → A). L'interpretazione di un dato ambiente è fortemente influenzata da fattori sociali, culturali e tecnologici. Spesso l'impatto dell'uomo è ritardato (più tardi nello stesso luogo o in un luogo diverso). Sistema uomo-ambiente (U/A; sistema: gruppo di cose/parti/elementi che operano assieme attraverso una serie regolare di relazioni/collegamenti/connessioni entro limiti/confini definiti): collegamenti di informazioni, di energia e di materiali; anello di retroazione o di feedback, negativo (diminuisce) o positivo (aumenta). Dimensioni o ordini di magnitudo geografica: scale geografiche molto diverse (da piccola zona alla Terra). Modello: rappresentazione idealizzata del mondo reale costruita per illustrare certe sue proprietà → necessari per la complessità della realtà (semplificazione, sostegno per capire e fonte di ipotesi). Uso di varie scale lineari standard; modelli iconici (rappresentazioni semplici su scala ridotta della realtà), modelli analogici (rappresentazione visiva e simbolica di alcuni elementi), modelli simbolici (fenomeni reali rappresentati con rappresentazioni matematiche astratte) → livelli crescenti di astrazione. Paradigma: super modello, fornisce regole intuitive-induttive riguardo ai tipi di fenomeni che si

dovrebbero indagare e i migliori metodi di indagine. Geografia da descrittiva a ricerca più analitica; prima informazioni sulle posizioni e informazioni ambientali, oggi ottimizzazione (posizione migliore o migliore impiego) e proiezioni nel futuro di tendenze. L'ordine dipende non dalla geometria spaziale dell'oggetto che osserviamo ma dal sistema di riferimento (framework) organizzativo in cui lo collochiamo, cioè dipende da come vediamo e interpretiamo i dati.

Parte I: La popolazione umana Origini e dispersione dell'uomo Ominidi 5±8 milioni di anni fa; Homo sapiens 100.000 anni fa nel Pleistocene (in Africa); specie umana divisa in tre razze (caucasoide, mongoloide e negroide); spostamento attraverso oceani in corridoi di terre emerse. Originariamente culture di raccolta e caccia (Africa orientale), poi domesticazione degli animali (non si sa bene quando) e culture pastorizie, culture agricole, infine culture urbane. I focolai di origine dell'agricoltura sono prima dell'8000 a.C. in vicino e medio oriente, India, Cina settentrionale e Messico centrale. (Sauer: aree di abbondanza di cibo, varietà di cibo, no grandi valli fluviali perché difficile, aree boschive in pianura, sedentarietà). Si creano villaggi agricoli stabili, c'è un aumento della popolazione e si commerciano beni → prime forme urbane III millennio a.C.. (Jacobs: urbanizzazione è una risposta precoce al commercio e agli scambi; no concezione lineare). Sviluppo urbano in quattro valli fluviali principali: terre tra Tigri ed Eufrate, valle del Nilo in Egitto, valle dell'Indo, e la valle del Fiume Giallo/Hwang Ho in Cina settentrionale (ipotesi idraulica: comunità organizzate e controllo centrale). Era cristiana 4/5 della popolazione (300 milioni) in India, Impero Han in Cina e Impero romano nel Mediterraneo. Affollamento di persone provoca malattie ed epidemie (principalmente provengono dagli animali, canidi e bovidi). Focolaio europeo con il 1500 si organizza in un sistema regionale organizzato in città al cui vertice si trovavano le grandi città commerciali. L'espansione europea oltremare procede per fasi. La prima è quella dal XV al XIX secolo degli insediamenti costieri di tre tipi: stazioni commerciali (India e Cina del sud, beni di lusso), piantagioni (tropicali e subtropicali, indigeni e schiavi; isole, Africa e America, prodotti per l'Europa), colonie di famiglie agricole (afflusso di europei, America del nord e Australia, mercato locale). La seconda fase è quella della penetrazione continentale, dall'inizio del XIX secolo fino alla IWW (industrializzazione, innovazione nei trasporti, emigrazioni; insediamenti nelle praterie a medie latitudini ed estrazione mineraria e corse ai minerali). La terza fase è quella del ritiro politico, fin dalla metà del XIX secolo (indipendenza e fine degli imperi europei). Le conseguenze dell'espansione europea sono: movimento trascontinentale di milioni di persone, scambi e mescolamenti delle piante, riorganizzazione della ricchezza (es: America settentrionale cambiamenti nelle popolazioni già presenti dei Sioux, Navajo e Indiani della Florida, nuove malattie, innovazioni culturali, onde di immigrazione che li rimpiazzano)

Dinamica della popolazione Crescita e declino di una popolazione (insieme di individui, piccola scala territoriale; es: isola) dipende da due forze/fattori (variazione naturale e migrazione): natalità, immigrazione, mortalità ed emigrazione (i primi aumentano, i secondi diminuiscono). Tasso grezzo di natalità/mortalità: il numero di nati/morti in un'unità di tempo diviso per la popolazione media nell'intervallo di tempo considerato. Tasso grezzo di crescita: differenza tra n° di nati e n° di morti nell'unità di tempo, divisa per la popolazione media nell'intervallo di tempo considerato. Tassi netti: tengono conto della struttura della popolazione (età, sesso, migrazione). TABELLA DEFINIZIONI PAG.57 Curve di sopravvivenza: studio delle età a cui muoiono i membri di una popolazione (eredità genetica è la principale determinante dell'età; da studi animali). Piramidi della popolazione o demografica: diagramma a barre verticali che rappresenta la percentuale di individui in vari intervalli di età (sinistra uomini e destra donne). Ipotesi maltusiana (Malthus, 1798): popolazione aumenta secondo una progressione geometrica, mentre le fonti alimentari aumentano secondo una progressione aritmetica. → Controlli: carestia (locali o planetarie; eventi ambientali o no, migrazioni), affollamento e conflitti (dovrebbero esserci più morti; Slobodkin: o le due popolazioni coesistono e non raggiungono il livello di saturazione o solo una sopravvive e lo raggiunge). Livello di saturazione in cui la popolazione è uguale alla capacità portante (sostentamento alimentare) di un ambiente. Tre possibili situazioni: l'incremento si annulla bruscamente (aggiustamento istantaneo), l'incremento diminuisce gradualmente (aggiustamento progressivo), l'incremento aumenta e supera e diminuisce gradualmente (approssimazione progressiva). Cambiamenti ambientali: non ricorrenti (bruschi o graduali), periodici regolari, periodici ma irregolari. Censimento mondiale per capire andamento e incremento della popolazione mondiale. In passato il tasso di incremento era molto inferiore e fluttuante. L'industrializzazione e l'urbanizzazione negli ultimi due secoli hanno modificato i modi di crescita della popolazione. Transizione demografica: variazione dei tassi vitali nel corso del tempo; quattro stadi/fasi. Stadio 1 o alto-stazionario: tasso di mortalità e tasso di natalità sono bassi, livello di popolazione è basso ma fluttuante (storia primitiva e ora gruppi isolati). Stadio 2 o di espansione iniziale: tasso di natalità sempre alto e diminuzione del tasso di mortalità (per miglioramenti), speranza di vita aumenta e la popolazione di espande (popolazioni del Terzo Mondo). Stadio 3 o di espansione finale: stabilizzazione del tasso di mortalità a un basso livello e diminuzione del tasso di natalità (doveri e controllo nascite), espansione diminuisce (alcune popolazioni del Terzo Mondo). Stadio 4 o basso-stazionario: tasso di mortalità e tasso di natalità si stabilizzano a un livello basso, popolazione è stazionaria (popolazioni più sviluppate). Proiezione mondiale della popolazione fino al 2100: crescita (durante tutto il secolo), decelerazione (incremento massimo XXI secolo), spostamento geografico (incremento demografico principalmente nei paesi in via di sviluppo), urbanizzazione (popolazioni rurali saranno una minoranza, più sviluppo in città), invecchiamento (più over65 che under15). Tasso di sostituzione: riproduzione di una popolazione sostituisce se stessa (si fanno tanti figli quanto servono per sostituire la generazione attuale). Crescita zero della popolazione: popolazione non aumenta ma diminuisce, diminuzione del tasso di crescita della popolazione.

Diversità culturali Geografia culturale branca della geografia umana, scuola di Berkley. Cultura: non è solo interesse per le attività artistiche (concezione ristretta), non è razza (stessa specie ma tipi diversi, differenze esterne o interne), descrive pattern di comportamento umano appreso che formano un modello durevole con cui le idee e le immagini possono essere trasferite da una generazione a quella successiva o da un gruppo umano a un altro (il trasferimento non avviene per mezzi biologici, complessità e durevolezza diverso da animali, forze di imprinting=acquisizione spontanea di informazioni sono simboliche specialmente la lingua). Non esistono culture semplici. Per categorizzare una cultura modello di Huxley: mentefatti (i iù centrali e durevoli: religione, lingua, magia, folclore, tradizioni artistiche; astratti e mentali), sociofatti (collegamenti fra individui e gruppi: strutture familiari, comportamento riproduttivo e sessuale, allevamento della prole, sistemi politici ed educativi), artefatti (manifestazioni materiali della cultura: “merci culturali”, tecnologia materiale per cibo, riparo, trasporti, ecc.). Lingua è un mezzo di collegamento, ma anche una barriera tra gruppi diversi. Una lingua può essere usata a livello mondiale o locale; le lingue locali tendono a scomparire sia per motivi demografici sia per la diffusione di seconde lingue. Molte lingue diverse si sono originate da un ceppo comune. Le lingue hanno una rapida evoluzione e variazione spaziale. Le principali religioni (suddivisibili in vari sottogruppi) del mondo hanno una geografia caratteristica. La religione è importante in quanto agisce sull'organizzazione dei gruppi, sul rapporto con la politica e lo stato, sull'atteggiamento verso i cambiamenti e lo sviluppo. Aspetti geografici: importanza data a particolari località, sviluppo agricolo (diete, animali), controllo sulla famiglia (dimensioni), concezione del mondo (ha influenzato abitazioni, insediamenti, città). Anche impatto delle concezioni religiose sulla diffusione delle malattie (miglioramento dei trasporti e migrazioni, isolamento religioso, scelte di vita). Il sesso indica la distinzione biologica tra maschi e femmine, il genere indica le differenze culturali (identità acquisita che cambia moltissimo nel tempo e nello spazio). Differenze occupazionali e di lavoro, disuguaglianza di genere, influenze sui pattern geografici dell'occupazione, della demografia e della malattia. Regione: una qualsiasi area della superficie terrestre con caratteristiche naturali o antropiche che la differenziano dalle aree circostanti. Regioni culturali: elementi culturali individuali come la lingua e la religione unite alle differenze etniche. Vari tipi di sistemi di regioni culturali: paesaggio culturale (o “pays”, aree con distinzioni sia fisiche sia culturali; impatto visibile di sociofatti, mentefatti e artefatti; modi diversi di insediamento sulle terre e di fissazione dei confini, soprattutto aree rurali; solo differenze culturali nello stile delle costruzioni e degli artefatti), mappa cognitiva o mentale (come vediamo le differenti parti di uno stato, i concetti regionali, gli stereotipi → influenza sulle migrazioni e sugli investimenti e modellano il mondo). Modello di Meining: la regione culturale viene suddivisa in una serie di gusci regionali concentrici, località d'origine o focolaio da cui una cultura è cresciuta sequenzialmente: l'area centrale (popolazione più densa, religione più dominante, storia dell'occupazione più lunga), il dominio (aree in cui la cultura è dominante ma con intensità minore, differenze locali nell'organizzazione sociale), la sfera (zone esterne di influenze e di contatto periferico, importanti minoranze locali), le aree esterne (piccole ed esterne, aree urbane e non rurali, profonde differenze).

Un mondo in via di urbanizzazione Città: grande numero di persone che vivono assieme a densità molto elevate in uno “sciame” compatto. La percentuale della popolazione mondiale che abita in luoghi urbani sta aumentando (ma varia da paese a paese). Curva di urbanizzazione ad S tipica occidentale (XIX secolo soprattutto per migrazione, bassa crescita – rapidi aumenti – progressivo rallentamento); anche paesi in via di sviluppo, ma questi hanno un'industrializzazione più veloce e sono più sane (più natalità e meno mortalità). Le città milionarie e plurimilionarie si sono sviluppate e spostate verso l'equatore (prima erano soprattutto alle medie latitudini). La crescita delle città (escludendo l'aumento naturale) è dovuto a due fattori. Fattori di “push” o di spinta o di abbandono delle terre: l'eccedenza di popolazione agricola e affollamento, la tecnologia e il miglioramento della coltivazione (più produttività e meno necessità di lavoro agricolo), le preferenze dei consumatori (avvicinamento ad altri beni), pressi bassi dei prodotti agricoli. Fattori di “pull” o di attrazione verso la città: economie di agglomerazione (mercati più grandi in aree sempre più piccole, abbassamento dei costi di produzione e di trasporto; complesso di attività specializzate, facile accesso agli altri individui; sono caratterizzate da una forza centripeta), moltiplicatori urbani di attività di base e attività non di base (settore di base= settore esportazioni, indice di specializzazione globale; esportazione: vendere beni e/o servizi ed effettuare investimenti oltre i suoi confini immediati, con i ricavati la città sopravvive anche se non è autosufficiente; effetto domino di un'attività su un'altra, modello di Lowry). Settore primario (attività industriali), settore secondario (attività manifatturiere), settore terziario (servizi), settore quaternario (ricerca e amministrazione). Cambiamenti settoriali delle occupazioni nel tempo. Forza implosiva che avvicina le città l'una all'altra (implosione urbana, più collegamenti e più veloci, abbattimento dei costi; le città grandi si avvicinano, quelle più piccole vengono spinte lontano; contattabilità, dovuta alle aziende e alle industrie, che individua i probabili centri di ulteriore crescita urbana nel settore quaternario, centralizzazione dei grandi uffici) e forza esplosiva che spinge verso l'esterno i confini della città individuale (necessità di una base di operazioni=casa, ritmo giornaliero da mantenere; compattezza delle comunità nel periodo pre-ferroviario, ora grazie alla rivoluzione nei trasporti non c'è più necessità di città compatte, sistemi urbani giornalieri; megalopoli: complesso di città collegate fra loro). Tassi di crescita altissimi e migrazioni da aree rurali a cittadine rendono la città un'area problematica in tutto il mondo. Problemi della migrazione verso l'interno e insediamenti incontrollati: insediamenti abusivi in periferia (“baraccopoli” prima viste negativamente, ora viste con un ruolo di transizione nell'evoluzione urbana; sei funzioni: accoglienza per migranti, alloggi per i poverissimi, tante occupazioni su piccola scala, ammortizzatore durante i periodi di difficoltà, far da sé per migliorare, domicilio vicino al lavoro in città), mondo occidentale ha sviluppato i ghetti (=parte confinante di una città occupata da un gruppo etnico o culturale distinto; due fattori: coesione interna del gruppo e i “muri” esterni costruiti dal resto della comunità urbana; redditi bassi, abitazioni affollate, meno sanità, più criminalità; crescono e si espandono a cuneo; processo di ribaltamento di un quartiere quando viene raggiunto un valore critico). Problemi della migrazione verso l'esterno: amministrazione della città (espansione incontrollata verso l'esterno, costruzione a macchia d'olio di fabbriche e abitazioni ai

margini) e sostegno al CBD (=il quartiere degli affari; decentramento dell'attività industriale e commerciale). Città considerata come un sistema complesso (risorse, rifiuti, ecc.). Negli ultimi anni le città occidentali hanno diminuito i loro tassi di crescita e invece di crescere hanno iniziato a decrescere (forze centrifughe che tendono a disperdere la popolazione dalle città, città grosse danno molti problemi; la città continua a crescere finché i benefici che si possono ottenere dall'affollamento non superano i costi). Le città del Terzo Mondo invece continuano la loro crescita urbana.

Parte II: Risorse e paesaggi Pressioni sull'ecosistema Gli ecosistemi sono reti strutturate che connettono l'ambiente materiale e la sua popolazione biologica; i principali collegamenti nell'ecosistema sono catene alimentari (o trofiche); l'ammontare delle popolazioni biologiche è regolato da complessi meccanismi di retroazione (feedback) correlati con la disponibilità alimentare. L'homo sapiens è naturalmente al vertice delle catene alimentari sia terrestri sia marine (vulnerabile a microrganismi di virus e batteri patogeni) e ciò gli conferisce una posizione di dominanza, accentuata dallo sviluppo tecnologico e dall'aumento della popolazione. Maggior parte dei cambiamenti attuati sull'ecosistema sono a scopo benevolo. Tre categorie di cambiamento: impatto sulle popolazioni animali, impatto sulle popolazioni di piante, influenza sugli ecosistemi tramite la modifica diretta dell'ambiente inorganico (ciclo idrologico, rimodellamenti del terreno e modificazioni climatiche). Ma anche impatti indiretti accidentali (in sistemi ecologici complessi); categorie: erosione e sedimentazione accelerate per modifiche della copertura di vegetazione di bacini idrografici, modificazioni fisiche/chimiche/biochimiche dei suoli in seguito a coltivazioni e pascoli, cambiamenti di qualità e quantità dell'acqua (sotterranea, superficiale, interna), modificazioni minori di microclimi rurali o modificatori maggiori di microclimi urbani, modificazione delle popolazioni di piante e animali (eliminazioni e creazioni). Modifiche maggiori dove più densità di popolazione. TABELLA DEFINIZIONI PAG.142 Densità di popolazione umana bassa: incendio e coltivazione itinerante e mobile (praterie per erba fresca per i pascoli e foreste tropicali per permettere la coltivazione; “taglia e brucia” molti nutrienti nel suolo ma per poco tempo), ecologia del pascolamento (pascolamento rotazionale chiamato transumanza: mandrie spostate a seconda dei pascoli; sovrappascolamento riduce le graminacee foraggere), creazione di nuove comunità biotich...


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